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mercoledì 30 luglio 2008

MENS SANA MESAGNE PRONTA PER LA SERIE C




MENS SANA MESAGNE PRONTA PER LA SERIE C
Tesserati Renato Voglino e Davide Paolelli

Con la firma di Renato Voglino, trentenne ala di 1,90, si chiude la campagna di rafforzamento della Mens Sana Mesagne. Il ritorno dell'atleta brindisino e della nazionale militare italiana, già con i mensanini tre anni fa e proveniente dal Basket Lecce, porta una buona dose di esperienza alla giovane formazione mesagnese. "Sono contento di tornare a Mesagne, ho apprezzato molto il progetto della Mens Sana rivolto prettamente alla maturazione dei giovani e, nonostante le tante richieste, ho preferito Mesagne anche per la stima che nutro nei confronti dell'allenatore Massimo Distante. Conosco bene il valore dei miei compagni di squadra e sono convinto che disputeremo un buon campionato togliendoci anche qualche soddisfazione e raggiungendo una tranquilla salvezza". Quindi tutto pronto per la Mens Sana Mesagne nella serie C regionale, posizionati ai nastri di partenza per l'ennesima avventura nel massimo campionato di basket della Puglia. Si riparte dalla fantastica esperienza dello scorso anno e dalla importante salvezza conquistata al primo turno dei play out, si riparte da coach Massimo Distante alla terza stagione a Mesagne, si riparte dallo sponsor storico 2MD Utensili s.r.l. di Erchie che quest'anno sarà affiancato da Falcon Service s.r.l., azienda metalmeccanica di Brindisi e dall'azienda For.Met., e si riparte dalla squadra che bene ha figurato lo scorso anno. Confermati Alessandro Risolo e Giuseppe Demaria tra gli over, Luigi Scalera, Daniele Mazza tra i senior, mentre per quanto riguarda gli Under coach Distante potrà attingere a piene mani dal settore giovanile partendo da Sergio Rubino e Ivan Mitrotti già protagonisti lo scorso anno e artifici indiscussi della salvezza mensanina. Intanto si registra il ritorno di Davide Paolelli, play di 23 anni e prodotto del settore giovanile mensanino, impegnato gli anni passati nei campionati minori. Lasciano la Mens Sana, perchè fuori sede per motivi di studio, Daniele Dimonte, Luigi Capodieci e Piero Monna. Immutato l'organigramma societario che vede confermata la presidenza a Fabrizio Rosato, come confermati sono Emanuele de Tullio - Vice presidente, Stefano Facecchia - Dirigente Responsabile e Gianfranco Mellone - Direttore generale e responsabile del settore giovanile. Confermata la partecipazione a tutti i campionati giovanili cercando di ripetere i brillanti risultati dell'ultimo campionato quando i mensanini hanno conquistato un titolo regionale con gli Under 19 e hanno vinto quattro titoli provinciali su cinque disponibili con gli Under 19, Under 17, Under 15 e Under 14. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, anche la prossima stagione sportiva la Mens Sana Mesagne attiverà corsi di minibasket gratuiti per bambine e bambini da cinque a dodici anni senza la necessità per le famiglie di versare iscrizione o quote associative. I corsi saranno tenuti da istruttori qualificati, gli stessi Istruttori che confortati dai risultati agonistici conseguiti, continuano ad alimentare il fiorente settore giovanile. Lo staff tecnico verrà potenziato: confermati Gianpaolo Amatori, Angelo Greco e Angelo Capodieci, a dare manforte alla gestione dei tantissimi iscritti arriva da Brindisi Rosaria Balsamo, allievo allenatore e Istruttore di minibasket. La Balsamo si occuperà del settore minibasket femminile che, inaugurato lo scorso anno, ha raggiunto oltre 60 nuove mini cestiste. Qualche problema invece per la serie B femminile. Le ristrettezze economiche e il budget limitato, non permettono al momento di fare un programma dettagliato per il campionato senior femminile. Confermata invece la partecipazione ai campionati femminili Under 13, Under 14 e Esordienti. La preparazione pre campionato avrà inizio lunedì 18 agosto presso lo stadio "La Tagliata" a Mesagne.

Foto: Davide Paolelli - Renato Voglino


A.S.D. MENS SANA MESAGNE

martedì 22 luglio 2008

COMUNICATO STAMPA DI OMAR TURE

Purtroppo il PD locale sta scambiando lucciole per lanterne, non cogliendo fino in fondo la volontà di dialogo e di confronto che il Sindaco ha alimentato nell’ultimo Consiglio Comunale.
La composizione delle Commissioni consiliari poteva essere determinata e votata dal centro destra che è maggioranza in Consiglio, a maggior ragione in caso di assenza di qualche consigliere del centrosinistra. L’apertura del Sindaco, con qualche fibrillazione interna subito rientrata, non autorizza nessuno a dare lezioni sull’applicazione dei regolamenti, né tanto meno far pensare ad azioni di debolezza. Tutt’altro. Sfidiamo la sinistra a voler dare contributi veri e non invettive o peggio ancora, istanze al TAR infondate, che indeboliscono la politica favorendo il ricorso ad agenti esterni, dimenticando la sonora sconfitta politica di qualche mese fa.
Per quanto riguarda le linee programmatiche, queste sono state elencate nella loro complessità ed articolazione in Consiglio e, ad eccezione di Pompeo Molfetta, alcun contributo vero e serio è arrivato dal PD, solo una malinconica analisi internazionale, nazionale e regionale da parte dei consiglieri del PD, che dimenticano addirittura le loro autorizzazioni quando erano assessori.
Negli ultimi giorni il centrosinistra denuncia la latitanza del dibattito politico, e cerca di portarlo fuori dal Consiglio Comunale, magari coinvolgendo il nostro Sindaco in qualche teatrino pubblico. Io credo invece che il dibattito politico debba avvenire in Consiglio Comunale e attraverso i suoi organi, bisogna ridare i poteri che spettano al Consiglio Comunale, diventato negli ultimi anni ormai solo il palcoscenico delle propagande e della spettacolarizzazione della politica.
La sfida che il centro destra pone alla sinistra mesagnese è nei fatti
concreti, se vuole può parteciparvi, a maggior ragione oggi dopo la
composizione delle commissioni, altrimenti Sindaco, Giunta e Consiglio sapranno
e dovranno deliberare per tutta la città.

