meta name="verification" content="273c4b0e8151668797c2e8a8620eb6ae" />

venerdì 31 ottobre 2008

Dal novello al Natale con Coldiretti la spesa vale!

Il Mercato degli Agricoltori è una delle iniziative fortemente volute e promosse dalla Coldiretti Brindisi per consolidare l'esperienza di Campagna Amica, progetto pensato per un’agricoltura impegnata a sviluppare un dialogo aperto e intenso con il cittadino consumatore. L'intento è di far incontrare produttori e consumatori in un mercato senza alcuna intermediazione, al fine di ottenere il contenimento dei prezzi e creare maggiore potere di acquisto per i consumatori che grazie alla vendita diretta hanno garanzia della sicurezza sull'origine, della qualità e del prezzo. La crisi dei consumi delle famiglie italiane, in particolare di quelle meno abbienti, costrette a ridurre la spesa per ortaggi e frutta fresca accentua fortemente il disagio delle aziende agricole, mentre si assiste all'incremento paradossale delle importazioni di frutta fresca e verdura dall'estero - non sempre segnalate ai consumatori da una corretta etichettatura - che, in assenza di adeguati controlli, rischiano di essere spacciate come made in Italy togliendo spazio alle produzioni locali. Ogni sabato presso il Risveglio agricolo, S.S. 7 Brindisi - Mesagne, i consumatori potranno trovare con il giusto rapporto qualità/prezzo prodotti locali e sicuri, perché garantiti da Coldiretti, quali formaggi, latticini, pane, ortaggi e frutta.

domenica 26 ottobre 2008

MENS SANA RITORNA AL COMMERCIALE


MENS SANA RITORNA AL COMMERCIALE


La Mens Sana Mesagne, in seguito alla riduzione di spazi negli impianti comunali e considerando l'elevato numero di iscritti che solo nel gruppo "Pulcini" (nati 2002/2003) registra oltre 50 unità, grazie alla disponibilità del Dirigente scolastico e dell'Amministrazione provinciale, riapre la palestra dell'Istituto Commerciale in via Damiano Chiesa. Da questa settimana, ogni lunedì e giovedì dalle ore 15:30 alle ore 17:30, saranno attivi nuovi corsi di minibasket con gli Istruttori Angelo Greco, Angelo Capodieci coadiuvati da atleti del settore giovanile. Anche questi corsi saranno completamente gratuiti.


Foto: Gruppo Pulcini

sabato 25 ottobre 2008

Rassegna di film dell’Associazione culturale SCIARRABAJ


Rassegna di film dell’Associazione culturale SCIARRABAJ
da Giovedì 30 ottobre alle ore 20.30 presso la bellissima Aula Magna del Liceo Scientifico Mesagne


domenica 19 ottobre 2008

IL DERBY ALLA MENS SANA


IL DERBY ALLA MENS SANA



MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - EAGLES BRINDISI = 63 - 56

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale. n.e., Mazza 8, Rubino 15, De Maria 12, Voglino 4, Scalera 3, Paolelli, Risolo 20, Monna 1, Mitrotti. Allenatore: Massimo Distante.

EAGLES BRINDISI: Sirena 10, Tataranni 3, Mastrorosa R. 5, Mastrorosa T. 9, D'Amicis 6, Passante 23, Maruccia, Smiles, Cuppone n.e. Allenatore: Massimo Vitali.

Arbitri: Lobascio di Ruvo di Puglia e Filograsso di Barletta.

Parziali: 12-13 15-18 19-14 17-11

La Mens Sana 2MD Utensili batte l'Eagles Brindisi e muove la classifica. Partita mediocre sul legno del palazzetto di via Udine, finalmente alla presenza di un pubblico numeroso, tra due squadre alla ricerca della condizione migliore. Hanno vinto i mensanini perchè, come era già successo contro l'Invicta, i ragazzi di coach Distante sono venuti fuori alla distanza sbagliando meno dei brindisini negli ultimi minuti. Il Brindisi deve fare a meno dell'ex Stefano Moro fuori per uno stiramento muscolare. Il Mesagne recupera gli infortunati e ritrova finalmente il figliol prodigo Sergio Rubino. Il biondo play mesagnese, nonostante i soli tre allenamenti disputati, disputa una discreta partita realizzando 12 punti con 5/7 nei liberi, 5/9 da due, 0/1 da tre e 10 palle recuperate. Partita in equilibrio con parziali di 5-7 al 5' e 12-13 alla fine del primo quarto. Nel secondo periodo permane l'equilibrio in una partita costellata da tanti errori. Al 5' è ancora pareggio 22-22, mentre il Mesagne continua a difendere approssimativamente lasciando ampi spazi soprattutto a Passante (23), spina nel fianco della difesa mensanina. Coach Distante inserisce Mazza che disputa una buona gara con un 4/6 da due e tanta presenza fisica a rimbalzo. Al riposo lungo Brindisi conduce 27-31. Al rientro in campo la musica non cambia. tanti errori da entrambe le parti, ma il Brindisi cerca di scappare. Al 5' è 33-39 con Voglino e De Maria in ombra. Recupera la Mens Sana con Risolo (20) 5/5 nei liberi, 6/17 da due e 1/2 da tre con 9 rimbalzi, e Rubino. Alla fine del terzo periodo i mensanini sono in vantaggio e conducono 46-45. Nell'ultimo quarto cede il Brindisi e De Maria ritrova la via del canestro coadiuvato da Mazza. A 5 minuti dal termine il Mesagne conduce 54-47, vantaggio che gestirà fino al termine. Risultato a parte, passo indietro nel gioco dei mensanini rispetto alla gara di Lecce. Difesa approssimativa, attacchi confusionari frutto spesso di personalismi e un nervosismo che non trova nessuna giustificazione. Adesso il calendario complica le cose in casa Mens Sana. Domenica prossima visita alla Juve Trani, poi arriva la capolista Monteroni, per poi tornare a Trani contro la FBK, prima del turno di riposo dovuto al ritiro del Santeramo.

sabato 18 ottobre 2008

I BAMBINI NON HANNO LE NOSTRE BARRIERE

Mesagne Convegno sulla Diversità del I° Circolo Didattico “G. Carducci”

I bambini non hanno le nostre barriere



Il Convegno che si svolgerà a Mesagne il 22 ottobre prossimo arriva dopo un anno di comunicazione creativa tra un gruppo di bambine\i di terza elementare e Claudio Imprudente, persona con deficit fisico grave, non parla e per comunicare usa una lavagna di plexiglas trasparente sulla quale sono incollate le lettere che, indicate con lo sguardo all'interlocutore, gli permettono di esprimersi. La III D del I° Circolo “Giosuè Carducci” di Mesagne su proposta delle maestre (ancora non “uniche”) Amelia Franco e Antonietta Lezzi legge il libro scritto da Imprudente “Il principe del lago” e scopre, pagina dopo pagina, il valore della diversità e della integrazione sociale.

