NON VEDONO NON SENTONO MA PARLANO
L’intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, le notizie di stampa sullo tsunami giudiziario che sta per colpire le Giunte del centro sinistra e i rispettivi partiti in diverse città d’Italia, le accuse dell’ex assessore regionale Francesco Saponaro della Giunta Vendola, le dichiarazioni di Arturo Parisi, del veltroniano Giorgio Tonini, di Sergio Cofferati e gli interventi di centinaia di lettori de “l’Unità”, tutto ciò sarebbe sufficiente a far desistere i rappresentanti politici ed istituzionali del centro sinistra di Mesagne a continuare in inutili e strumentali polemiche contro il Sindaco Incalza.
Ritengo utile citare autorevoli rappresentanti del Partito Democratico, insieme alla più alta carica istituzionale dello Stato, per dimostrare, attraverso le loro posizioni, l’assoluta mancanza di democrazia, trasparenza, libertà e onestà intellettuali dei “compagni SPA”, citando la copertina del settimanale “L’Espresso” della scorsa settimana, i quali fanno finta di non ricordare ciò che hanno fatto negli anni del governo della sinistra e continuano a far finta di non vedere e di non sentire ciò che gli stessi rappresentanti del proprio partito denunciano sulle pagine dei giornali.
Intervenendo a Napoli, presso la sede della Confindustria, Giorgio Napolitano aveva sottolineato “l'ultimo quindicennio di scelte politiche quanto meno discutibili”, aveva aggiunto che eravamo in presenza di una ''clamorosa caduta di attenzione, di interesse, di volonta' politica nel riproporre il problema Mezzogiorno'' rilevando un impoverimento ''morale e culturale della politica''. Tutti conoscono le scelte politiche della Giunta Iervolino a Napoli e della Giunta regionale Bassolino che si sono palesate nel completo fallimento sulla vicenda dei rifiuti, con conseguenze giudiziarie ben note e spreco di denaro pubblico per milioni di euro. Proprio sui rifiuti a Mesagne i consiglieri comunali del centro sinistra hanno il coraggio di parlare, dimenticando ciò che hanno lasciato in eredità alla Giunta Incalza: un parco mezzi fatiscente, uno spreco di risorse pubbliche per centinaia di migliaia di euro per una “differenziata” inesistente, il problema dei lavoratori socialmente utili non risolto.
Hanno il coraggio di parlare di trasparenza nella gestione della Cosa Pubblica nel nostro Comune proprio il giorno in cui il senatore Tonini del PD, ad una domanda del giornalista se c’è una questione morale nel Partito Democratico, dichiara che “ci sono zone grigie tra amministrazione e affari, professionismo politico con tratti di cinismo e gestione del potere fine a se stesso”. Le considerazione del Senatore appaiono appropriate per quella che è stata la gestione del nostro Paese nelle passate giunte del centro sinistra. Infatti come non ricordare l’utilizzo di imprese artigiane e cooperative vicine ai politici del centro sinistra mesagnese e le legittime denunce degli esclusi che lamentavano che a prendere i lavori erano sempre gli stessi!
Sono convinto che i dirigenti del partito Democratico hanno perso il contatto con la gente, intervengono per accreditarsi al loro interno, perdono e ci fanno perdere tempo in lunghe disquisizioni sull’uso improprio del termine “possesso”, attaccano il Sindaco sulla questione della Leroy Merlin pensando che i nostri concittadini abbiano dimenticato la totale “lottizzazione” compiuta dagli amministratori del centro sinistra nella vicenda AUCHAN dove non solo si poteva sperare di essere assunto se parente o simpatizzante dei “diessini” e dei partiti del centro sinistra, ma che addirittura si faceva pagare all’AUCHAN il legale individuato dall’Amministrazione Comunale a tutela degli interessi della collettività, il quale “professionista” si vanta di non aver goduto dei benefici della “politica” dimenticandosi delle migliaia di euro fatturate alle Pubbliche Amministrazione (non ha goduto solo delle risorse pubbliche del Comune di Mesagne). Forse è utile che i Giovani Democratici del Partito Democratico, quelli non coinvolti da rapporti di parentela e d’interessi con i politici del centro sinistra, anziché indignarsi contro il Sindaco Incalza, chiedano conto ai loro referenti politici sul sistema clientelare praticato in modo scientifico in tutti i settori della vita pubblica del Paese.
In verità la sinistra ha fallito! Ha tradito le speranza di centinaia di migliaia di giovani che hanno creduto nella possibilità di affermarsi grazie alle proprie competenze. Chi non ha voluto soccombere al sistema di potere del centro sinistra è stato costretto a lasciare la propria Città. Si era accorto che ciò che la sinistra dichiarava nelle piazze veniva negato dagli stessi uomini, nelle stanze del potere, nella prassi quotidiana delle clientele e del malgoverno. Ha tradito i valori fondamentale della democrazia, della partecipazione, della trasparenza e della libertà. Milioni di lavoratori onesti hanno creduto nelle forze di sinistra quale baluardo contro la corruzione e per un Paese libero da vincoli inutili che li aiutasse ad affermare le proprie competenze ed a migliorare le proprie condizioni di vita. Si sono accorti della doppiezza di questa gente, si sono accorti che quei valori sono stati calpestati in spregio agli impegni che pure erano stati assunti in tanti anni di lotte e di manifestazioni. Li hanno bocciati non votandoli. Hanno scelto di votare il centro destra. La stessa cosa è avvenuta a Mesagne. Hanno scelto Vincenzo Incalza perché di lui si fidono, lo hanno scelto per ben due tornate elettorali bocciando i candidati del centro sinistra.
I cittadini mesagnesi sono fieri e orgogliosi di aver votato Incalza ed il centro destra, hanno riposto in noi la speranza di poter cambiare questo Paese, di questi i più orgogliosi sono proprio quelli che negli anni precedenti avevano votato a sinistra, dimostrando coraggio e a testa alta possono dimostrare di essere liberi di scegliere senza vincoli di partito e di appartenenza, liberi di cambiare idee politiche per affermare quei valori che strumentalmente sono stati ricondotti in angusti ambiti della sinistra o della destra ma che in realtà, nel 2008, non possono essere ritenuti patrimonio di una sola parte politica.
A proposito della questione morale in riferimento alle vicende giudiziarie che vedono coinvolti diversi amministratori del centro sinistra, in un intervista al segretario Veltroni, il Corriere della Sera intitolava “Non difendiamo l’indifendibile” e, il giorno successivo, Arturo Parisi ha dichiarato:” Questa è la nostra questione morale. Son le parole che con troppa leggerezza abbiamo lanciato verso il cielo, a ricadere come macigni pesanti sulle nostre teste”. Meditate signori del centro sinistra di Mesagne!
Mesagne, lì 8 dicembre 2008 Dott. Cosimo Dimonte
domenica 14 dicembre 2008
NON VEDONO NON SENTONO MA PARLANO
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