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sabato 27 dicembre 2008

LE SCARPE A PUNTA (di Augusto Guarini)

LE SCARPE A PUNTA

Spero che il Sindaco Incalza si munisca di un paio di scarpe a punta e che le indossi per allontanare coloro i quali “alzando la voce” ottengono, alterando la volontà originaria del Sindaco a discapito di chi in silenzio si allontana….

Spero che il Presidente Errico ed il movimento “a sinistra” non ritrattino su chi fa il male della politica, in quanto sono il filo conduttore che ci accomuna e rappresenta il motivo che mi ha spinto 2 anni fa a mettermi in gioco insieme ad altre 20 persone della società civile, che come me, non avevano mai avuto alcuna esperienza politica in passato:
- movimento a sinistra fine 2005, “ la contiguità con soggetti imprenditoriali nati dal nulla che ostentano stili di vita che stridono con valori forti della sinistra austera e popolare, che usciti dalle porte del Palazzo di città riescono sempre sorprendentemente ricevere commesse private su iniziative che hanno avuto a che fare con l’amministrazione comunale”.
- Presidente Errico, “ non ci sono le condizioni politiche perché vada avanti e non ci sono neppure perché il PD possa restare all’amministrazione se si continua di questo passo, con un partito che non è più espressione di interessi collettivi, assomigliando sempre più a un CLAN “.

Spero che in futuro si riformi un “grande centro” dove si possano collocare tutti i militanti politici e non che si trovano a disagio nel PD e nel PDL ma perché ciò accada bisognerebbe avere il coraggio di partire privilegiando chi è “al di sopra di ogni sospetto” (no a pregiudicati, no a persone di dubbia moralità anche se portatori di voti, spesso si guarda ai voti che portano e non a quelli che fanno perdere). Consapevoli che così facendo si pagherà un prezzo dovuto all’inesperienza e che ci si dovrà munire di molte “scarpe a punta” (un po’ come fece la prima volta la lista Mesagneincalza).

Spero che non si continui a dire che a Mesagne sia cresciuto il numero degli occupati ! E’ un modo squallido per difendere il proprio insuccesso politico non curandosi che così facendo si offende la dignità dei tanti giovani e meno giovani disoccupati e di tutti coloro che sono stati costretti a lasciare Mesagne per trovare un posto di lavoro.

Spero che a Mesagne si faccia realmente un fronte comune contro l’illegalità, “gli amici degli amici” e che in Consiglio Comunale emergano le diversità ideologiche ma che non venga mai meno la propositività, il buon senso e non ci si scordi mai che siamo stati chiamati a curare solo gli interessi della città.

Mi hanno gia fatto notare che “chi di speranza vive disperato muore”, ma io sono fiducioso e sono sicuro che attualmente l’unica persona che può dare fiato disinteressatamente a queste speranze sia il Sindaco Incalza (se lo vorrà, se ascolterà meno “chi alza la voce” e se utilizzerà “le scarpe a punta”). Ricordo a me stesso che a volte fa meno danni una decisione sbagliata che una buona mediazione.

AIUTATEMI A SPERARE!!!

Buon 2009 a tutti.

AUGUSTO GUARINI
CONSIGLIERE COMUNALE INDIPENDENTE

martedì 23 dicembre 2008

LA PROLOCO RIPARTE PER IL 2009



La Pro Loco riparte per il 2009
Scritto da Daniele Morleo



Una frugale colazione autofinanziata è stata testimone delle "fatiche" della Pro Loco di Mesagne per il 2008.
Gli oltre cento soci si sono riuniti per tracciare un bilancio morale e per rinnovare la loro volontà di dare vita, in maniera gratuita, allo sviluppo del turismo locale ed alla realizzazione di eventi e manifestazioni ormai entrate nella tradizione mesagnese come la Palma d'Oro, La Cavalcata dei Re Magi, in programma il prossimo 6 di gennaio 2009, eventi canori e teatrali, percorsi turistici guidati, "Mesagne in bicicletta", apertura dello sportello di informazione turistica del Comune. (Nella foto a sinistra il Presidente della Pro Loco Avv. G. Castrignanò, a destra il Vicepresidente Dott. V. Gatto)
Tutti i soci augurano alla cittadinaza gli auguri per le Festività e si sono trovati d'accordo nella volontà di continuare la vita asociativa della Pro Loco di Mesagne che opera fin dal 1965.

lunedì 22 dicembre 2008

MESAGNE: DOVE E' FINITO LO SLOGAN DI INCALZA?

MESAGNE: DOVE E’ FINITO LO SLOGAN DI INCALZA?

Fin dalla prima affermazione di Incalza ero convinto, insieme al Movimento che rappresento, della necessità di farlo restare in carica perché governando il centrodestra avrebbe in maniera clamorosa dimostrato tutte le sue carenze, i suoi appetiti e la sua inadeguatezza. Tali previsioni non solo oggi si rivelano esatte anzi si è andati al di là di ogni cupa aspettativa. Le tre parole chiave del centro-destra nella campagna elettorale scorsa sono state: partecipazione, legalità e trasparenza. Riporto qui di seguito alcuni degli episodi più importante che hanno caratterizzato l’operare del Sindaco Incalza e della sua Giunta politica per verificare quanto i tre principi siano stati tenuti in conto.

Episodio primo: arroccatosi dietro la falsa scusa della scarsità di tempo avuto a disposizione, il centro-destra occupandosi del nodo relativo all’Area Vasta presenta una accozzaglia di schede progetto che poco hanno a che vedere l’una con l’altra; non ci si pone il problema delle ricadute del progetto sull’intera area e, soprattutto intendendo per partecipazione dare informazione su quanto la Giunta sta facendo, non ci si accorge che è proprio la partecipazione il cuore, l’anima del progetto e quindi l’origine dello stesso.

Episodio secondo: nel frattempo la giunta pressata dall’Auchan che ha estrema fretta di rinnovare la convenzione, con una delibera proroga il termine dell’accordo con la multinazionale non già fino al 2011, come era stato richiesto, ma fino al 2014 e senza coinvolgimento alcuno della città e delle istituzioni. Riuscire a trovare una logica politica in questo è impossibile a meno che non si guardi alla politica come ad un mercato e la rappresentanza democratica non conti nulla e si creda che possa essere un esercizio da riservare solo a chi avrà l’ardire di suonare al campanello (trasparenza, legalità).

Episodio terzo: il documento sulla rigenerazione urbana ha tenuto occupato il Consiglio Comunale per ben quattro sedute. Nella prima di queste l’Assessore Semeraro presenta un documento che viene palesemente e inequivocabilmente accusato di plagio (arte del copia e incolla) da vari consiglieri dell’opposizione. La giunta e l’assessore in primis rimediano una figuraccia alle quali è difficile assistere non sanata nemmeno quando si giunge all’ultimo dei quattro Consigli o perché mentre la prima parte del testo all’esame è stata cambiata (almeno nella forma) la seconda parte è totalmente e nuovamente copiata da un documento adottato da alcune città del nord Italia. Si tratta quindi di una nuova dimostrazione di inadeguatezza e incapacità dell’assessore che comunque resta al proprio posto.

Episodio quattro: il sindaco Incalza convoca i capigruppo consiliari e i segretari di partito ad un incontro con l’Auchan e le Leroy Merlin, unitamente ai rappresentanti delle varie categorie produttive, per dare l’opportunità a questi colossi commerciali di pretendere riconoscenza dalla città per ciò che stanno facendo per il territorio. Un comportamento francamente arrogante, fin qui mai esibito, e che solo un’amministrazione prona e ammorbidita ha potuto consentire. La giunta Incalza è riuscita a ribaltare il rapporto di forza tra l’Auchan e la città, rapporto che le passate amministrazioni avevano faticosamente costruito e difeso. Ed è proprio a margine di quell’appuntamento che il Sindaco dirà di aver “segnalato qualcuno – a Leroy Marlin – per essere presi in considerazione per l’assunzione” e di aver suggerito anche le aziende disposte ad eseguire i lavori. Non mi sottraggo dal rilevare la gravità di tali dichiarazioni e per quanto mi riguarda deplorevoli e inammissibili sono soprattutto gli atti che le hanno accompagnate e che hanno creato di fatto una distinzione tra disoccupati di serie A e disoccupati di serie B, tra veramente bisognosi e bisognosi così così. Tali pratiche sono vergognose e non importa da che parti vengono perché tali restano. Realizzate e dichiarate (in trasparenza) dal Sindaco sono non solo disonorevoli ma addirittura lesive del prestigio della città e della Istituzione che rappresenta.

Questi riportati sono solo alcuni degli episodi succedutesi in questi mesi, tra qualche giorno verranno al pettine altri nodi come quello relativo alla raccolta differenziata e indifferenziata e il riassetto dirigenziale degli uffici comunali. Anche queste ultime già avviate senza nessun percorso di partecipazione e di trasparenza e con dubbi seri se non sulla legalità almeno sulla legittimità. Dove è finito lo slogan di Incalza?

Mesagne, 22 dicembre 2008

Cosimo GUIDO
coordinatore cittadino di A Sinistra - Mesagne

Quandu nasciu.... di Catone Tersonio

Quandu nasciu… di Catone Tersonio

Mena Pippinu, no štari a uardari
ppìccia lu fuecu e datti ta fari,
trova to’ pezzi ti linu suttili,
zzicca štu cani ca perdi li pili;

štrazza nna vešta e fani li fassi
e di la pagghia fanni to’ massi
ca sobbr’a una si štendi Maria,
sobbr’a quedd’atra, ci nasci Mmissia;

po’ ppiendi l’acqua e falla bbulliri:
uarda štu cani, mi faci vviliri…
Forza Maria, spingi cchiù forti
štringi li tienti nfacci alla morti.

Menchia Pippinu, tu štai a bbabbari…!
Iessi dda ffori ca cqua no puè štari,
porta lu cani e fallu pisciari
ca quandu tuerni ti ticu ć’à fari.

Brava Maria, cuntinua ccussini
tu tici noni, iu ticu ti sini
e dalla fermi nna bbedda spingiuta
cu nasci Crištu alla prima chiangiuta.

Zzicca Maria, e viti ć’à fattu
ca ti nnu rrei è lu megghiu litrattu…
Mo’ ca mi servi Pippinu no nć’eti:
sulu štu cani šta mmienz’a lli pieti.

TRINITAPOLI - MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI = 59 -52

TRINITAPOLI - MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI = 59 - 52

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale. 6, Mazza 6, Passante n.e.,, Voglino 6, Scalera 4, Risolo 5, Monna 2, Cpodieci, Carriero C. n.e., De Maria 23. Allenatore: Massimo Distante.

TRINITAPOLI: Loprieno 4, Basanisi n.e., Lovino 9, Castro 9, Di Lauro 9, Barbaro n.e., Basanisi C. n.e., Piarulli 11, Totaro 10, Arbore 7. Allenatore: V. Losito.

Arbitri: Lobascio di Ruvo di Puglia e Lorusso di Altamura.

