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martedì 16 giugno 2015

POMPEO MOLFETTA VINCE LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI MESAGNE

POMPEO MOLFETTA VINCE LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI  MESAGNE

Questi i dieci consiglieri di maggioranza della coalizione di Molfetta: Vito Lenoci, Alessandro Cesaria, Alessandro Campana, Toni Matarrelli, Antonella Catanzano, Gino Vizzino, Antonello Mingenti, Maurizio Piro, Giuseppe Semeraro e Tony Esperte.

L'opposizione invece sarà formata da: Ninni Mingola, Emilio Guarini, Rosanna Saracino, Fernando Orsini, Alessandro Pastore e Carmine Dimastrodonato.

lunedì 25 febbraio 2013

L'ITALIA NON E' GOVERNABILE

L'Italia non e' governabile. Questo e' il dato che emerge inequivocabile dalle elezioni politiche del 2013. La coalizione di Pier Luigi Bersani si attesta intorno al 31% mentre quella di Silvio Berlusconi e' leggermente indietro in termini percentuali
Il vero vincitore delle elezioni e' il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che diventare l'ago della bilancia di un Senato 'pantano'. Un M5S che pero' non sembra essere disposto a formare "allenaza di governo" con alcun partito, favorendo lo scenario di una 'grossa coalizione Pd-Pdl in chiave legge elettorale.

Primi risultati Elezioni Politiche 2013 - Ore 16 "BERSANI IN TESTA"


Ore 16. Primi risultati ufficiali sulle elezioni.

Alla Camera il centrosinistra viene dato al 34,5%, il centrodestra al 29%, Grillo al 19%, la coalizione Monti al 9,5%, Ingroia al 3,5%. Al Senato per Tecnè il centrosinistra è al 37%, il centrodestra al 31%, Grillo al 16,5%, Monti al 9%, INgroia al 3%.
Al Senato, Piepoli ha fornito delle forchette di previsione: centrosinistra 36-38%, centrodestra 30-32%, Monti 7-9%, Movimento 5 Stelle 17-19%, Ingroia 2-3%, altri 2,5-2,5%.
Alla Camera, sempre secondo Piepoli, il centrosinistra è al 35-37% (Pd 31-33, Sel 2-4), il centrodestra 29-31% (Pdl 21-23%, Lega 4-5%), coalizione Monti 8-10% (Scelta Civica 6-8%, Udc 1-2%), M5s 19-21%, Ingroia 2-3%, altri 1-2%.



Elezioni Politiche 25 Febbraio 2013 Instant Pool Interviste


ELEZIONI POLITICHE
                           25 FEBBRAIO 2013                             
           (Dati non attendibili)

Pd è il primo partito con il 31-33%,
Pdl si ferma al 21-23, 
Movimento 5 stelle al 19-21%, 
lista Monti al 6-8%, 
Lega 4-5%, 
Rivoluzione civile 2-3%. 
Sel è al 2-4%, 
Udc all'1-2%, 
Fli  allo 0,5%.


Elezioni Politiche 2013  - INSTANT POOL
                                          

lunedì 23 gennaio 2012

FRUIZIONE, VALORIZZAZIONE E GESTIONE DEI BENI CULTURALI


La Giunta Scoditti eredita una sfida pesante dal passato: gestione e fruizione dei beni monumentali. Il centro-sinistra del passato si accollò l’onere e l’onore del recupero, quasi praticamente ultimato in epoche più recenti, è rimasto però aperto il capitolo della loro gestione.

Le risposte non possono essere temporanee o peggio ancora approssimative ma costruite dentro un percorso che resista al tempo e alla drammatica congiuntura di crisi che stiamo attraversando e che durerà ancora per un poco.

In questo senso l’iniziativa del 25 gennaio, la sera alle 19 presso la Biblioteca comunale, dove il Sindaco Scoditti e l’Assessore De Guido hanno voluto “consultare” elevate responsabilità istituzionali e professionali del territorio regionale per confrontarci con chi questi percorsi li ha già avviati e noi quindi fare tesoro dei punti che considerano fermi. Successivamente il confronto proseguirà ovviamente con le realtà locali ma siamo certi in questa fase avranno insieme con noi l’umiltà di “ascoltare” e “studiare” dalle altrui esperienze.

Chi è interessato non manchi di partecipare.

venerdì 20 gennaio 2012

IL DIRIGENTE DEL NUOVO PSI CHIEDE LE DIMISSIONI DI SCODITTI


Secondo Raffaele De Punzio dirigente del Nuovo PSI il sindaco Scoditti dovrebbe dimettersi perchè la sua condotta è stata poco trasparente per quanto riguarda la gestione del servizio della raccolta dei rifiuti. Infatti il comune ha cosi speso una grossa cifra oltre 4 milioni di euro e non c'è stata una gara d'appalto, la gestione va direttamente a l'ATI.

Ora per quanto possa essere stato in disaccordo in passato con Depunzio credo che comunque stavolta abbia ragione. Se trasparenza deve esserci, come espresso nel programma, indispensabile sarà fare l'appalto.

Anche se l'Autorità di vigilanza sosterrà che il sindaco abbia fatto le cose in maniera adeguata, non sarà stata un operazione chiara nè per me nè per i cittadini.

mercoledì 8 dicembre 2010

Torniamo a spendere in città (di Pompeo Molfetta)

Torniamo a spendere in città

Nell’imminenza delle festività natalizie, attese come occasione preziosa per far risalire i consumi in un contesto di profonda crisi economica, si acuisce lo scontro fra grande distribuzione e commercio locale. Il nodo del contendere ancora una volta è rappresentato dalle chiusure domenicali ma la contesa e ben più profonda e radicale. E’ uno scontro che richiama l’immagine biblica di Davide contro Golia, soltanto che stavolta l’esito è opposto giacchè il nostro Davide non ha ne la fionda ne la pietra da scagliare ed il sole non accecherà il gigante.

