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martedì 8 dicembre 2009

I Love Mesagne

In risposta al comunicato stampa diramato nei giorni scorsi dal direttivo di “MesagneIncalza”.

A me risulta che presidente di ‘MesagneIncalza’ sia ancora Vincenzo Incalza, per inciso persona alla quale ho voluto e voglio ancora molto bene.

Per questo ritengo logico pensare che il comunicato stampa dei giorni scorsi, sottoscritto dal direttivo dell’associazione, sia stato condiviso anche dallo stesso presidente.

Tralasciando il diverso stile del comunicato, dovuto forse a un avvicendamento nell’ufficio stampa (peccato, quello precedente era un punto di forza), mi è sorto un dubbio nel leggere la frase che di seguito riporto.

‘Chi in questi mesi ha abbandonato la nostra associazione lo ha fatto in quanto si è accorto che non era permesso a nessuno derogare a quei valori. Alcuni di questi signori hanno pensato che bastava cambiare gli amministratori della città per poi, magari, fare quanto e peggio di quelli che li hanno preceduti, determinando l’ovvia considerazione dei cittadini di ritenere, in fondo, la classe dirigente del paese “tutta uguale”’.

A tal proposito pregherei l’associazione di fare in nomi dei “disertori” così dando loro la possibilità di difendersi adeguatamente e a coloro che non sono “tutti uguali” di proseguire per la propria strada con la coscienza a posto.

Un chiarimento in tal senso si rende necessario, dal momento che, purtroppo, siamo in tanti a esserci allontanati da ‘MesagneIncalza’.

Basti guardare la foto della prima lista Incalza: più della metà delle persone lì immortalate col tempo sono andate via.

Al di là di ogni sterile polemica, reputo opportuno, così come auspicato nella lettera di dimissioni da me letta e consegnata all’associazione il 15 ottobre scorso, non allontanare chi vuol bene al proprio territorio.

Ciò, anche qualora la pensi in maniera diversa, per il tanto decantato bene del paese.

Nella foto , la prima lista Mesagneincalza (elezioni 2007): Orlando Buffo, Roberto Carluccio, Giancarlo Devicienti, Giovanni Delli Noci, Gianluca Dellomonaco, Maurizio Devicenti, Carmine Dimastrodonato, Lorenzo Distante, Maria Antonietta Donatiello, Carmelo Formica, Cosimo Grassi, Augusto Guarini, Domenico Magrì, Gianfranco Marino, Tommaso Montanaro, Pier Angelo Pagliara, Maria Pasimeni, Stefania Pasimeni, Adriano Pettograsso, Carmela Ruggero.

domenica 6 dicembre 2009

MESAGNE: UNITA' DEL CENTRO-SINISTRA PARTENDO DAL CONFRONTO CON LA CITTA'

Mesagne: unità del centro-sinistra
partendo dal confronto con la città

I partiti e movimenti politici di Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano, Movimento A Sinistra e gruppi della società civile organizzata, a seguito della fine anticipata dell’Amministrazione Incalza e del commissariamento del Comune di Mesagne, si sono riuniti in queste settimane per una comune riflessione sulla difficile situazione della Città dopo un anno e mezzo di vita amministrativa che ha determinato forme di regressione sociale e diffuso degrado civile.

Hanno altresì costituito una alleanza di forze democratico-progressiste e di sinistra con l’obiettivo di promuovere i valori e i temi della democrazia, dei diritti del lavoro, della tutela ambientale e offrire un contributo più efficace alla realizzazione di un ampio schieramento di centro-sinistra, alternativo alla devastante esperienza della Giunta Incalza.

Ispirandosi ai valori della partecipazione, della solidarietà e della sostenibilità, per una Città equa, aperta, viva, pongono all’attenzione dei cittadini e di tutte le espressioni del centro-sinistra i seguenti propositi:

1) davanti al pericoloso ritorno della criminalità, che nella nostra Città si manifesta in varie forme, ripartire dando priorità al tema della legalità e della sicurezza, con volontà politica determinata e in costante collaborazione con le Istituzioni e le espressioni sociali e civili presenti nella Città e nella Provincia; contrastare inoltre il regresso nei comportamenti pubblici degli ultimi anni attraverso la promozione e l’attuazione di pratiche di trasparenza e buon governo;

2) promuovere e perseguire uno sviluppo territoriale sostenibile e innovativo:

- realizzando politiche incentrate sulla consapevolezza e sulla valorizzazione delle risorse territoriali, dirette all’incremento della qualità della vita mediante una attenta valutazione degli impatti sociali, ambientali e paesaggistici;

- rilanciando i settori economici nevralgici della città, quali agricoltura, artigianato, commercio, turismo, industria, anche accedendo a nuove opportunità di sviluppo;

- promuovendo e rilanciando in tutti i settori lo sviluppo della cooperazione come modalità sociale di “fare impresa”;

3) favorire la coesione sociale e la crescita culturale:

- realizzando politiche sociali di inclusione, accoglienza e sviluppo, con interventi e servizi adeguati alle esigenze delle differenti categorie, infanzia, giovani, anziani, immigrati, donne, abbattendo discriminazioni ed emarginazioni sociali e valorizzando il ruolo e il protagonismo del privato sociale;

- offrendo particolare attenzione al mondo del lavoro, della scuola, della formazione, investendo sulle risorse locali e sulle nuove opportunità per una nuova fase di sviluppo che contrasti l’esodo dei giovani dal nostro territorio e rivalutando e promuovendo i beni storici e culturali;

- promuovendo e allargando gli spazi e le opportunità di partecipazione attiva da parte dei cittadini;

4) porre particolare attenzione alla tutela e alla promozione dell’ambiente:

- raggiungendo risultati ottimali nella raccolta differenziata dei rifiuti;

- favorendo in ogni campo (edilizia, trasporti, produzione e utilizzo di energia, ecc.) l’attuazione di interventi che puntino ad una riduzione nei consumi dell’energia e delle risorse naturali;

- promuovendo processi virtuosi che, nella cultura e nelle pratiche, pongano la nostra Città coscientemente e coerentemente in un percorso che considera la salute di tutti, la difesa della vita e dell’ambiente, come alcune delle massime priorità del nostro tempo;

5) ritrovare le ragioni forti dell’unità di tutto il centro-sinistra per rispondere con una proposta politico-programmatica chiara e caratterizzata alle azioni e alla sfida di una destra berlusconiana che manifesta ovunque la stessa natura a Mesagne come a Bari e a Roma;

6) individuare un candidato Sindaco capace di rappresentare tutte le espressioni del centro-sinistra senza preclusioni nei confronti di nessuna area politica, compresa quella che abbiamo l’ambizione di rappresentare, ed in costante dialogo con la Città per cercarne la sintonia ed il gradimento.