Omar Ture Capogruppo Pdl

sabato 19 luglio 2008

I SORCI VERDI DELL'OPPOSIZIONE (di Raffaele De Punzio)


I sorci verdi dell’opposizione

Non posso sottrarmi alla polemica di questi giorni, e alle ridondanti giaculatorie dei due consiglieri Molfetta, anche se il buon senso mi suggerirebbe di tralasciare su quello che appare ai cittadini un teatrino di basso profilo; tuttavia è opportuno fare alcune precisazioni per aiutare i giornalisti locali ad assolvere ai compiti di liberi cronisti con maggiore efficacia, non fosse altro per rendere un servizio migliore alla Città.
Riguardo la polemica sul comodato d’uso gratuito del torrione del castello, bisogna dire che effettivamente c’è stata la richiesta da parte di una giovanissima artista di usufruire per un mese e mezzo della sala (di circa 10 metri quadri) attigua all’auditorium del castello, per esporre le proprie opere nell’ambito della rassegna estiva. A seguito delle polemiche strumentali innescate dal centro sinistra, pare che la ragazza, visibilmente turbata dalla vicenda, abbia rinunciato alla richiesta avanzata preferendo esporre in altri comuni.
Posso comprendere che secondo l’opposizione i “contenitori culturali” debbano rimanere rigorosamente vuoti, un po’ come le loro idee di sviluppo e le loro argomentazioni, ma quando si fa riferimento ad atti gravi di commistione tra pubblico e privato siamo arrivati ad un punto di delirio e ad uno sconsiderato tentativo di censura e di intimidazione, non già dell’attività amministrativa, ma delle energie vitali ed intellettuali dei giovani.
Quando il dottore Pompeo proferisce verbo, è difficile non pensare alla Parabola della pagliuzza e della trave, e strano appare il concetto di gravità per l’avvocato Carmelo: sventurato è un obolo di 50 centesimi alla Caritas vicariale, buono e giusto è, a spese dei mesagnesi, retribuire con un miliardo la prestazione professionale di un legale; improvvido è permettere temporaneamente di allestire una mostra d’arte in una sala del torrione del castello, propizio e corretto è cedere in comodato d’uso gratuito per dieci anni una struttura comunale come Villa Cavaliere ad una società che, sebbene nella forma di cooperativa sociale, e malgrado il nobilissimo settore di intervento, svolge sempre un’attività di impresa.
Questi tentativi di creare un vulnus tra Amministrazione e cittadini, insieme ai numerosi interventi capziosi sulla stampa e sui vari blog con notizie prive di sostanza e di fondamento, se dapprima appaiono irrisori, successivamente risultano irritanti. Infatti, in due mesi di amministrazione del centro destra abbiamo avuto: disastri per il traffico veicolare a causa delle manifestazioni “frivole” come miss Italia, assessori disinvolti a caccia di danari con il ricatto e con la minaccia, ristoratori rovinati dai parcheggi occupati dai palchi e dagli spettatori, serate hot con uomini ignudi che hanno scandalizzato la sinistra bacchettona e benpensante, bambini torturati nei campus estivi, cumuli di rifiuti dall’olezzo insopportabile e topi a iosa a banchettare. Non saranno mica i famosi sorci verdi che l’astinenza dal potere ha materializzato davanti agli occhi di qualcuno?

Raffaele Depunzio
Già candidato al consiglio comunale Socialisti Uniti

RIGASSIFICATORE: LA BRINDISI LNG COME CONTROPOTERE?

Rigassificatore: la Brindisi Lng come contropotere?

Sulla questione del rigassificatore la Brindisi Lng ha scatenato negli ultimi tempi con dovizia di mezzi una campagna persuasiva utilizzando, a suo modo, l’esito degli incontri con alcune organizzazioni sociali e promuovendo improprie iniziative pubblicitarie atte ad accreditare prodotti prettamente commerciali. L’ingegnere Giorgio Battistini poi con una serie di dichiarazioni tenta, contro l’evidenza dei fatti, di sostenere l’assunto secondo il quale questa campagna avrebbe sortito effetti in qualche modo favorevoli agli obbiettivi perseguiti. Non è vero: non ha spostato di un millimetro le posizioni già note che fanno registrare la netta opposizione al rigassificatore degli Enti locali, delle forze politiche e della stragrande maggioranza delle espressioni della società civile.
Ma cosa vuol dimostrare la Brindisi Lng? Presume forse di porsi come un contropotere di stampo colonialistico, alternativo a quello delle Amministrazioni locali? Dimentica che tali Istituzioni rappresentano legittimamente e democraticamente la volontà popolare? Insegue l’assurdo sogno di poter umiliare le legittime rappresentanze della nostra comunità? Si tratta di comportamenti che dimostrano un’incompatibilità culturale fra la società inglese e la nostra realtà. Un insanabile contrasto che vistosamente si aggiunge all’incompatibilità ambientale del nefasto impianto.
Le nostre associazioni stanno svolgendo gli incontri annunciati alcuni giorni addietro, per discutere dei temi cruciali legati allo sviluppo del nostro territorio. Stiamo incontrando intanto le istituzioni locali per approfondire le tematiche legate ad un diverso sviluppo dell'economia.
Durante l’incontro con l’Amministrazione Provinciale, svoltosi in apertura di questo ciclo, vi è stato un fruttuoso scambio di idee sulle iniziative di tale ente rivolte a promuovere un assetto dell’economia locale rispondente alle esigenze e alle potenzialità del nostro territorio. Il Presidente Errico ha, in particolare illustrato i risultati recentemente ottenuti in un comparto strategico ed importante come quello aeronautico, dagli importantissimi potenziali economico-occupazionali senza aggressioni al territorio e moltiplicazione dei fattori di rischio. Ha poi sottolineato il fattivo impegno per la tutela dell'ambiente e per l'avvio di una storica stagione di bonifiche in cui siano giustamente affrancate del relativo onere le piccole e medie aziende locali non colpevoli dell'inquinamento. Infine ha ribadito la ferma e coerente posizione della Provincia contro la pretesa di realizzare un impianto di rigassificazione che oltre ad essere estremamente pericoloso, vanificherebbe le iniziative ed i progetti rivolti a far decollare Brindisi e il suo territorio rispetto alla crisi economica e sociale prodotta dallo sviluppo eterodiretto mendicato per decenni. Circa il rigassificatore, il Presidente Errico ha illustrato le recenti iniziative in tema di V.I.A., con il parere prodotto di concerto con il Comune, e in tema di sicurezza, con la "partita" del Nulla Osta Di Fattibilita' ancora non affatto chiusa.
La Brindisi Lng riporta alla fine di ogni incontro generiche dichiarazioni di plauso al dialogo avviato, noi riportiamo il fermo impegno di chi rappresenta democraticamente i brindisini ad opporsi in ogni modo ad un progetto catastrofico per l'economia e la sicurezza della città e dell'intera provincia.

Brindisi, 18 luglio 2008

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

venerdì 18 luglio 2008

AL DIRETTORE DI MESAGNESERA prof. Pino Messe (di Pompeo Molfetta)


Al Direttore di Mesagnesera prof. Pino Messe

Caro direttore,
mi dispiace che non sia stato colto il senso del paradosso e l’ironia che stava dietro la frase “incriminata” sul giornalismo “fazioso” che apriva il mio articolo sul comodato d’uso del Torrione del Castello pubblicato sul vostro sito.
Il senso logico della frase è l’esatto contrario del senso letterale ed andrebbe così intesa: se la notizia riportata da “MesagneSera” è una “bufala” la stampa è faziosa ed in malafede ma siccome la notizia è verosimile (come in queste ore ho avuto modo di approfondire) ed allora gli amministratori sono irresponsabili ed il Sindaco ha manie di persecuzione nei confronti della stampa.
Temo che questo malinteso abbia finito per attivare una polemica inutile sulla libertà di stampa che ha poi oscurato la gravità della notizia in sé. Ne sono dispiaciuto e spero con la presente, che giro agli stessi indirizzi del comunicato, di aver riparato all’equivoco e auguro alla testata che dirigi di proseguire senza esitazione nell’incensurabile e illimitato diritto di critica.
Mesagne, 17 luglio 2008

dr. Pompeo Molfetta
Capogruppo Consiliare “Sinistra-Arcobaleno”

giovedì 17 luglio 2008

IL “TERRA DEI MESSAPI” VA ALLA FORTITUDO BOLOGNA


IL “TERRA DEI MESSAPI” VA ALLA FORTITUDO BOLOGNA
A Mesagne trionfano gli emiliani; mentre Mvp del torneo è stato eletto Stefan Kasalika del Kotor Montenegro. Mellone: ‹‹Un grazie a tutti ed arrivederci al 2009››.