A distanza di oltre un decennio dal suo insediamento gli esiti prodotti dalla grande distribuzione nel nostro territorio sono esattamente gli stessi che si determinano altrove. Vi è un impoverimento dell’intero bacino di utenza che affluisce al centro commerciale che si traduce nel drenaggio e nel trasloco di ingenti risorse proprie verso altri Paesi e verso altri obiettivi. Schianta il commercio locale e i consumatori arrivano a fine mese con le tasche vuote. Non un euro dei profitti e degli utili prodotti vengono reinvestiti per promuovere la città ospitante.

E’ in corso un cambiamento radicale nei comportamenti di consumo e nei modelli culturali indotti. La gente sembra aver perso la naturale propensione al risparmio ereditata dalla millenaria cultura contadina ed è entrata nella dimensione impersonale di consumatore universale sul palcoscenico del mercato globale. Si allentano le relazioni sociali, si smarriscono costumi e tradizioni, si vuotano le strade mentre la Galleria- Auchan diventa la nuova agorà, la piazza virtuale in cui però non fluisce il pensiero, il confronto delle idee, delle esperienze ma soltanto il denaro ormai governatore unico delle relazioni umane Anche l’aspetto considerato positivamente dai più cioè l’incremento del tasso di occupazione prodotto ha i suoi aspetti negativi perché sempre in questi casi il lavoro è funzionale al capitale. Spesso infatti si tratta di lavoro precario, subordinato, talvolta malpagato e altrettanto spesso viene usato come strumento di pressione e di ricatto per condizionare le pubbliche amministrazioni e corrompere la politica.

Tutto questo si compie in un quadro normativo che rende praticamente impotenti le amministrazioni locali anche quando, come nel nostro caso, hanno tentato di irreggimentare l’insediamento commerciale dentro un sistema convenzionale fatto di vincoli urbanistici ed economici che dovevano tutelare il commercio e le produzioni locali. Così non è stato, ne mai poteva essere, tanto era squilibrato il punto di partenza, tanta era la sproporzione dei poteri e delle forze in campo da falsare qualsiasi possibilità di competizione. Invertire oggi questo processo è impossibile ma non ci si può rassegnare ed ognuno di noi ha il dovere di fare qualcosa per cercare di porre argine a questa deriva.

L’amministrazione civica ha il dovere di riaffermare il suo ruolo di indirizzo e di controllo politico dei processi economici che investono la propria città e toccano gli interessi dei cittadini e lo deve fare utilizzando ogni forma e strumento, costituendosi virtualmente sempre come “ parte civile” al fianco dei suoi commercianti, dei suoi artigiani, dei suoi cittadini in tutte le vertenze che si apriranno. Nel caso di specie deve condizionare al massimo la chiusura domenicale del centro commerciale anche a costo di ricorrere in giudizio contro una eventuale sentenza avversa come ha fatto il sindaco Emiliano a Bari. Deve rivedere ed aggiornare i termini di una convenzione inopinatamente e integralmente prorogata nella passata legislatura. Deve sostenere, pur nelle more di un bilancio risicato, le nostre piccole e medie imprese, i nostri agricoltori, i nostri commercianti ed artigiani cercando di orientare le scelte nella direzione della zona industriale, del centro storico e del territorio rurale che restano le direttrici geografiche principali dello sviluppo che vogliamo.

Gli operatori economici locali debbono mettersi insieme, debbono abbandonare vittimismo, rivendicazioni di parte, logiche corporative e debbono, per quanto possibile, investire in tecnologia, innovazione e ricerca per cercare di strappare margini di competitività alla grande distribuzione magari dentro ipotesi di mercato alternativo che sfrutti le piccole reti intercomunali. I consumatori devono assumere la consapevolezza che la grande distribuzione non è quasi mai occasione di risparmio ma di spreco perché naturalmente predispone all’acquisto del superfluo. Per questo bisogna tornare a spendere in città a servizio della città, magari sfruttando le possibilità offerta dalla “filiera corta” , dei consumi a Km zero, dalle reti alternative dell’”altro consumo”che danno garanzia di qualità e di risparmio certo.

Credo si arrivato il tempo, dopo l’infatuazione degli anni trascorsi che contagiò anche noi, di riprendere in mano il nostro destino e di compiere uno sforzo corale anche per cercare di recuperare almeno quel senso di comunità che rischiamo di perdere ogni giorno.

Mesagne, 07 dicembre 2010

Pompeo Molfetta – Capogruppo Sinistra Unita Mesagne

domenica 19 settembre 2010

Mesagne: localismi, cecità politica e antichi rancori

Mesagne: localismi, cecità politica e antichi rancori

Il Ministro Tremonti da circa due mesi tiene sospeso il Piano Sanitario di Rientro della Regione Puglia come la lama di un coltello puntata contro la giugulare del governatore Vendola. I tecnici del suo ministero continuano a chiedere tagli ulteriori alla rete ospedaliera, la revoca delle assunzioni dei precari stabilizzati e il blocco del turn-over dei dipendenti pena la bocciatura del Piano e la mancata attribuzione alla Puglia del fondo strutturale accessorio. Allo stesso modo, da tempo il ministro Fitto tiene congelati i fondi FAS per le aree depresse e non perde occasione pubblica di screditare il governo della sua Regione accusandolo a più riprese di bancarotta fraudolenta. Questa rappresaglia è in atto semplicemente perché la Puglia nel 2008 ha sforato il “patto di stabilità” cioè ha superato temporaneamente i limiti imposti di spesa rientrando prontamente negli anni successivi con risorse proprie.