Alla lettura del libro è seguita l’esigenza di “dialogare” direttamente con l’autore attraverso il suo blog (http://www.accaparlante.it/storiedicalamai/category/claudio-imprudente/) che ancora oggi conserva le tracce di questi scambi”senza barriere” tra le bambine\i bambini di Mesagne e Claudio. Un’amicizia che si è andata rafforzando conoscendo sempre di più le problematiche della disabilità e che si è trasformata in esigenza di incontro. A tal fine le bambine\i bambini, guidate dalle maestre e sostenute dai genitori, organizzano una piccola “fiera degli antichi mestieri” interagendo con nonne\i e anziani artigiani e con le loro mani producono tutta una serie di prodotti e oggetti venduti al pubblico il cui ricavato decidono di inviare all’Associazione presieduta da Imprudente. A questo punto è proprio Claudio che propone alla classe, ora divenuta IV D, di utilizzare quelle somme per realizzare un piccolo convegno pubblico per poter socializzare ben oltre la classe le meravigliose scoperte di questo percorso di “integrazione”.

E così si è giunti al Convegno del 22 ottobre p.v. alle ore 18 nell’Auditorium del Castello, fortemente voluto dal Direttore Scolastico Romano Tarantino, aperto a tutti gli operatori scolastici e alla città, patrocinato dal Comune di Mesagne attraverso l’Ufficio Handicap. Claudio Imprudente giungerà da Bologna accompagnato da due volontari e sarà ospite dell’Hotel Tenuta Moreno che ha collaborato alla riuscita della manifestazione. Oltre all’intervento di Claudio Imprudente ci saranno anche le testimonianze di don Franco Monterubbianesi, fondatore della storica comunità di Capodarco, e Maria Grazia Di Giulio, insegnante e logopedista.

Siamo certi che la città saprà rispondere a questo desiderio dei nostri bambini di far conoscere le loro esperienze e contribuire alla crescita civile della nostra comunità che non si misura attraverso la ricchezza economica ma attraverso il suo grado di accoglienza ed integrazione.

Mesagne, 18 ottobre 2008

Vito Quaranta
Presidente Consiglio di Circolo

venerdì 17 ottobre 2008

SABBIA: UNA QUESTIONE DA AFFRONTARE CON PONDERAZIONE E SENSO DI RESPONSABILITA'

SABBIA: UNA QUESTIONE DA AFFRONTARE CON PONDERAZIONE E SENSO DI RESPONSABILITA’

A seguito di una recente pronuncia del Consiglio di Stato è tornata alla ribalta la vicenda della sabbia che è utile ripercorrere nei suoi momenti essenziali per affrontare il problema con realismo e senso di responsabilità. Con provvedimento del 04.05.06 il Dirigente del Settore Demanio e Patrimonio dell’Assessorato alla Trasparenza della Regione Puglia autorizzava il prelievo di sabbia marina dalla località “Punta Penne”, al largo della costa di Brindisi, per il ripascimento di alcuni tratti di costa del litorale leccese (S. Cataldo, Torre Rinalda, Spiaggia Bella, Torre Chianca e Frigole). A seguito di vivaci proteste brindisine e segnatamente dei rilievi dell’Amministrazione provinciale, la stessa Regione, per decisione degli Assessori ai Lavori Pubblici nonchè all’Ecologia ed alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva, con verbale in data 09.05.2006, sospendeva la predetta autorizzazione in attesa dell’esito della perizia tecnica che si era impegnata a presentare la Provincia di Brindisi. Tale sospensione veniva poi impugnata con due ricorsi dinanzi al Tar di Lecce dall’Amministrazione comunale di tale capoluogo e l’adito Tribunale amministrativo con sentenze n. 1392/2007 e 1450/2007 rimuoveva il citato provvedimento di sospensione.
Le due sentenze del TAR leccese divenivano definitive per la mancata impugnazione della Provincia di Brindisi e della Regione Puglia sicché il predetto dirigente regionale di settore adottava il provvedimento n. 388 del 08/07/07 con il quale veniva confermata la precedente decisione e si autorizzava il Comune di Lecce ad operare un” prelievo pari a mc. 200.000 (250.000 mq x 0.80 m.), di sabbia marina da effettuare in località Punta Penne». Per esigenze di natura precauzionale, con tale autorizzazione, si disponeva poi che l’estrazione della sabbia dovesse essere eseguita per strati successivi dello spessore massimo di 20 cm, che gli effetti del dragaggio dovessero essere monitorati ad ogni rateo di prelievo e che dovesse essere preliminarmente presentato, per l’approvazione, alla Struttura Tecnica periferica del Settore regionale ai Lavori Pubblici di Brindisi un «Piano di monitoraggio che indichi modalità operative e tempi di osservazione con l’obiettivo di verificare l’entità degli effetti cumulati sull’ambiente e la tendenza al ripristino delle condizioni ambientali dopo ogni rateo di prelievo”. Contro il citato provvedimento ricorreva l’Amministrazione provinciale di Brindisi al Tar di Lecce che accoglieva il ricorso. Ma l’efficacia di tale pronuncia è stata in questi giorni sospesa , in sede di appello, dal Consiglio di Stato con un provvedimento di natura cutelare .
Le accennate fasi amministrative e giudiziarie della vicenda mettono in evidenza come la questione della sabbia sia stata impostata e gestita da più parti senza privilegiare sulle altre vie quella di una appropriata iniziativa politica rivolta a risolvere il problema alla luce di qualificati studi tecnici per superare così pregiudizievoli tensioni e contrasti.
Una situazione che oggi, a fronte dell’esito (sia pure non definitivo) della vertenza giudiziaria, ha provocato nella cittadinanza diffusa delusione e comprensibile amarezza. Stati d’animo questi che devono essere presi in seria considerazione dalla politica rifuggendo dalle tentazioni di utilizzarli strumentalmente per finalità elettorali, di offenderli inneggiando scompostamente a presunte vittorie o di guardarli con sufficienza osservando un inammissibile silenzio.
Ciò che in questo momento occorre fare, a giudizio del Forum, è operare contestualmente in due precise direzioni:
- chiedere al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola di convocare i rappresentanti delle istituzioni locali interessate con l’intento di pervenire ad una soluzione concordata della questione intesa in primo luogo ad individuare aree di prelievo alternative anche alla luce delle recenti indicazioni del CNR per addivenire al superamento di una assurda vertenza che rischia di assumere risvolti campanilistici davvero deprimenti;
- istituire un organismo composto da qualificate professionalità col compito di dimostrare la sostanziale inconciliabilità del prelievo della sabbia come autorizzato con la salvaguardia della già precaria costa brindisina e di vigilare , in caso di avvio dell’operazione, sulla scrupolosa ed effettiva applicazione delle previste prescrizioni. Applicazione in mancanza della quale la Regione , come si legge nel provvedimento autorizzativo, dovrà prendere i necessari provvedimenti compreso quello di «sospendere le attività di escavazione in corso d’opera, qualora i valori dei parametri monitorati dovessero risultare diversi o superiori a quelli previsti nella ipotesi di impatto riportate nel progetto approvato».