Parziali:18-17 14-7 6-21 27-7

Torna ancora a mani vuote la Mens Sana 2MD Mesagne che perde anche nell'ultima gara dell'anno contro un modesto Trinitapoli. Per ritornare alla vittoria i mensanini dovranno rinviare l'appuntamento al nuovo anno. La Mens Sana si presente in campo con Risolo, Scalera, De Maria, Voglino e Alessandro Carriero. Risponde il Trinitapoli con Lovino, Piarulli, Totaro, Di Lauro e Arbore.Subito equilibrio tra le due formazioni con i mesagnesi più fluidi in attaco rispetto alle ultime prestazioini. Tenuto fuori dalla partita, con una difesa asfissiante, il terminale dell'attacco dauno Arbore, realizza 10 Piarulli, mentre De Maria (23) inizia a bucare la retina avversaria. Al 5' il Mesagne è in vantaggio 8-10, mentre il primo tempino si chiude sul 18-17 con Mazza che sostituisce Risolo. La partita non è bella, anzi si notano tanti errori tra le due compagini frutto di nervosismo per la posta in palio. Nel secondo quarto i mensanini vanno in black out con i problemi di sempre. Al 5' il Trinitapoli tenta di scappare ed è 24-19 con canestri di Totato e Di Lauro, Monna rileva De Maria e Risolo sostituisce Scalera. Al riposo lungo la squadra di coach Losito è in vantaggio 32-24. Il rientro in campo coach Distante toglie uno spento Carriero con 7 palle perse e prova Monna nel ruolo di play. Per la Mens Sana 2MD Mesagne inizia una marcia trionfale e Un micidiale parziale di 0-15, nei primi cinque minuti, ribalta l'inezia della gara portando i mensanini in vantaggio 32-39. Finalmente si vede in campo un attacco degno di questo nome con la squadra al servizio di De Maria il quale realizza 13 punti, aiutato da Risolo e Mazza. Alla fine del terzo periodo la Mens Sana è in vantaggio 38-45. Nell'ultimo periodo ritorna la Mens Sana delle ultime giornate. La squadra si disunisce, molla in difesa e il Trinitapoli ne approfitta per tornare in partita. Monna e Risolo abbandonano il campo per raggiunto limite dei falli. Un parziale di 27-7 ribalta il risultato e consegna la vittoria alla formazione foggiana, nonostante a 1'32 dal termine i mensanini erano ancora a -3 sprecando banalmente alcuni attacchi. Per i mensanini la classifica continua ad essere precaria anche se le dirette concorrenti continuano a perdere. Adesso qualche giorno di vacanza, prima di tornare in palestra per preparare l'ultima gara del girone di andata contro l'Assi Brindisi, prevista per il 3 gennaio.

www.menssanamesagne.it

venerdì 19 dicembre 2008

LIVIO IAIA TORNA ALLA MENS SANA MESAGNE


LIVIO IAIA TORNA ALLA MENS SANA MESAGNE
Proviene dall'Armani Jeans Milano



Le ragioni di una scelta di vita. Livio Iaia, 18 anni - 2,05 - ruolo centro e grande speranza del basket nazionale torna a giocare con la Mens Sana Mesagne. Nel 2005, dopo la trafila nel settore minibasket allenato da Gianpaolo Amatori, lascia la società mesagnese e la sua famiglia per fare il grande salto nella pallacanestro che conta. Giovanissimo si trasferisce a Casalpusterlengo, nella lontana Lombardia, in uno dei settori giovanili più importanti e qualificati del panorama nazionale, per tentare la scalata nel grande basket. Rimane due anni nella società del piccolo centro in provincia di Lodi, situato nella Bassa Lodigiana. dove disputa i campionati giovanili per effettuare alla fine della stagione il grande salto. Livio Iaia si trasferisce alla corte dell'Armani Jeans Milano, una delle società più blasonate della pallacanestro internazionale. Oltre a giocare con gli Under 19 e a partecipare alle finali nazionali a Pordenone, Livio viene inserito nel roster della squadra senior che partecipa al campionato di serie A1. Coach Zare Markovsky lo vuole nella lista dei 18 atleti che parteciperanno alla Eurolega. Tutto procede nel migliore dei modi, si allena tra gli altri con Danilo Gallinari, con il play dell'Ostuni Stefano Gentile ed esordisce in serie A1 a Rieti. Poi un grave infortunio di gioco a Cantù durante una gara Under 19 e la vita per Livione cambia ancora. La difficile fase di rieducazione, i tanti sacrifici sempre lontano dalla famiglia e dagli amici mesagnesi, condizionano fortemente le future scelte dell'atleta mesagnese. Al termine della stagione sportiva, senza avere mai ripreso in pieno la condizione fisica ottimale, lascia Milano richiesto da tante società professionistiche. Fortitudo Bologna, Salsonica Rieti, Roseto degli Abruzzi e New Basket Brindisi sono solo alcune delle formazioni interessate al pivot mesagnese. Il grave infortunio subito in Brianza però lascia il segno, lo allontana dai campi di gioco e lo porta a rinunciare, almeno per il momento, ai grandi palcoscenici del basket nazionale per fare ritorno a casa. Riprende con impegno gli studi interrotti per il gravoso impegno da atleta professionista e ogni tanto fa capolino in palestra per fare due tiri. Ritorna l'amore per la palla a spicchi e, complice le insistenze del diggi mensanino Gianfranco Mellone, decide di ritornare in campo. Piccoli passi in silenzio e tanto sudore in palestra per riprendere una condizione tecnico-atletica accettabile. Si allena con il roster che partecipa alla serie C regionale e i compagni di squadra, tra i quali gli esperti Risolo e De Maria, lo aiutano a riprendere. Ritorna l'entusiasmo, la passione, la voglia di lottare per un amore mai dimenticato. Torna in campo e lo fa tra tanti mesagnesi nel derby Under 19. I compagni di squadra esultano, come esulta coach Massimo Distante che spera di utilizzarlo in serie C. Un anno di transizione e poi Iaia, solo se lui lo vorrà, potrebbe rientrare nel grande circo del basket nazionale. Per il momento è tornato a difendere la causa mensanina, aspettando il ritorno del suo vecchio amico Sergio Rubino.

Foto: Livio Iaia e Carlton Myers

mercoledì 17 dicembre 2008

LA SANITA' E' MALATA?

La Sanità è malata?
Progetti e Piani per migliorarla
Giovedì 18 Dicembre 2008
ore 18,00 c/o Aula Consiliare – Mesagne

Intervengono
TONI MATARRELLI
Segretario Provinciale PRC

ANTONIO MACCHIA
Segretario Provinciale CGIL FP Sanità
RODOLFO ROLLO
Direttore Generale ASL Brindisi
ETTORE ATTOLINI
Dir. Area Program. e Assistenza Ospedaliera ARES Puglia
TOMMASO FIORE
Consulente Sanità Presidenza Regione Puglia

domenica 14 dicembre 2008

NON VEDONO NON SENTONO MA PARLANO

NON VEDONO NON SENTONO MA PARLANO


L’intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, le notizie di stampa sullo tsunami giudiziario che sta per colpire le Giunte del centro sinistra e i rispettivi partiti in diverse città d’Italia, le accuse dell’ex assessore regionale Francesco Saponaro della Giunta Vendola, le dichiarazioni di Arturo Parisi, del veltroniano Giorgio Tonini, di Sergio Cofferati e gli interventi di centinaia di lettori de “l’Unità”, tutto ciò sarebbe sufficiente a far desistere i rappresentanti politici ed istituzionali del centro sinistra di Mesagne a continuare in inutili e strumentali polemiche contro il Sindaco Incalza.
Ritengo utile citare autorevoli rappresentanti del Partito Democratico, insieme alla più alta carica istituzionale dello Stato, per dimostrare, attraverso le loro posizioni, l’assoluta mancanza di democrazia, trasparenza, libertà e onestà intellettuali dei “compagni SPA”, citando la copertina del settimanale “L’Espresso” della scorsa settimana, i quali fanno finta di non ricordare ciò che hanno fatto negli anni del governo della sinistra e continuano a far finta di non vedere e di non sentire ciò che gli stessi rappresentanti del proprio partito denunciano sulle pagine dei giornali.
Intervenendo a Napoli, presso la sede della Confindustria, Giorgio Napolitano aveva sottolineato “l'ultimo quindicennio di scelte politiche quanto meno discutibili”, aveva aggiunto che eravamo in presenza di una ''clamorosa caduta di attenzione, di interesse, di volonta' politica nel riproporre il problema Mezzogiorno'' rilevando un impoverimento ''morale e culturale della politica''. Tutti conoscono le scelte politiche della Giunta Iervolino a Napoli e della Giunta regionale Bassolino che si sono palesate nel completo fallimento sulla vicenda dei rifiuti, con conseguenze giudiziarie ben note e spreco di denaro pubblico per milioni di euro. Proprio sui rifiuti a Mesagne i consiglieri comunali del centro sinistra hanno il coraggio di parlare, dimenticando ciò che hanno lasciato in eredità alla Giunta Incalza: un parco mezzi fatiscente, uno spreco di risorse pubbliche per centinaia di migliaia di euro per una “differenziata” inesistente, il problema dei lavoratori socialmente utili non risolto.
Hanno il coraggio di parlare di trasparenza nella gestione della Cosa Pubblica nel nostro Comune proprio il giorno in cui il senatore Tonini del PD, ad una domanda del giornalista se c’è una questione morale nel Partito Democratico, dichiara che “ci sono zone grigie tra amministrazione e affari, professionismo politico con tratti di cinismo e gestione del potere fine a se stesso”. Le considerazione del Senatore appaiono appropriate per quella che è stata la gestione del nostro Paese nelle passate giunte del centro sinistra. Infatti come non ricordare l’utilizzo di imprese artigiane e cooperative vicine ai politici del centro sinistra mesagnese e le legittime denunce degli esclusi che lamentavano che a prendere i lavori erano sempre gli stessi!
Sono convinto che i dirigenti del partito Democratico hanno perso il contatto con la gente, intervengono per accreditarsi al loro interno, perdono e ci fanno perdere tempo in lunghe disquisizioni sull’uso improprio del termine “possesso”, attaccano il Sindaco sulla questione della Leroy Merlin pensando che i nostri concittadini abbiano dimenticato la totale “lottizzazione” compiuta dagli amministratori del centro sinistra nella vicenda AUCHAN dove non solo si poteva sperare di essere assunto se parente o simpatizzante dei “diessini” e dei partiti del centro sinistra, ma che addirittura si faceva pagare all’AUCHAN il legale individuato dall’Amministrazione Comunale a tutela degli interessi della collettività, il quale “professionista” si vanta di non aver goduto dei benefici della “politica” dimenticandosi delle migliaia di euro fatturate alle Pubbliche Amministrazione (non ha goduto solo delle risorse pubbliche del Comune di Mesagne). Forse è utile che i Giovani Democratici del Partito Democratico, quelli non coinvolti da rapporti di parentela e d’interessi con i politici del centro sinistra, anziché indignarsi contro il Sindaco Incalza, chiedano conto ai loro referenti politici sul sistema clientelare praticato in modo scientifico in tutti i settori della vita pubblica del Paese.
In verità la sinistra ha fallito! Ha tradito le speranza di centinaia di migliaia di giovani che hanno creduto nella possibilità di affermarsi grazie alle proprie competenze. Chi non ha voluto soccombere al sistema di potere del centro sinistra è stato costretto a lasciare la propria Città. Si era accorto che ciò che la sinistra dichiarava nelle piazze veniva negato dagli stessi uomini, nelle stanze del potere, nella prassi quotidiana delle clientele e del malgoverno. Ha tradito i valori fondamentale della democrazia, della partecipazione, della trasparenza e della libertà. Milioni di lavoratori onesti hanno creduto nelle forze di sinistra quale baluardo contro la corruzione e per un Paese libero da vincoli inutili che li aiutasse ad affermare le proprie competenze ed a migliorare le proprie condizioni di vita. Si sono accorti della doppiezza di questa gente, si sono accorti che quei valori sono stati calpestati in spregio agli impegni che pure erano stati assunti in tanti anni di lotte e di manifestazioni. Li hanno bocciati non votandoli. Hanno scelto di votare il centro destra. La stessa cosa è avvenuta a Mesagne. Hanno scelto Vincenzo Incalza perché di lui si fidono, lo hanno scelto per ben due tornate elettorali bocciando i candidati del centro sinistra.
I cittadini mesagnesi sono fieri e orgogliosi di aver votato Incalza ed il centro destra, hanno riposto in noi la speranza di poter cambiare questo Paese, di questi i più orgogliosi sono proprio quelli che negli anni precedenti avevano votato a sinistra, dimostrando coraggio e a testa alta possono dimostrare di essere liberi di scegliere senza vincoli di partito e di appartenenza, liberi di cambiare idee politiche per affermare quei valori che strumentalmente sono stati ricondotti in angusti ambiti della sinistra o della destra ma che in realtà, nel 2008, non possono essere ritenuti patrimonio di una sola parte politica.
A proposito della questione morale in riferimento alle vicende giudiziarie che vedono coinvolti diversi amministratori del centro sinistra, in un intervista al segretario Veltroni, il Corriere della Sera intitolava “Non difendiamo l’indifendibile” e, il giorno successivo, Arturo Parisi ha dichiarato:” Questa è la nostra questione morale. Son le parole che con troppa leggerezza abbiamo lanciato verso il cielo, a ricadere come macigni pesanti sulle nostre teste”. Meditate signori del centro sinistra di Mesagne!