Intorno a tali punti, e prima di giungere ai necessari ed ampi accordi politico programmatici, si impegnano ad aprire un confronto con i cittadini e con tutti i partiti, gruppi e movimenti del centro-sinistra, convocando un Assemblea cittadina per il giorno 15 dicembre alle ore 18 presso l’Auditorium del Castello di Mesagne.

Mesagne, 4 dicembre 2009

Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano,
Movimento A Sinistra
e gruppi della società civile organizzata

giovedì 5 novembre 2009

ARRIVA IL COMMISSARIO PREFETTIZIO


Questa mattina, alle ore 10, c'è stato il passaggio di consegna tra l'ex sindaco Enzo Incalza ed il commissario prefettizio Clara Minerva, la quale governerà fino alle prossime elezioni del marzo 2010.

lunedì 2 novembre 2009

E se il sindaco ritira le dimissioni?

Il sindaco Vincenzo Incalza ha deciso di ritirare le dimissioni, ciò significa condannare la città ad una situazione ingestibile. Infatti il sindaco non avendo la maggioranza all'interno del Consiglio Comunale non potrà governare in maniera efficiente.
Questo comporterà sicuramente ad un futuro commissariamento che sarà sicuramente molto più lungo e duraturo di quello che si era potuto avere per la primavera

venerdì 30 ottobre 2009

I “tempi” della crisi al Comune di Mesagne

I “tempi” della crisi al Comune di Mesagne

Non intendiamo interferire sul dibattito in corso nel centro-destra, pur avendo tante cose da poter dire sul desolante spettacolo offerto, né vogliamo condizionare la difficile decisione che il Sindaco si appresta ad assumere. Intendiamo però far presente che, al di là di ogni valutazione politica, vi è un dato tecnico che deve essere attentamente ponderato per le pesanti ripercussioni che questo determina sull’evoluzione della crisi.

Il governo nazionale ha già determinato la possibilità di accorpare le elezioni amministrative alle elezioni regionali ed esse si terranno il 28 e 29 marzo 2010. Questo naturalmente varrà per tutti quei comuni che arrivano a scadenza naturale ma ci rientreranno anche quei comuni con scioglimento anticipato purché questo arrivi nei tempi stabiliti per legge e comunque prima della convocazione dei comizi elettorali che danno avvio al procedimento elettorale.

Pertanto, qualora il Sindaco Incalza confermasse le proprie dimissioni la città andrebbe al voto in tempi molto brevi a fine Marzo 2010, contenendo così la supplenza del commissario prefettizio in pochissimi mesi. Se invece il Sindaco dovesse ritirare le proprie dimissioni e riesce a ripartire deve avere la garanzia assoluta di non inciampare in altre crisi nei mesi successivi perché se sciaguratamente il Consiglio Comunale dovesse decadere dopo la data di convocazione dei comizi elettorali allora Mesagne non potrebbe andare al voto a marzo 2010 ma toccherebbe attendere la tornata utile successiva, verosimilmente non prima della primavera del 2011. In questo caso la gestione commissariale si protrarrebbe per più di un anno, con le ripercussioni che tutti i cittadini mesagnesi oramai conoscono bene.

Dunque, per semplice ragionevolezza, si può concludere che o il Sindaco è in grado di ripartire – e non riusciamo proprio a comprendere come - con un governo stabile, sostenuto da una maggioranza solidissima che gli offra garanzie certe per una prospettiva di medio–lungo termine o è meglio per il bene della città che egli “lasci” per dare la possibilità ai cittadini di ritornare alle urne il più presto possibile.

Mesagne, 30 ottobre 2009

Pompeo Molfetta
Capogruppo A Sinistra /Movimento per la Sinistra

martedì 27 ottobre 2009

BERLUSCONI CORRUTTORE GIUDIZIARIO


La sentenza della corte d'appello ha confermatola la condanna nei confronti dell'avvocato Mills: quattro anni e mezzo per corruzione in atti giudizari e 250 mila euro da risarcire alla Presidenza Del Consiglio.
Quindi viene dimostrato che 600 mila dollari furono utilizzati dalla Fininvest per corrompere l'avvocato affinchè potesse testimoniare il falso. Berlusconi qui svolge il ruolo di corruttore giudiziario, è quello che dice Di Pietro nelle sue ultime interviste.
Inoltre per quanto riguarda la parte su Berlusconi si riprenderà tra novembre e dicembre, il processo era stato bloccato in seguito al Lodo Alfano. La data del processo è fissata per il 2011.

Il presidente della regione Lazio Pietro Marazzo si è dimesso per uno scandalo riguardante una possibile relazione con un transessuale.
Un caso diverso da quello di Berlusconi, infatti aldilà dei possibili gusti sessuali di una persona che è cosa personale. Berlusconi ha avuto un ruolo decisivo nella politica italiana e i processi che lo riguardano consistono in casi seri e gravi.
Non si tratta di un qualcosa di privato poichè un uomo con procedimenti giudizari in corso non dovrebbe fuggire da essi, ma affrontarli se non ha nulla da nascondere.

sabato 17 ottobre 2009

Comunicato Stampa da Augusto Guarini e Carmine Dimastrodonato


I sottoscritti Augusto Guarini e Carmine Dimastrodonato,

(che sostengono e continueranno a sostenere il Sindaco Incalza)