Una durezza quindi inusitata e sospetta contro la Puglia che il governo, per esempio, non ha usato nei confronti degli allevatori del Nord-Est per la vicenda della mancata attribuzione delle quote latte o nei confronti dei grandi evasori delle concerie venete; situazioni che pure determinano la mancata attribuzione di finanziamenti europei all’agricoltura e danni erariali per svariati miliardi di euro. E’ evidente allora, anche al più sprovveduto osservatore politico, che sulla carne viva dei pugliesi il governo nazionale sta giocando una sporca partita politica che ha un solo obiettivo: cuocere a fuoco lento sulla graticola della sanità un potenziale e pericolosissimo competitor elettorale di Silvio Berlusconi. Questa è la cornice di riferimento nazionale che serve a comprendere le responsabilità di ciascuno. Sarebbe interessante sapere, rispetto allo scontro politico in atto, da che parte stanno i Giovani Democratici.

Poi ci sono le vicende locali, non meno importanti perché chiamano in ballo la possibilità ventilata che l’ospedale “S. Camillo de Lellis” sia riconvertito. Da questo punto di vista il Consiglio Comunale di Mesagne ha approvato a larga maggioranza un atto di indirizzo col quale impegna tutte le istituzioni pubbliche a fare il massimo sforzo per impedire la chiusura del nostro ospedale. Tanto il Sindaco quanto il Consigliere regionale Matarrelli stanno operando in questa direzione con sollecita determinazione nelle sedi istituzionali proprie, ed hanno ottenuto la promessa del congelamento temporaneo della situazione attuale (sempre che il Piano non debba essere ri- modulato). Hanno, altresì, calendarizzato ulteriori iniziative per tenere alta l’attenzione su un tema cruciale che tocca il diritto più elementare dei cittadini al cui fianco noi saremo sempre e comunque.

In questo contesto, che merita il massimo senso di responsabilità e il massimo dell’unione possibile tra le forze politiche, i Giovani Democratici di Mesagne hanno diramato un comunicato in cui attaccano con rudezza e veemenza tanto il consigliere Matarrelli quanto il Presidente Vendola compiendo un atto palese di sciacallaggio politico che potrebbe indebolire il fronte del centro-sinistra e a riaprire vecchie ferite che faticosamente stavamo tentando insieme di rimarginare.

Questo comunicato è in sintonia con una strategia già avviata dai locali Giovani Democratici nei mesi scorsi che è quella di fare l’“opposizione interna” ai governi da loro stessi sostenuti e di demonizzare gli alleati di coalizione. Avevano cominciato facendo le pulci ad un comunicato stampa sulla legalità della Lista Ferrarese col malcelato intento di mettere alla berlina Maurizio Piro che da “assessorisssimo” vicino al PD è diventato nemico giurato da quando ne ha preso le distanze. Qualche stilettata nel frattempo è arrivata a Maria De Guido accusata di leggerezza morale nella concessione dello stadio all’unica squadra accreditata del titolo in grado di svolgere regolarmente il campionato di Promozione. Chissà quale sarà il bersaglio della prossima esternazione, per par condicio dovrebbe toccare alla “lista Vizzino”.

Francamente ci pare una strategia suicida e fratricida che segue la logica del “ tanto peggio tanto meglio”e che si spiega solo con l’intemperanza della giovinezza perchè non ha niente a che fare con la ragione politica. Noi per parte nostra manterremo il senso di responsabilità fin qui dimostrato, non cederemo alla provocazione, non andremo allo scontro e cercheremo la mediazione più alta nell’interesse della città, sempre che dietro le pietre che armano i Giovani Democratici non ci siano le mani di altri.

Mesagne, 17 settembre 2010

Pompeo Molfetta capogruppo consiliare Sinistra Unita

giovedì 2 settembre 2010

Gli attacchi della destra ed il dovere di informare la città

Gli attacchi della destra ed il dovere di informare la città

I diversi interventi di stampa da parte delle opposizioni di questi ultimi giorni mi creano disagio e disappunto. Disagio perché non è possibile dedicare risorse di tempo nell’inseguire tutti gli interventi del centrodestra ma nello stesso tempo sento il dovere di informare i cittadini rispetto a notizie che leggono e che senza contraddittorio possono giudicare autentiche. Il disappunto invece deriva dal constatare la palese approssimazione di fatti spacciati per veri fino a giungere alla esplicita diffamazione. Ho letto infatti una girandola di insinuazioni e falsità che nuocciono molto di più alla immagine di serietà di chi le esprime che a noi destinatari, svilendo il proficuo e necessario confronto-scontro dialettico tra maggioranza e opposizione, tra chi governa e chi controlla.

Si va' infatti dall'affermazione che l'estate mesagnese è costata oltre 200 mila euro all'inerzia dell'amministrazione che guido a ridurre la tassa sui rifiuti, dalla negligenza di dirigenti e amministratori nel ripristino del sistema di condizionamento nella biblioteca al nostro immobilismo per impedire fitti onerosi sulle casse comunali. Fino al passaggio più grave ed irricevibile che accusa la Giunta che presiedo di incentivare la cultura della illegalità: una affermazione pesantissima che in mancanza di riferimenti specifici, anche non circostanziati, rischia di gettare fango sulle istituzioni e sulle persone che le rappresentano pro-tempore e che non può passare senza conseguenze.