Si chiude la VI edizione del Torneo internazionale di basket “Terra dei Messapi-memorial Gigi Melone”, organizzato dalla A.S.D. Mens Sana Mesagne e patrocinato dal Senato della Repubblica e del Ministero degli Affari regionali, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Brindisi e dal Comune di Mesagne; nonché dal CONI e dalla Polizia di Stato. Trionfa, in una villa comunale strapiena con rappresentanza di senesi di e bolognesi, la Fortitudo Bologna che batte in finale la Virtus Siena per 33-18. Non basta ai senesi la verve del giovane Federico Narduzzi e la preparazione del coach Maurizio Romani per contrastare l’organizzazione ed il tasso tecnico della compagine emiliana campione regionale Esordienti. Al terzo posto si piazzano i montenegrini di Kotor che sconfiggono senza troppi patemi il Calimera. Nella finalina per il quinto posto la spuntano i ragazzi del Basket Latiano sui ragazzi croati dell’Uskok Rijeka, formazione sempre presente nelle ultime edizioni dell’evento. I mensasini, padroni di casa, la spuntano sul Basket Fasano e evitano l’ultima posizione. Spettatori della serata conclusiva, tra gli altri, lo staff della Prefabbricati Pugliesi Brindisi con il Direttore generale Antonello Corso e il Direttore sportivo Sante Puglisi già presente durante le altre giornate. Hanno assistito alla finale Salvatore Matgherito - Questore di Brindisi, Nicola Cainazzo - Presidente del CONI Provinciale, Franco Portaluri - Presidente della FIP di Brindisi, Giorgio Battistini - Amministratore della Brindisi LNG: Al termine della finale, si è svolta la cerimonia di chiusura con la premiazione delle squadre e l’assegnazione dei premi speciali che sono andati a: Miglior giocatore del torneo, “Trofeo Gigi Melone”: Stefan Kasalica del Kotor Montenegro. Gara di tiro da 3 punti: Vanja Gacesa del K.K. Uskok Rijeka. Premio mister passaggio: Alberto Casali della Fortitudo Bologna. Va, dunque, in archivio anche l’edizione 2008 del “Terra dei Messapi” che ha visto avvicendarsi sul campo della villa comunale di Mesagne più di cento bambini, o cestiti in erba che dir si voglia. “Questi ragazzi giungono al nostro torneo alla fine dell’ultimo anno di minibasket, mentre dal prossimo inizieranno a far parte, a pieno titolo, dei settori giovanili italiani – dichiara Gianfranco Mellone, diggi della Mens Sana Mesagne. Anche in quest’edizione è andato tutto per il meglio, e speriamo di rinnovare l’organizzazione dell’evento anche il prossimo anno, perché incarna in pieno la nostra filosofia del basket imperniata sul lavoro coi giovani. Abbiamo abbinato all’evento sportivo alla scoperta del territorio, facendo conoscere il nostro centro storico e le nostre spiaggie, e i prodotti della nostra terra consegnando ad ogni partecipante vino e olio. Un grazie particolare lo rivolgo agli Enti istituzionali ed agli sponsor che hanno sostenuto la nostra iniziativa, tra le quali le Aziende Rizzello di Cellino San Marco, Aproil di Ostuni, i quali hanno prodotto il vino e l’olio consegnato a tutti i partecipanti, Brindisi LNG, il dottor Alessandro Distante dell’ISBEM per la disponibilità dimostrata nel fornire l’alloggio a tutti i partecipanti. Un ringraziamento ai miniarbitri provenientidalla Sicilia, Calabria e Basilicata che, coadiuvati dalla loro istruttrice Katia Nicoletti giunta da Priolo Gargallo (SR), hanno garantito nel migliore dei modi la regolarità degli incontri. Ovviamente, un caloroso saluto a tutti i ragazzi e…arrivederci al prossimo anno››.

mercoledì 16 luglio 2008

MESAGNE: ALCUNE DOMANDE AL SINDACO INCALZA SULLA GESTIONE DEI CONTENITORI CULTURALI


Mesagne: alcune domande al sindaco incalza sulla gestione dei contenitori culturali

Fra le spigolature del periodico Mesagne Sera è riportata la notizia secondo cui l’Amministrazione Comunale intenderebbe cedere in comodato d’uso gratuito il Torrione del Castello. Non è dato di sapere a chi, a quali condizioni e per quali finalità. Io penso che si tratti di un “bufala”, un’insinuazione di certo giornalismo fazioso che perseguita il sindaco Incalza e il suo governo, poiché non posso pensare che ci sia qualcuno fra gli amministratori tanto dissennato da fare una proposta simile.
Il Torrione Orsiniano costruito intorno al terzo quarto decennio del 1400 sulle rovine del “Vetus Castrum”, dell’antico castello medievale, raso al suolo nel 1256, rappresenta l’unica, maestosa testimonianza di architettura medievale fortificata ancora interamente fruibile. Non visibili restano infatti le vestigia delle antiche mura e l’unica torretta di avvistamento rimasta in piedi, entrambe incastonate all’interno di private abitazioni in via M.Svevo ed in via dei Fiordaligi.
Per queste essenziali ragioni di natura storico-culturale il Torrione è l’unica parte del Castello di cui non si può assolutamente mettere in discussione né la fruizione pubblica né la destinazione d’uso che è, e deve restare, quella di “museo di se stesso” oltre che di occasionale luogo di asservimento dell’Auditorium. Funzione questa fin qui svolta con grande dignità visto che proprio il Torrione, insieme alla tomba a semicamera, è il luogo dell’intero manufatto più visitato e più apprezzato. Modificarne l’uso per iniziative ed interessi privati sarebbe inaccettabile.
Ma se questa è una notizia tutta da verificare, apprendiamo invece di una delibera di Giunta (la n. 126/08) con la quale è stato concesso al proprietario dell’immobile che ospita l’Archivio Storico un aumento del canone d’affitto di ben 500 euro mensili (da 1800 euro a 2300 €) con decorrenza largamente anticipata rispetto alla naturale scadenza del contratto (Marzo 2009). Le ragioni di questo spropositato aumento, in tempi di particolare ristrettezza economica, sono francamente incomprensibili e si iscrivono nel solco di una nuova strategia del rapporto pubblico-privato che vede l’Amministrazione troppo accondiscendente e generosa verso i privati anche quando ciò prefigura un evidente danno patrimoniale per il Comune.
La gestione dei grandi contenitori culturali, Castello, Teatro Comunale, Pinacoteca, Frantoio Ipogeo, rappresenta per il governo in carica una eredità pesante ed ineludibile che rischia ormai di trasformarsi in emergenza strutturale. Pare infatti che ognuno di questi immobili necessiti di interventi di manutenzione straordinaria e soprattutto di un progetto definitivo di gestione ordinaria che ne consenta la quotidiana fruizione altrimenti tutto rischia di andare lentamente in malora.
Ebbene, nella vacuità del nulla di cui sono intrise le linee programmatiche del governo Incalza, di questa questione cruciale non v’è traccia alcuna mentre le prime iniziative avviate vanno tutte nella direzione di una colossale operazione di “svendita” del patrimonio artistico-culturale.
Attendiamo rapide e puntuali risposte di chiarimento.
Mesagne, 15 luglio 2008