Mesagne, lì 8 dicembre 2008 Dott. Cosimo Dimonte

MENS SANA GRUPPOOTTO BRINDA AL PRIMO SUCCESSO

MENS SANA GRUPPOOTTO BRINDA AL PRIMO SUCCESSO


MENS SANA GRUPPOOTTO MESAGNE - SAN PIETRO = 56 - 53

MENS SANA GRUPPOOTTO MESAGNE: Resta 3, Caiulo 3, Magrone 2, Salamina A. n.e., De Nitto 13, Salamina F. 3, Salamina M.R. n.e., Tortorella n.e., Carlino 19, Belfiore 13. Allenatore: Angelo Greco.

SAN PIETRO: Belve 4, Furone 17, Passiatore 4, Cuomo n.e., Ciurlo, De Stradis 10, Arnesano, Fago 16, Uberto 2, Patera. Allenatore: Felice Rizzo.

Parziali: 15-20 12-9 11-16 12-8

Arbitri: Ligorio di Francavilla e Nigro di Latiano.

sabato 13 dicembre 2008

MESAGNE E GLI EPISODI CRIMINALI

A SINISTRA Movimento Politico Antilberista e PacifistaMesagne

MESAGNE E GLI EPISODI CRIMINALI: PREOCCUPAZIONE ALTISSIMA E REAZIONE ADEGUATA

L’episodio criminoso che ha colpito Enzo Neve, imprenditore e cittadino attivo, al di là della rudimentalità con cui si è svolto è un evidente segnale che nella nostra città la lotta per la legalità subirà sempre un contrasto notevole.
Enzo Neve poteva essere colpito per diverse ragioni, e gli inquirenti indagheranno per stabilire quali di queste potrà essere quella giusta, ma è proprio questa esposizione subito intimidita che rappresenta il livello insopportabile per la coscienza civile della nostra comunità.
A Mesagne la resistenza democratica, il confronto dialettico, lo scontro aspro, la lotta per la legalità devono essere assicurate in ogni caso e senza nessuna limitazione e per questa ragione il Movimento A Sinistra è allarmato e impegna tutte le istituzioni, nei vari livelli di responsabilità, a garantire che tutto ciò possa proseguire in questa città con rinnovato vigore.
Ancor di più va ritrovato questo slancio unitario delle Istituzioni, delle forze sociali e politiche se il bavaglio lo si vuole mettere al tentativo, difficile ma necessario, di realizzare in questa nostra comunità una rete antiracket autentica ed efficace. Da anni si lavora in questa direzione e ogni passo deve essere sostenuto e difeso, compresa quest’azione tesa a coinvolgere il numero maggiore di imprenditori, commercianti e artigiani possibili.
Siamo consapevoli che la criminalità non ha masi smesso di aggredire la parte sana della nostra città ed abbiamo il timore di ritenere che da anni, qui come in altre regioni d’Italia, conviva con essa con modalità più tollerabili e contigue, creando una larga zona d’ombra dove forti sono le ambiguità e le convivenze. Per questa ragione siamo convinti che chi ha responsabilità di ogni tipo debba sentire forte il dovere di compiere atti e scelte che siano sempre limpide e trasparenti altrimenti la lotta per la legalità si annacqua fino a divenire sterile.
Il Movimento A Sinistra per la parte che lo riguarda, nel nostro caso nell’ambito politico, proseguirà sempre a tenere alta la tensione affinché l’agire politico e amministrativo sia sempre improntato al massimo rigore, al rispetto scrupoloso delle leggi, con percorsi condivisi e trasparenti, annullando ogni forma di privilegio per chiunque. Crediamo che se insieme si agisce in questa direzione si rafforza il fronte a difesa della legalità. In caso contrario c’è il rischio di pronunciare solo parole vuote prive di significato ed inutili divengono le solidarietà velocemente espresse.
Mesagne, 13 dicembre 2008
A SINISTRA Movimento Politico Antilberista e PacifistaMesagne

COMUNICATO STAMPA PRESIDENZA CONSIGLIO COMUNALE - MESAGNE


COMUNICATO STAMPA PRESIDENZA CONSIGLIO COMUNALE - MESAGNE

“Il Maresciallo d’Italia Giovanni Messe (1883-1968) è stato un uomo, un cittadino mesagnese, che ha attraversato la storia, la grande storia, essendo stato protagonista indiscusso per circa 50 anni del secolo appena passato delle vicende politiche e militari che hanno interessato l’Italia, l’Europa, il mondo”.
Questa dichiarazione del Presidente del Consiglio - F.Prettico - rappresenta la fotografia di un personaggio verso il quale la sua città natale, forse, ha ancora un debito di riconoscenza, di apprezzamento, di testimonianza.
A questo scopo l’iniziativa intrapresa dalla Presidenza del Consiglio che coordinerà un Comitato Promotore, in via di definizione, e con il supporto di un apposito Comitato Scientifico, scandaglierà ancora di più la figura dell’ultimo Maresciallo d’Italia.

Mesagne non parte dall’anno zero. Studiosi, storici ed appassionati hanno approfondito la figura di Messe già in passato. Molti a livello nazionale ed anche locale (Luigi Argentieri, Marcello Ignone, Domenico Urgesi, ecc.). Come pure l’ Amministrazione Comunale è stata protagonista con un convegno scientifico (nel 2000) a seguito del quale ha anche prodotto e pubblicato gli atti.

Il prossimo 18 dicembre (ore 18 auditorium del Castello), in occasione del 40° anniversario della morte (18/12/1968), il Comune di Mesagne intende ricordarlo alla comunità grazie agli apporti della Prof.ssa Rosita Orlandi dell’Università degli Studi di Bari che terrà il discorso commemorativo e del figlio dell’Illustre concittadino dott. Gianfranco Messe.
Nella stessa occasione, a cura dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sarà intitolata la locale sezione al Maresciallo d’Italia Giovanni Messe.

All. INVITO

venerdì 12 dicembre 2008

COMUNICATO DAL POPOLO DELLA LIBERTA'

IL POPOLO DELLA LIBERTA'
Coordinamento di Mesagne

ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI

LUNEDI' 15 DICEMBRE 2008 ALLE ORE 17
PALAZZO MUNICIPALE

Intervengono:

ON. LUIGI VITALI COMMISSARIO PROVINCIALE PDL-FI
AVV. MAURIZIO FRIOLO COMMISSARIO PROVINCIALE PDL-AN


Il Coordinamento Cittadino

giovedì 11 dicembre 2008

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - N.P. MOLA DI BARI = 54 - 61



MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - N.P. MOLA DI BARI = 54 - 61


MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale. 4, Mazza 9, Barletta n.e., Voglino 4, Scalera 1, Risolo 4, Monna 8, Mitrotti, Carriero N., De Maria 24. Allenatore: Massimo Distante.


MOLA DI BARI: Vukovic 11, Giampietro 4, Melogno 8, Lombardi 17, Iannone 8, Giuffrè 25 Sicolo 3, Picuno 2, Scannicchio n.e., Avallone 3. Allenatore: Donato Cassano.


Arbitri: Mottola di Taranto e D'Errico di Pulsano.


Parziali: 5-16 20-18 7-20 22-7


Una Mens Sana 2MD Utensili Mesagne a corrente alternata cede di misura al forte Mola di Bari. Partenza a handicap per i mensanini che ancora una volta dimostrano la cronica difficoltà a trovare la via del canestro. Il Mola schiera il montenegrino Vukovic, l’argentino Melogno, Lombardi, Iannone e Giuffrè. Il Mesagne risponde con Risolo, Carriero Alessandro, Scalera, De Maria e Voglino. L’inizio è costellato da tanti errori per entrambe le squadre con Lombardi (17) che, immarcabile per la difesa mesagnese, realizza 12 punti nel primo quarto. Imbarazzante la Mens Sana che con un canestro di De Maria e tre liberi di Risolo chiude il primo tempino sul 5-16. Al rientro in campo con Monna (8) 3/4 nei liberi, 1/2 da due e 2/5 da tre, al posto di Risolo e Mitrotti al posto di Voglino, i mensanini giocano un’altra partita. Difesa più attenta, attacco più fluido contro la zona molese e De Maria (24) 3/4 nei liberi, 6/11 da due e 3/9 a finalizzare le azioni dei mesagnesi. Buona la prestazione in cabina di regia del giovanissimo Alessandro Carriero che arricchisce il suo bagaglio di esperienza nella difficile sostituzione di Sergio Rubino, ancora infortunato, e Paolelli fuori squadra. Nel Mola Iannone e Giuffrè tengono a distanza il recupero della Mens Sana. Al riposo lungo i ragazzi di coach Cassano sono in vantaggio 25-34. Al rientro in campo la Mens Sana torna quella già vista il primo periodo. Subito un parziale di 2-9 porta il Mola sul 27-43 per chiudere il terzo tempo 32-54. Nell’ultimo quarto viene fuori l’orgoglio mensanino, quello già visto tante volte lo scorso anno. Difesa aggressiva a tutto campo e soluzioni ponderate in attacco. Il Mola, in difficoltà, cerca di limitare i danni anche se i soli 7 punti realizzati nell’ultimo periodo mettono in risalto il recupero di De Maria e compagni. Adesso doppio turno in trasferta per i mensanini impegnati domenica a Barletta per poi fare visita al Trinitapoli. La situazione in classifica è diventata deficitaria e bisogna quanto prima ritornare alla vittoria per allontanarsi dalla zona critica.

venerdì 5 dicembre 2008

Il Comitato Regionale VIA e le incompatibilità del rigassificatore

Il Comitato Regionale VIA e le incompatibilità del rigassificatore
La società costruttrice Brindisi LNG (alias British Gas) commenta il parere negativo espresso dal Comitato VIA della Regione sulla costruzione del rigassificatore affermando di considerare la realizzazione dell’impianto nel sito di Capo Bianco una «priorità» per i propri interessi ed un fatto «essenziale per la Puglia e per l’intero paese». Prendiamo atto che la Brindisi LNG esplicita ciò che abbiamo sempre saputo e cioè che vuole ad ogni costo costruire il rigassificatore nel porto in barba alle vocazioni del territorio ma ci sembra davvero incredibile che essa si arroghi il diritto di stabilire, al posto dei competenti organi istituzionali, quali siano i veri interessi nazionali e e della nostra comunità.
Il Comitato VIA si è quindi pronunciato per la incompatibilità ambientale dell’impianto ed ha precisato di non rinvenire nel progetto concrete ricadute positive per l’economia locale.
Ancora una volta cogliamo l’occasione per sottolineare l’estrema pericolosità dell’impianto perché progettato nelle adiacenze del centro abitato e la sua assoluta incompatibilità con il programma economico e sociale delle istituzioni locali, inconciliabilità di recente ribadita con ogni determinazione dai vertici di tali istituzioni. Così come ricordiamo anche l’incompatibilità morale di certi comportamenti che hanno segnato l’intero iter autorizzativo per come emergono dalle notizie sugli sviluppi dell’inchiesta penale in corso.
Brindisi, 4 dicembre 2008

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

giovedì 4 dicembre 2008

INCONTRO CON L'AUTORE ANTONIO CORTESE


Mercoledì 16 dicembre 2008 alle ore 17:30 presso l'Auditorium del castello di Mesagne incontro con l'autore Antonio Cortese

martedì 2 dicembre 2008

Chi ha rotto gli argini? (di Augusto Guarini)

CHI HA ROTTO GLI ARGINI ?