Brindisi, 16 ottobre 2008
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO

MESAGNE: I PRECARI RIMANGONO "PRECARI" (di Toni Matarrelli)


MESAGNE: I PRECARI RIMANGONO "PRECARI"

Le recenti dichiarazioni dell'Assessore al personale del Comune di Mesagne Domenico Magrì sulla spinosa questione della "stabilizzazione" lasciano di stucco. Non tanto e non solo per l'infondatezza di talune affermazioni, in spregio alle più elementari verifiche dei fatti, ma anche e soprattutto per la mancanza di rispetto per i lavoratori, sulla cui pelle si tenta di speculare.

La propaganda, tuttavia, è lecita per le faccende di più lieve entità, non per storie che travolgono la vita e i destini degli uomini: per questo motivo invitiamo Magrì a tenere un basso profilo, occupandosi di risolvere i problemi e non di fingere di averlo fatto, magari per spicciolo calcolo elettoralistico.

Magrì ha dichiarato ai quattro venti di aver "stabilizzato" i precari del Comune di Mesagne; volendo dargli retta, dovremmo aspettarci una stabilizzazione a tempo indeterminato come quella realizzata – per intenderci – dalla Regione Puglia con i precari della sanità o dalla Provincia di Brindisi con i lavoratori della Santa Teresa. E invece no: i precari mesagnesi potranno godere di una stabilità ancora una volta precaria, che è una contraddizione in termini, poiché i loro contratti dureranno da otto a venti mesi! Di fatto, una stabilizzazione a tempo determinato non è una stabilizzazione, almeno per chi ha pudore nella scelta delle parole.

Di cosa si è vantato allora l'assessore al personale? Semplicemente di aver compiuto l'ultimo passo di un provvedimento attuato dal Commissario Prefettizio, il quale ne intraprese l'iter per tutelare i contratti co.co.pro. di figure non altamente professionalizzate che altrimenti sarebbero state buttate a mare. Dunque, Magrì si rallegrava per aver nominato le commissioni a conclusione di tale iter e ha deciso di rendere partecipe la popolazione con – riteniamo - eccessiva enfasi. Non ci pare, tra l'altro, che quei lavoratori siano analogamente felici: per alcuni è addirittura previsto l'abbattimento delle ore di lavoro a 20 alla settimana, con una conseguente decurtazione degli stipendi.

E' evidente allora che se Magrì si fosse attenuto alla verità storica, invece di rimanere preda di pulsioni inutilmente trionfalistiche, avrebbe dovuto chiedere ulteriore pazienza ai lavoratori, promettendo loro migliori soluzioni dopo questo tentativo raffazzonato e mal riuscito.

Molti sono i problemi ancora sul tavolo: ad esempio i cinque lavoratori della biblioteca, non solo dimenticati da un bando ingeneroso nei confronti di donne e uomini così laboriosi ma anche dall'impudica amministrazione comunale. Oppure gli LSU, considerati con tutta evidenza alla stregua di lavoratori di serie B e privi di una pur minima o temporanea garanzia contrattuale: è mai possibile rimandare ancora la soluzione di tali vicende che prima di essere vertenze burocratiche sono storie di diritti lesi e di dignità offese? O ancora, l'urgenza di sanare – con le progressioni verticali – le numerose anomalie di chi sconta una qualifica inferiore rispetto alle mansioni svolte.

Forse è piuttosto il caso di abbandonare la politica dei proclami e di affrontare i problemi nell'interesse generale: il consenso verrà da sé.

Mesagne, 16 ottobre 2008

Toni Matarrelli – Consigliere comunale Rifondazione Comunista

martedì 14 ottobre 2008

SANTU E NENA

Santu e Nena
(…pi moni)


Avi bbuenu ca mantegnu
ncuerpu ncuerpu sia nnu sdegnu,
ca mi faci nnuticari
cuddu picca ti mangiari;

quandu penzu ca Misciagni,
nnu paisi ti cumpagni,
si šta faci cuvirnari
ti šti quattru cuppinari…

“Mar’a mei, štu disgrazziatu
ma cce dici, t’à scirratu
quantu uai c’imu passatu
quand’a uecchi à štrulicatu?

Nena Ne’, tu vuè li llisci
e appošta no capisci,
quišti portunu pilei:
so’ fascišti, sient’a mei…

“Zitt’e mangia, štu scintrusu
e pulizziti lu musu,
ca la chiesia e li villani
è vutatu ddi crištiani

e pirciò, ti cce ti lagni
ci mo puru li cumpagni
fannu cuntu a berlusconi
pi nna fedda ti muloni?”

Mo’ è l’ora cu la spicci
ca šta’ sempri cu t’impicci,
mena, bbocchimi lu vinu
ci no viti cce cumbinu!

Ma tu pienzi veramenti
c’a Misciagni, šti fitienti,
nci rimettunu la peddi
pi crištiani puvirieddi?

Quešt’è genti senza ‘ngegnu,
no capesci lu bbisuegnu,
no ti penza e no ti tai,
no risolvunu nnu uai.




Pi la scola e lu mangiari
non ci bbaštunu denari
e ci campa ti sciurnata
ccappa sempri nna nfurrata;

‘ntra la chiazza scunsulata
no si vendi nna ‘nzalata,
non ci gira cchiù nisciunu
pari fannu l’addasciunu;

ncun’artieri, pi punioni,
apri ‘ncora lu purtoni
e lu viti allu bbanconi
c’ala comu nnu crimoni;

e li štrati no ti ticu,
cu li fuessi: nnu cašticu,
no ssi po’ cchiù caminari
ca no sa’ ti ddo à passari.

“Santu Sa’, ma cce šta dici
quiddi sontu bell’amici
talli tiempu, talli spacu…
ma po’ già: tu va’ mbriacu!”

Mbe, vuè sai comu la penzu?
Vaffancul’a tei e Enzu,
e ci vuè, pisciu ti fori,
zziccu puru l’assessori…

Cu nna scusa ti la menchia,
na mannaggia sant’annecchia,
quišti pigghiunu puteri
senza mancu lu pinzieri

cu lu fannu nnu cunsigliu,
anzi, fannu lu ripigliu
comu fannu li vagnuni
quandu sciocun’a bbuttuni.

E perciò, iu ticu bbašta
nci la cantu, si, la crašta
nci la cantu all’usu mia
cu la penna e la puisia.

“Piscia e corchiti, camina,
cu no sia cramatina
no ti ncodda cu va’ fori
poi, ci paia lu duttori?”