ritengono di aver dato tutto quanto nelle rispettive possibilità all'associazione "Mesagne Incalza", ma
allo stesso tempo di aver ricevuto tanto da tutti quanti indistintamente i componenti la stessa, in tempi
e modi diversi alleati nelle medesime"battaglie".
Da qualche tempo a questa parte gli scriventi si sono resi conto che, nonostante il consueto impegno
profuso, non riuscivano a risultare incisivi alla stessa stregua dei componenti le altre forze politiche
della coalizione.
La scelta spontanea dei sottoscritti, così come all'epoca avvenne per "Mesagne Incalza", è dunque ora
ricaduta sul movimento politco"Io Sud".
Gli scriventi apprezzano di codesto movimento politico, così come all'epoca avvene per"Mesagne Incal-
za", il presentarsi come arioso, inclusivo, aperto alle intelligenze.
La peculiarità di "Io Sud" che più viene apprezzata è rappresentata dal fatto di "parlare" al Sud del Sud,
soprattutto rivolgendosi alla gente di codesto territorio.
Ciò, alla stessa maniera che fu dell'associazione"Mesagne Incalza"e, così come era nei propositi di quella
associazione, non guarda nè a destra nè a sinistra ma avanti nell'interesse del territorio e solo del terri-
torio.
Daltra parte, pure il sindaco Incalza, nel presentare la lista civica "Mesagne Incalza" alla stampa, diceva:
"L'obiettivo è servire l'interesse della comunità mesagnese, la lista e la città sono un unicum, si identifi-
cano in un medesimo progetto di evoluzione economica, sociale e culturale; la lista civica ha posizioni
sopra le parti dello schieramento politico che sostiene il sindaco (...).".
E ancora, sottolineava il sindaco: "Mesagne Incalza", oltre a contenere il nome del sindaco è un verbo,
esprime quindi una Mesagne che avanza, che chiede prepotentemente un rinnovamento, un futuro di
diverse e migliori prospettive. Mettere il bene della città ben prima del proprio interesse personale, la
retta amministrazione della cosa pubblica è dovere e non potere. Concetto ispiratore ne è Mesagne,
quindi il territorio".

I sottoscritti auspicano vivamante che anche nel futuro prossimo per sè medesimi, per il Sindaco Incalza
e per l'associazione"Mesagne Incalza" possa sussistere un unico comun denominatore : il proprio terri-
torio.

Mesagne, 15/10/2009
In fede
Augusto Guarini
Carmine Dimastrodonato

E' ormai trascorso diverso tempo dal giorno in cui un
gruppo di "incoscienti privi di esperienza politica" de-
cise di affrontare a viso aperto e in una sfida ad armi
impari il centrosinistra che a Mesagne governava in-
contrastato da 17 anni con consensi giunti finanche a
picchi del 75 per cento.

Rappresenta ancora un mistero , per alcuni, il fatto che
un gruppo così eterogeneo di"sprovveduti", gente fino
ad allora avulsa estranea ai partiti, guidata per giunta
da un candidato sindaco con poca e datata esperienza
politica, sia riuscito a calamitare tali e tanti consensi da
proporsi alle ultime amministrative con ben due liste e
riuscire addirittura ad aggiudicarsi 5 consiglieri su 20.

Il mistero, però, è presto spiegato: l'umiltà e l'ascolto
della gente e delle problematiche del territorio hanno
fatto sì che tutto ciò sia potuto accadere.

giovedì 15 ottobre 2009

giovedì 24 settembre 2009

Processo Dell'Utri


Non ci sarà l'esame di Massimo Ciancimino al processo d'appello a carico del senatore Marcello dell'Utri accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. La Corte d'Appello, presieduta da Claudio Dall'Acqua, dopo un'ora e mezza di camera di consiglio ha rigettato la richiesta del pg di sentire in aula Massimo Ciancimino. Non verrà neanche acquisito il frammento di biglietto con nome di Berlusconi rinvenuto in un garage di Ciancimino.
La corte afferma che il quadro emerso dall'interrogatorio su Massimo Ciancimino risulta confuso.

A mio avviso è una cosa sorprendente, con quale coraggio possono non esaminare delle prove così rilevanti?

Massimo Ciancimino afferma che Marcello dell'Utri era il cosidetto "Postino" tra Berlusconi e Provenzano. La lettera ritrovata nel garage di Ciancimino potrebbe confermare le relazioni tra lo Stato e la Mafia. Quindi una prova molto importante che però non viene esaminata dalla magistratura, e col cavolo che lo fanno....!

E' possibile poi che nessuno parli di queste cose, nei tg preferiscono fare servizi sulle ricette...






sabato 19 settembre 2009

L'ALIENO DAL PANAMA


Questo è il presunto alieno ritrovato in Panama ucciso a colpi di pietra da alcuni ragazzi impauriti .

sabato 29 agosto 2009

MESAGNE O MESANGELES?




Mesagne o Mesangeles?


La città è sempre più frequentata da personaggi famosi, ieri sera nel centro storico si aggiravano Giovanni Conversano e Francesco Arca.

domenica 23 agosto 2009

L'UMANITA' CALPESTATA (di Gad Lerner)


