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martedì 22 aprile 2008

IL BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO E LA BUONE POLITICA (di Toni Matarrelli)

Dichiarazione di Toni Matarrelli

IL BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO E LA BUONA POLITICA

Si ode ancora la reazione risentita di Damiano De Punzio quando, nella scorsa estate di fronte all’insediamento della fugace Giunta Incalza, si accorse che l’accordo raggiunto per una sua presenza in amministrazione era miseramente saltato. Si sente ancora l’eco dei giudizi sferzanti ed irreversibili con il quale lo stesso De Punzio tacciava Incalza ed il suo schieramento di essere inaffidabile e inadeguati alla guida politica della città di Mesagne. Sintesi di questa rottura che sembrava impossibile ad essere sanata fu il “mai più con Incalza” gridato ai quattro venti.
Non è passato neppure un anno e, come in un film già visto, tutto sanato, tutto dimenticato e ci troviamo di fronte ad nuovo accordo di potere tra il “sempiterno” De Punzio ed il “galantuomo” Incalza. Entrambi a spendere fiumi di parole per autodefinirsi esempi della buona politica e soprattutto della nuova politica quando ci hanno già fatto vedere scene antiche di una politica mai passata e che testimonia come l’accordo di potere sia sempre vivo e vegeto nel centrodestra.
Lo stesso candidato Sindaco Incalza che per mesi si accreditato nella città come il sindaco del cambiamento e della garanzia etica non ci ha pensato due volte a dimenticare tutte le accuse che gli sono piovute addosso dal socialista “di sinistra” De Punzio e ha stretto con esso un ennesimo patto sulle poltrone che passa sopra la testa dei cittadini e della rinnovata moralità. Anzi pare che l’accordo col socialista De Punzio non sia l’unico ma già siano stati firmati patti con notori esponenti del vecchio centrosinistra, dei quali si ricordano ancora le parole infuocate in comizi pubblici contro lo stesso Incalza, con promesse non solo di posti in Giunta ma addirittura dello stesso assessorato ricoperto all’epoca dell’Amministrazione Sconosciuto. Qualcuno dovrebbe forse ricordare ad Incalza che i posti in Giunta, nei comuni come i nostri, non possono superare le 7 unità.
Per non parlare poi di tutto quel personale politico della prima e seconda repubblica, di numerosi saltimbanchi pronti a chiedere incarichi e prebende a destra e a manca, tutti arruolati senza esitazione sotto la bandiera degli antichi rancori e della contrapposizione alla sinistra ad ogni costo. Personale politico ovviamente penalizzato dal riscontro elettorale per la loro incapacità di offrire qualcosa di nuovo che non sia solo l’invettiva ed il veleno contro gli avversari, di cui hanno dato il meglio in comizi deliranti se non proprio patetici, personaggi tutti impegnati nel peggiore tentativo di restaurazione e di non meglio precisati interessi.
Per queste ragioni tutto il centrosinistra, la Sinistra Arcobaleno si mobiliterà con una presenza massiccia nella città per svelare l’imbroglio di Incalza e della sua coalizione che vuole fare passare per nuovo ciò che è profondamente antico. Il centrosinistra è già maggioranza all’interno del Consiglio avendo eletto 11 consiglieri e che saranno 12 con la vittoria di Molfetta nel ballottaggio di domenica prossima (quindi l’unica vera e stabile maggioranza possibile). Ora il centrosinistra nel segno del rinnovamento dovrà dimostrare di sapere meritare la fiducia della gente e spingere ancora una volta la nostra città verso traguardi di innovazione e di crescita.
Mesagne, 21 aprile 2008
Toni Matarrelli – Consigliere provinciale del PRC e neo consigliere comunale Mesagne

1 commento:

Anonimo ha detto...

La faccia tosta di alcuni personaggi della sedicente sinistra è sconvolgente, Tony Matarrelli che si mette a distribuire patenti di moralità, poi, è davvero troppo.
Vogliamo sorvolare sui "saltimbanco" e sui vari riciclati che affollano il centro-sinistra (non solo tra i candidati al consiglio comunale); sorvoliamo anche sulle furibonde liti con Canuto, all'indomani della caduta della Giunta Sconosciuto (vedi http://giuseppemesse.blogspot.com/2005_08_01_archive.html)e sull'improvviso amore sbocciato con il movimento "A Sinistra", che ha permesso (con risultati elettorali devastanti) di superare gli attriti sulla "questione morale"; sorvoliamo anche sulle accuse reciproche che si scambiarono alle ultime elezioni provinciali, Matarrelli ed esponenti dei DS circa la rispettiva vicinanza ad alcuni "ambienti" della Città; ciò che più mi dispiace è l'assoluta perdita di un valore storico e strumento di crescita della sinistra che è l'autocritica.
La scelta di De Punzio può non essere condivisibile da chi adesso vede profilarsi all'orizzonte una sconfitta, ma non giustifica l'uso di attacchi personali e il tentativo subdolo di delegittimare la storia di un uomo che ha lottato sempre per le proprie idee, che è da sempre all'opposizione, che non ha fatto della politica il proprio mestiere.
Ghino di Tacco





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