(Santu Mazzoni)

UNDER 19: MENS SANA BATTE NETTAMENTE LA FORTITUDO MESAGNE



UNDER 19: MENS SANA BATTE NETTAMENTE LA FORTITUDO MESAGNE


MENS SANA FALCON SERVICE MESAGNE - FORTITUDO MESAGNE = 69 - 44

MENS SANA FALCON SERVICE MESAGNE: Carriero Ale. 1, Bocina2, De Virgiliis, Passante 2, Carriero A. 3 Barletta 6, Carriero N. 3, Rubino 1, Carriero C. 13, Dipietrangelo 7, Mitrotti 31, Marseglia. Allenatore: Gianfranco Mellone. FORTITUDO MESAGNE: Dellinoci, Spada 3, Doria 7, Mitrugno n.e., Dellinoci M. 2, Rossetti 4, Urgese 10, Facecchia 4, Martella 5, Calia 9. Allenatore: A. Vitale.
Foto: Alessandro Carriero

La Mens Sana Mesagne, sponsorizzata Falcon Service s.r.l., malgrado una brutta prestazione, si aggiudica facilmente la stracittadina. In una palestra "Falcone" da tutto esaurito, i mensanini portano a casa i due punti, dimenticando però la qualità del gioco espresso. Assente coach Distante, Passante e compagni si fanno subito sorprendere con duie triple che fanno un 0-6. Cambia la difesa e cambia la musica. Da individuale si passa a zone press a tutto campo, e i mensanini infilando un parziale di 21-0 che mette l'ipoteca sull'esito finale. Ruotano tutti i disponibili tra i biancoverdi con Mitrotti (31) fianalizzatore. L'unica nota positiva, risultato a parte, il ritorno in campo, dopo un lungo infortunio, di Sergio Rubino. Ad onorare il derby una coppia di arbitri d'eccezione: hanno diretto Angelo Caforio e Dario Morelli entrambi abilitati a dirigere la serie A dilettanti.

lunedì 13 ottobre 2008

TROPPE OMBRE NEL RAPPORTO TRA COMUNE DI MESAGNE E AUCHAN (di Pompeo Molfetta)


Troppe ombre nel rapporto tra Comune di Mesagne e Auchan

Nell’ultimo Consiglio comunale, rinviato per il malessere del Sindaco Incalza, si sarebbe dovuto affrontare la questione del completamento del parco commerciale Auchan con la prossima apertura di una nuova struttura di vendita. Il rinvio ha impedito di poter rivolgere importanti domande allo stesso Sindaco per meglio comprendere il ruolo svolto dal Comune di Mesagne in questa fase del rapporto con la grande multinazionale francese. Attenderemo quindi la prossima convocazione ma intanto intendiamo rendere noti gli aspetti su cui riteniamo necessario giungano chiarimenti ed approfondimenti.

Il 22 settembre scorso Auchan, per recuperare il tempo perduto e completare il parco commerciale entro i termini fissati per l’apertura di Leroy- Merlin (fine novembre 2008), chiede all’Amministrazione Comunale di sottoscrivere un Protocollo d’Intesa in cui siano definiti gli atti amministrativi riguardanti quegli aspetti urbanistici che sono propedeutici al rilascio della autorizzazione commerciale secondo quanto previsto dalla “vecchia” Convenzione che regola fin dall’inizio i rapporti tra il Comune di Mesagne ed il colosso transalpino. Infatti soltanto l’applicazione di alcune norme presenti in Convenzione (in particolare art.7) consente una procedura “abbreviata” in grado di derogare alle leggi ordinarie e di far guadagnare il tempo che serve per rendere agibili gli spazi di vendita prima che siano ultimate e collaudate le opere di urbanizzazione. Senza questo passaggio Leroy-Merlin probabilmente rischierebbe di non aprire neanche per Natale con ovvie incalcolabili ricadute sul piano economico.

Il vero elemento di novità è però rappresentato dal fatto che proprio il 22 settembre scorso questa “Convenzione” è scaduta senza che né l’Auchan né il Comune se ne siano avveduti o preoccupati poiché nessun atto è stato avviato per il rinnovo della Convenzione nella sua sede naturale che è il Consiglio comunale. In fretta e furia i rappresentanti della azienda francese cercano di correre ai ripari chiedendo alla Giunta Incalza di sottoscrivere un Protocollo d’intesa che contenga la proroga della Convenzione fino al 2011. Il governo cittadino con delibera di Giunta (n°196 del 26/9/2008) accetta in toto le richieste fatte da Auchan e in uno slancio di generosità prolunga la Convenzione fino al 2015 (4 anni in più di quelli richiesti).

Un atto che noi riteniamo illegittimo e del quale abbiamo chiesto l’immediata revoca con la presentazione di un Ordine del giorno che si sarebbe dovuto discutere e votare proprio nella seduta del Consiglio che è stata poi rinviata. La proroga della Convenzione infatti è un atto di esclusiva pertinenza del Consiglio Comunale che lo ha sottoscritto dieci anni fa e che è il solo organismo istituzionale che può variarla o prorogarla. Ma la Giunta comunale con questa delibera, non solo ha delegittimato il Consiglio Comunale, ma ha soprattutto mortificato una città, che nelle sue varie articolazioni economiche, politiche e sociali, ha chiesto da tempo una ricognizione, una verifica sullo stato dei luoghi per comprendere se tale colosso commerciale in questi 10 anni abbia prodotto quelle ricadute economiche, occupazionali e d’immagine che tutti auspicavamo o se non ha piuttosto drenato risorse dal territorio, se non ha favorito processi di precarizzazione sociale della nostra città.

Alcune di queste censure sono già state espresse al Sindaco dal rappresentante delle associazioni di categoria e si è potuto cogliere hanno creato un evidente malessere anche all’interno della maggioranza che è stata in buona parte esclusa dalle informazioni su questo argomento su cui evidentemente ci deve esser stato una sorta di consegna cautelare del silenzio. Su questi interrogativi è chiamato a rispondere direttamente il Sindaco Incalza, che temiamo abbia delegato troppo la gestione della delicata vicenda e che ora auspichiamo fornisca con atti chiari e trasparenti, al Consiglio comunale e alla città tutta, il resoconto preciso sui fatti e su quali atti voglia compiere, anche in regime di autotutela, perché la nostra città affronti con dignità e rigore il delicatissimo rapporto col colosso multinazionale.

Mesagne, 13 ottobre 2008

dr. Pompeo Molfetta
Capogruppo consiliare
A Sinistra – Rifondazione Comunista

BASKET CLUB LECCE - MENS SANA 2MD UTENSILI MESAGNE = 83 - 75



BASKET CLUB LECCE - MENS SANA 2MD UTENSILI MESAGNE = 83-75


BASKET CLUB LECCE: Antonaci n.e., Morel 3, Mazzarella 4, Durini 5, Trullo 2, Serpentino 16, Bruno, Cataldo, Ventruto 21, Sierra 32. Allenatore A. Laudisa.
MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale. 3, Mazza 13, Barletta n.e., De Maria 23, Voglino 12, Scalera 4, Carriero C. n.e., Risolo 20, Monna, Carriero N. Allenastore: Massimo Distante.