L’umanità calpestata


La prima reazione del governo italiano alla morte di 73 cittadini eritrei nel Canale di Sicilia è stata di fastidio e incredulità. Per bocca del suo ministro dell' Interno, che si è ben guardato dall' esprimere cordoglio e pietà, si è gettato discredito sul racconto dei cinque sopravvissuti. Sopravvissuti che - non fossero apparsi in pericolo di vita - sarebbero stati quasi certamente respinti, nonostante il diritto internazionale assegni loro lo status di rifugiati politici. I notiziari televisivi hanno fatto da cassa di risonanza a tale ignominia, lasciando sottintendere l' insinuazione che i disperati giunti a Lampedusa dopo aver visto morire di stenti i loro congiunti, potessero avere chissà quale interesse a mentire. Sul piano morale, una tale prova di cinismo nei confronti di vittime inermi, che non ha precedenti nella storia repubblicana, giustifica il paragone avanzato ieri da Marina Corradi su "Avvenire": evoca cioè l' indifferenza di tanti europei, 65 anni fa, di fronte alla discriminazione e alla deportazione degli ebrei considerati untermensch, sottouomini. Pure allora una martellante propaganda sollecitava a distinguere fra vite degne e vite indegne.
La pietà, come la bontà, è tornata a essere, nella propaganda governativa, un lusso che non ci potremmo permettere. Il dovere assoluto del soccorso in mare rischia di procurare a chi vi ottemperi accuse di favoreggiamento del reato di immigrazione illegale. Le motovedette della Guardia di finanza hanno ricevuto l' ordine di procedere in mezzo al mare, frettolosamente, alla selezione degli stranieri dei paesi in guerra, titolati a richiedere asilo; anche se è palese l' impossibilità di condurre a bordo le indagini accurate che sarebbero obbligatorie. Così lo scandalo del prolungato omesso soccorso in mare, denunciato dai pochi superstiti di un' odissea lunga venti giorni, ha trovato legittimazione postuma nell' insensibilità conclamata del ministro Maroni.
Assistiamo a un abbrutimento delle coscienze che produce un guasto di civiltà e disonora chi l' ha perseguito. Non è solo la dottrina evangelica a uscirne calpestata, come denuncia la Conferenza episcopale italiana, ma il più elementare senso di umanità. Da mesi assistiamo allo spettacolo di esponenti politici che esultano per i respingimenti, quasi che ci liberassimo di scorie tossiche e non di persone bisognose. Quando un partito di governo come la Lega diffonde su Facebook un gioco di società intitolato "Rimbalza il clandestino", festeggiando col suono di un campanello la sparizione di ogni barca di migranti, vuol dire che la velenosa ideologia dell' untermensch è di nuovo entrata a far parte del nostro senso comune. La viltà di tale comportamento è suggellata dallo scaricabarile delle colpe su di una nazione infinitamente più piccola e meno attrezzata della nostra, qual è Malta.
Crediamo forse di lavarci la coscienza addossando su La Valletta la responsabilità dei soccorsi? O non stiamo piuttosto assistendo a una lugubre replica della favola del lupo e dell' agnello? La Libia sta giocando spregiudicatamente con la vita di migliaia di persone e con le aspettative politiche mirabolanti del governo italiano. I migranti vengono trattenuti per mesi nei suoi campi di lavoro e di prigionia; vengono sfruttati con la promessa di guadagnarsi i soldi necessari a salpare verso la sponda nord; e ora vengono di nuovo mandati allo sbaraglio in mare: perché ogni tanto bisogna pur saziare l' avidità dei trafficanti che godono di protezione all' interno del regime corrotto di Tripoli.
Rivelando che fra il 1° giugno e il 20 agosto 2009 le nostre motovedette hanno effettuato 13 interventi, prestando soccorso a 420 profughi del mare, il Viminale riconosce implicitamente che l' accordo bilaterale con la Libia, spacciato sui mass media di regime come risolutivo, è invece un colabrodo. Invece di rifugiarsi dietro al mancato sos di un gommone con 78 persone a bordo prive di strumenti di comunicazione, il ministro Maroni farebbe meglio a chiedere scusa alle persone di cui ha messo in dubbio la parola. Commettendo una bassezza morale. Per mesi egli ha cercato di darci a bere un' altra favola, secondo cui sarebbe possibile fermare un esodo biblico dall' Africa all' Europa rinforzando la marina militare di Gheddafi. Come se potessimo ignorare che gli affamati nel mondo sono 1 miliardo e 20 milioni di persone, 100 milioni in più del 2008 (stima Fao del 19 giugno). Di questi affamati, 265 milioni vivono nell' Africa subsahariana, 42 milioni nel Vicino Oriente e nell' Africa del nord.
Di fronte a una tragedia di tale portata, l' Italia ha finora reagito tagliando i fondi per la cooperazione allo sviluppo e disinteressandosi al rispetto dei diritti umani concernenti le persone che respinge. Può capitare che per fare buoni affari petroliferi i nostri manager corrompano dei funzionari governativi, come in Nigeria; o che il fior fiore della nostra imprenditoria vada a rendere omaggio a Gheddafi sotto la tenda che un governo compiacente gli ha lasciato piantare nel parco di Villa Pamphili a Roma. Ma di progetti per lo sviluppo, per combattere la fame e le malattie, ci si riempie la bocca solo di fronte alle telecamere del G8, salvo poi dimenticarsene.
Perché una cultura miope e razzista trova più conveniente assecondare l' istinto popolare. Si prendono più voti dicendo che abbiamo già troppi problemi noi per poterci interessare ai problemi di persone talmente disperate e diverse da apparirci minacciose. –


22/08/09 GAD LERNER

AMICHEVOLE: ATLETICO MESAGNE vs USD LATIANO


Oggi alle ore 17:00 presso lo stadio Tagliata si svolgerà l'amichevole disputata tra Atletico Mesagne e l'USD Latiano. Sul sito http://www.atleticomesagne.com/ sarà possibile seguire la web diretta.

sabato 22 agosto 2009

Giunta Incalza: Per avere meno critiche occorrono fatti (a cura di Pompeo Molfetta)


Giunta Incalza: Per avere meno “critiche” occorrono “fatti”


Il neo-assessore Delli Noci, in un suo recente comunicato, si è prodotto in una dotta dissertazione sul valore politico dell’uomo Incalza, verosimilmente per ottenere una sorta di “dispensa” speciale di critica per lo stesso Sindaco, oggetto di irriverenze e contumelie in vorticosa crescita. Per ottenere questa “indulgenza plenaria” egli richiama con afflato le virtù del Sindaco, ne ricorda la mitezza, la temperanza, la riservatezza ed esalta lo spirito di servizio con cui egli volle nel 2006 prendere su di sé la “croce” del governo per affrancare questa città dalle nefandezze commesse dai comunisti e riportare la pace e la prosperità fra la sua gente. Ecco l’uomo “aristotelico”: animale politico per eccellenza che riassume in se il concetto della polis, che ripone in sé la responsabilità dell’organizzazione sociale, del destino della comunità che governa.
Mi pare una visione monocratica e paternalista della cosa pubblica che pone in stato di subalternità partiti, rappresentanze sociali e singoli cittadini: una visione insomma fortemente antidemocratica che contestiamo. E’ forse in virtù di questa concezione che il nostro Sindaco si ostina continuamente a prendere le distanze dalla politica e dalle sue complicate articolazioni come i partiti e le Istituzioni? Per questo talvolta si fa beffa delle opposizioni e talvolta del Consiglio Comunale? Per questo le critiche sembrano atti di lesa di lesa maestà?
Noi chiediamo: è possibile essere dispensati da questo sermone domenicale? Si può una volta per tutte prescindere da valutazioni personali sul Primo cittadino che sono inopportune sia quando sono di segno negativo e vengono dall’opposizione, sia quando sono di segno positivo e vengono da suoi collaboratori? Al Sindaco è dovuto il massimo del rispetto istituzionale, così come a qualunque cittadino è dovuto il diritto di critica e di giudizio politico sull’esercizio delle sue funzioni. O qualcuno pensa che sarebbe meglio non disturbare il macchinista anche quando sta facendo deragliare il treno? E qui, a nostro giudizio, siamo già al disastro ferroviario.
Apprendiamo, per esempio, che l’Amministrazione comunale ha tenacemente difeso la nomina del progettista designato per i lavori di “maquillage” della villa comunale, rivendica la correttezza procedurale seguita e la congruità del compenso destinato. Secondo questo comunicato l’Amministrazione avrebbe elaborato, per mano di una dirigente innominata, un primo avviso pubblico che è stato immediatamente sconfessato e annullato dalla commissione giudicatrice presieduta dal capo settore ing. Fischetto, il quale ha successivamente decretato una nuova procedura di selezione cui sarebbero stati chiamati a partecipare cinque professionisti. Tra questi è stato scelto l’arch. Mingolla per aver presentato la proposta economicamente più vantaggiosa. Se così stanno le cose la procedura anche se legittima è certamente assai bizzarra e tortuosa, un intrigo in cui è sembra nota la soluzione finale ma non si sa come raggiungerla. Che aveva di inqualificabile il primo avviso pubblico? Perché prima di pubblicarlo qualcuno non si è incaricato di controllarlo o comunque non è stato poi corretto e ripresentato?
Nonostante questa montagna di dubbi, io in questo caso, non invocherò la questione morale e non andrò neanche a “sfrucugliare” fra le carte, scegliete chi volete purché ci sia risparmiata la favola della trasparenza, dell’equità, della legittimità procedurale perché il Sindaco e la sua Giunta fanno esattamente come fan tutti e forse un pochino peggio.
Infine ci tocca ribadire che sarebbe stato molto meglio indire un concorso di idee, con un budget finanziario prestabilito, e far scegliere alla città il progetto più adeguato per il rifacimento di un bene “simbolo” dell’intera comunità come la Villa Comunale, che questa Amministrazione ha discutibilmente voluto ritenere priorità assoluta destinando una cospicua fetta dell’avanzo di bilancio. Cosa accadrà quando l’architetto nominato presenterà il suo progetto se non sarà di gradimento collettivo? Lo rifarà? Lo modificherà su impulso dei cittadini? Con quali modalità? O, come temiamo per un minimo di conoscenza dei soggetti coinvolti, ci troveremo di fronte ad una “creazione” di discutibile gusto, economicamente sproporzionata e quindi praticamente irrealizzabile?
Non è forse questa, per lo stimato assessore al ramo Delli Noci, l’occasione per passare dalle “parole” ai “fatti” e guadagnarsi sul campo stima e considerazione?