Pertanto con il rispetto dovuto all'opinione pubblica e nella consapevolezza che i fatti sono argomenti testardi e parlano da soli, posso per ora sinteticamente affermare:

  • l'estate mesagnese, in attesa della verifica contabile finale, comprensiva di tutte le spese accessorie e del contributo dovuto alla festa patronale non supererà le 140 mila euro. Ed è già sotto gli occhi di tutti il successo di gente e di entusiasmi riaccesi;
  • l'importo della tassa sui rifiuti che giungerà a giorni nelle case dei cittadini mesagnesi è frutto di una delibera del commissario prefettizio del marzo scorso che quest'amministrazione ha solo ereditato senza nessun margine di manovra e con l'oneroso dovere di farsi bersaglio dell'invettiva dei cittadini. Mentre abbiamo esercitato in pienezza tutta la nostra possibilità d'intervento, grazie anche alla disponibilità dell'azienda vincitrice dell'appalto, per porre rimedio alle falle notevoli del capitolato di gara permettendo – come è sotto gli occhi di tutti – che i cittadini trovino una città pulita nonostante tutto;
  • per l'impianto di aria condizionata della biblioteca fu stanziato dalla precedente amministrazione un importo insufficiente per il ripristino del funzionamento dello stesso, per questa ragione non si è dato seguito alla fornitura del servizio. Ho quindi già dato mandato di integrare quella somma perché sia possibile l'intervento;
  • un altra destinazione di somme insufficiente si è verificata in ordine alla ristrutturazione della ex scuola media “Marconi”. Scegliere un obiettivo non basta a raggiungerlo se non si dispongono delle risorse finanziarie necessarie. Pertanto verrà presto avviato il primo lotto per consentire il trasferimento dei Vigili Urbani e dalle economie restanti si calibreranno al meglio le scelte successive, senza sottrarre la palestra della ex scuola al suo pubblico utilizzo. Ben consapevoli come siamo che dovremmo al più presto liberarci del fitto dell'archivio che proprio la Giunta di centro-destra ha confermato con un significato e censurabile aumento. Superfluo aggiungere che i locali del giudice di pace rappresentano per il comune solo una “partita di giro” perché sono somme che noi anticipiamo per poi trovare completamente rimborsate.

Basta questo brevissimo sunto, pur pronto ad ogni ulteriore approfondimento, per segnalare che non è questa la strada di una corretta opposizione: una scelta non la si può condividere e la si può legittimamente criticare ma raccontare verità parziali, distorte o completamente false non aiuta la nostra comunità a giovarsi dello scontro tra opinioni differenti.

Mesagne, 2 settembre 2010

Il Sindaco
Franco Scoditti

giovedì 25 marzo 2010

Come Ti Escludono I Giovani Dalla Politica









Mesagne. In questi ultimi mesi ho avuto l'ennesima dimostrazione che ormai la politica è qualcosa che poco ha che fare con le idee e le opinioni. La politica di oggi è fatta da "partiti che sono soprattutto macchine di potere e di clientela" come sosteneva Enrico Berlinguer. La situazione non è cambiata, soprattutto a Mesagne dove in questo ultimo periodo elettorale si sono diffuse innumerevoli manifestazioni di "futuro clientelismo" in cambio del consenso elettorale.


Candidati Consiglieri e Candidati Sindaci continuano ancora in questi ultimi giorni di campagna elettorale con la "caccia al voto".


La cosa che più mi colpisce, però, è che ci siano professionisti e dipendenti statali che pretendino il voto dalle persone a cui prestano servizio. Un esempio potrebbe essere un medico che esige da un suo paziente il consenso, come se facesse un favore a visitare il paziente o a prescrivergli i medicinali; visto che per quello viene già retribuito. Purtroppo sono poche le persone che seguono le ideologie. Qui a Mesagne si vota per la parentela, per amicizia o come già spiegato prima per "futuro clientelismo".


Un'altra situazione è quella di cui sono stato partecipe. Ho seguito per anni un partito che oggi si ritrova nella lista"Sinistra Unita" e ne avevo perfino condiviso le idee. Tuttavia mi sono reso conto che quelle stesse idee si trovano solo sulla carta ma di concreto c'è rimasto quasi nulla. Durante l'ennesima creazione della lista è stato deciso di presentare i cosidetti "più forti" che fanno numero nei consensi (come se ad ogni elezione prendessero i voti degli anni precedenti). C'era stata la proposta di fare due liste: subito scartata dai maggiori rappresentanti, poichè volevano far convergere i voti in una sola lista e presumibilmente a loro. Nonostante tutto viene deciso di inserire in lista anche membri della "società civile" e le persone che hanno seguito da anni il partito vengono messe da parte (Ci sono infatti persone in lista che non ho visto nemmeno una volta durante assemblee e riunioni).


L'unica cosa che conta è il numero che si deve ottenere, le idee e le persone che militano da anni possono essere escluse, rifiutate, gettate e rinnegate. Un individualismo che non dovrebbe centrare nulla con la sinistra visto che dovrebbe dare a tutti le stesse opportunità. E in questo modo tagliano i giovani fuori dalla politica, quei pochi che si avvicinano...