dr. Pompeo Molfetta
Capogruppo Consiliare “Sinistra-Arcobaleno”

lunedì 14 luglio 2008

L'analisi politica di Raffaele Depunzio


Il voto unanime sul bilancio d’esercizio chiude ufficialmente una stagione di accuse e di veleni che ha caratterizzato questi anni la politica della nostra Città. Un primo grande obiettivo è stato centrato da parte del Sindaco Incalza che molto si è speso per favorire il dialogo tra maggioranza e opposizione. E’ opportuno, dunque, analizzare il risultato della seduta dell’ultimo consiglio comunale, partendo proprio dalla fine, e cioè dalla relazione dell’assessore al bilancio, che è apparsa esclusivamente tecnica e svuotata dei contenuti politici che invece devono risaltare in un consiglio comunale. Tre i punti fondamentali dell’analisi finanziaria svolta da Damiano Depunzio: avanzo di esercizio, prodotti derivati e debiti fuori bilancio.
Il primo aspetto evidente è che sull’avanzo di esercizio la Dott.ssa Cicoria ha fatto meglio della Giunta Sconosciuto; se è vero, infatti, che il Commissario Prefettizio si è limitato a rigor di logica all’ordinaria amministrazione, centrando l’obiettivo di un residuo di un milione e mezzo di euro, è altrettanto vero che anche l’ultimo governo di centro sinistra, il cui avanzo è stato di un milione e duecentomila euro, non ha applicato le proprie linee programmatiche e i propri indirizzi e si è limitato anche esso ai compiti minimi ed essenziali, facendo però sprofondare la nostra comunità in una situazione di grave crisi economica e sociale. Eppure il messaggio che è stato veicolato, grazie all’abilità dei consiglieri di opposizione, è quello di una Città che è stata amministrata bene, che ha investito sullo sviluppo 130 euro(!) procapite (la stessa somma negli ultimi due esercizi finanziari); è stato detto che l’emigrazione non è né una piaga né un problema, né il fenomeno appare risolvibile con serie politiche di sviluppo poiché si tratta solo di “normale” mobilità. Allora mi chiedo perché mai, ad un certo punto, la gente ha deciso di non votare più quella classe dirigente? Se bene si è governato, perché i mesagnesi stanno soffrendo? Perché l’agricoltura langue? Come mai è esplosa l’emergenza abitativa? Se le linee programmatiche illustrate dalla maggioranza, come sostenuto dal centro sinistra, sono di scarsa rilevanza strategica, perché il popolo le ha premiate con il consenso elettorale? Spero che qualcuno del centro sinistra risponda a queste che non sono solo le mie domande, magari tenendo da parte il “paradosso di Zenone” e non usando più la lacerante espressione “buona politica”.
Sul punto dei cosiddetti prodotti derivati, l’intervento del consigliere De Leo ha definito i contorni di una vicenda fatta di pressappochismo, imperizia e superficialità. Già l’esordio dell’ex assessore, che rimprovera a Damiano Depunzio che il taglio del tasso di sconto della federal reserve non va ad incidere sull’aumento degli interessi passivi è la prima affermazione infondata, ma poi nel contesto dell’intervento è apparso evidente che la scorsa amministrazione ha sottoscritto gli swap, non solo senza avere una conoscenza tecnica adeguata, ma solo al fine di rinegoziare il mutuo preesistente (nonostante l’ottimo tasso d’interesse fisso al 5%) contratto dal Comune pur non essendoci effettiva necessità finanziaria. Questo è l’aspetto politico serio: mi chiedo, infatti, se il consigliere De Leo abbia mai sottoscritto per sé e per la sua famiglia prodotti finanziari di cui non conosce il contenuto e il reale rischio, ma soprattutto, inutili?
Circa i debiti fuori bilancio, la voce più rilevante è legata alla parcella professionale di 255.000 euro presentata dal Senatore del PD, nonché Presidente della Provincia di Lecce, Giovanni Pellegrino, per un ricorso al T.A.R. avverso il piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia. Quale sensazione ha provocato questa notizia nella maggioranza e nell’opposizione? Sbigottimento? Incredulità? Nulla di tutto ciò, ma solo silenzio e passività, e qualche retorico coro in difesa dell’ospedale cittadino che verrà presto a mancare nonostante Vendola e le sue promesse. Il dato politico però è la spesa incontrollata, sproporzionata e abnorme per un ricorso al T.A.R. che la passata amministrazione ha consentito, peraltro senza delibera, affidando l’incarico non a legali altrettanto preparati, magari più a buon mercato, ma proprio al compagno Sen. Avv. Pellegrino (e pensare che qualche giorno fa il consigliere Pompeo Molfetta si chiedeva perché per mesagnestate gli oboli di 50 centesimi dovessero finire alla caritas anziché ad un organismo laico, alludendo a chissà quali laide collusioni tra vicaria e governo cittadino!). Quale è stato, allora, l’interesse generale tutelato? Che benefici ha portato alla nostra comunità questo incarico professionale? Ha salvato dalla fine annunciata il nostro ospedale o piuttosto è stata una forma di “accanimento terapeutico” su un “malato terminale”? Forse si è trattato di uno sconsiderato “obolo” di 10 euro imposto a tutti i cittadini mesagnesi, e il silenzio percepito sulla vicenda in consiglio comunale ha avuto un effetto taumaturgico: adesso può partire il dialogo tra maggioranza e opposizione.

Raffaele Depunzio
Già candidato al consiglio comunale
Socialisti Uniti

giovedì 10 luglio 2008

TUTTO PRONTO PER IL TORNEO DI BASKET INTERNAZIONALE


Tutto pronto per il torneo di basket internazionale
MESAGNE: UNA CITTA' A CANESTRO
100 bambini invadono Mesagne