Arbitri: Rizzi di Locorotondo e Schena di Castellana Grotte.
Parziali: 25-23 21-16 16-16 21-20

Una buona Mens sana Mesagne perde a Lecce contro una delle favorite per la vittoria finale del campionato. I mensanini, ancora in emergenza, oltre a dover fare a meno di Rubino, devono rinunciare anche a Paolelli per infortunio. La cabina di regia viene affidata a Alessandro e Nico Carriero, entrambi del 1991, che non demeritano nei confronti dei più blasonati avversari. Coach Distante schiera insieme ad Alessandro Carriero, Risolo, De Maria, Voglino e Scalera. Coach Laudisa risponde con Morel, Mazzarella, Trullo, Sierra e Serpentino.
La partita si mette subito in equilivbrio grazie ad una buona difesa dei mensanini e un gioco corale in attacco. Nel lecce imperversa l'uruguagio Sierra che realizza i primi dieci punti della sua squadra. Al 5' la Mens Sana è avanti 12-14 con Risolo in evidenza. Laudisa toglie Mazzarella e mette Ventruto che lo ripaga della fiducia con una prestazione di alto livello. Alla fine del primo periodo Lecce conduce 25-23 con 15 punti di Sierra e 10 di Ventruto. nella Mens Sana sono Voglino, De Maria e Risolo (20) 2/3 nei liberi, 6/12 da due ee 2/5 da tre, a ribattere mentre il giovane Alessandro Carriero tiene bene il campo. Nel secondo poeriodo il Lecce prova a scappare, 36-29 al 5', con i soliti Sierra e Ventruto coadiuvati dal giovane Durini e Serpentino. Nel Mesagne entra Nico Carriero per Alessandro e Mazza che imperversa nella zona colorata realizzando 5 punti consecutivi. Al riposo lungoil Lecce è in vantaggio 46-39. Al rientro in campo Morel infila realizza i soli tre punti, l'unica tripla, della gara ed il Lecce,c omplice alcuni grossolani errori dei mesagnesi, prova a chiudere l'incontro. Al 5' il punteggio è 58-43 a favore dei salentini. La Mens Sana non molla e tenta di rientrare. E' ancora Mazza (13) 1/2 nei liberi, 6/7 da due e 8 rimbalzi, a suonare la carica e al riposo si giunge sul 52-43. Riallunga ancora il Lecce nell'ultimo periodo smpre con Ventruto e Sierra volando sul +15, ma la reazione dei mensanini è vemente e con De Maria (23) 4/5 nei liberi, 5/8 da due e 3/7 da tre, provano a riequilibrare l'esito dell'incontro. Troppo tardi e il lecce porta a casa i due punti. Positiva la gara della Mens Sana Mesagne che attende il rientro di Sergio Rubino tra due settimane. Il Lecce è apparso troppo Sierra dipendente anche se Fabiano Ventruto ha disputato una buona gara. Nel prossimo turno i leccesi vanno a fare visita al Bari, mentre i mensanini ospitano l'Eagles Brindisi di Passante per il secondo derby stagionale.

venerdì 10 ottobre 2008

LE DIMISSIONI DI ERRICO PER LA SABBIA

Le dimissioni di Errico per la sabbia: occorre serenità e lungimiranza
Il Presidente della Provincia Errico, nell’annunciare le sue dimissioni per la questione della sabbia, ha rivolto pesanti accuse all’intera «classe dirigente, burocratica e politica» della Regione Puglia censurata per aver soddisfatto «i più forti» ed ha dichiarato che per lui «è impossibile far parte di tale gioco soprattutto quando è fatto proprio anche da riferimenti apicali istituzionali nei quali la maggioranza della comunità brindisina aveva riposto la fiducia per un cambiamento totale dei metodi e dei contenuti». In un momento difficile per la vicenda politica del nostro Paese e particolarmente delicato per la comunità brindisina, che si trova in bilico tra speranze di rinnovamento e rischi di involuzione, la decisione e le affermazioni del Presidente Errico appaiono francamente eccessive, ingenerose e tali da provocare disorientamento e sfiducia.
Le nostre istituzioni sono oggi chiamate a dare organicità ed impulso ai già avviati itinerari di innovazione dell’economia locale ed in questa ottica la nostra comunità deve cercare di risolvere in positivo cruciali problemi: dalla crisi occupazionale alla perdurante minaccia del rigassificatore, dai rigurgiti di un nefasto passato ai rischi di inquinamenti ambientali e di incidenti industriali, dall’ancora inadeguato rilancio del porto alle tante cause che frenano il commercio, dalle difficoltà dell’agricoltura ai diversi fattori che ritardano lo sviluppo del turismo. Ora, in un simile quadro l’epilogo negativo della questione della sabbia (da prelevare eventualmente in mare al largo della costa brindisina), per quanto possa essere motivo di giusto disappunto e risentimento, non può certo diventare l’altare sul quale si finisca per sacrificare altri ben più rilevanti interessi. La città e la provincia di Brindisi hanno bisogno di relazioni positive con le altre istituzioni pugliesi e soprattutto con l’Ente Regione. Esse non possono condannarsi ad un masochistico isolamento che segnerebbe davvero la fine di ogni speranza per la nostra comunità.
La vertenza sul prelievo della sabbia chiama in causa diffuse responsabilità tra le quali quella – va ricordato per rispetto della verità – della stessa Amministrazione provinciale che non risulta abbia a suo tempo impugnato (come non lo fece la Regione) le sentenze n. 1392/2007 e n. 1450/2007 con le quali il Tar di Lecce aveva accolto due ricorsi del Comune di Lecce. Pronunce queste che hanno reso giuridicamente ineluttabile (pena la nomina di un Commissario ad acta su richiesta dell’Amministrazione leccese) l’adozione da parte della Regione della Determinazione dirigenziale n. 388 dell’08/07/2007, annullata tempo addietro dal TAR di Lecce su richiesta dell’Amministrazione provinciale di Brindisi e ritenuta poi valida in sede d’impugnazione dal Consiglio di Stato.
Risulta allora chiaro che la questione della sabbia poteva essere affrontata con apprezzabili possibilità di successo solo sul versante politico, senza pregiudiziali conflittualità e in un clima sereno di reciproca collaborazione. Una via che forse oggi è difficile imboccare ma che rimane la sola possibile perché il resto può solo arrecare ulteriori pregiudizi. In un momento peraltro attraversato da tensioni connesse all’approssimarsi delle elezioni amministrative, c’è allora da augurarsi che il Presidente Errico ed i diversi livelli locali di responsabilità politica si adoperino, ciascuno nel ruolo di propria competenza, per dare responsabili e lungimiranti risposte alle attese della nostra comunità.