mercoledì 27 gennaio 2010

DOCUMENTO POLITICO-PROGRAMMATICO DELLE FORZE DEL CENTRO SINISTRA MESAGNE

Documento politico-programmatico delle forze del centro-sinistra Mesagne

Le forze politiche Alleanza democratica di sinistra (Sinistra Ecologia e Libertà, Partito della Rifondazione Comunista, A Sinistra, Partito Socialista,) Lista Ferrarese, Italia dei Valori Partito Democratico, U. D. C., Io Sud, dopo la caduta della Amministrazione guidata dal Sindaco Incalza, hanno sviluppato un confronto ampio e articolato con lo scopo di riconsiderare e rinnovare una alleanza di centro-sinistra aperta alle espressioni del centro moderato, nazionali e locali, non coinvolte nella esperienza amministrativa appena conclusa. Alla fine del percorso che ha mobilitato iscritti e cittadini che si riconoscono nelle varie espressioni, moderate, riformiste e progressiste, del nuovo centro-sinistra, hanno trovato un accordo sui seguenti punti:
1) Tutte le forze politiche, partiti, movimenti e gruppi, che sottoscrivono l’accordo hanno la stessa dignità politica e contribuiscono ad elaborare le linee politico-programmatiche rivolte al rilancio di una azione amministrativa che permetta alla città di superare quell’immobilismo in cui è caduta negli ultimi anni.
2) Tutte le forze politiche riconoscono la priorità di alcune questioni fondamentali nei confronti delle quali occorre una azione amministrativa caratterizzata da chiarezza di obiettivi politici, qualità degli interventi e mobilitazione delle energie, delle intelligenze e della passione civile presenti nella città;
a) una risposta aggiornata e determinata a fenomeni e vicende segnati dalla illegalità cui occorre contrapporre la difesa e il valore del rispetto della legge;
b) una politica dell’ambiente che risponda alle sfide delle energie alternative e della gestione dei rifiuti;
c) un’azione efficace volta a favorire l’utilizzo e la promozione delle risorse locali nel rilancio delle attività produttive;
d) una ripresa della iniziativa rivolta a riqualificare le politiche sociali, di promozione del lavoro e dei suoi diritti;
e) il ritorno di una politica culturale, dopo l’abbandono degli ultimi anni, capace di dare continuità e sviluppo all’itinerario di scoperta e valorizzazione dei beni paesaggistici e storici presenti nel territorio.
3) Tutte le forze politiche riconoscono la pari dignità politica e il valore personale dei candidati a Sindaco emersi all’interno dell’alleanza, Franco Scoditti proposto dal PD e Pompeo Molfetta proposto dall’area della sinistra, e ribadiscono che sono in egual modo rappresentati da entrambi i candidati. Chiedono pertanto ai due candidati di elaborare una proposta unitaria da offrire alla valutazione di tutta la coalizione di centro-sinistra.

Mesagne, 26 gennaio 2010

Alleanza democratica di sinistra (Sinistra Ecologia e Libertà, Partito della Rifondazione Comunista, A Sinistra, Partito Socialista) - Lista Ferrarese - Italia dei Valori - Partito Democratico - U. D. C. - Io Sud

mercoledì 20 gennaio 2010

Mesagne: Fase di stallo nelle trattative

Mesagne: Fase di stallo nelle trattative

I partiti e movimenti politici di Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista, Movimento A Sinistra e “Terra Rossa”, che hanno dato vita ad una alleanza di forze democratico-progressiste e di sinistra hanno valutato in una affollata assemblea, tenutasi il 19 gennaio, i risultati del terzo incontro di coalizione di tutte le forze del costituendo centro-sinistra di Mesagne.
Il nostro raggruppamento di forze politiche ha sottoposto al tavolo delle trattative unitarie la formale e motivata richiesta di potersi candidare alla guida della coalizione. Ha avanzato tale richiesta dopo che per quasi vent’anni i Sindaci ed i candidati-sindaci sono sempre appartenuti all’area politica cui fa riferimento oggi il Partito Democratico. Ha inoltre pensato di affidare questa responsabilità alla storia personale e politica del dr. Pompeo Molfetta. Abbiamo quindi chiesto la convergenza di tutti gli altri gruppi sulla nostra proposta ed abbiamo dovuto registrare che alla nostra reiterata e argomentata richiesta si sono contrapposte le ragioni del PD e della Lista Ferrarese a favore dei loro candidati ed il silenzio di IdV, Udc e lista “Vizzino” su ciascuno dei nomi offerti alla discussione.
Abbiamo preso atto di questa situazione di stallo ed abbiamo per questa ragione riproposto l’utilizzo del metodo più democratico e trasparente possibile rappresentato dalle Primarie perché fossero i cittadini a scegliere tra Molfetta, Scoditti e Zezza. Ma con molta amarezza anche questo strumento - e questa ulteriore nostra indicazione – pur con diverse argomentazioni è stato sostanzialmente rifiutato.
L’assemblea dei nostri iscritti e dirigenti ha valutato negativamente questa chiusura “di fatto” ad ogni proposta avanzata dalla nostra area politica e pur ribadendo di avere molto a cuore le sorti unitarie del centro-sinistra ha sentito in questo momento necessario un’approfondita pausa di riflessione per meglio mettersi in sintonia con i propri aderenti e con l’umore presente nella città per poter scegliere la strada più opportuna al contesto creatosi.

Mesagne, 20 gennaio 2010

Giancarlo Canuto per Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano, Movimento A Sinistra e Terra Rossa

OGGI VENDOLA A BRINDISI

Mercoledì 20 gennaio 2010 ore 19.30

Brindisi – Auditorium Biblioteca provinciale
Coordina il prof. Francesco Fistetti . consigliere provinciale della Sinistra
Intervengono Michele Errico – già Presidente Provincia Brindisi
e Leo Caroli – segretario confederale CGIL Brindisi
Conclude Nichi Vendola – Presidente della Regione Puglia

sabato 16 gennaio 2010

Dopo l’ incontro del gruppo “Donne pugliesi per Nichi Vendola Presidente”

Dopo l’ incontro del gruppo “Donne pugliesi per Nichi Vendola Presidente”