Mesagne, 20 agosto 2009

Pompeo Molfettacapogruppo consiliare A Sinistra \ Movimento per la Sinistra

giovedì 20 agosto 2009

ANCO Group: Cominciano i saldi anche online

Sul sito sono disponibili prodotti di varie tipologie dai libri ai dvd, dagli oggetti di elettronica a quelli sportivi, da cosmetici a occhiali da sole.
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martedì 18 agosto 2009

PALMA D'ORO MESAGNESE 2009



Palma d’Oro Mesagnese 2009: al via la VI edizione


Si terrà, nella tradizionale cornice di Piazza Orsini del Balzo, sabato 22 agosto p.v. a partire dalle ore 20.30, la VI edizione della Palma d’Oro Mesagnese, il prestigioso riconoscimento che la Pro Loco di Mesagne, conferisce ai concittadini che si sono particolarmente distinti nei propri ambiti di attività.

Anche in questa edizione, la Pro Loco incassa il patrocinio morale della Regione Puglia ed il patrocinio della Provincia di Brindisi e della Città di Mesagne, la collaborazione dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brindisi e la partecipazione de La Gazzetta del Mezzogiorno. Numerose le novità introdotte in questa nuova edizione a partire dal filo conduttore della serata che si propone di affiancare agli illustri concittadini premiati, altrettanti artisti locali e ciò sempre con lo spirito della valorizzazione delle risorse artistiche e culturali di Mesagne. Tranne la presentatrice, infatti, – la storica Maria Di Filippo, autentica mattatrice delle ultime edizioni – l’evento vedrà sul palco artisti e talenti con il minimo comune denominatore costituito dalla loro provenienza dalla nostra Città. Una orchestra dal vivo costituita da 23 maestri si esibirà con melodie che spaziano dal classico al moderno con la novità di incrementare l’elenco dei brani “live” della manifestazione.

CONVENTO A PORTE APERTE


10° evento di informazione scientifico-culturale del progetto "Convento a Porte Aperte"


Ti la Spagna a llu Cunventu, nni Nventa Una e nni Faci Cientu

Omaggio al ruolo della Bioingegneria nel Pianeta Salute
Venerdì, 21 Agosto 2009, alle ore 20.00, nel Convento Cappuccini in Mesagne


ISBEM, COMEPER, UNIVERSITA’ di PISA, INSTITUTO TECNOLOGICO de CANARIAS

(ITC) e le ASL del Grande Salento, in sinergia con l’Associazione culturale Li SATIRI e il Comune di Mesagne, invitano la S.V. ad una conferenza interattiva sul ruolo della Bioingegneria e dei prodotti/processi da essa scaturiti: ad esempio, i sistemi meccanici (le protesi ortopediche, gli stent per tenere aperte le arterie che tendono ad occludersi), i dispositivi elettronici (i pacemaker, quali stimolatori del cuore "stanco"), quelli idraulici (le protesi vascolari e le valvole cardiache), quelli ottici per la chirurgia minimamente invasiva, i metodi gestionali che aumentano l’efficacia e l’interoperabilità del sistema sanitario, ne riducono i costi e ne migliorano la qualità dei servizi (il controllo di gestione) e, infine, l’efficienza degli strumenti usati dagli operatori che è garantibile solo da procedure di manutenzione correttiva e preventiva tipiche dell’ingegneria clinica.
Senza una buona Bioingegneria, nessun sistema sanitario può mai funzionare al meglio! Per diffondere questo concetto, l’IFC-CNR (da 15 anni) e l’ISBEM (da poco più di10) si adoperano al meglio delle loro possibilità, nel Mezzogiorno, soprattutto in Puglia, ed in particolare nel Salento.
Originario di Francavilla Fontana e laureatosi a Bologna, Donato MONOPOLI FORLEO è un bioingengere che lavora in Spagna, alle Canarie - famose isole dell’Atlantico con circa 2 milioni di abitanti - in un istituto tecnologico (ITC) che svolge progetti di ricerca, formazione e brevettazione (…nuovi prodotti basati sulla meccanica di precisione e sull’elaborazione di immagini per scopi medici, quali protesi e strumenti chirurgici per ortopedia, traumatologia e chirurgia minimamente invasiva, predisponendo gli ambienti di realtà virtuale giusta per favorire i chirurghi ed anche per ideare soluzioni e strumenti per le persone diversamente abili che devono stare sulla carrozzella…).
La bioingegneria ha un impatto sulla nostra salute non solo diretto (data l’aspettativa di vita di circa 80 anni, ciascuno di noi avrà bisogno, prima o poi, di qualche dispositivo biomedico) ma anche indiretto vuoi per le tasche (l’efficienza del PIANETA SALUTE fa ridurre le tasse!) vuoi per la fiducia che noi attribuiamo al sistema e agli operatori sanitari: la bioingegneria, infatti, adopera metodi fini e tecniche scientifiche pur di ridurre i rischi connessi all’uso improprio di strumenti biomedici sofisticati che, senza automatismi e le dovute precauzioni, possono arrecare danno.