Non riesco a trovare il termine giusto per definire coloro i quali, nella consapevolezza che la città sta attraversando un periodo estremamente delicato dal punto di vista economico (forse anche per colpa loro), con problemi e situazioni estremamente critici, si astiene dall’essere propositivo nella ricerca di soluzioni nuove, nasconde le proprie conoscenze, ma soprattutto, ed è questo il peggior difetto, ostacola il lavoro dell’amministrazione facendo perdere tempo ed energie, costruendo accuse e stravolgendo la verità sui buoni propositi e sulle aperture del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale.
L’attività quotidiana che il Sindaco svolge, lo porta ad ascoltare i bisogni della collettività e spesso, troppo spesso, lo mette di fronte a situazioni disperate.
Il nostro Sindaco è una persona che ascolta tutti, anche coloro che non hanno appuntamento ed anche nei giorni non stabiliti, ci si rivolge a lui perché è una persona che sa ascoltare, perché è onesta e perché è il Sindaco di tutti.
Cosa deve fare un bravo Sindaco dopo aver ascoltato?
Cosa deve fare un bravo Sindaco se capisce che alla base di questi problemi c’è la mancanza di lavoro?
Il Sindaco ha il dovere di risolvere il problema o di segnalarlo a chiunque lo possa risolvere, senza ricattare, senza prevaricare….
BRAVO SINDACO!! Sono fiero di te per le eventuali segnalazioni di persone bisognose che hai fatto a Leroy Marlin (sperando siano state raccolte).
Sono sicuro che a criticare il Sindaco siano esponenti politici che per esperienza (tanta esperienza) sanno distinguere la differenza tra le ”raccomandazioni” e le segnalazioni fatte in questa circostanza.
Faccio altresì fatica raccogliere le osservazioni fatte dal candidato Sindaco del centro sinistra Molfetta in merito alla scelta del Sindaco Incalza di avvalersi della collaborazione del Dottor Cosimo Dimonte, a suo avviso pagato molto lautamente con i soldi della collettività; vorrei ricordare a chi “si fosse messo in ascolto in questo momento”, che la passata amministrazione di centro sinistra, pagava molto più lautamente il collaboratore scelto dal Sindaco (trenta denari in più) e che la vicina Amministrazione Provinciale (governata dal centro sinistra) per il suo staff di presidenza composto da 4 consulenti come il dottor Dimonte spende (secondo quanto riportato dai giornali e non smentito dagli interessati) 496.659 euro, ergo oltre 10.000,00 euro al mese.
Colgo l’occasione per ricordare all’avvocato Molfetta di rispondere a quanto da me richiestogli in Consiglio Comunale quando lo pregai di chiedere scusa per aver affermato di “assessori sorpresi più di una volta con le mani nella marmellata ed altri che vedremo…” o in alternativa di esplicitare meglio quanto affermato così da darci la possibilità di difenderci legalmente allo stesso modo di quando fu affermato “INCALZA E’ UN BUGIARDO”. Non è mai troppo tardi per chiedere scusa….
Sono sicuro che il Sindaco Incalza non è un bugiardo ed è noto a tutti che è una persona che ascolta e sa ascoltare per questo motivo mi riesce estremamente difficile credere come un gruppo di mamme spontaneamente abbiano minacciato di ritirare i propri figli dalle mense, ben sapendo che qualora non fosse stata chiara l’intenzione dell’Amministrazione Comunale che nel rispetto di quanto impone la legge farà un bando di gara per l’assegnazione delle mense scolastiche, salvaguardando il personale attualmente in servizio e vincolando chi andrà a gestire a mantenere salve tutte le condizioni in essere a favore dei bambini, ivi compresa la preparazione delle pietanze negli stessi plessi scolastici, l’Amministrazione Comunale e il nostro Sindaco non si sarebbero certamente sottratti a chiarire alle mamme, ai giornalisti ed alle cooperative quanta trasparenza c’è in questi atti amministrativi.
Così come ho detto in Consiglio concludo:
E’ vero i partiti sono il sale della democrazia…. Ma troppo sale fa male……quindi anteponiamo, tutti, gli interessi della città a quelli dei partiti.

AUGUSTO GUARINI
CONSIGLIERE COMUNALE INDIPENDENTE

PIETA' PER L'ELETTORATO PROGRESSISTA

Pietà per l’elettorato progressista
Ma i gruppi dirigenti dei partiti del vecchio centrosinistra riescono ad immaginare la delusione, la mortificazione e persino la rabbia di tanti cittadini nel momento in cui apprendono dalla televisione o dai giornali le imprese di questi campioni del doppio gioco e dello sgambetto che si consumano in interminabili diatribe mentre la casa brucia e vanno in rovina speranze e progetti di ripresa? Si rendono conto di quanto le loro ambizioni ed i loro personalismi, che non hanno nulla a che fare con una corretta dialettica interna, sono lontani dai drammi sociali del nostro tempo e dalle attese dei lavoratori e dei cittadini meno tutelati? Di seguito articolo di Michele Di Schiena.

Pietà per l’elettorato progressista
La sinistra radicale, che ha pagato nelle ultime elezioni politiche con l’esclusione dal Parlamento il prezzo di certe ambiguità e di certe discutibili scelte, invece di riprendere il processo unitario all’insegna della solidarietà tra le sue componenti e dell’innovazione politica, si divide aspramente fra le formazioni che ne fanno parte e all’interno di alcune di esse fra coloro che vagheggiano un coagulo di forze comuniste tutte centrate sulla propria identità con un forte richiamo al passato e quanti vorrebbero costruire un soggetto unitario alternativo al sistema dominante ma pluralistico nelle sue componenti culturali ed aperto al confronto col Partito Democratico. Voci diverse, accese rivalità ed assenza di un cammino comune necessario per interpretare la domanda di un radicale cambiamento proprio nel momento in cui questa domanda riceve credibilità e forza dagli esiti drammatici di una crisi finanziaria e di una recessione economica che mettono a nudo il pauroso fallimento delle politiche liberiste.
Per il momento quindi nessuna schiarita a sinistra ma tempo cupo e fortemente perturbato anche nel Partito Democratico sul quale grava la responsabilità di gestire in modo appropriato il consenso del 33% dell’elettorato ottenuto nelle recenti elezioni politiche nonché il dovere, assunto esplicitamente all’indomani del voto, di dare voce nella Camera e nel Senato alle sensibilità e agli umori della sinistra di alternativa rimasta priva di rappresentanza parlamentare. E’ davvero desolante lo scenario dei conflitti scatenati nel citato partito da aree interne che, ben oltre la vecchia esperienza delle correnti, si costituiscono in una sorta di “partiti nel partito” sotto le mentite spoglie di associazioni culturali. Aree che, andando alla strumentale ricerca di fantomatici dissensi dalla linea dell’on.le Veltroni che tutti avevano in qualche modo chiamato alla guida del partito, spendono le loro energie per mettere in difficoltà l’attuale leadership. E lo fanno mentre la segreteria del PD è faticosamente impegnata a costruire la struttura del partito ed a misurarsi con gli errori e le arroganze del Governo e con i gravi problemi provocati da una crisi economica che scuote l’intero pianeta.
E’ come se l’on.le Veltroni sia stato mandato ad affrontare una difficilissima campagna elettorale dall’esito negativo scontato da chi cerca oggi di togliergli il terreno sotto i piedi per costringerlo alla resa senza avvertire la minima preoccupazione per le conseguenze del proprio operato facendo così un ambitissimo dono all’on.le Berlusconi proprio mentre incomincia a scricchiolare, sotto il peso di una crescente protesta popolare, il trono sul quale il Cavaliere si era baldanzosamente assiso. Quel Berlusconi che tenta in ogni modo di isolare il PD definendo incompatibili o eversive tutte le forze che potrebbero con esso allearsi: ieri la sinistra radicale, oggi l’Italia dei Valori dell’on.le Di Pietro e domani in ipotesi l’Udc dell’on.le Casini. Ciò che accade nel PD appare allora davvero sconfortante: da una parte, offerte di collaborazione condite da malcelate minacce, interviste aspramente critiche che indeboliscono la guida del partito, manovre sottobanco, suggerimenti ad avversari su “pizzini” di giornale nel corso di trasmissioni televisive, scoperto sostegno a parlamentari come il sen. Villari in conflitto con le scelte della segreteria e, dall’altra, reazioni a volte scomposte che superano l’ambito della legittima difesa e che finiscono comunque per alimentare un’inammissibile rissa interna. «E se non piangi (elettore di sinistra ed elettore riformista) di che pianger suoli?» .
Ma si domandano i gruppi dirigenti dei partiti del vecchio centrosinistra nel suo complesso, dalle frange più radicali della sinistra alle aree più moderate del Partito Democratico, come reagiscono di fronte a questo deprimente spettacolo i loro elettori? Riescono ad immaginare la delusione, la mortificazione e persino la rabbia di tanti cittadini nel momento in cui apprendono dalla televisione o dai giornali le imprese di questi campioni del doppio gioco e dello sgambetto che si consumano in interminabili diatribe mentre la casa brucia e vanno in rovina speranze e progetti di ripresa? Si rendono conto di quanto le loro ambizioni ed i loro personalismi, che non hanno nulla a che fare con una corretta dialettica interna, sono lontani dai drammi sociali del nostro tempo e dalle attese dei lavoratori e dei cittadini meno tutelati? Domande destinate a restare senza risposta che sfociano in un’accorata richiesta: gli autori di questi malinconici comportamenti abbiano finalmente pietà dell’elettorato progressista e sappiano trarre da questo virtuoso sentimento le doverose conseguenze.

