MESAGNE: DOVE E’ FINITO LO SLOGAN DI INCALZA?
Fin dalla prima affermazione di Incalza ero convinto, insieme al Movimento che rappresento, della necessità di farlo restare in carica perché governando il centrodestra avrebbe in maniera clamorosa dimostrato tutte le sue carenze, i suoi appetiti e la sua inadeguatezza. Tali previsioni non solo oggi si rivelano esatte anzi si è andati al di là di ogni cupa aspettativa. Le tre parole chiave del centro-destra nella campagna elettorale scorsa sono state: partecipazione, legalità e trasparenza. Riporto qui di seguito alcuni degli episodi più importante che hanno caratterizzato l’operare del Sindaco Incalza e della sua Giunta politica per verificare quanto i tre principi siano stati tenuti in conto.
Episodio primo: arroccatosi dietro la falsa scusa della scarsità di tempo avuto a disposizione, il centro-destra occupandosi del nodo relativo all’Area Vasta presenta una accozzaglia di schede progetto che poco hanno a che vedere l’una con l’altra; non ci si pone il problema delle ricadute del progetto sull’intera area e, soprattutto intendendo per partecipazione dare informazione su quanto la Giunta sta facendo, non ci si accorge che è proprio la partecipazione il cuore, l’anima del progetto e quindi l’origine dello stesso.
Episodio secondo: nel frattempo la giunta pressata dall’Auchan che ha estrema fretta di rinnovare la convenzione, con una delibera proroga il termine dell’accordo con la multinazionale non già fino al 2011, come era stato richiesto, ma fino al 2014 e senza coinvolgimento alcuno della città e delle istituzioni. Riuscire a trovare una logica politica in questo è impossibile a meno che non si guardi alla politica come ad un mercato e la rappresentanza democratica non conti nulla e si creda che possa essere un esercizio da riservare solo a chi avrà l’ardire di suonare al campanello (trasparenza, legalità).
Episodio terzo: il documento sulla rigenerazione urbana ha tenuto occupato il Consiglio Comunale per ben quattro sedute. Nella prima di queste l’Assessore Semeraro presenta un documento che viene palesemente e inequivocabilmente accusato di plagio (arte del copia e incolla) da vari consiglieri dell’opposizione. La giunta e l’assessore in primis rimediano una figuraccia alle quali è difficile assistere non sanata nemmeno quando si giunge all’ultimo dei quattro Consigli o perché mentre la prima parte del testo all’esame è stata cambiata (almeno nella forma) la seconda parte è totalmente e nuovamente copiata da un documento adottato da alcune città del nord Italia. Si tratta quindi di una nuova dimostrazione di inadeguatezza e incapacità dell’assessore che comunque resta al proprio posto.
Episodio quattro: il sindaco Incalza convoca i capigruppo consiliari e i segretari di partito ad un incontro con l’Auchan e le Leroy Merlin, unitamente ai rappresentanti delle varie categorie produttive, per dare l’opportunità a questi colossi commerciali di pretendere riconoscenza dalla città per ciò che stanno facendo per il territorio. Un comportamento francamente arrogante, fin qui mai esibito, e che solo un’amministrazione prona e ammorbidita ha potuto consentire. La giunta Incalza è riuscita a ribaltare il rapporto di forza tra l’Auchan e la città, rapporto che le passate amministrazioni avevano faticosamente costruito e difeso. Ed è proprio a margine di quell’appuntamento che il Sindaco dirà di aver “segnalato qualcuno – a Leroy Marlin – per essere presi in considerazione per l’assunzione” e di aver suggerito anche le aziende disposte ad eseguire i lavori. Non mi sottraggo dal rilevare la gravità di tali dichiarazioni e per quanto mi riguarda deplorevoli e inammissibili sono soprattutto gli atti che le hanno accompagnate e che hanno creato di fatto una distinzione tra disoccupati di serie A e disoccupati di serie B, tra veramente bisognosi e bisognosi così così. Tali pratiche sono vergognose e non importa da che parti vengono perché tali restano. Realizzate e dichiarate (in trasparenza) dal Sindaco sono non solo disonorevoli ma addirittura lesive del prestigio della città e della Istituzione che rappresenta.
Questi riportati sono solo alcuni degli episodi succedutesi in questi mesi, tra qualche giorno verranno al pettine altri nodi come quello relativo alla raccolta differenziata e indifferenziata e il riassetto dirigenziale degli uffici comunali. Anche queste ultime già avviate senza nessun percorso di partecipazione e di trasparenza e con dubbi seri se non sulla legalità almeno sulla legittimità. Dove è finito lo slogan di Incalza?
Mesagne, 22 dicembre 2008
Cosimo GUIDO
coordinatore cittadino di A Sinistra - Mesagne
lunedì 22 dicembre 2008
MESAGNE: DOVE E' FINITO LO SLOGAN DI INCALZA?
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