In un’ affollatissima sala, si è tenuto l’incontro del Gruppo “Donne pugliesi per Nichi Vendola presidente”, organizzato ieri sera presso il Gal – Terra dei Messapi di Mesagne da Rita Fagiano.
Rita Saraò, referente regionale del gruppo e sua fondatrice, ha illustrato con poche, chiare parole i risultati che in un quinquennio la giunta Vendola ha raggiunto in tutti i campi della vita sociale e materiale delle donne: dalle politiche per il lavoro, a quelle per la famiglia, per i giovani, per l’infanzia, per l’handicap, attuate in un quadro di riferimento, in un progetto che è lungimirante e che non può esaurirsi, come esperienza positiva, in un’ unica legislatura. Così come non possono esaurirsi qui le politiche per l’ambiente, quelle a favore dell’ immigrazione, le pratiche politiche improntate alla trasparenza, all’efficacia, alla coerenza.
Al dibattito sono intervenute donne provenienti da Mesagne ma anche donne di altre realtà quali Latiano, Francavilla Fontana, Ostuni, Ceglie Messapica, Lecce, ben rappresentata, oltre che da un nutrito gruppo, dalla stessa referente provinciale Irene Strazzeri.
Il gruppo “Donne pugliesi per Nichi Vendola presidente” è un gruppo trasversale, che, in territorio brindisino, mira a costituire un movimento di opinione delle donne che possa spendersi, al di là delle aree politiche di sinistra cui queste appartengono, in un lavoro capillare di informazione e di partecipazione delle e per le donne. E in tale cornice non si riconoscono soltanto le donne appartenenti alla cosiddetta “sinistra radicale” ma molte delle donne intervenute al dibattito risultano essere iscritte e militanti del Partito Democratico, dichiaratamente contrarie alle politiche centraliste e irriguardose del proprio partito. Donne che, insieme ad altre donne, tramite la candidatura di Nichi Vendola a presidente, vogliono guardare al futuro coniugando il proprio sentire e i propri bisogni o, come lui dice, vogliono “portare nella contesa i corpi e l’esperienza viva dei lavoratori, dei bambini, delle donne e degli uomini”.
Il primo grande impegno la mobilitazione per le prossime primarie regionali a favore del candidato Vendola.

Mesagne, 16 gennaio 2009
per “Donne pugliesi per Nichi Vendola Presidente” - Mesagne Rita Fagiano

mercoledì 13 gennaio 2010

Mesagne: per un centro-sinistra aperto e innovativo

Mesagne: per un centro-sinistra aperto e innovativo

I partiti e movimenti politici di Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano, Movimento A Sinistra e “Terra Rossa”, che hanno dato vita ad una alleanza di forze democratico-progressiste e di sinistra parteciperanno questa sera (12 gennaio) , presso la sede di Sinistra Ecologia e Libertà, al secondo incontro promosso del costituendo centro-sinistra cittadino in vista delle prossime elezioni amministrative. La riunione servirà a mettere un punto definitivo su alcune questioni preliminari al proseguimento della trattativa almeno per ciò che riguarda il nostro raggruppamento.

Innanzitutto verrà confermata la volontà di protagonismo e originalità del centro-sinistra di Mesagne nel realizzare nella nostra città un quadro politico svincolato da acritiche applicazioni delle scelte nazionali, regionali e provinciali. Una coalizione di forze che si distingue per un proficuo e produttivo dialogo tra tutti i soggetti che si oppongono al centro-destra di impronta berlusconiana e che riprende una tradizione, tutta mesagnese, di sperimentare quadri politici avanzati ed in controtendenza rispetto alle formule utilizzate ai livelli diversi. Indubbiamente occorre una delimitazione dei “confini” dell’allargamento ai soggetti politici del cosiddetto “centro” ed in questo senso appaiono evidentemente esclusi quei partiti o movimenti che nel quadro politico nazionale e regionale si collocano nel centro-destra o a Mesagne hanno avuto un ruolo da protagonisti fino a poco tempo fa nella Giunta Incalza.

In secondo luogo va completato il quadro delle candidature a Sindaco proposte dalle diverse aree di questo costituendo centro-sinistra. Esse devono essere considerate tutte pienamente legittime ed adatte a ricoprire questo ruolo e questo va fatto in totale reciprocità e con passaggi formali di inevitabile essenzialità. Per parte nostra argomenteremo la reiterata ambizione di offrire, come guida della coalizione, la figura personale e politica del dr. Pompeo Molfetta a nostro giudizio capace di meglio interpretare l’esigenza di unità e di rinnovamento del centro-sinistra. Naturalmente una candidatura offerta al tavolo delle trattative senza nessuna prevaricazione, pronti come siamo a trovare, anche attraverso lo strumento delle primarie, un punto d’intesa.

Con l’occasione vogliamo anche raccogliere l’accorato appello da parte dell’Ass.ne Zona Industriale Mesagne rivolto non solo al centro-sinistra ovviamente ma, come è loro dovere, a tutte le forze politiche a trovare «il coraggio, se avete a cuore le sorti dei mesagnesi, di sostenere la candidatura di chi ha già ampiamente dimostrato le proprie indiscusse capacità con la concretezza di obiettivi già raggiunti, tra l’altro evidenti ed innegabili da parte di chiunque». Nel comprendere lo spirito e la lettera di questa esortazione vogliamo semplicemente far presente che se tutte le forze politiche trovassero il coraggio, in nome del bene comune, ad aderire a questo disinteressato appello la città di Mesagne si troverebbe forse a trovare un valido ed insostituibile amministratore ma pagherebbe un prezzo inestimabile alla democrazia poiché non avrebbe di fronte nessuna scelta ma un “candidato unico”. Pertanto, per le forze che rappresentiamo, andremo avanti con candidati più “modesti” nell’abilità amministrativa ma di eguale amore per le sorti dei mesagnesi, preferendo che la scelta anziché ad una categoria produttiva venga affidata all’intero corpo elettorale che, votando, sceglie il Sindaco che riterrà più adatto.

Mesagne, 12 gennaio 2010

Giancarlo Canuto
per Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano,
Movimento A Sinistra
e Terra Rossa

COALIZIONE POLITICO-PROGRAMMATICA ELETTORALE DELLE FORZE
CENTRO SINISTRA DI MESAGNE TRA

- Alleanza democratica di sinistra (Sinistra Ecologia e Libertà, Partito della Rifondazione Comunista, A Sinistra, Partito Socialista)

- Lista Ferrarese

- Italia dei Valori

- Partito Democratico

- U. D. C.