Tutto pronto per la sesta edizione del torneo internazionale di basket Terra dei Messapi - memorial Gigi Melone - che vedrà a Mesagne, questa settimana nei giardini della villa comunale, otto squadre contendersi la vittoria del prestigioso evento sportivo. La manifestazione, organizzata come è ormai consuetudine dall'Associazione sportiva Mens Sana Mesagne ha ricevuto il patrocinio dal Senato della Repubblica, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Brindisi, dal Comune di Mesagne, dalla Polizia di Stato, dal CONI e dalla Camera di Commercio di Brindisi. Media partner dell'evento sono Ciccioriccio, Studio 100 e Il nuovo Quotidiano di Puglia. Problemi di visto di ingresso per la formazione del Montenegro di Kotor che per questioni burocratiche rischia di non arrivare in tempo utile in Puglia. Programmati gli arrivi che porteranno a Mesagne oltre 100 bambini: la prima formazione a raggiungere la località salentina è la blasonata Fortitudo Bologna che giungerà a Brindisi in treno, seguita dai croati del Rijeka e dai toscani della Virtus Siena, altra piazza storica del basket internazionale. La cerimonia di apertura si svolgerà venerdì alle ore 19:00, nella Villa comunale di Mesagne alla presenza delle otto formazioni, del Questore di Brindisi Salvatore Margherito, del Consigliere regionale Vincenzo Montanaro, del vice presidente della Provincia Damiano Franco, del Sindaco di Mesagne Vincenzo Incalza, del Sindaco di Fasano Lello Di Bari, che ha patrocinato la visita allo zoosafari per tutti i partecipanti, dell'Assessore allo sport del Comune di Mesagne Francesco Rini e del Presidente del CONI Nicola Cainazzo. Presenterà la serata Carlo Amatori di Senzacolonne. Le squadre sfileranno con la banda locale per le vie del centro per raggiungere il campo di gara, nel palcoscenico naturale della villa comunale, dove sarà proclamato il giuramento dell'atleta, saranno eseguiti gli inni nazionali delle formazioni partecipanti con l'alzabandiera e sarà effettuata la gara di tiro da tre punti.Anche quest'anno la società mensanina ha attribuito un premio al giornalista che ha diffuso il basket sugli organi di informazione. Dopo Franco De Simone e Franco Castellano della Gazzetta del Mezzogiorno e Rino Porro di Basketpuglia.it e Antonio Rodi del Quotidiano, in questa edizione sarà Andrea Tundo del Nuovo Quotidiano di Puglia a ricevere la medaglia assegnata alla manifestazione dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I partecipanti alloggeranno presso l'ex convento dei Cappuccini, grazie alla disponibilità del Prof. Alessandro Distante presidente dell'ISBEM, e pranzeranno alla Locanda dei Messapi, rinomato locale situato a due passi dal castello in uno dei più suggestivi angoli del centro storico mesagnese, grazie alla disponibilità del titolare Uccio Denitto. Arbitreranno il torneo otto miniarbitri provenienti dalla Sicilia, Calabria e Basicata coadiuvati dall'Istruttrice nazionale Katia Nicolatti. La Polizia di Stato, grazie all'intervento di S.E. il Prefetto dott. Nicola Cavaliere e del Questore di Brindisi, metterà a disposizione due autobus per fare conoscere il territorio ai bambini partecipanti. Mentre gli organizzatori cercano di mettere a posto gli ultimi particolari, tutti aspettano l'inizio del torneo che è diventato uno dei più importanti punti di riferimento del basket giovanile internazionale.

martedì 8 luglio 2008

Le Pagelle di Rigoleto (di Rigoletto Fantappiè)

( L'articolo che segue non è stato creato dalla redazione del blog, ma ci è giunto via e mail per rispettare l'art. 21 della costituzione abbiamo deciso di pubblicarlo)

Le pagelle di Rigoletto
di Rigoletto Fantappié

La nuova Amministrazione Comunale si è insediata da due mesi circa e come da copione ci sono le prime manifestazioni di dissenso da parte dell’opposizione sui provvedimenti adottati dalla Giunta. Mi sia concesso, dunque, di esprimere il mio voto alle querelle di questi giorni:
Per i due rappresentanti dell’A.Z.I.M. (associazione non politica come ci tengono a sottolineare):
Dopo aver incontrato l’assessore Pagliara che dall’alto del suo metro e cinquanta avrebbe avanzato con vigore “richieste di denaro a cui non ci si poteva sottrarre” per la realizzazione degli eventi dell’estate mesagnese, i due si sarebbero talmente spaventati che non solo non hanno dato un centesimo al laido assessore, ma per tutelare i propri interessi minacciati invece di rivolgersi alla P.S. (Polizia di Stato) si sono recati dagli esponenti del P.D.
voto 2 cioè 1+1;

Consigliere provinciale (e comunale) Matarrelli: Ha bollato la manifestazione di miss Italia che si è svolta a Mesagne come frivola. E’ vero, i comunisti sono proprio cambiati: ci saremmo aspettati da lui pareri contro la mercificazione della donna e i soliti sermoni post-sessantottini sulla parità dei diritti e invece un solo scarno aggettivo… frivola.
Voto 5… provinciale!

Il simpatico Enzo Rubino (da 35 anni agente di commercio): “Ma come nessuno nella nuova Giunta ha mai sentito parlare di marketing urbano?” ha proferito riferendosi al palco allestito su via Marconi . Dall’“alto” della ultratrentennale esperienza, tuttavia, sarà sfuggita alla sua attenzione due fulgidi esempi quali le opere d’arte, peraltro incompiute, che ci ha lasciato la passata amministrazione: l’obelisco in cemento armato del passaggio a livello del rione Grutti e la frammentaria e un po’ kitsch pista ciclabile (però al posto dei paletti avrei messo le statuine dei sette nani!), che sembra più utile agli amanti del triathlon. Quanto meno il palco è stato rimosso celermente!
Voto 6- (in storia dell’arte)… distratto!

Il Direttore Sanitario Rollo: La storia è arcinota, sebbene il funzionario della A.S.L. si sia giustificato dicendo di non aver invitato al suo sopralluogo presso gli ospedali della provincia nessun esponente politico, ma solo medici: Giampietro Rollo, Enzo Cappellini, Francesco Mingolla, Giuseppe Indolfi e… Vincenzo Montanaro.
Voto 7 (in condotta)

Maria De Guido e i problemi col bucato: E’ intervenuta in questi giorni con un documento, preoccupata per le sorti dei servizi sociali:"Speriamo che l'assessore Rini non voglia maldestramente "infilare in lavatrice" e rimpicciolire i servizi alla persone, e a quelle appartenenti alle fasce più deboli in particolare, messi a punto in anni di buon governo grazie al lavoro instancabile di politici e funzionari". Caro ex assessore De Guido, c’è da dire che il “buon governo” della sinistra ha sicuramente infeltrito… i voti di Rifondazione Comunista. Rimane un dubbio: meglio come massaia o come esponente politico?
Voto 4 (per essere di… manica larga)

Maria De Guido II : Ha tentato di arrampicarsi sugli specchi come un geco paralitico, si è accorta che il campo estivo per minori ha la durata di un mese esattamente come nelle precedenti amministrazioni e che i fondi stanziati per i servizi sociali sono stati aumentati, ha cercato di giustificarsi attaccando e tirando in ballo la solita retorica dei lavoratori e dei volontari “lasciati soli”e contestando il campus estivo, novità assoluta di quest’anno, definito soggiorno di “serie A”per i figli dei ricchi della durata di 10 giorni al costo di 49 euro, dimenticando che a Mesagne con il suo mandato, a parità di servizi, c’è stato il costo più alto della provincia per la retta delle scuole materne.
Voto 4 (Perseverare è diabolico)

Gino Vizzino e la ricerca dell’identità perduta: Quando interviene sulla stampa locale non sai mai se lo fa nelle vesti di esponente del PD, come sindacalista della UIL, come ex candidato sindaco del centro destra, da socialista autonomista, da socialista o da autonomista. I miei dubbi sono aumentati con le sue ultime dichiarazioni a proposito delle assunzioni presso il nascente brico center Leroy Merlin, nelle quali chiede alla Amministrazione Comunale di non organizzare le rituali pastette per favorire l’assunzione dei “soliti noti”…
Questa affermazione corrisponde ad una critica del sistema clientelare messo in piedi dal centro sinistra negli ultimi 15 anni o ad una aspettativa per i suoi “nondimeno noti”?
Voto 4…incomprensibile