Brindisi, 26 novembre 2008
Michele DI SCHIENA

lunedì 1 dicembre 2008

LA GIUSTA RACCOMANDAZIONE (a cura di Pompeo Molfetta)

LA “GIUSTA” RACCOMANDAZIONE

Le dichiarazioni rese dal Sindaco, con cui ha inteso precisare che nello svolgimento ordinario delle sue funzioni egli non “raccomanda” ma si limita a “segnalare”, hanno diffuso in città comprensibile sconcerto. Si tratterebbe ora di capire quale sia secondo la personalissima concezione del Sindaco la differenza tra le due pratiche rispetto ai criteri di trasparenza e correttezza su cui tanti proclami il centro-destra aveva lanciato in campagna elettorale. Nell’ambito dello svolgimento di un incarico di pubblica responsabilità, si fa in effetti non poca fatica ad accettare la distinzione tra la “raccomandazione”, che rappresenterebbe una pratica ingiusta, disdicevole, esecrabile, immorale e talvolta penalmente perseguibile, e la “segnalazione”, che sarebbe invece atto lecito, nobile addirittura, e caritatevole in quanto mira ad aiutare le persone e le aziende più in difficoltà. In tutta evidenza è questa un’impostazione completamente inaccettabile, che oltre ad essere fondata su una logica un po’ troppo contorta, appare in contrasto con i criteri più elementari di trasparenza, nonché contraria allo spirito delle direttive relative alla gestione della cosa pubblica. Sono gravi dunque le parole del Sindaco, come i comportamenti che egli stesso ha confermato di aver tenuto perché lesive dei diritti di tutti i cittadini che hanno ancora il coraggioso ardire di affidarsi alle vie consuete stabilite dalla legge per poter avere il sempre più raro posto di lavoro.
Ne si può indulgere su quanto è accaduto perché Incalza parla in buona fede o ancor peggio perché pare non rendersi conto che segnalando alcuni ha calpestato i diritti di tanti altri che si trovavano nelle stesse o peggiori condizioni ma che per costruirsi un’opportunità non hanno puntato a muovere a commiserazione il potente di turno. Egli sembra non accorgersi della grande responsabilità che ricopre con la carica di Sindaco, che deve essere di garanzia per tutti e con le modalità previste per il buon amministratore corretto e non quelle del buon padre di famiglia compassionevole. Il Sindaco inoltre, sostenuto irresponsabilmente anche dal vice-sindaco De Punzio, sembra non accorgersi che il suo tentativo di legittimazione culturale oltre che politico-istituzionale di quella che egli chiama “segnalazione” ha un potere di devastazione maggiore di ogni raccomandazione. Ci si deve allora chiedere quanto sia adeguato a ricoprire un simile incarico chi scivola così clamorosamente su un tema fondamentale della convivenza civile ed è a capo di un’amministrazione che in sei mesi è riuscita ad andare ben oltre ogni più fosca previsione.
Inadeguatezza peraltro confermata ed aggravata dalle spietate cronache dei consigli comunali di questi mesi in cui Incalza e la sua Giunta di centrodestra hanno affrontato, nella totale improvvisazione i nodi cruciali dello sviluppo economico del nostro territorio come l’Area Vasta, i programmi di Rigenerazione Urbana, i rapporti con Auchan. Ma anche, fuori dal “palazzo”, dalle voci non smentite di una cooperativa “degli amici” nata improvvisamente come una sorta di “multiservizi” pronta ad ereditare qualsiasi incarico pubblico. Ancor meno esaltante è stato l’assalto alle cariche direttive del centro polivalente anziani o vedere, vecchi e nuovi imprenditori, tirar fuori dai cassetti i progetti delle loro megalottizzazioni per riavviare investimenti speculativi sul terreno dell’edilizia residenziale o ricettiva. Ed infine non ci sfugge come stia diventando prassi amministrativa la gestione familista di incarichi e servizi pubblici.
Il centro-sinistra che dagli anni novanta ha contribuito a realizzare uno storico salto di qualità per la nostra città nonostante i grandi risultati in tutti i settori ha manifestato limiti, ha commesso errori ed è stato in grado di confrontarsi aspramente, al proprio interno e con la città, consumando anche fratture dolorose, eppure tentando di avviare un processo che porti ad un reale cambiamento di rotta, un processo che segni un rinnovamento alimentato in positivo proprio dalla consapevolezza di certi errori. Oggi invece bisogna limitarsi a prendere atto che Incalza e il centrodestra non rappresentano un’alternativa credibile, non possono lavorare al progresso della nostra città perché inadeguati, per un piano di governo che non hanno, per una concezione di buon governo che non gli appartiene. Limiti esorbitanti che di certo l’eventuale buona fede di una persona, quando non diventa ingenuità distratta, non può mascherare. E’ questo da oggi sotto gli occhi di tutti i cittadini: l’evidenza impietosa di un’inesorabile, insostenibile inadeguatezza politica.

Mesagne, 1 dicembre 2008
dr. Pompeo Molfettacapogruppo consiliare A Sinistra \ Rifondazione Comunista

N.P. CEGLIE - MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI = 73 - 62

N.P. CEGLIE - MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI = 73 - 62

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale., Mazza 6, Barletta n.e., Carriero N. 3, Voglino 11, Scalera 2, Risolo 13, Monna 2, Mitrotti 7, De Maria 18. Allenatore: Massimo Distante.

CEGLIE: Jonikas 8, Semeraro 9, Turnone 1, Rojas 5, Epicoco 8, Moschettini 8, Costabile 18, Bergonzoni 2, Ruggiero 12, Giacovazzo 2. Allenatore: F. Santoro.

Arbitri: Lorusso di Conversano e Volgarino di Castellana G.


Parziali: 19-15 14-15 23-13 17-19

Terza sconfitta consecutiva per la Mens Sana 2MD Mesagne che perde anche a Ceglie Messapica. Vince la squadra di Federico Santoro contro quella di Massimo Distante, il derby degli allenatori mesagnesi. Il Ceglie approfitta di un black out mensanino all'inizio del terzo tempo, per chiudere una partita sostanzialmente in equilibrio. Il Mesagne, senza Sergio Rubino, parte con Carriero Alessandro, De Maria, Voglino, Risolo e Scalera, mentre il Ceglie schiera gli stranieri Jonikas e Rojas con Costabile, Semeraro e Epicoco. Subito una tripla di Semeraro apre la gara al quale rispondono De Maria e Scalera per un 5-4 al 5'. Ancora equilibrio con il Ceglie che prova ad allungare e il Mesagne pronto a rincorrere. Il primo quarto si chiude sul 19-15. Anche il secondo tempo si apre con il Ceglie che prova a fuggire con due triple di Ruggiero (12) al quale risponde Voglino, il lituano Jonikas viene ben controllato da Scalera che gli lascia disponibili solo tiri liberi. Al 5' il Ceglie è a +8 (29-21), Monna sostituisce Scalera per falli e Mitrotti rileva De Maria. Recuperano i mensanini e vanno al riposo lungo sul 33-30. Al ritorno in campo si decide l'esito dell'incontro. Un break di 13-4 nei primi 5' (46-34) mette il Ceglie a distanza di sicurezza che gli permette di gestire tranquillamente il resto della gara. I soliti problemi per i mensanini che si disuniscono preferendo soluzioni individuali ai giochi di squadra. Alessandro Carriero in cabina di regia, accettabile la sua prova, dimostra in alcuni frangenti la carenza di esperienza dovuta esclusivamente alla giovane età. Ma i problemi più evidenti sono le tante palle perse e tutti i secondi tiri concessi agli avversari per la carenza dei rimbalzi difensivi dove si mette in evidenza il solo Monna. Chiude il terzo tempo il Ceglie sul 56-43 raggiungendo il massimo vantaggio. Nell'ultimo periodo prova a rientrare la Mens Sana Mesagne, ma la reazione è timida e senza la giusta convinzione che non cambia il predominio del Ceglie. Adesso bisogna necessariamente reagire perché la classifica mensanina si è improvvisamente girata verso il fondo, dopo un inizio di campionato confortante. Il prossimo turno la Mens Sana avrebbe dovuto incontrare il Mola di Bari, ma riposa per dare la possibilità a Voglino di partecipare ai campionati europei militari che si disputeranno la prossima settimana in Belgio.

mercoledì 26 novembre 2008

TENNISTAVOLO MESAGNE TRAVOLGE IL TARANTO


Tennistavolo Mesagne travolge il Taranto


Ognissanti all’insegna del successo per la ASD Tennistavolo Mesagne. Il gruppo milita in serie D2 girone C del campionato regionale. La squadra pongistica nel campo casalingo della scuola Giovanni XXIII ha vinto sonoramente contro avversari di valore. Il terzetto titolare costituito da Davide De Giuseppe (nella foto), Alberto Fiorino e Giuseppe Carbotta (alias “Carbottino” poiché ha un fratello maggiore altrettanto capace che milita in altre squadre di centro-italia) ha rasentato lo sbeffeggiamento degli avversari con una performance spaventosa del giocatore-presidente che si è tolto lo sfizio di chiudere un set con uno score di 11 a 0 (in gergo K8 o meglio “cappotto”). Tralasciando i parziali, la squadra mesagnese si è imposta sul Taranto Magna Grecia B con un 5-3 per nulla sofferto.
(nella foto Davide De Giuseppe, Presidente ed atleta di punta della Associazione

LE INACCETTABILI DICHIARAZIONI DELL'ON.VITALI

Le inaccettabili dichiarazioni dell’on. Vitali

Apprendiamo che l’on Luigi Vitali, commissario provinciale di Forza Italia, ha reso le seguenti dichiarazioni sulle dimissioni del sindaco Mennitti: “il problema di fondo è il rigassificatore … io non ho scelta tra lui (il Sindaco n.d.r.) e la posizione del Governo, devo seguire le indicazioni di Berlusconi a prescindere dalle vicende processuali in atto … Se Mennitti è per il no è meglio che non dia la propria disponibilità al ritiro delle dimissioni. Dovremo in quel caso cercarci un futuro candidato”.
Ci auguriamo che si tratti di un fraintendimento perché se le cose stessero come abbiamo avuto modo di leggere, ci troveremmo di fronte ad un fatto gravissimo che si colloca fra la provocazione e l’assurdo. In attesa di un’auspicata rettifica, per la malinconica ipotesi del silenzio o della conferma rileviamo quanto segue:
· l’on. Vitali fa giungere all’on. Mennitti un vero e proprio diktat con la sola motivazione secondo la quale egli deve “seguire le indicazioni di Berlusconi” senza una straccio di ragioni diverse e senza tenere in alcun conto la legittima autonomia del ruolo del Sindaco e delle prerogative dell’Ente locale nonché senza dare alcun peso agli orientamenti dei cittadini, agli interessi del territorio e alla tutela dell’incolumità delle nostre popolazioni;
· si tratta verosimilmente di una posizione personale dell’on. Vitali dal momento che non risultano in proposito deliberazioni degli organi direttivi di Forza Italia (non sappiamo peraltro se Forza Italia esiste ancora o se sia già confluita nel PDL del quale fa parte anche Alleanza Nazionale);
· la sortita dell’on. Vitali contraddice platealmente le posizioni ufficiali del suo partito che è sempre stato contrario – per come risulta dalle notizie dei mezzi di informazioni locali – alla realizzazione del rigassificatore a Capobianco (non quindi in altri siti del territorio provinciale) e per come emerge dalle scelte delle rappresentanze consiliari del Comune e della Provincia di Brindisi e della Regione Puglia (o.d.g. del 4 agosto 2005) che si sono sempre espresse col voto contro la costruzione dell’impianto nel predetto sito;
· l’on. Vitali sembra non tenere in alcuna considerazione l’esito (incerto per noi come per tutti i comuni mortali) della Valutazione d’Impatto Ambientale e della connessa consultazione delle popolazioni interessate, procedure tuttora in corso il cui risultato è auspicabile non sia già noto a qualcuno;
· sul riferimento, infine, che l’on. Vitali fa al processo penale in corso contro alcuni manager e dirigenti della British Gas per reati di corruzione e contro la predetta società per l’illecito amministrativo consistente nel non aver prevenuto simili reati, ci limitiamo a manifestare la nostra sorpresa che l’egregio parlamentare liquidi la questione con un candido “a prescindere dalle vicende processuali in atto”.
Il movimento di opinione di cui facciamo parte non si è mai politicamente schierato e neppure lo farà nella prossima campagna elettorale amministrativa. Ma non possiamo non rilevare lo sconcerto che nell’opinione pubblica locale provocano, se confermate, le dichiarazioni dell’on. Vitali anche per il modo col quale egli si rivolge al Sindaco Mennitti, colpevole solo di aver correttamente interpretato sul problema del rigassificatore diffuse e sentite sensibilità popolari.
Brindisi, 26 novembre 2008

Michele Di Schiena, Enrico Favuzzi, Teodoro Marinazzo, Maurizio PortaluriFabio Protopapa, Giorgio Sciarra, Pablo Zito

CARMELO SOLIMEO RICORDATO DALLA PRO LOCO


Carmelo Solimeo ricordato dalla Pro Loco


Un minuto di silenzio invocato dal Presidente della Pro loco in memoria di un socio di lungo corso. Già, Carmelo Solimeo oltre ai suoi impegni di redattore di altri tempi era anche socio della Pro loco, in omaggio alla sua indole amante della mesagnesità. In una riunione “tecnica” che era stata convocata per licenziare il bilancio preventivo della associazione relativo al 2009, il Presidente Gianfrancesco Castrignanò ha sottolineato lo spessore umano del compianto gentleman ed ha condiviso con la Assemblea il cordoglio di tutta la Associazione.
Tutti i soci hanno rispettato il silenzio imposto da una dipartita che ha lasciato gli occhi lucidi a tutti i presenti. Il Presidente, nel suo discorso di presentazione del bilancio preventivo, ha sottolineato il fatto che la pubblica Assise Comunale ha rivolto una stimabile istanza nei confronti di un cittadino meritevole ed ha chiesto di riflettere sulla importanza del Premio “Palma d’Oro Mesagnese” che pare stia diventando sempre più sentito dai cittadini.