Brindisi, 9 ottobre 2008
Michele DI SCHIENA

martedì 7 ottobre 2008

L'AREA VASTA BRINDISINA ED IL COMUNE DI MESAGNE (di Pompeo Molfetta)

L’AREA VASTA BRINDISINA ED IL COMUNE DI MESAGNE

Il Piano Strategico (PS) per lo sviluppo dell’Area Vasta Brindisi (AVB) rappresenta per il nostro territorio una grande occasione di crescita culturale, ma spiace constatare che intorno ad essa si sprecano solo luoghi comuni e spesso anche le Istituzioni pubbliche dimostrano una conoscenza vaga e approssimativa. La logica di tale Piano è ispirata a indicazioni della Comunità europea e a delibere governative e regionali che hanno promosso un nuovo modello di pianificazione in seguito al fallimento di un progetto di sviluppo del Mezzogiorno fondato sugli insediamenti dell’industria pesante, sui finanziamenti “a pioggia” (Por, Pit, Pis, Gal) largamente inutilizzati o male utilizzati, affidato a procedure verticistico burocratiche scarsamente o per nulla capaci di coinvolgere le popolazioni locali e le loro articolazioni sociali, e spesso legato all’assistenzialismo di Stato. Il nuovo modello vuole promuovere invece un processo partecipativo capace di valorizzare tutte le espressioni della società civile e anche soggetti singoli, chiede agli enti locali di assumere un ruolo di coordinamento e di elaborazione efficace di sintesi politica sempre aperta, che si muove attorno ad un’idea condivisa di città e di sviluppo di un territorio.
Allo stato l’Area Vasta Brindisina si è dotata dello strumento in cui si definisce il rapporto di partecipazione fra le forze in campo che è la Convenzione (sottoscritta il 12 settembre 2007) la quale struttura gli organismi che definiscono la governance del piano: la Conferenza dei Sindaci 2013, la “Cabina di Regia”, l’Ufficio del Piano e sancisce l’istituzione di un tavolo interattivo permanente (forum) con il partenariato economico e sociale. Nel Documento di Riallineamento successivamente elaborato ed approvato dalla Conferenza dei Sindaci il 30 ottobre 2007 a Costa Morena si riassumono e ridefiniscono gli orientamenti comunitari e regionali, e si rielaborano le linee guida del PS dell’AVB secondo una chiave interpretativa che tiene conto delle istanze specifiche del territorio. Ad esse deve fare riferimento la elaborazione delle schede/progetto che affluiranno in prima istanza all’Ufficio di Piano per una valutazione tecnica di congruità e compatibilità con gli orientamenti generali del Piano prima di essere strutturati e inviati al Comitato di Valutazione Regionale. Il principio guida di tutto l’intervento programmatico può essere individuato in quello di sostenibilità dei progetti di sviluppo, nei suoi vari aspetti: ambientale, economico e urbano sociale.
Al di la delle enunciazioni fatte nelle conferenze stampa negli incontri ufficiali è difficile sapere se quei meccanismi virtuosi della cooperazione, della partecipazione, della promozione culturale si stiano realmente concretizzando e se i contenuti ispiratori del PS animano concretamente le schede progetto che stanno affluendo al tavolo tecnico dell’AVB. E’ probabile, come peraltro ha sostenuto più volte pubblicamente il Sindaco di Mesagne Enzo Incalza, che sopravviva ancora un certo spirito di campanile, dove chi ha più filo più tesse, che qualcuno stia al palo mentre altri sono già teste di serie.
Certo la questione del potenziamento del sistema portuale e delle reti viarie e ferroviarie ad esso collegate all’interno di un più ampio e consolidato progetto di “Città d’acqua” pone il comune di Brindisi in una condizione di evidente primato. Anche l’asse che fonda lo sviluppo sul turismo in generale e sul turismo religioso ha assunto una certa preminenza, segno di una maggiore vivacità dei comuni che questi progetti sostengono. Più indeterminato appare invece il rilancio del sistema agro-alimentare cui si dovrebbero legare soprattutto le cittadine volte a sud compresa la città di Mesagne, che secondo me, ha fin qui clamorosamente mancato tutti gli obiettivi sensibili del PS.
Mesagne ha perso l’occasione di alimentare, attraverso la discussione intorno all’AVB, quella crescita culturale sui temi dello sviluppo che è il primo obiettivo cercato dal PS. La nostra città ha la necessità storica di fare il punto della situazione, di fare una ricognizione critica dell’incidenza che certi processi hanno avuto sulle trasformazioni in atto sul territorio, sul tenore e sulla qualità della vita. E tali processi riguardano soprattutto la pianificazione urbanistica, la convenzione con l’Auchan, la crisi del comprato agro-industriale, l’abbandono delle campagne, le fragilità del sistema di impresa, il ruolo dell’innovazione e della ricerca.
Manca dunque una ricognizione sul passato che possa consentire un’analisi del presente e naturalmente manca ancor di più l’elaborazione sul futuro, manca l’idea creativa sulla città che vogliamo, manca una riflessione politica preliminare sul modello di sviluppo. E’ stata negata la partecipazione, non è proprio partito quel processo di democrazia partecipativa invocato in premessa in tutti i documenti prodotti nell’ambito dell’AVB. Purtroppo in più occasioni l’Amministrazione comunale ha dimostrato di confondere il principio della partecipazione con il dovere di informazione, per cui al Sindaco e alla sua Giunta è parso sufficiente organizzare un solo incontro pubblico (peraltro poco partecipato) per assolvere ai propri doveri istituzionali e per tacitare la coscienza in un ottica di democrazia della delega in cui i cittadini si affidano completamente il loro destino a chi governa.
Ma ancora più grave è come la città di Mesagne non ha inciso nei processi decisionali più significativi del percorso di pianificazione strategica. Nessun contributo alla indicazione delle linee guida, nessuna rilevanza nel documento di riallineamento, nessuna specificità tematica legata al territorio in cui pure svolge un ruolo cruciale per aspetti logistici ed economici. Mesagne fallisce quindi l’obiettivo di dare un senso politico alla sua proposta che appare invece un mero atto esecutivo di natura tecnica.
Alla mancanza infatti di una idea ispiratrice forte partecipata e condivisa si supplisce con la raccolta acritica del maggior numero di schede progetto esistenti, la gran parte delle quali peraltro rinvengono dalla gestione commissariale e dai Piani Triennali delle Opere Pubbliche degli ultimi governi di centro-sinistra. Progetti, per lo più soltanto annunciati, che vengono sventagliati lungo tutti gli assi del Piano, senza una scansioni di priorità, quasi soltanto per adempiere alle funzioni amministrative previste dal crono-programma del Piano.
Ma il vuoto progettuale più acuto e doloroso è quello che riguarda il settore agro-alimentare e agro- industriale verso cui la nostra città si spende con la proposta del centro agro-alimentare che è la riedizione aggiornata dell’antico sogno del mercato-ortofrutticolo. Su questo tema la città di Mesagne, proprio per la sua collocazione geografica, può svolgere il ruolo di nodo cruciale della rete essendo baricentrica rispetto a tutta l’area-sud della Provincia, che ha e vuole mantenere come prevalente la vocazione agricola. Ma come si può rivendicare un ruolo-guida senza aver preventivamente attivato un tavolo negoziale intercomunale, senza il coinvolgimento delle categorie produttive, delle microaziende agricole, delle grandi cooperative, dei rappresentanti del mondo bracciantile, semplicemente presentando una scheda progetto priva di dati di riferimento, senza uno studio preliminare di fattibilità senza un piano finanziario, senza niente? Di che cosa stiamo parlando?
Si può concludere che chi governa la città di Mesagne non sa nulla della reale condizione economica e sociale, non immagina nulla di ciò che sarà il futuro di questa comunità, non sa nulla dell’AVB e vive nella dimensione del presente come in una nebulosa dominata dalla retorica dei luoghi comuni, dalla suggestione del potere, dall’ imbroglio tecnocratico lontana ormai mille miglia dal concetto di democrazia della partecipazione che è sempre stata la stella polare di tutte le nostre iniziative politiche.
Mesagne, 7 ottobre 2008