Dott. Pompeo Molfetta e l’analisi del voto. Come nella migliore tradizione della sinistra, quando c’è da analizzare una sconfitta elettorale o si cerca di minimizzare rasentando il ridicolo (ricordo quando Achille Occhetto all’indomani della sconfitta esclamò: “E’ stata una vittoria perché abbiamo perso meno di quello che ci aspettavamo!”) o si cerca di addossare le responsabilità a fattori estranei alla propria proposta politica (ricordo quando la Francescato esclamo: “una cultura rozza ed ignorante sta avanzando in Italia!”). Anche il nostro guaritore della pubblica moralità si è ispirato a questa tendenza, sostenendo che la vittoria del centro destra sia da ricollegare alla capacità del Sindaco di intercettare i consensi puntando sull’antipolitica con i modi miti e tranquillizzanti del nonnino dalla salute cagionevole, come una tenera facciata a copertura di personaggi loschi e propensi a delinquere, ritenendo, di conseguenza, gli elettori una massa di imbecilli che si soffermano alle apparenze per farsi abbindolare. Caro dott. Molfetta, dimentichi che a Mesagne si è perso anche alle politiche e che forse gli “squali” la gente li ha individuati nella vostra coalizione.
Voto 3. Tracotante

Dott. Pompeo Molfetta II e la Caritas della…Magliana. Ha superato se stesso nell’ultimo intervento: una visionaria ammucchiata di idee confuse che coinvolgono l’estate mesagnese, l’Assessore Magrì, la Caritas Vicariale, il Vaticano, De Petris e la Banda della Magliana, il tutto per contestare la raccolta fondi a favore della Caritas vicariale al termine degli spettacoli della rassegna estiva e per lanciare una stucchevole accusa di voto di scambio tra centro destra e la Chiesa locale. Sembra che gli esponenti del movimento “A Sinistra” a causa della doppia sconfitta elettorale siano in preda ad un terrificante loop: Tutto è marcio, tutti agiscono per interesse personale, tutti vogliono depredare la Città (tranne loro s’intende).
Voto 3. Bizzarro

La Giunta Comunale (secondo i detrattori molto giovane e al contempo troppo vecchia): Ha emesso nei primi 15 giorni di mandato 22 delibere (il commissario in un anno ne ha emesse 82), è stata attaccata sui lavori della colonna votiva della villa comunale (qualcuno nell’opposizione pensava che mai avrebbero provveduto ad affidare i lavori per l’inizio della festa patronale) ed ha risolto il problema prima delle critiche, ha elaborato una rassegna estiva di tutto rispetto che ha riportato nella nostra Città la “movida”, ha stanziato i fondi per il recupero degli edifici scolastici, sta risolvendo i problemi legati all’organizzazione del personale e soprattutto dei vigili urbani con l’arrivo di 3 unità, sta lavorando per la soluzione dei problemi legati allo smaltimento dei rifiuti con l’ausilio di 18 nuovi operatori e sta per bandire la gara di appalto per il servizio di igiene urbana, ha aumentato i fondi per i servizi sociali, sta affrontando la controversa situazione dei co.co.co. e degli LSU migliorando il piano di stabilizzazione precedentemente redatto dal Centro Sinistra (che prevedeva un concorso pubblico). Il Centro Sinistra ha creduto di poter fare opposizione con la presunzione di essere superiore moralmente e culturalmente, che la sconfitta elettorale sia stata solo una battuta d’arresto e che presto avrebbero ripreso il comando incontrastato della Città. Niente di tutto ciò, anzi, la Giunta lavora bene e regge la coalizione e questo fa incazzare terribilmente il centro sinistra, così si spiegano gli attacchi strumentali e privi di idee che possiamo leggere ogni giorno.
Voto 10. Produttivi

Arrivederci

TUTTO PRONTO PER IL TORNEO DI BASKET INTERNAZIONALE

Tutto pronto per il torneo di basket internazionale
MESAGNE: UNA CITTA' A CANESTRO
100 bambini invadono Mesagne


Tutto pronto per la sesta edizione del torneo internazionale di basket Terra dei Messapi - memorial Gigi Melone - che vedrà a Mesagne, questa settimana nei giardini della villa comunale, otto squadre contendersi la vittoria del prestigioso evento sportivo. La manifestazione, organizzata come è ormai consuetudine dall'Associazione sportiva Mens Sana Mesagne ha ricevuto il patrocinio dal Senato della Repubblica, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Brindisi, dal Comune di Mesagne, dalla Polizia di Stato, dal CONI e dalla Camera di Commercio di Brindisi. Media partner dell'evento sono Ciccioriccio, Studio 100 e Il nuovo Quotidiano di Puglia. Problemi di visto di ingresso per la formazione del Montenegro di Kotor che per questioni burocratiche rischia di non arrivare in tempo utile in Puglia. Programmati gli arrivi che porteranno a Mesagne oltre 100 bambini: la prima formazione a raggiungere la località salentina è la blasonata Fortitudo Bologna che giungerà a Brindisi in treno, seguita dai croati del Rijeka e dai toscani della Virtus Siena, altra piazza storica del basket internazionale. La cerimonia di apertura si svolgerà venerdì alle ore 19:00, nella Villa comunale di Mesagne alla presenza delle otto formazioni, del Questore di Brindisi Salvatore Margherito, del Consigliere regionale Vincenzo Montanaro, del vice presidente della Provincia Damiano Franco, del Sindaco di Mesagne Vincenzo Incalza, del Sindaco di Fasano Lello Di Bari, che ha patrocinato la visita allo zoosafari per tutti i partecipanti, dell'Assessore allo sport del Comune di Mesagne Francesco Rini e del Presidente del CONI Nicola Cainazzo. Presenterà la serata Carlo Amatori di Senzacolonne. Le squadre sfileranno con la banda locale per le vie del centro per raggiungere il campo di gara, nel palcoscenico naturale della villa comunale, dove sarà proclamato il giuramento dell'atleta, saranno eseguiti gli inni nazionali delle formazioni partecipanti con l'alzabandiera e sarà effettuata la gara di tiro da tre punti.Anche quest'anno la società mensanina ha attribuito un premio al giornalista che ha diffuso il basket sugli organi di informazione. Dopo Franco De Simone e Franco Castellano della Gazzetta del Mezzogiorno e Rino Porro di Basketpuglia.it e Antonio Rodi del Quotidiano, in questa edizione sarà Andrea Tundo del Nuovo Quotidiano di Puglia a ricevere la medaglia assegnata alla manifestazione dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I partecipanti alloggeranno presso l'ex convento dei Cappuccini, grazie alla disponibilità del Prof. Alessandro Distante presidente dell'ISBEM, e pranzeranno alla Locanda dei Messapi, rinomato locale situato a due passi dal castello in uno dei più suggestivi angoli del centro storico mesagnese, grazie alla disponibilità del titolare Uccio Denitto. Arbitreranno il torneo otto miniarbitri provenienti dalla Sicilia, Calabria e Basicata coadiuvati dall'Istruttrice nazionale Katia Nicolatti. La Polizia di Stato, grazie all'intervento di S.E. il Prefetto dott. Nicola Cavaliere e del Questore di Brindisi, metterà a disposizione due autobus per fare conoscere il territorio ai bambini partecipanti. Mentre gli organizzatori cercano di mettere a posto gli ultimi particolari, tutti aspettano l'inizio del torneo che è diventato uno dei più importanti punti di riferimento del basket giovanile internazionale.

lunedì 7 luglio 2008

NUOVE PROSPETTIVE DI SVILUPPO PER BRINDISI CONTRO VECCHIE POLITICHE PILOTATE DAL RILANCIO DEL RIGASSIFICATORE

Nuove prospettive di sviluppo per Brindisi contro vecchie politiche pilotate dal rilancio del rigassificatore.