IL CENTRO SINISTRA E LE SEGNALAZIONI DEL SINDACO

Il centro-sinistra e le “segnalazioni” del Sindaco

Si è svolto in data 25 novembre un incontro ufficiale, promosso dall’Amministrazione comunale di Mesagne, tra i rappresentanti dei gruppi Auchan-Leroy Merlin e le forze politiche, sociali e produttive per annunciare alla città la prossima apertura di un nuovo punto vendita commerciale e per aggiornare sullo stato dei rapporti tra il Comune ed il colosso multinazionale.

Nel corso dell’incontro il Sindaco ha dichiarato di aver “segnalato” ai responsabili amministrativi del gruppo Leroy Merlin alcune imprese artigiani locali per l’esecuzione di opere nella fase di realizzazione della nuova struttura ed alcuni giovani disoccupati per un eventuale loro assunzione nella rete distributiva.

Il Sindaco ha altresì lasciato intendere che questa delle “segnalazioni” è una prerogativa che appartiene alle sue funzioni, che egli ha fin qui cercato di svolgere con misura, equilibrio ed equità nella logica di aiutare coloro che gli manifestano il bisogno.

Queste affermazioni hanno prodotto sbigottimento e sconcerto tra gli intervenuti poiché lascerebbero supporre che il Sindaco nella sua veste e per la sua autorità abbia voluto pubblicamente legittimare e istituzionalizzare il meccanismo della “raccomandazione”. Chiediamo al Sindaco pertanto di esplicitare meglio o, in subordine, rettificare il suo pensiero prima di avviare sulla questione ulteriori iniziative politiche.

Mesagne, 26 novembre 2008

Partito Democratico - A Sinistra \ Rifondazione Comunista - Mesagne

LA MESAGNE CHE LAVORA (di Daniele Morleo)


Quando si scrive, a volte è un piacere sottolineare gli aspetti positivi delle situazioni. Tra tante spigolature e spigoli in cui si può inciampare (basta conoscerne l’ubicazione per non caderci addosso), finalmente un quadretto della Mesagne operosa. Eccoli i nostri operai del Comune che a poche ore dalla tragedia sfiorata in Villa Comunale causata dal cedimento di un traliccio nei giorni scorsi, sfoggiano l’olio di gomito nel bonificare le strutture del nostro parco principale.
Questi uomini sono l’orgoglio dei contribuenti, Adoro chiamarli amichevolmente: “Franco e Ciccio”, “Gianni e Pinotto”, “Ric e Gian”, “Stanlio ed Ollio”, “Cochi e Renato”, con l’unica differenza che non c’è nulla da ridere ma solo da ammirare il loro impegno a favore della collettività.

martedì 25 novembre 2008

Il Personaggio (di Daniele Morleo)


Il personaggio
(di Daniele Morleo)


Giorni commossi e commoventi sono rimbalzati delle menti civiche per la gravissima perdita di un nostro illustre concittadino, Carmelo Solimeo. Senza aggiungere nulla su tutto ciò che è stato già detto circa la caratura del gentleman scomparso prematuramente, mi corre l’obbligo di ricordare che sarebbe saggio riconoscere lo spessore umano e professionale dei nostri concittadini molto prima che ci lascino.
L’uomo nella foto, Roberto Baglivo, è un esempio di persona schiva, lontana dai riflettori, che con la sua costante attività di Maestro di Tae Kwon Do, una discplina olimpica di arti marziali, sta collezionando successi infiniti. Prova provata della sua capacità è stata di recente la presenza alle Olimpiadi prima dell’atleta Molfetta, poi della atleta Calabrese, entrambe sue “creature”.
Non si fa difficoltà dunque a stabilire la “mondialità” di Roberto Baglivo che traghetta, allenamento dopo allenamento, consiglio dopo consiglio, vari mesagnesi verso l’Olimpo dello sport.
Si fa fatica a fargli accettare un complimento, si rimane esterrefatti se si presenzia ad un allenamento da lui condotto. Bimbetti di dieci anni che farebbero paura ad un vietnamita, agonismo e tenacia sportiva dei suoi discenti che lo venerano a tal punto che gli chiedono il permesso anche per bere un bicchiere d’acqua. E’ come se questi giovani si affidassero ad un secondo padre putativo e pendono dalle sue labbra sempre piene di consigli e soluzioni tecniche. Credo che sia doveroso ricordare questo personaggio attraverso la stampa, un cittadino che nel silenzio della sua modestia sta portando alto nel mondo il nome di Mesagne.

BULLI O VIZIATI ? (di Daniele Morleo)


Bulli o viziati?
(di Daniele Morleo)


Senza entrare nel merito dei deprecabili accadimenti materializzatisi in una scuola mesagnese che hanno visto vittima una incolpevole bimba a causa di atteggiamenti violenti di un suo compagno “difficile”, sarebbe il caso di fare il punto sul rapporto famiglie-docenti. Nel caso in questione, di un minore non più in affidamento ai genitori, non si può che prendere atto delle difficoltà educative dei servizi di ospitalità-assistenza. Ma il problema è molto più a monte: il rapporto tra famiglie ed istituzioni nei confronti della scuola sta assumendo contorni paradossali: tanti e troppi diritti dei discenti, pochi margini educazionali consentiti ai docenti. Se ai miei tempi avere uno scappellotto dal maestro era ratificato dal mio genitore che si schierava con lui, oggi i genitori non fanno altro che rivendicare la bontà del comportamento dei propri figli anche nei confronti di chi cerca di educarli, condizionando, in pratica, l’arte dell’insegnamento. E’ chiaro che a questo punto il docente getta la spugna in quanto esonerato da ogni compito educativo ed inquinato da paure e ansie esterne. Il prodotto finito di tutto questo fenomeno è il lassismo, ovvero il crollo dei nervi del corpo docente vittima di questa o quella rivendicazione della avvocatura permanente che è diventata la genitorialità attuale.

domenica 23 novembre 2008

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - CASTELLANA GROTTE = 55 - 58

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - CASTELLANA GROTTE = 55 - 58

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale. 2, Mazza 6, Rubino 5, Carriero N. n.e. Voglino 10, Scalera 11, Risolo 5, Monna 6, Mitrotti 2, De Maria 8. Allenatore: Massimo Distante.

CASTELLANA: Gentile, Rollo, Siriaco n.e., Manchisi 21, Agrusta 4, Damasco 8, Rivizzigno 6,
Cipulli 9, Pace 10, Ruggieri n.e. Allenatore: V. Vitti.

Arbitri: Littorio e Matarazzo di Taranto.

Parziali: 25-15 4-1511-13 14-15.

Ancora una sconfitta per la Mens Sana 2MD Mesagne che cede in casa contro una non irresistibile Athletic Castellana. Alla fine di una gara brutta dal punto di vista tecnico e costellata da tantissimi errori, vince la squadra che ne commette di meno. La Mens Sana arriva all'incontro con tanti problemi: Rubino alle prese ancora con il vecchio infortunio, Risolo con problemi muscolari in panchina per onor di firma, Mazza febbricitante in settimana e il solito Voglino a Vigna di Valle con la nazionale militare. Coach Distante, anche lui alle prese con un infortunio, schiera De Maria, Rubino, Mazza, Scalera e Voglino e coach Vitti risponde con Rollo, Manchisi, Damasco, Cipulli e Pace. Parte subito forte la Mens Sana con De Maria e Voglino che, con azioni corali, piazzano subito un breack: al 5' i mensanini sono in vantaggio 17-7 e alla fine del primo periodo 25-15 con Monna che fa rifiatare Mazza. Nel Castellana sono Cipulli e Damasco a reagire alle folate mensanine. Nel secondo periodo Carriero rileva Rubino, ma improvvisamente si spegne la luce tra i padroni di casa. Aumenta la pressione difensiva dei baresi e Voglino e compagni si bloccano in attacco. Le triple del monopolitano Manchisi (21) riportano in partita la squadra di coach Vitti e i soli miseri quattro punti, gli unici in dieci minuti, di Monna e Mitrotti lasciano il vantaggio del Castellana al riposo lungo 29-30. Al rientro in campo tutti si aspettano una reazione dei padroni di casa, invece non cambia niente continuando ad evidenziare un attacco scadente privo di idee e di soluzioni razionali. La partita si trascina noiosamente sul sostanziale equilibrio: 33-34 al 5' e 41-43 al termine della terza frazione. Coach Distante decide di rischiare Risolo e lo butta nella mischia. La partita non cambia e il Castellana cerca di allungare, mentre Voglino e compagni continuano a perdere una valanga di palloni che saranno 17 al termine dell'incontro. A 5' dal termine i baresi vanno sul + 5 e il minibreak risulterà decisivo. Risolo e Rivizzigno si pizzicano e subiscono un fallo tecnico. In attacco i mensanini hanno le polveri bagnate e continuano a spadellare da tutte le posizioni con soluzioni affrettate e spesso fuori da ogni logica. Rubino piazza una tripla e riapre le speranze, ma subito dopo sbaglia due liberi importanti. Nelle ultime fasi dell'incontro il Castellana vince la gara dalla linea della provvidenza realizzando 9 degli ultimi 11 punti su tiro libero. Brutta partita per i mensanini che sono apparsi in fase calante, sia dal punto di vista tecnico che da quello atletico, rispetto a qualche settimana fa. Il Castellana, visto a Mesagne sul legno di via Udine, ha approfittato della serata no dei mensanini portando a casa due punti importanti. Prossimo impegno per il Castellana sarà il Trinitapoli, mentre De Maria e compagni, sabato prossimo alle ore 19:00 a Ceglie, incontreranno la matricola terribile cegliese forte del duo straniero Jonikas - Rojas.

sabato 22 novembre 2008

MESAGNE: IN RICORDO DI CARMELO SOLIMEO

Mesagne: In ricordo di Carmelo Solimeo
Intervento di Pompeo Molfetta (capogruppo A Sinistra\PRC) nella seduta del Consiglio comunale di Mesagne del 21 novembre 2008, per commemorare Carmelo Solimeo, storico fondatore di Radio Libera Mesagne 102, prematuramente e tragicamente scomparso