lunedì 6 ottobre 2008

MENS SANA SFRATTATA !

MENS SANA SFRATTATA
La società ritira la squadra dal campionato di serie B femminile

Brutta sorpresa per la Mens Sana Mesagne, società di pallacanestro mesagnese, alla ripresa degli allenamenti. Senza alcun preavviso da parte dell'Amministrazione comunale, proprietaria dell'impianto, i tecnici e i dirigenti mensanini hanno trovato la palestra dalla Scuola "Falcone", ritrovo abituale della massima Associazione cestistica mesagnese, occupata da un'altra società. Saltati quasi tutti gli allenamenti del lunedì, con gravi disagi per i bambini e i loro genitori che sono rimasti fuori dalla struttura. I responsabili del sodalizio mesagnese si sono affrettati a consultare i dirigenti comunali senza avere risposte esaudienti. Contattato telefonicamente l'assessore allo sport Francesco Rini, lo stesso ha comunicato che la nuova ripartizione degli orari era stata stilata d'ufficio, era ufficiale già da alcuni giorni e che si era verificato un problema di comunicazione tra l'ufficio e l'Associazione sportiva. Confermava comunque la riduzione delle ore a disposizione della Mens Sana Mesagne a favore di una nuova società. "Sono molto deluso e amareggiato per il comportamento dell'assessore Rini che ha danneggiato la nostra Associazione riducendoci gli spazi-orario già insufficienti per la nostra attività.- dice Gianfranco Mellone - Direttore generale della Mens Sana Mesagne. Aspettavamo un incontro presso il Comune, come del resto è avvenuto ogni anno, per discutere delle problematiche inerenti all'impiantistica sportiva, invece l'assegnazione è stata fatta d'autorità e senza alcuna comunicazione ufficiale. Avevamo chiesto la conferma degli orari dello scorso anno, pur avendo avuto un incremento nelle iscrizioni, lasciando anche gli spazi che l'Amministrazione provinciale ci aveva concesso presso la palestra dell'Istituto commerciale, questo proprio per venire incontro a richieste di altre società che magari avevamo un'attività minore della nostra. Il regolamento comunale, in vigore solo da qualche mese, è stato disatteso proprio da chi avrebbe dovuto farlo rispettare. In base ai criteri dell'atto che regola l'assegnazione delle strutture sportive, la maggiore società per anzianità di affiliazione, importanza e numero di campionati effettuati, per il numero di iscritti avrebbe la priorità di scelta come è sempre avvenuto nel passato. Abbiamo tutti i requisiti richiesti, abbiamo pagato regolarmente il ticket richiestoci dall'amministrazione (circa 350,00 euro mensili), abbiamo effettuato la richiesta nei termini come invece altre società non hanno fatto e siamo in regola con le polizze assicurative a tutela delle strutture. Se a questo si aggiunge che la nostra attività sportiva di base dai 5 agli 11 anni viene svolta gratuitamente per metà anno, che collaboriamo con Case famiglie per minori, con i servizi sociali comunali tutto gratuitamente, allora dovremmo avere maggiore considerazione da parte dell'Amministrazione comunale. Partecipiamo ai massimi campionati regionali maschili e femminili, a sei campionati giovanili maschili e a tre campionati giovanili femminili per un totale di circa 250 tesserati tra attività federale e attività promozionale. Non vogliamo riportare i risultati agonistici ottenuti negli ultimi anni che comunque sono rilevanti, ma vogliamo mettere in evidenza tutte le manifestazioni che programmiamo, compreso il Torneo Terra dei Messapi diventato un punto di riferimento per l'attività giovanile internazionale. Lo scorso anno ci siamo fatti carico anche dell'attività femminile scomparsa da Mesagne due anni fa senza ricevere alcun contributo economico e senza l'adeguato uso di altre strutture sportive, in considerazione anche dell'aumento dei campionati. La nostra attività si svolge nella palestra "Falcone" mentre il palazzetto lo utilizziamo solo tre ore a settimana. Siccome i campionati di serie C e serie B femminile si disputano presso la struttura di via Udine, in pratica è come se giocassimo sempre in trasferta. Nonostante le difficoltà, anche di natura economica delle quali ci siamo fatti carico e l'insufficienza degli impianti a nostra disposizione, adesso ci vengono tolte altre ore con i campionati in corso, come la serie C e l'Under 19, per agevolare una nuova società affiliata alla federazione pallacanestro solo da un paio di mesi. Per ovviare a questo tipo di problema, abbiamo costituito legalmente con atto pubblico presso l'Ufficio delle Entrate, una nuova società sportiva satellite, così come prevedono anche i regolamenti federali, per spostare l'attività femminile e ricevere altri impianti in uso, invece l'assessore allo sport non ha neanche convocato la nuova associazione che tra l'altro, risulta dagli atti federali, con anzianità maggiore di altre. Appare strano che mentre si tolgono ore a disposizione a una società operante sul territorio, si concede il palazzetto dello sport al Basket Francavilla, anche in questo caso scavalcando il regolamento comunale e disattendendo la delibera di Giunta. Non vogliamo polemizzare con gli amici di Francavilla che tra mille difficoltà affrontano senza impianto di gioco il campionato, ma la Giunta ha deliberato che la società francavillese avrebbe usufruito della struttura solo la domenica e secondo il calendario ufficiale, invece così non è. Spiace che l'Assessore Rini, molto arrabbiato, mi ha sbattuto il telefono in faccia quando gli ho riferito che avremmo diramato un comunicato stampa sulla vicenda. Questo esula dalla ripartizione degli impianti sportivi e rientra invece tra i comportamenti di buona educazione di chi gestisce la cosa pubblica e i cittadini, meglio ancora se costituiti in Associazione." Ma al di là di queste considerazioni, notiamo la mancanza di progettualità della nuova amministrazione riguardante lo sport nella nostra città. Impianti vecchi e insufficienti e nessuna politica sportiva per il prossimo futuro. Il consiglio direttivo della Mens Sana Mesagne, riunito in seduta urgente, a causa della mancanza di spazi adeguati per la propria propria attività, ha deciso di ritirare la squadra dal campionato regionale di serie B femminile e di consegnare l'iscrizione, già regolarmente effettuate anche dal punto di vista economico, nelle mani del sindaco Enzo Incalza perchè la stessa Amministrazione comunale si faccia carico dei problemi delle ragazze. Allo stesso tempo è stata convocata un'assemblea tra tutti gli associati, estendendo l'invito allo stesso Sindaco, affinché renda noto quali sono le indicazioni politiche sullo sport a Mesagne.