L’espressioni della società civile e le associazioni del mondo ambientalista che hanno dato vita ad un vasto ed articolato movimento di opinione in favore di un diverso sviluppo ritengono opportuno approfondire il dialogo intorno ad idee e progetti ritenuti fondamentali. C’è bisogno di uno sviluppo che prenda le distanze dai gravi errori causati dalla vecchia politica. Errori che hanno messo in ginocchio un territorio con grandi potenzialità mortificando le vocazioni locali. Riteniamo perciò utile un confronto di idee e proposte con le istituzioni locali e quei settori della società brindisina che sono sensibili al tema del cambiamento.

Il nostro territorio dispone di infrastrutture di prim’ordine e non può languire per soddisfare interessi di questo o quel potentato e che nulla hanno a che vedere con l’interesse generale del territorio che - è bene sottolinearlo - corrisponde all’interesse di ciascun cittadino. Un impegno particolare dovrà essere rivolto alla risoluzione dei problemi legati alla terziarizzazione e, in particolare, a quelli connessi alla presenza di un settore commerciale (spesso ignorato) che è, invece, da considerare di rilevante rilievo per l’intera economia della città.

Di cruciale importanza per le sorti della comunità è il consolidamento e lo sviluppo dell’Università, dei “Centri di ricerca” nonché dei Centri di Formazione Superiore e di Eccellenza, intesi come luoghi di produzione culturale e di innovazione tecnologica, la cui presenza è condizione necessaria per far compiere alla città un necessario salto di qualità. A questo fondamentale progetto dovrebbero concorrere tutti: dalle istituzioni pubbliche ai singoli cittadini, dalle aziende alle industrie presenti sul territorio, con le quali ultime è bene avviare con spirito costruttivo un confronto all’insegna della chiarezza e della collaborazione.

Il porto deve essere rivitalizzato per riconquistare quel ruolo primario che una politica distratta e una discutibile gestione hanno relegato in una posizione marginale funzionale solo al polo energetico. L’attività portuale deve riappropriarsi della sua polifunzionalità riacquistando e sviluppando quel traffico passeggeri e mercantile che per decenni è stato risorsa economica fondamentale. Lo steso si può dire di un certo settore del turismo che punti alla valorizzazione della costa e del nostro territorio, un turismo che dovrebbe essere rilanciato dopo le confuse e mortificanti vicende degli ultimi tempi. L’agricoltura, che deve avere i giusti riconoscimenti in un tempo in cui i prodotti di qualità hanno grande mercato, deve essere aiutata ad uscire dal lungo periodo di sofferenza.

E’ di tutta evidenza che l’impegno per uno sviluppo diverso che valorizzi i settori evidenziati confligge in modo inequivocabile con un polo energetico che brucia oltre 8 milioni di tonnellate di carbone e con il rigassificatore progettato nel porto.

Con questo spirito e in questa prospettiva incontreremo istituzioni, associazioni, categorie e chiunque – anche singoli cittadini - abbia voglia di discutere dei problemi del nostro territorio e delle possibilità di dar vita ad assetti dell’economia locale più rispondenti alla domanda sociale.

Brindisi, 7 luglio 2008

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente

L'ESTATE MESAGNESE E LA CARITA' CRISTIANA

L’estate mesagnese e la carità cristiana



L’estate c’è, e l’estate mesagnese pure. Ad un primo colpo d’occhio mi pare che sia stato allestito un cartellone di eventi molto sobrio, efficace, sufficientemente diversificato. Nelle condizioni date, con le risorse utilizzate, nel tempo avuto credo francamente che non si potesse fare o chiedere di più. L’assessore Magrì ed i suoi colleghi di giunta hanno saputo sfruttare al meglio il bagaglio di esperienza accumulato dalle amministrazioni di centro-sinistra mutuando l’impostazione complessiva dell’iniziativa e valorizzando al massimo la vivacità culturale del tessuto associativo mesagnese che, mi preme ricordare, è la risultante di una perseverante pratica politica della solidarietà e della partecipazione messa in atto sopratutto da chi ha governato Mesagne in questi anni.

Ma l’assessore ha voluto imporre al programma un sigillo personale, una singolare caratterizzazione etica che consiste nel fatto di chiedere l’obolo di 50 centesimi ai cittadini alla fine di ogni spettacolo, gratuitamente offerto, per destinarne il ricavato alla Caritas vicariale.

Un pensiero che ti stringe il cuore, un atto di carità cristiana cui francamente non ci si può sottrarre. Con questo piccolo gesto l’Amministrazione pubblica evoca a se una funzione educativa quasi pastorale e cioè “ricordare ai suoi cittadini che nel mentre loro se la godono c’è qualcuno più sfortunato che soffre”.

E’ una inclinazione al pietismo, all’elemosina di stato, all’offertorio pubblico francamente disgustosa. Esattamente nel solco segnato dal governo del “sultano” Berlusconi che con l’introduzione della la Robin-Tax, della tessera del pane, con l’una tantum ai pensionati sociali sta perpetrando lo smantellamento dello stato sociale in favore dello stato assistenziale.

E perché poi destinatario delle risorse raccolte è un ente ecclesiale e non un ente laico o una iniziativa propria del comune in favore dei suoi cittadini più sfortunati? Voglio sperare che l’iniziativa non muova dal senso di gratitudine che il governo cittadino deve al mondo (al voto?) cattolico perché questo introdurrebbe una turbativa grave nei rapporti fra il Comune e la Chiesa locale rapporti fin qui improntati al reciproco rispetto nel riconoscimento del valore universale della Chiesa e del valore della laicità dello Stato.

Io non ho niente contro l’elemosina, meno che mai contro la Caritas vicariale ma credo che la carità sia un atto talmente nobile che deve rimanere nello stretto riserbo della propria coscienza, quando viene esibita o addirittura statalizzata diventa un atto imbarazzante tanto quanto lo è il sepolcro in S.Apollinare di Renatino De Pedis benefattore senza pari della banda della Magliama.