Ringrazio il Presidente del Consiglio per l’onore che mi ha voluto concedere ma credo che bisognerebbe avere una grande considerazione della morte per meritare il privilegio di una orazione, un elogio funebre. Ed io non ho ancora maturato questa grande considerazione della morte …. specie quando si dimostra così beffarda. Personalmente avrei preferito il silenzio all’enfasi e soprattutto avrei preferito che le cose stessero esattamente nell’ordine che mi pareva più naturale: e cioè che fosse lui oggi a commentare questo Consiglio comunale e non io a commentare la sua morte. Quasi mai questo luogo, che esprime la sacralità delle Istituzioni democratiche, indugia sul valore dei sentimenti umani, degli affetti o su riflessioni filosofiche o esistenziali, ed io non mi sottrarrò a questo dovere non prima di aver salutato, per conto di ognuno di voi, Carmelo , non solo per ciò che ha rappresentato, ma semplicemente per quel che è stato: un caro amico.
Egli è stato prima di tutto cittadino, testimone del senso civico. Lui la sua città l’ha profondamente vissuta, gli è appartenuta con intelligenza, con affetto, attraverso un percorso continuo e spesso faticoso di scoperta del suo presente, del suo passato e di ricerca di nuove vie per il futuro. La radio l’ha voluta, l’ha costruita e realizzata per questo: perché fosse strumento a servizio della sua città. E la città ha imparato ad esprimersi a rappresentarsi attraverso le sue tante voci, i suoi volti, le sue storie, i suoi ceti, le sue periferie urbane e sociali, le sue lentezze, le sue accelerazioni, tanto negli anni freddi e drammatici del buio quanto negli anni fervidi della rinascita e del riscatto civile.
La sua radio non è stata mai né possessivamente né narcisisticamente sua, era una finestra aperta sul mondo da cui si potevano affacciare tutti, era un modo di concepire i rapporti umani e i rapporti di cittadinanza in un contesto sobriamente dominato dalla sua cordialità, dalla premura, dal rispetto, dall’attenzione, dalla sua inesauribile curiosità intellettuale. Ed era una “Radio Libera, ma libera veramente ... di quelle che una volta si diceva “liberano la mente”. Una radio onnivora e insaziabile che ha cercato e dato voce a tutti. Non soltanto ai ceti dominanti della politica, delle istituzioni civili e religiose, del mondo della cultura e dell’informazione ma ha dato spazio anche alla satira leggiadra, come ai tanti cittadini che chiedevano giustizia senza sapere a chi altri rivolgersi, alla famiglie che si incontravano nell’etere, agli emigranti che si cercavano magari attraverso i canti della tradizione popolare popolari. Via Paduano è stata poi autentica palestra di vita per generazioni di giovani che li hanno speso le ore liete che solo la giovinezza a volte concede.
Carmelo è stato cittadino della Repubblica, della res-pubblica nella sua accezione e nel suo significato più pieno e sostanziale. Lo spirito repubblicano le nostre città, specie quelle meridionali sottoposti per secoli al gioco delle mille dominazioni, non lo hanno acquisito una volta per tutte e per e per sempre nel ’48 ma hanno bisogno di percorrerlo quotidianamente attraverso una apprendistato continuo che si nutre si del contributo delle istituzioni, dei partiti, dei sindacati, delle associazioni ma anche e soprattutto della tenace e caparbia azione quotidiana di tanti liberi cittadini che spendono il loro tempo e a volte una parte consistente della loro vita a servizio del bene collettivo. La ricerca del bene pubblico non è stata per lui una espressione retorica, ma una pratica costante.
A lui si deve la trasmissione, la divulgazione, delle sedute del Consiglio Comunale. Quelle trasmissioni non solo rispondevano ad una giusta domanda di informazione, ma rendevano partecipi i cittadini delle dinamiche politiche e amministrative che si compivano e si compiono intorno ai problemi e alle vicende del paese. Poi egli aveva quel modo discreto, essenziale ed imparziale di riannodare i fili di un dibattito, di una discussione in modo da rendere tutto più leggibile, più comprensibile ai cittadini in ascolto, di modo che tutti si sentissero parte di quella casa comune. Con qualche nota di rammarico debbo dire che il Consiglio Comunale spesso non ebbe nei suoi confronti la stessa premura.
Carmelo quindi cittadino della Repubblica con una grande passione “democratica”. Egli è stato testimone originale della democrazia che ha sperimentato e vissuto con grande slancio ideale. Democratico è l’impegno che egli ha speso nell’andare per la città, nel percorrerla in tutti i suoi anfratti per cercare di dar voce a tutti anche e soprattutto a chi non ne ha, a chi non ha occasioni di esprimersi o di raccontarsi. Democratico e originale l’impegno di diffondere, distribuire il potere, di ampliare gli spazi di partecipazione e di responsabilità. Democratica è l’attenzione espressa nei confronti della città intera, dei suoi eventi, delle sue speranze, dei suoi progetti, delle sue delusioni, delle sue contraddizioni. Ed una parte consistente di quella tenuta democratica che la nostra città riuscì ad esprimere negli anni drammatici del potere criminale e mafioso va attribuita alla funzione di amplificazione, di megafono pubblico che ebbe la sua radio nel riaffermare l’autorità del potere democratico da parte di organismo politici, religiosi e culturali che in sinergia si mossero per riscattare la città nella sua interezza
Con lui una parte nobile della storia recente della nostra città se ne va per sempre. Se ne va mestamente in soffitta, la storia di una “Radio Libera” e del suo pioniere travolti dalla tecnologia della modernità e dalla malasorte ma rimarrà l’eredità delle virtù civili e della passione democratica di cui quella esperienza fortemente si intrise. Mi piace in conclusione pensare che questo nostro amico continui a guardare con tenerezza alla città a cui ha voluto tanto bene magari da quella dimensione cosmica che è lo spazio etereo dove dominano le onde radio, le onde elettromagnetiche e da dove magari egli vorrà, ancora districando i fili della comunicazione umana, aiutarci a comprendere meglio il senso della vita.

Mesagne, 21 novembre 2008
dr. Pompeo MOLFETTACapogruppo consiliare A Sinistra \ PRC Mesagne

lunedì 17 novembre 2008

Augusto Guarini:

Saluto al sindaco, al presidente, ai consiglieri e a quanti ci ascoltano

Ieri sera in occasione dell’incontro con l’assessore Barbanente abbiamo appreso come onestamente avete ammesso che da molti anni a mesagne non si parla di politica urbanistica e con la stessa onestà dico:
la legge regionale 29/07/2008 n°21, e’ la cosa più bella che il governo Vendola e principalmente l’assessore Barbanente abbia prodotto.
la legge si colloca tra urbanistica e politiche sociali; da un lato la comunità e’ l’esperto in grado di fornire indicazioni ai progettisti per sviluppare soluzioni rispondenti ai bisogni reali, dall’altra da la possibilità ai comuni di avvicinarsi alle problematiche della città realizzando un’integrazione virtuosa tra urbanistica socialità e ambiente.

Questa legge introduce concetti tesi al riuso e alla riqualificazione.

sostenibilità ambientale, integrazione e partecipazione degli abitanti caratterizzano la legge sulla rigenerazione urbana che abbraccia non solo gli aspetti fisici ma anche gli aspetti economici del degrado urbano, ponendosi come obiettivo la sostenibilità ambientale.

sono sicuro che questi progetti e queste idee non nascono nel 2008 con questa legge ma parte del centro sinistra le ha elaborate molti e molti anni orsono. perchè adesso non contribuisca alla realizzazione, sfruttando le opportunità e le aperture che l’assessore, il sindaco e tutto il centro destra gli ha offerto non e’ molto chiaro;

forse una risposta l’ha data il consigliere franco, quando sempre sullo stesso argomento, nella seduta consigliare del 27/10/2008 ha affermato: “ mai uno di noi avrebbe pensato di trovare dei supporters su questa legge da parte del centro destra.

siete prevenuti. ci sottovalutate. non apprezzate il lavoro svolto dall’assessore e dai tecnici del comune.

a proposito dei tecnici del comune, vorrei fare un mio personale ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto, anche se andrebbero approfondite le voci che ci sono in giro, secondo le quali pare che un funzionario si sia rifiutato di collaborare su questo progetto perchè non in linea con le proprie idee politiche, se ciò corrispondesse a verità sarebbe gravissimo visto che si tratta di un funzionario
grazie .
visto che, abbiamo tenuto conto delle vostre richieste di rimandare il consiglio al 11 a novembre prima e di conseguenza abbiamo tenuto conto del percorso da voi indicato per arrivare al consiglio e terremo conto in futuro, vista l’esperienza acquisita, se ascoltare voi in quanto rappresentanti della città o direttamente i cittadini

visto che, i gruppi consiliari di opposizione hanno comunicato attraverso la stampa locale, di essere, di fatto, maggioranza in questo consiglio comunale e nel paese, in quanto il rinvio del punto all’ordine del giorno che stiamo discutendo nella giornata di oggi, sarebbe stato determinato dall’essere maggioranza.

ho avuto modo di ascoltare nella riunione delle commissioni consiliari congiunte , sempre sull’argomento rigenerazione urbana, il consigliere indolfi, il quale ad una specifica richiesta da parte dei consiglieri del centro destra, di farsi promotore di un documento alternativo al nostro e/o di proposte integrative al documento in questione ebbe a rispondere: “

cari consiglieri dell’opposizione mettetevi d’accordo,
o ha valenza ciò che avete riportato sulla stampa
ed ovviamente in modo coerente fate proposte concrete,
altrimenti dobbiamo ritenere che le affermazioni spontanee e politicamente ingenue del consigliere Indolfi, rappresentano la reale posizione espressa attualmente dai gruppi di opposizione alla giunta incalza.
quindi caro consigliere Indolfi, sentiremo ancora nei suoi interventi espressioni come: mi sarei aspettato….. adesso cosa ci proponete… io mi sarei aspettato personalmente…. etc .. etc…

nella stessa circostanza il consigliere Carmelo Molfetta riferiva

,
la prego di chiedere scusa per quanto detto nella foga in quel consiglio, oppure espliciti meglio così da darci la possibilità di difenderci legalmente allo stesso modo di quando e’ stato affermato:
, in quell’occasione mi risulta abbia scelto di non chiedere scusa.

avevamo la speranza di un vostro contributo propositivo che purtroppo non c’e’ stato, non mi sbagliavo quando istintivamente non volevo rimandare il consiglio.

cosi come per l’area vasta potevate dare un contributo e non l’avete fatto, non avete voluto neanche che l’assessore regionale Barbanente desse un contributo istituzionale e non al partito.

qualcuno di voi sere fa obbiettava a queste affermazioni dicendo: che c’e’ di male,



e quindi l’invito rivolto a tutti e’ il solito:
.
mi riservo a tal proposito di fare una interpellanza.

vorrei tranquillizzare il consigliere Pompeo Molfetta, noi non vogliamo buttare via il bambino con l’acqua sporca; ma oggi il bambino ci e’ stato affidato ed e’ nostra intenzione, nel rispetto di quanto di buono e’ stato fatto in passato, poter migliorare e cogliere le opportunità di recupero, nell’intereresse del paese e si riducano quelle periferie cui lei faceva riferimento ieri sera.

approfitto dell’occasione per spiegare al giornalista di un giornale locale che su un articolo si chiedeva perchè mi ero astenuto alla richiesta di sospensione del consiglio del 27/10 sullo stesso argomento, ebbene, io ero convinto che sarebbe stato inutile, viste le intenzioni manifestate dall’opposizione, tentare ogni forma di collaborazione;

poi mi sono lasciato convincere da quelli che sembravano i buoni propositi dell’opposizione nel verificare da quando decorrevano i fatidici 9o giorni in modo che ci fosse il tempo per condividere il percorso e affinchè anche il centro sinistra desse il proprio contributo, e questo mio convincimento si era rafforzato nei giorni successivi e nelle 2 conferenze di capigruppo dove unanimente si e’ deciso il percorso per arrivare a questo consiglio, raccogliendo quanto proposto dal consigliere Deleo.

e’ stato così composto, come confermato dall’assessore Semeraro, un gruppo di lavoro formato dai responsabili dell’ufficio contratti, lavori pubblici, servizi sociali, economia ambiente e attività produttive che ha lavorato dal 2 /3 novembre al 6 novembre al fine di formulare il documento presentatoci in commissione consiliare congiunta il 06/11/08. piu’ volte e’ stato ribadito che il documento non era blindato, poteva essere condiviso, emendato o modificato.

in quell’occasione e’ stato precisato che rispetto alla prima formulazione c’erano state delle modifiche, delle integrazioni, approfondendo le ragioni delle scelte con delle specificazioni sulle procedure successive da seguire nei programmi integrati,
che, come ha sottolineato l’ing. Perrucci, costituiscono il cuore della rigenerazione urbana.