giovedì 13 agosto 2009

L'INCHIESTA DI BARI E LA REAZIONE DI VENDOLA

L’inchiesta di Bari e la reazione di Vendola

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Bari, con i suoi diversi filoni d’indagine, è senza dubbio un prezioso contributo alla moralizzazione della vita pubblica. In un Paese nel quale la “questione morale”, sollevata da Enrico Berlinguer nel 1981, inquina ancora la politica nostrana (anche dopo la stagione di “mani pulite”) la magistratura va sostenuta, contro certe interessate o preconcette ostilità, nell’impegno rivolto a fare chiarezza su inquietanti vicende, ad accertare precise responsabilità personali ed a ripristinare la legalità. Un lavoro che i magistrati devono fare con serena obiettività ricordando sempre che la giustizia, come vuole il nostro Statuto, è amministrata in tutte le fasi processuali in nome del popolo italiano e che i giudici sono soggetti soltanto alla legge. Un dettato costituzionale inteso a mettere tutti i magistrati, quelli investiti di funzioni giudicanti come quelli impegnati in funzioni inquirenti, al riparo non solo da condizionamenti esterni ma anche dall’insidia di inclinazioni personali per il protagonismo, le tentazioni partigiane, l’assolutizzazione della propria tesi o gli eccessi di orgoglio professionale.
L’inchiesta di Bari punta ad accertare eventuali responsabilità per reati in materia di prostituzione che sembrano toccare o in qualche modo lambire personaggi politici di primo piano nonché per illeciti attribuiti ad amministratori e funzionari nella gestione del Servizio Sanitario a livello regionale. Si tratta di indagini su fatti di grande rilievo sociale e di forte impatto mediatico che possono, come sta accadendo, essere utilizzati in modo strumentale nella lotta politica specialmente quando l’attività investigativa si svolge con grande clamore in tempi vicini ad importanti scadenze elettorali. Siamo quindi di fronte ad un inchiesta che, per l’uso politico che se ne sta facendo, può incidere sulla selezione delle candidature e sugli umori dell’elettorato alterando l’esito della consultazione elettorale .
Ed allora più che giustificata si appalesa la reazione di Vendola che, senza essere in alcun modo personalmente coinvolto nell’inchiesta, diviene vittima di uno “tsunami” di censure, illazioni, denigrazioni ed attacchi tesi ad offuscare la sua immagine ed a colpire il centro-sinistra. Quali che possono essere le opinioni sulle “anomalie” che con la recente lettera al PM Digironimo il Presidente della Regione ritiene di riscontrare nell’inchiesta, è innegabile il fatto che egli sta subendo un vero e proprio linciaggio morale venendosi a trovare in concreto privo di tutele nei confronti di chi, nell’opposto schieramento e forse anche in qualche area meno lontana, vuole impedire la sua ricandidatura, tuttora forte di consensi e prevedibilmente vincente, per bloccare quella “rivoluzione gentile” da lui e dalla sua maggioranza portata avanti tra mille difficoltà e contro ostilità e condizionamenti. Quella di Vendola è davvero una “legittima difesa” non certo contro il magistrato, al quale è stata da lui assicurata e fornita la massima collaborazione, ma nei confronti di un insieme di fattori (le caratteristiche e le modalità dell’inchiesta che sembra arenarsi su un’eterna fase di avvio, taluni accertamenti a tappeto alla ricerca di notizie di reato, il susseguirsi di continui ampliamenti dell’indagine, le amplificazioni mediatiche, le strumentalizzazioni politiche) che oggettivamente concorrono a favorire una campagna denigratoria in danno del Presidente della Regione ed a stravolgere il normale corso della competizione politica.
Una situazione che va quindi affrontata nel pieno rispetto dell’autonomia della Magistratura senza fornire occasioni che potrebbero agevolare ulteriori speculazioni e qualche vittimismo. La via maestra è quella di vigilare perché l’inchiesta si svolga nella piena osservanza delle regole procedurali e di chiedere che il PM interessato, operati ovviamente tutti i necessari approfondimenti, porti a termine nel più breve tempo possibile le indagini in corso, favorito anche dal potenziamento – se necessario – del suo ufficio con collaborazioni e supporti operativi. Una pretesa più che legittima come legittima, corretta e rispettosa è stata la critica di Vendola all’operato del magistrato inquirente al quale non è dato capire quali tutele potrebbe assicurare il Csm a fronte di osservazioni che costituiscono una libera manifestazione del pensiero tutelata dall’art. 21 della Costituzione.
Si è avuto di recente notizia di intercettazioni telefoniche nelle quali si parlava allegramente di protesi ortopediche “fetenti”. Intercettazioni che erano a disposizione dell’autorità giudiziaria sin dal 2002 ma che, per quanto è dato conoscere, non hanno dato luogo a provvedimenti intesi ad impedire che, come prescrive la legge, le riscontrate attività criminose venissero portate a conseguenze ulteriori col rischio che l’utilizzo di quelle protesi si sia protratto a lungo con grave danno per gli ammalati. Tempi quindi assai dilatati per fare chiarezza in una materia così delicata che non vorremmo fossero anche il destino dell’inchiesta che ha provocato la reazione di Vendola.

Brindisi, 11 agosto 2009
Michele Di Schiena

venerdì 12 giugno 2009

MENS SANA MESAGNE INARRESTABILE

MENS SANA MESAGNE INARRESTABILE
VINCE ANCHE IL TITOLO UNDER 15 PROVINCIALE


Inarrestabili. Non si fermano più i ragazzi della Mens Sana Mesagne che aggiungono ancora un titolo provinciale a questa esaltante stagione sportiva. Gli Under 15, allenati da Angelo Greco, battono in finale il Basket Francavilla allenato da Davide Olive e, dopo il titolo regionale e quello provinciale Under 14, si aggiudicano anche il titolo provinciale nella categoria Under 15. In semifinale i mensanini avevano avuto la meglio sull’Aurora Brindisi (60-51) per poi battere in finale i francavillesi (90-80). Immacolato il cammino dei mesagnesi imbattuti in questa categoria da due anni grazie all’impegno e alla totale disponibilità degli atleti. Non si chiude ancora la stagione sportiva della Mens Sana Mesagne che partecipa anche alle finali provinciali Under 19 e si prepara a disputare la qualificazione con gli Under 13 prima delle meritatissime vacanze. Coach Angelo Greco: “Sono molto contento per i risultati ottenuti. Il lavoro e i sacrifici di tutto un anno sono stati ripagati dalle vittorie di questi giorni. E’ la conferma dell’attenzione e dell’impegno che la Mens Sana Mesagne spende nel settore minibasket e giovanile. Un grazie ai ragazzi che hanno seguito con interesse e passione l'attività sportiva proposta.” Intanto la Mens Sana Mesagne, sempre attenta anche alle problematiche sociali e alla solidarietà in generale, comunica che la raccolta di fondi effettuata nel centro minibasket mensanino per i terremotati dell’Abruzzo, si è conclusa con la somma di € 450,00.