Mesagne. 7 luglio 2008

Pompeo Molfetta

Capogruppo Consiliare

“Sinistra-Arcobaleno”

sabato 5 luglio 2008

MENS SANA VERSO IL TERRA DEI MESSAPI 2008


MENS SANA VERSO IL TERRA DEI MESSAPI 2008

Fervono i preparativi in casa Mens Sana dove si definiscono gli ultimi dettagli per la sesta edizione del torneo internazionale Terra dei Messapi - Memorial Gigi Melone. La manifestazione, diventata un appuntamento fisso della pallacanestro giovanile internazionale, si disputerà a Mesagne dal 11 al 15 Luglio, nello splendido scenario della Villa comunale, e vedrà la partecipazione della Fortitudo Bologna, campione in carica, Virtus Siena, Basket Calimera, Basket Fasano, Basket Latiano, K.K. Uskok Rjieka (Croazia) e K.K. Kotor (Montenegro). Qualche problema da risolvere con la formazione montenegrina per i permessi di soggiorno, ma i dirigenti mensanini sono in continuo contatto con l'ambasciata italiana a Podgorica per cercare di superare il problema. Si parte venerdì 11 luglio con il raduno delle squadre e dei miniarbitri presso il Municipio da dove partirà la sfilata per le vie cittadine, accompagnata da un gruppo di sbandieratori. Nel corso della cerimonia di apertura che quest'anno sarà svolta direttamente sul campo di gara, interverranno il Questore di Brindisi Salvatore Margherito, il presidente del CONI Provinciale Nicola Cainazzo, il presidente della Federazione italiana pallacanestro di Brindisi Franco Portaluri e i rappresentanti degli Enti locali. Media partner del torneo, con ampi servizi quotidiani, saranno Il Nuovo Quotidiano di Puglia e Studio 100 TV. Come ogni anno, anche in questa edizione, i Dirigenti mensanini hanno deciso di assegnare un premio speciale ad un giornalista che si occupa della divulgazione della pallacanestro attraverso gli Organi di stampa. Tra i tanti corrispondenti, una medaglia di argento offerta dal Presidente della Repubblica, sarà assegnata al giovane Andrea Tundo del Nuovo Quotidino di Puglia. Per la sesta edizione del torneo Terra dei Messapi e per la promozione dei prodotti del territorio, le Agricole Rizzello SpA hanno preparato 200 bottiglie di vino personalizzato da consegnare a tutti i partecipanti e alle autorità presenti. L'azienda è ubicata a Cellino San Marco e rappresenta da anni una delle realtà produttive aziendali più solide e rispettate del Salento, con una presenza sul mercato nazionale ed internazionale straordinariamente costante. A dirigere le gare saranno presenti quattro miniarbitri provenienti dalla Sicilia, due dalla Calabria e due dalla Basilicata coordinati dall'Istruttrice nazionale Katia Nicoletti. La Mens Sana Mesagne rivolge un ringraziamento particolare alla Brindisi LNG che ha voluto supportare l'associazione, inserendola nel suo programma di attività di promozione sociale e sviluppo a favore del territorio e delle comunità locali, previste per l'anno 2008. Tale impegno della Brindisi LNG è il segno tangibile di una auspicabile relazione sinergica tra impresa e comunità locali volta ad una sempre maggiore sensibilizzazione di impegno sociale e di impresa che ci si augura possa estendersi all’intera realtà del nostro territorio. Il torneo ha ricevuto il patrocinio dal Senato della Repubblica, dal Ministero degli affari regionali, dalla Polizia di Stato, dalla Camera di Commercio di Brindisi, dal CONI, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Brindisi, dalla Città di Mesagne, dalla Città di Fasano e un premio di rappresentanza è giunto dalla Camera dei Deputati. Si parte l'11 luglio con il consolidato appuntamento del basket giovanile internazionale.

mercoledì 2 luglio 2008

LE INTERCETTAZIONI E LA QUESTIONE MORALE

LE INTERCETTAZIONI E LA “QUESTIONE MORALE”

Una Repubblica non «fondata sul lavoro», come vuole il primo articolo della Costituzione, ma fondata sulla raccomandazione, sulle pressioni indebite, sulle manovre rivolte ad alterare i rapporti politici per determinare la caduta dell’avverso governo, una Repubblica insomma largamente segnata da comportamenti che offendono la «pari dignità sociale dei cittadini» sancita dall’art. 3 dello Statuto ed attraversata da privilegi e discriminazioni che la stessa norma vieta in forza del principio di uguaglianza: questo è quanto viene amaramente confermato dal servizio del settimanale “L’espresso” sulle intercettazioni della Procura della Repubblica di Napoli. Un servizio dal quale emerge che i pubblici ministeri hanno chiesto il rinvio a giudizio di Berlusconi non perché raccomandava alcune attrici ma perché lo scorso anno «nella sua duplice veste di leader politico e di maggiore imprenditore italiano del settore televisivo, prometteva al direttore Rai-fiction il sostegno economico alle iniziative private che Saccà si apprestava ad intraprendere». Di Pietro dice che l’allora aspirante premier avrebbe fatto «un lavoro più da magnaccia, per piazzare questa o quella velina, che da statista», qualificati esponenti della destra reagiscono evocando fantomatici disegni eversivi di ambienti giustizialisti, annunciando azioni giudiziarie, definendo il leader dell’Italia dei Valori un noto frequentatore a scrocco di garconnière ed un analfabeta persino con falsa licenza elementare ed inondando i mezzi di informazione di altre simili “finezze” compresa quella di Bossi per il quale «meglio uno di destra che va con donne di quelli di sinistra che vanno con culattoni».

Uno scenario indegno che dà la misura della crisi politica e morale nella quale sta sprofondando il Paese, un deprimente spettacolo al quale si sottrae la dichiarazione del capogruppo dei senatori del Partito Democratico Anna Finocchiaro che giustamente prende le distanze dalla pesantezza del linguaggio (non dall’asprezza della critica) di Di Pietro aggiungendo che dalle intercettazioni è venuto fuori un mondo che «colpisce per il degrado e per il ruolo affidato alle figure femminili». Ma la Finocchiaro ed altri esponenti del PD non sembra vadano al centro del problema ancora una volta messo a nudo dalle intercettazioni e cioè il desolante riproporsi della questione morale. Una questione che sta mettendo in ginocchio la credibilità delle istituzioni e che chiama in causa provvedimenti costituzionalmente illegittimi, leggi “ad personam” e, più in generale, i comportamenti di una variegata “casta” che mette arbitrariamente le mani su tutti i centri decisionali della vita civile e su tutte le formazioni sociali nelle quali si svolge la personalità dei cittadini. Le intercettazioni, è vero, non devono diventare un’arma da utilizzare nella lotta politica ma gridare allo scandalo per il loro uso improprio sorvolando sulla gravità degli andazzi che mettono in luce, significa guardare la “pagliuzza” nell’occhio altrui e non la “trave” nel proprio.

«I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le istituzioni a partire dal Governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali»: sembra la fotografia della situazione attuale ma si tratta del grido di allarme per la “questione morale” che Enrico Berlinguer lanciava in una intervista del 28 luglio 1981. Ed al giornalista che gli chiedeva perché i cittadini non avvertivano la gravità del fenomeno, il leader del PCI così rispondeva: «molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano di riceverne o temono di non riceverne più». Parole queste che vanno oggi meditate e rilanciate a fronte del dilagare di una concezione proprietaria della gestione della cosa pubblica e di quel “familismo amorale” per il quale gli interessi del parente, dell’amico, del servizievole factotum, del “compare” di partito o di congrega vengono prima delle più elementari esigenze di giustizia e delle finalità proprie delle istituzioni.

Quando agli addebiti si risponde con le minacce, quando alle critiche si reagisce con la “carta bollata”, quando specifici rilievi vengono elusi con strumentali diversivi, quando per giustificare deprecabili comportamenti si ritorcono le accuse, quando tutto ciò avviene la “questione morale” finisce per coincidere con la “questione politica”, una questione che esige, contro quanto sta accadendo, un forte rilancio della moralità costituzionale e cioè delle direttrici etiche di quello Statuto per il quale le funzioni pubbliche vanno adempiute «con disciplina ed onore» e gli uffici pubblici devono essere organizzati «in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione».

Brindisi, 30 giugno 2008

Michele DI SCHIENA




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