- Io Sud

Tutte le forze politiche sopraindicate, sottoscrittrici del presente documento, convengono di dare vita ad un’alleanza politica che si prefigge di dare alla città di Mesagne un’Amministrazione stabile e capace.

L’alleanza di Centro Sinistra trae i suoi punti di riferimento nel rispetto della legalità, nella trasparenza della gestione, nella partecipazione democratica, nel rilancio del sistema produttivo e nel ripristino e potenziamento dei servizi di sostegno alla persona.

La guida del Centro Sinistra sarà affidata ad una delle tre candidature espresse nell’ambito della coalizione: Franco Scoditti , Pompeo Molfetta e .

L’alleanza di Centro Sinistra potrà essere suscettibile di ampliamento ad altri soggetti politici, che mostrino di condividere: oggetto politico, elaborazione programmatica e candidature.

Mesagne, 12 gennaio 2010

Firmato da:

- Alleanza democratica di sinistra (Sinistra Ecologia e Libertà, Partito della Rifondazione Comunista, A Sinistra, Partito Socialista)

- Lista Ferrarese

- Italia dei Valori

- Partito Democratico

- U. D. C.

- Io Sud

sabato 9 gennaio 2010

IL PD SCEGLIE SCODITTI COME CANDIDATO SINDACO


Franco Scoditti, 62 anni, dirigente dell’Asl Br 1, ex democristiano, è il candidato sindaco del Partito Democratico. Il coordinamento del partito ha approvato all'unanimità la sua candidatura.
Attraverso un comunicato è stato inoltre reso noto che non ci sono divergenze all'interno del partito.
La Sinistra Riformista presenta invece Pompeo Molfetta, intanto l'Udc attraverso Maurizio Piro afferma che anche loro avevano pensato ad un candidato sindaco.

Il Partito Democratico sembra intenzionato a presentare Scoditti come candidato effettivo dell'intera sinistra unita. Tuttavia non è da sottovalutare la presenza di Pompeo Molfetta.
Infatti sarebbe opportuno scegliere il candidato sindaco attraverso le primarie, strumento democratico che permetterebbe ai cittadini di decidere e non alle segreterie di partito.

giovedì 7 gennaio 2010

Mesagne: Avviati incontri con il centro-sinistra


Primo incontro col PD Mesagne per costruire alleanza politico-elettorale in vista delle elezioni amministrative di fine marzo. Di seguito comunicato delle forze di sinistra.

Mesagne: Avviati incontri con il centro-sinistra

I partiti e movimenti politici di Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano, Movimento A Sinistra e gruppi della società civile organizzata, che hanno dato vita ad una alleanza di forze democratico-progressiste e di sinistra hanno partecipato, nella serata di ieri, ad un incontro promosso dal locale Partito Democratico in ordine alle prossime elezioni amministrative.

Nel corso della riunione le forze politiche che aderiscono a questa alleanza hanno ribadito l’esigenza prioritaria di compiere ogni sforzo verso l’unità dell’intero centro-sinistra, aperto senza pregiudiziali ad ogni soggettività politica interessata ad un approfondito confronto politico-programmatico, il quale ha lo scopo di condividere e proporre nell’imminente campagna elettorale una idea di città che possa risvegliare speranze ed entusiasmi dopo i recenti anni di rassegnazione e grigiore.

Nell’eventuale insediamento di tale tavolo politico-programmatico le medesime forze politiche che aderiscono all’alleanza di forze democratico-progressiste offriranno alla discussione ed alla valutazione comune, oltre al proprio contributo alla stesura del programma, anche l’ipotesi di una candidatura autorevole e competente nella persona del dr. Pompeo Molfetta, che proprio nella consigliatura appena conclusa ha svolto, anche d’intesa con il Partito Democratico, una opposizione motivata ed intransigente alla Giunta Incalza con un lavoro metodico e documentato. La figura di Pompeo Molfetta ha già in più occasioni trovato un riscontro popolare significativo a conferma che egli rappresenta un candidato autenticamente alternativo all’ennesima riproposizione di Enzo Incalza, e nello stesso tempo capace, per serietà e rigore morale, di raccogliere il consenso di quel “centro-moderato” certamente decisivo in questo scontro elettorale.

Tali forze infine hanno ribadito che non escludono nessuna modalità per arrivare ad esprimere una indicazione unitaria e democratica da parte di tutto il centro-sinistra, che continueranno a promuovere occasioni di partecipazione sulle tematiche legate alla città e si mobiliteranno per le quasi certe primarie regionali a favore di Nichi Vendola.

Mesagne, 03 gennaio 2010

Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano,
Movimento A Sinistra
e gruppi della società civile organizzata

Dal Movimento A Sinistra un “no” secco a Boccia


Dal Movimento A Sinistra un “no” secco a Boccia

Collegandoci a precedenti prese di posizione confermiamo la nostra scelta in favore della ricandidatura di Vendola a Presidente delle Regione Puglia. E lo facciamo rilevando che ogni qualsiasi altra ipotesi segnata dalla cosiddetta “discontinuità” significherebbe per tutte le forze che hanno sostenuto la Giunta Vendola la sconfessione di quella esperienza che, nella difficile situazione ereditata, ha saputo fare scelte avanzate e lungimiranti sul versante dell’equità sociale, della promozione di un’economia capace di valorizzare le vocazioni e le risorse territoriali, della difesa di beni comuni, del riconoscimento di importanti diritti civili, della tutela dell’ambiente e della salute.