Tabellino finale:

BASKET FRANCAVILLA - MENS SANA MESAGNE = 70 - 80

MENS SANA MESAGNE: Caliandro 6, Di Giacomo n.e., Gualano, Moretto 2, Cavallo, Renis, Rosato M. 34, Rosato A. 13, Passante, Falcone 19, Calò 6, D'Errico n.e. Allenatore: Angelo Greco

BASKET FRANCAVILLA: Bencivenga n.e., D'Amuri, Chirico 7, Galiano n.e., Della corte 4, Maggio 2, Urso 32, Scialpi 8, Di Coste 15, Di Palmo. Allenatore: Davide Olive.

Arbitri: Gnini e Mione di Brindisi.

Parziali: 21-18 20-27 6-26 23-9

Foto Under 15

lunedì 8 giugno 2009

PROVINCIA DI BRINDISI: ELEZIONI EUROPEE 2009

Sezioni 379 di 379 Europee 2009

Il Popolo della Libertà
89.978 voti
41.86 %

Partito Democratico
44.245 voti
20.58 %

UDC
21.867 voti
10.17 %

Di Pietro Italia dei Valori
19.208 voti
8.93 %

Sinistra e libertà
15.104 voti
7.02 %

Rifondazione ComunistaSinistra EuropeaComunisti Italiani
8.402 voti
3.90 %

Non raggiungono il 4%:
La DestraMPA - PensionatiAlleanza di Centro
7.417 voti
3.45 %

Lista Marco PannellaEmma Bonino
3.285 voti
1.52 %

Fiamma TricoloreDestra Sociale
2.671 voti
1.24 %

LiberalDemocratici
1.639 voti
0.76 %

Forza Nuova
648 voti
0.30 %

Lega Nord
460 voti
0.21 %

venerdì 22 maggio 2009

Brindisi: Il voto provinciale fra ibride alleanze

Brindisi: Il voto provinciale fra ibride alleanze e discutibili sperimentazioni

In vista delle elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale alcuni hanno pensato di aprire a Brindisi una sorta di “laboratorio politico” per sperimentare un’ibrida alleanza tra il Partito Democratico ed una parte della destra, la più lontana dalle tradizioni e dalle sensibilità non solo della cultura di sinistra ma anche di quella riformista nelle sue componenti laico-socialista e cattolico-democratica. Una destra industrialista, plutocratica, espressione dei poteri forti e priva di radici liberal-democratiche. Altri, per contro, hanno considerato questa scelta non solo disastrosa per la nostra comunità ma anche pericolosa ben oltre l’ambito di essa in quanto rivolta ad allestire un’operazione utilizzabile come apripista di similari avventure sul versante della politica nazionale. Ed hanno perciò chiamato a raccolta tutte le forze, sia riformiste che di sinistra, contrarie a tale progetto e decise a rilanciare con intenti unitari ed innovativi, l’esperienza di centrosinistra ed il cammino da essa positivamente avviato nella passata consigliatura.
I primi hanno scelto come candidato l’industriale Ferrarese, presidente dimissionario della locale Confindustria, interprete di logiche ed interessi legati alla vecchia politica e fautore di quel modello di economia locale che ci ha “regalato” la pesante situazione ambientale ed occupazionale che è ancora (nonostante i generosi tentativi di correggerla) sotto gli occhi di tutti. Un personaggio favorevole alla costruzione del rigassificatore a Capobianco fino a quando, con l’annuncio della sua candidatura, non è stato “folgorato sulla via” che conduce al vertice dell’Ente provinciale. I secondi hanno avvertito il dovere di reagire a tale sconcertante operazione che si è tentato di far passare per un’intesa con i centristi dell’UDC mentre è stata in sostanza una meccanica adesione (parallela e successiva a quella della stessa UDC) all’autonoma candidatura dell’industriale Ferrarese, effettuata frettolosamente e senza un effettivo accordo programmatico. E per dare corpo a questa reazione costoro hanno scelto il prof. Francesco Fistetti, illustre docente universitario con una coerente storia di qualificata cultura e di militanza riformista e di sinistra. Un intellettuale con grandi doti di umanità, un uomo schivo che ha sempre fatto proprie le ragioni dei lavoratori e dei cittadini meno tutelati.
La partita che si sta giocando a Brindisi tra Fistetti, da una parte, e Ferrarese e Saccomanno del Pdl dall’altra, certo impari per le forze ed i mezzi in campo, è di cruciale importanza per il futuro della nostra comunità dal momento che l’esito elettorale può favorire un malinconico ritorno al passato oppure il rilancio della trasparenza amministrativa e dell’impegno rivolto a dare organicità e forza alla costruzione di un diverso assetto dell’economia locale da costruire dal basso col metodo della partecipazione democratica quale linfa vitale di profonda innovazione politica. Un impegno concreto inteso a rendere effettivo il diritto al lavoro affrontando con provvedimenti adeguati, per quanto di competenza dell’ente provinciale le emergenze occupazionali provocate dalla crisi economica in atto. Ma l’esito di questa partita può essere anche rilevante per la politica dell’intero Paese perché da Brindisi può partire un cinico incoraggiamento ad allestire tutti gli “inciuci” (verosimilmente non graditi dalla segreteria Franceschini) oppure un segnale di speranza lanciato da una sinistra che cerca ritrovare se stessa all’insegna di una ritrovata unità e che vuole, attraverso un amicale ma fermo dissenso, aiutare il Partito Democratico a non ripetere, in una dimensione eventualmente più ampia, l’errore commesso a Brindisi di sacrificare i propri valori sull’altare di una vittoria di Pirro accettando “a tavolino” la sconfitta prima ancora di partecipare ad un’aperta e dura competizione elettorale.

Brindisi, 21 maggio 2009
Michele DI SCHIENA

VENDOLA: SOGNO UTILE


Europee 6 e 7 Giugno
VOTA
VENDOLA
SINISTRA E LIBERTA'

martedì 14 aprile 2009

A Napoli il problema della spazzatura non è mai stato risolto...