Va detto inoltre che i tecnici nel redigere il documento hanno tenuto conto di quanto e’ stato detto nei precedenti consigli comunali.

Il documento e’ stato messo a disposizione dei consiglieri e degli assessori nello stesso momento e cioè il 06/11/08.
tutti siamo stati invitati a proporre delle modifiche e soprattutto a dare un contributo nel rispetto del percorso che c’eravamo dati.
purtroppo però tutto quello che ho detto sinora appartiene a quanti hanno la volontà di fare qualcosa per il bene della città, ma viene puntualmente denigrato da chi non ci vuole far fare. vi siete calati letteralmente nel ruolo di opposizione nel senso che vi opponete a prescindere….

ci date dei leninisti.
rispondo a quanto attribuitoci: quando non sai cosa fare agisci.
per quanto mi riguarda quando non so cosa o come fare ho l’umiltà di chiedere di non nascondermi e puntualizzo che non ho mai dato adito a nessuno di pensare che la democrazia e il confronto siano un impaccio o una cosa inutile.
a quanti di voi ci accusavano di non conoscere il significato dell’espressione

sabato 15 novembre 2008

L’Azione Cattolica in preghiera, nel nome di Eluana per il rispetto della vita

L’Azione Cattolica Italiana segue con partecipazione e rispetto la dolorosa vicenda di Eluana Englaro. In particolare emerge forte l’urgenza, per tutti i credenti, di raccogliersi in preghiera: innanzitutto per Eluana, vittima innocente di una situazione drammatica, perché il Signore le faccia sentire la Sua presenza; nel rispetto del dolore e della sofferenza che hanno segnato questi anni; preghiamo anche per la sua famiglia, perché si lasci interrogare fino in fondo sulla natura delle scelte che potrebbe assumere; infine per il mondo dell’informazione, perché sappia rispettare la delicatezza e complessità di questi fatti, senza lasciarsi tentare da strumentalizzazioni. Per questo invitiamo tutte le associazioni diocesane e parrocchiali dell’Azione Cattolica a promuovere, sin da oggi, una serata di preghiera, nel nome di Eluana per il rispetto della vita.
Facciamo nostro l’appello dei Vescovi italiani, che nel ribadire “la convinzione che l’alimentazione e l’idratazione non costituiscono una forma di accanimento terapeutico”, chiedono alle istituzioni di “riflettere sulla convenienza di una legge sulla fine della vita, dai contenuti inequivocabili nella salvaguardia della vita stessa, da elaborare con il più ampio consenso possibile da parte di tutti gli uomini di buona volontà”. Nel fare nostra questa richiesta, rinnoviamo anche l’impegno dell’Azione Cattolica ad investire fortemente nell’educazione e nella promozione del valore della vita.

venerdì 14 novembre 2008

RIGENERAZIONE URBANA

RIGENERAZIONE URBANA

Esprimo la soddisfazione del gruppo consiliare del PDL per l’ approvazione del programma di rigenerazione urbana. L’intenso lavoro dell’assessore Semeraro e della struttura comunale hanno consentito di centrare un obiettivo importante per l’amministrazione Incalza, cioè quello di presentare nei termini previsti dalla legge il programma e quindi aspirare ad attingere a finanziamenti che consentiranno il miglioramento della qualità urbanistica, sociale, ambientale e culturale delle varie aree interessate e, quindi, della nostra città.Esprimo anche soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento presentato insieme ai colleghi Paola Andriola, Sabrina Didonfrancesco e Cosimo Grassi che, grazie anche al sub-emendamento del consigliere Franco Damiano, è stato votato quasi all’unanimità dal Consiglio. Con l’emendamento ed il sub-emendamento, si è ribadito un concetto urbanistico che noi riteniamo forte dal punto di vista politico: cioè l’indicazione precisa e definitiva che l’area dell’ex campo sportivo di via Sasso non può essere in alcun modo destinata ad interventi nel campo dell’edilizia, ma solo ed unicamente a verde pubblico come prevede l’attuale piano regolatore.Detto ciò registriamo ancora una volta la delusione per l’atteggiamento poco costruttivo dell’opposizione che ha rifiutato ancora una volta di entrare nel merito del progetto con proposte alternative. Si è limitata a contestare formalità, testi e relazioni, ma non hanno mai toccato la sostanza, pur avendo avuto tanto tempo a disposizione.
O.Ture Capogruppo PDL

COMUNICATO - CENTRO POLIVALENTE ANZIANI

COMUNICATO

Le elezioni al Centro Polivalente Anziani segneranno la ripresa dei lavori del Centro che da qualche anno viveva la condizione commissariale per la sofferenza degli iscritti ed avventori.Il risultato è talmente chiaro e definito che non ci possono essere dubbi, nè recriminazioni di sorta da parte di nessuno.Tutti i nuovi dirigenti, a cominciare dal neo Presidente Oronzo Chezzi, a cui vanno i miei auguri di buon lavoro, avranno sicuramente la voglia, le motivazioni e l’entusiasmo per migliorare le condizioni generali dei tanti iscritti che frequantano il Centro, diventato ormai nel corso degli anni punto di riferimento per intere generazioni di anziani della comunità mesagnese.
L’ amministrazione comunale avrà il compito di affiancare e sostenere il Presidente e tutto il direttivo nelle iniziative che saranno prese per il programma 2009 e durante l’imminente periodo delle festività natalizie.La procedura seguita dall'assessore Francesco Rini è stata lineare, limpida e trasparente ed il corpo sociale, aderendo massicciamente al voto (91%), ne è la più concreta dimostrazione.

O.Ture capogruppo PDL

mercoledì 12 novembre 2008

COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA

Il 12 novembre del 2003, 19 italiani, tra militari e civili, perdevano la vita nel tragico attentato di Nassiriya.L'avamposto dell'Italia e degli italiani nella martoriata terra irakena fu duramente e tragicamente colpito dalla mano terroristica ed assassina. L'Italia ed i militari italiani, conosciuti ovunque nel mondo per il senso di solidarietà, per la generosità e l'umanità verso i popoli colpiti da guerre, distruzioni e calamità, venivano duramente colpiti da un atto atroce di terrorismo. Un atto contrario alla solidarietà ed alla pace tra le nazioni.Ricordiamo il dolore dei familiari delle vittime ed il dolore dell'intera comunità italiana verso i propri militari, verso i tanti portatori di pace che periscono nelle diverse campagne di pacificazione nel mondo.Personalmente, insieme all'intero consiglio comunale ed alla comunità mesagnese, siamo accumunati nel ricordo delle vittime e nell'auspicio che la pace ed il dialogo tra i popoli prevalgano sull'odio e la violenza.

Dal Municipio 12 novembre 2008- Il Presidente del Consiglio ComunaleDott. Franco Prettico

lunedì 10 novembre 2008

LA MENS SANA VINCE A TRANI


LE MENS SANA VINCE A TRANI


FBK TRANI - MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI = 67- 73


MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale. 2, Mazza, Rubino 5, Paolelli n.e., Voglino 16, Scalera 2, Risolo 20, Monna 6, Mitrotti, De Maria 21. Allenatore: Massimo Distante.
TRANI: Procacci 7, Pecorella, Ungaro 14, Rodriguez 30, Caldarola n.e., Allegretti 14, Amoruso n.e., Di Perna, Musicco, Romito 2. Allenatore: D. Amoruso.


Arbitri: Perrone di Taranto e Mongelli di Martina Franca.


Parziali: 19-22 14-18 12-11 22-22


Brinda al primo successo in trasferta la Mens Sana 2MD Mesagne che espugna Trani. La formazione barese schiera Rodriguez, Procacci, Ungaro, Romito e Allegretti, mentre coach Distante schiera De Maria, Rubino, Voglino, Risolo e Scalera. La squadra mesagnese disputa una buona gara con i senatori De Maria (21), Risolo (21) e Voglino (16) in evidenza. Equilibrio nel primo quarto con le due squadre che si studiano. Tra i mensanini De Maria (foto), 6/6 nei liberi, 3/8 da due e 3/8 da tre, parte subito forte con 11 punti e tre triple nel primo quarto. Il Trani insegue e risponde con gli 11 punti dell'argentino Rodriguez giungendo al primo riposo sul 19-22. Nel secondo quarto prova ad allungare il Mesagne con un break di 4-11 portandosi sul 23-33 al 5'. Scalera, buona la sua gara, difende forte su Rodriguez, mentre Risolo, 4/6 nei liberi, 4/9 da due e 3/7 da tre, domina nelle zone colorate. Al riposo lungo la Mens Sana 2MD è in vantaggio 33-40. Al rientro in campo il Trani prova il recupero e alcuni errori dei mensanini permettono alla squadra barese di chiudere la terza frazione sul 45-51. Monna e Carriero fanno rifiatare De Maria e Rubino ancora in fase di recupero. Nel Trani è sempre Rodriguez l'uomo più pericoloso coadiuvato da brindisino Ungaro (14). Tenta il tutto per tutto la formazione di casa affinchè cambi il risultato e quasi ci riesce. A meno di 3' dalla fine, il Trani si porta sul 60-62. Il Mesagne pregiudica l'esito finale con una serie di errori che coach Distante rimette a posto con un provvidenziale time out. Ci pensano Voglino, Rubino e De Maria dalla linea della provvidenza, in seguito ad una serie di falli sistematici, a respingere l'assalto del Trani. Importanti ai fini della classifica i due punti conquistati dalla Mens Sana in previsione del turno di riposo di mercoledì e prima di viaggiare ancora, questa volta verso Nardò. Per il Trani è in arrivo la stracittadina che la vedrà impegnata contro la favorita Juve.

domenica 9 novembre 2008

CHI HA PAURA MUORE OGNI GIORNO


“Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino” è il titolo della pubblicazione del magistrato Giuseppe Ayala che sarà presentato domenica 16 novembre alle ore 17,30 nell’auditorium del castello Normanno-Svevo di Mesagne. L’iniziativa è organizzata dal Partito Democratico di Mesagne. Introduce e modera i lavori Fernando Orsini. Dopo la presentazione dell’opera letteraria di Ayala seguirà un dibattito sulla memoria, legalità e futuro.


sabato 8 novembre 2008

IL PRC ELEGGER IL SEGRETARIO PROVINCIALE

IL PRC ELEGGE IL SEGRETARIO PROVINCIALE

Si è tenuto a Brindisi nella serata del 7 novembre 2008 il Comitato Politico Federale del Partito della Rifondazione Comunista con all'ordine del giorno l'elezione del segretario politico provinciale e del tesoriere. E' risultato eletto con 32 voti a favore, 24 contrari ed 1 astenuto, Toni Matarrelli. Mentre tesoriere è risultato eletto Cosimo Muscogiuri.
Il neo-eletto segretario politico del PRC ha ringraziato per la fiducia che gli è stata riservata, garantendo ogni sforzo per una gestione politica del partito che faccia superare incomprensioni e divisioni, specie in questa fase di risveglio della partecipazione ed in presenza di una gravissima crisi economica che non può che rendere centrale la difesa degli interessi più deboli.
Il neo-Segretario si è riservato di riconvocare in tempi rapidi lo stesso Comitato Politico per completare gli organismi statutari attraverso la elezione della segreteria ed avviare un'ampia discussione politica per individuare le linee di impegno politico anche alla luce delle imminenti scadenze elettorali. Successivamente a questo passaggio politico interno il segretario e la segretaria avvieranno una ampia azione di consultazione nel variegato mondo della sinistra con l'intento di favorire la massima convergenza ed unità possibile.
Brindisi, 8 novembre 2008
Il Comitato Politico Federale




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