Siamo stati perciò contrari ieri all’ipotesi di candidare il Sindaco Emiliano ma lo siamo soprattutto oggi quando, dopo le tortuose vicende dei giorni scorsi, sembra in qualche modo farsi strada l’ipotesi di candidare l’on.le Francesco Boccia, sconfitto da Vendola alle primarie del 2005, che si è sempre caratterizzato per un’astiosa polemica personale nei confronti dell’attuale Governatore. Quella di Boccia sarebbe una candidatura destinata alla sconfitta perché priva del necessario consenso di base e perché caratterizzata da una linea conservatrice ed industrialista lontana dagli interessi delle popolazioni pugliesi. Guardando in particolare poi agli interessi della provincia di Brindisi, la cui comunità è impegnata in una dura lotta contro il rigassificatore ed il “carbone”, va detto che una candidatura di Boccia risulterebbe incomprensibile ed inaccettabile. E impraticabile un tale sbocco dovrebbe essere considerato anche, per evidente ragioni di coerenza e di pudore, da certi gruppi che nelle loro sigle fanno riferimento ad esperienze ambientaliste o progressiste e che, secondo Boccia, gli avrebbero assicurato il loro sostegno.

Brindisi, 07 gennaio 2010

Giancarlo Canuto
Movimento A Sinistra Brindisi

lunedì 4 gennaio 2010

Mesagne: Avviati incontri con il centro-sinistra

Mesagne: Avviati incontri con il centro-sinistra

I partiti e movimenti politici di Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano, Movimento A Sinistra e gruppi della società civile organizzata, che hanno dato vita ad una alleanza di forze democratico-progressiste e di sinistra hanno partecipato, nella serata di ieri, ad un incontro promosso dal locale Partito Democratico in ordine alle prossime elezioni amministrative.

Nel corso della riunione le forze politiche che aderiscono a questa alleanza hanno ribadito l’esigenza prioritaria di compiere ogni sforzo verso l’unità dell’intero centro-sinistra, aperto senza pregiudiziali ad ogni soggettività politica interessata ad un approfondito confronto politico-programmatico, il quale ha lo scopo di condividere e proporre nell’imminente campagna elettorale una idea di città che possa risvegliare speranze ed entusiasmi dopo i recenti anni di rassegnazione e grigiore.

Nell’eventuale insediamento di tale tavolo politico-programmatico le medesime forze politiche che aderiscono all’alleanza di forze democratico-progressiste offriranno alla discussione ed alla valutazione comune, oltre al proprio contributo alla stesura del programma, anche l’ipotesi di una candidatura autorevole e competente nella persona del dr. Pompeo Molfetta, che proprio nella consigliatura appena conclusa ha svolto, anche d’intesa con il Partito Democratico, una opposizione motivata ed intransigente alla Giunta Incalza con un lavoro metodico e documentato. La figura di Pompeo Molfetta ha già in più occasioni trovato un riscontro popolare significativo a conferma che egli rappresenta un candidato autenticamente alternativo all’ennesima riproposizione di Enzo Incalza, e nello stesso tempo capace, per serietà e rigore morale, di raccogliere il consenso di quel “centro-moderato” certamente decisivo in questo scontro elettorale.

Tali forze infine hanno ribadito che non escludono nessuna modalità per arrivare ad esprimere una indicazione unitaria e democratica da parte di tutto il centro-sinistra, che continueranno a promuovere occasioni di partecipazione sulle tematiche legate alla città e si mobiliteranno per le quasi certe primarie regionali a favore di Nichi Vendola.

Mesagne, 03 gennaio 2010

Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano,
Movimento A Sinistra
e gruppi della società civile organizzata

martedì 8 dicembre 2009

I Love Mesagne

In risposta al comunicato stampa diramato nei giorni scorsi dal direttivo di “MesagneIncalza”.

A me risulta che presidente di ‘MesagneIncalza’ sia ancora Vincenzo Incalza, per inciso persona alla quale ho voluto e voglio ancora molto bene.

Per questo ritengo logico pensare che il comunicato stampa dei giorni scorsi, sottoscritto dal direttivo dell’associazione, sia stato condiviso anche dallo stesso presidente.

Tralasciando il diverso stile del comunicato, dovuto forse a un avvicendamento nell’ufficio stampa (peccato, quello precedente era un punto di forza), mi è sorto un dubbio nel leggere la frase che di seguito riporto.

‘Chi in questi mesi ha abbandonato la nostra associazione lo ha fatto in quanto si è accorto che non era permesso a nessuno derogare a quei valori. Alcuni di questi signori hanno pensato che bastava cambiare gli amministratori della città per poi, magari, fare quanto e peggio di quelli che li hanno preceduti, determinando l’ovvia considerazione dei cittadini di ritenere, in fondo, la classe dirigente del paese “tutta uguale”’.

A tal proposito pregherei l’associazione di fare in nomi dei “disertori” così dando loro la possibilità di difendersi adeguatamente e a coloro che non sono “tutti uguali” di proseguire per la propria strada con la coscienza a posto.

Un chiarimento in tal senso si rende necessario, dal momento che, purtroppo, siamo in tanti a esserci allontanati da ‘MesagneIncalza’.

Basti guardare la foto della prima lista Incalza: più della metà delle persone lì immortalate col tempo sono andate via.

Al di là di ogni sterile polemica, reputo opportuno, così come auspicato nella lettera di dimissioni da me letta e consegnata all’associazione il 15 ottobre scorso, non allontanare chi vuol bene al proprio territorio.

Ciò, anche qualora la pensi in maniera diversa, per il tanto decantato bene del paese.

Nella foto , la prima lista Mesagneincalza (elezioni 2007): Orlando Buffo, Roberto Carluccio, Giancarlo Devicienti, Giovanni Delli Noci, Gianluca Dellomonaco, Maurizio Devicenti, Carmine Dimastrodonato, Lorenzo Distante, Maria Antonietta Donatiello, Carmelo Formica, Cosimo Grassi, Augusto Guarini, Domenico Magrì, Gianfranco Marino, Tommaso Montanaro, Pier Angelo Pagliara, Maria Pasimeni, Stefania Pasimeni, Adriano Pettograsso, Carmela Ruggero.





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