domenica 5 ottobre 2008

VINCE LA MENS SANA

VINCE LA MENS SANA

Scritto da Redazione sportiva

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale. 4, Mazza 9, Barletta n.e., De Maria 19, Voglino 15, Scalera 6, Paolelli, Risolo 9 , Monna 2, Mitrotti 5. Allenatore: Massimo Distante.

INVICTA BRINDISI: Rizzo 5, Cristofaro 18, Gioia, Botrugno 9, Olivieri 6, Gnini 1, Caliandro 2, Monna 1, Masi 8, Spagnolo 11. Allenatore: Giancarlo Giarletti.

Arbitri: Marchese di Nardò e Matarazzo di Taranto.

Parziali: 10-10 15-15 16-22 28-14



Vince la Mens Sana 2MD Mesagne e mette in classifica i primi due punti di questa stagione. I mensanini si presentano in campo ancora senza il play titolare Rubino che riprenderà tra quindici giorni, mentre il Brindisi deve rinunciare a Leo per infortunio. Coach Distante si schiera con Paolelli, Voglino, Risolo, De Maria e Scalera ai quali risponde coach Giarletti con Rizzo, Cristofaro, Spagnolo, Botrugno e Caliandro. Difesa a zona per i mesagnesi e difesa individuale per i brindisini. Equilibrio nel primo quarto con le difese che prevalgono sugli attacchi e 10 pari al termine dei primi dieci minuti. Anche nel secondo quarto la musica non cambia e rimane un costante equilibrio che porta le squadre al riposo lungo sul 25 - 25. Il Brindisi ruota tutti i suoi disponibili mentre coach Distante inserisce Mazza (9) 3/4 da due e 3/4 nei liberi, buona la sua prova, per Risolo e Monna per Scalera e il giovane Alessandro Carriero in cabina di regia. De Maria, sorvegliato speciale, ha difficoltà a liberarsi e realizza solo 5 punti nei primi venti minuti. Nel terzo periodo i mensanini tentano di allungare. Risolo e De Maria realizzano canestri importanti e al 5' i mesagnesi sono in vantaggio 33-26. Dura poco l'allungo mesagnese perchè il Brindisi si riorganizza e con 5 triple, quattro delle quali consecutive, annienta la zona mesagnese chiudendo in vantaggio il terzo periodo 41-47. Non basta ai mesagnesi la buona prova di Alessandro Carriero, che confeziona oltre al 2/3 da due anche tre deliziosi assist, e il solito Mitrotti che in pochi minuti mette un 2/3 sbagliando però tre liberi su quattro. Il quarto periodo è di marca mensanina. In cinque minuti la Mens Sana 2MD Mesagne piazza un break di 16-6 (57-53) che ribalta la situazione deficitaria. Voglino, De Maria e Mazza mettono la firma sul risultato e portano i primi due punti in classifica. Non tutto è filato liscio in casa mesagnese ma era importante guadagnare i primi due punti in attesa di tempi migliori e del recupero di Sergio Rubino. Il calendario non aiuta la formazione di coach Distante che nelle prossime gare dovrà affrontare quasi tutte le big del campionato Lecce, Monteroni, Juve Trani e FBK Trani prima del riposo intervallato dall'incontro casalingo contro l'Eagles Brindisi.

sabato 4 ottobre 2008

L'INCREDIBILE EPISODIO A DERBY

L'incredibile episodio a Derby, dove uno studente era salito all'ultimo piano di un parcheggio
Mentre gli agenti cercavano di dissuaderlo, la gente lo ha esortato a lanciarsi nel vuoto

Gran Bretagna, la folla incita giovane al suicidio
e la polizia non riesce a salvarlo


I passanti riprendono la scena mortale con i cellulari e la mandano sul web

LONDRA - Lo hanno incitato a gettarsi nel vuoto e poi mentre precipitava dall'ultimo piano di un parcheggio hanno ripreso la scena con i cellulari, mettendo poi i filmati su internet. L'incredibile episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato scorso al centro di Derby, città dell'Inghilterra centrale, dove un ragazzo di 17 anni in preda a tendenze suicide non è potuto essere salvato dalla polizia perché ostacolata dalla folla che "tifava" per il salto mortale.

A denunciare il cinismo e l'irresponsabilità delle persone presenti al momento della tragedia è stato il capo della polizia della contea, Mick Creedon. A suo giudizio i passanti che con successo hanno incitato il teenager a lanciarsi nel vuoto si sono comportati da "idioti irresponsabili".

Shaun Dykes si è buttato giù dal piano superiore del parcheggio, annesso ad un grande centro commerciale, dopo che per tre ore un gruppo di poliziotti aveva cercato di convincerlo a desistere. La gente assiepata in strada, secondo quanto denunciato dalla polizia, non ha facilitato l'opera degli agenti, ostacolandola anzi in modo irreparabile quando qualcuno ha incominciato a gridare a più riprese "Salta!", "Fallo!", "Fai vedere quanto puoi rimbalzare!".

Pur dicendosi "disgustato" dall'accaduto, il capo della polizia del Derbyshire ha difeso a spada tratta i suoi uomini per il mancato arresto della "piccola minoranza" di persone che con cinica brutalità ha istigato Shaun al suicidio. A suo dire la polizia era concentrata a pieno nel tentativo di salvare il ragazzo e non aveva le forze per ammanettare "quegli irresponsabili idioti". "Per ogni arresto - ha spiegato - ci sarebbero voluti due agenti e ci saremmo trovati presto senza le risorse per garantire l'ordine nella zona. Avremmo esposto a un pericolo potenziale ancora più gente".
Anche il vescovo anglicano di Derby, il reverendo Alastair Redfern, ha stigmatizzato il comportamento di quei passanti che hanno spinto Shaun a togliersi la vita: "Dovrebbero vergognarsi", ha detto.



(3 ottobre 2008)




buzzoole code