Il problema era stato fatto presente nel precedente governo Berlusconi, ora in questo facendo finta che la colpa fosse stata esclusivamente della Sinistra...!!!

La colpa della destra o della sinistra che sia non è stato ancora risolto.


I mass media italiani, televisioni e giornali, sono largamente manovrati dal nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che possiede il monopolio di molteplici e importanti aziende quali Mediaset, Panorama, Mondadori, Il Giornale, Sky, ecc.
Questo non ci consente di essere uno stato totalmente libero dal punto di vista della libertà di stampa.
Ogni giorno i telegiornali mostrano decide di notizie che vengono selezionate tra una varietà indefinita, vengono prese e messe in evidenza quelle che rispettano i canoni tradizionali per chi li amministra (Non ci sarà mai una notizia che andrà contro Berlusconi mettetevelo in testa).

Per quanto riguarda la vicenda Napoli e Rifiuti non si sente dire più nulla da febbraio a questa parte, mi sembra strano. Girovagando su internet ho visualizzato alcuni commenti legati a questa faccenda; variegate sono le opinioni.

Eccone una delle tante :
"innanzitutto, non tutta la spazzatura di napoli è stata levata ma solo quella del centro, in periferia la situazione è ancora tragica. Berlusconi non ha fatto altro che portare la monnezza nelle discariche chiuse da anni perchè strapiene è in rischio di disastro ambientale, in poche parole ha dato una spolveratina e ha messo tutto sotto il tappeto, però c'è sempre gente che dice che il problema è risolto.........mhà
o la gente è deficiente oppure non vuole capire."

Si era detto che Berlusconi facendo intervenire l'esercito era riuscito a risolvere prontamente il problema: beh non è così...
Altre città della provincia di Napoli tuttora aspettano l'intervento dello Stato.

Medicina Democratica (Comunicato)

Medicina Democratica
Salute Pubblica
Brindisi


Le associazioni Medicina Democratica e Salute Pubblica organizzano per Martedì 14 Aprile alle ore 18,00 in via Lucio Strabone ,38 a Brindisi (di fronte al Bingo ) un incontro preparatorio alla manifestazione nazionale sul tema della sicurezza sui posti di lavoro rivolto a tutti gli interessati.



Sabato 18 Aprile alle ore 15,00 con partenza da Piazza Divin Gesù al Rione Tamburi a Taranto si svolgerà una manifestazione nazionale sulle morti sul lavoro, da lavoro e da inquinamento promossa da associazioni , movimenti , sindacati di base , delegati Rsu ed Rls nel tentativo di porre un freno a quello che accade ogni giorno sui cantieri , in fabbrica, nelle città.

Dopo la manifestazione di Torino a Dicembre con gli operai della ThyssenGroup si è scelta in una sorta di naturale continuità di morte e devastazione la città di Taranto ,come sede di una nuova manifestazione nazionale ,che coglie diversi primati negativi non solo italiani ma addirittura Europei.

Dalla città di Brindisi partiremo in tanti a portare il nostro contributo , con i parenti delle vittime del Petrolchimico e dell'Ilva, dell'Enel, con delegati che combattono ogni giorno per affermare il diritto dei lavoratori di tornare a casa vivi , con tecnici della prevenzione. Con avvocati, medici che cercano di portare sul banco degli imputati datori di lavoro il cui comportamento definire criminale è ben troppa poca cosa. Con cittadini semplici che cercano di resistere a forme di inquinamento che li colpiscono ogni giorno di più , che cercano di costruire collettivamente un futuro migliore per i propri figli.

Porteremo con noi il vivo e quanto mai attuale ricordo dell'amico Manderino, morto a Cerano nei mesi scorsi , insieme a tutti gli altri feriti di questa assurda guerra che si sviluppa sempre di più nei confronti dei lavoratori e cittadini. Il nostro impegno si unisce a tutti quelli che stanno cercando di contrastare l'azione governativa che è rivolta a svuotare le leggi realizzate , come nel caso della legge 81 del 2008.

Ci sono quindi tante cose da fare insieme ; solo un grande e significativo movimento di lavoratori e cittadini può costruire un cambiamento a questa terribile situazione.

Brindisi 13.04.09

Medicina Democratica -Gino Stasi

Salute Pubblica -Stefano Palmisano

sabato 11 aprile 2009

Commento sulla candidatura alle Provinciali del Sindaco Enzo Incalza

Commento sulla candidatura alle Provinciali del Sindaco Enzo Incalza

Sono venuto a conoscenza dell'improvvisa candidatura a livello Provinciale del nostro caro Sindaco Enzo Incalza.
Dopo un lungo periodo di scadente amministrazione il primo cittadino di Mesagne si sente pronto per affrontare un nuovo percorso e un nuovo dipo di gestione della cosa pubblica.
Beato lui dico io. Ci vuole coraggio.
In questi mesi ho visto solo situazioni fallimentari che hanno portato alla devastazione della nostra città, per non parlare di tutto ciò che era stato promesso e che non è stato realizzato

Scandali ( Pagliara- Mesagnestate, Leroy Merlin, Guarini-Locandine, Magrì-Teatro, Depunzio- Mensa Asili)

Promesse vane ( Basta guardarsi una delle locandine che era stata consegnata durante il periodo elettorale)

Perciò non mi sembra opportuna questa sua candidatura

AUCURI TI BBONA PASCA di Catone Tersonio

Aucuri ti bbona Pasca

Oh matonna, Crištu mia,
propia mo’ mi nni šta scia
cu ti spettu all’artari
ca ndi eram’a spusari,

e tu nveci štai chiantatu
alla croci ti Pilatu
pircè quandu vai mbriacu
pienzi cu faci lu macu.

“Matale’, non à capitu
ca iu vògghiu mueru zitu?
L’àggiu tittu e rripitutu
ma tu no mma mai critutu.”

Ma tu sienti štu fitenti
cce pinzieru teni a menti…
iu ca t’àggiu tatu tuttu
e di mei lu mègghiu fruttu;

t’àggiu tata poi nna manu
cu ti pozzu fa crištianu
ca nisciunu ti critia
ci ticivi: “so’ Mmissia”.

Vi ci scindi ti dda croci
e camini toci toci
ca già tutti li nvitati
ndi šta spèttunu mmutati;

forza, sbrìchiti, camina,
ci no viti, šta matina…
mi nni pàiu li pitati
e ti bbìnchiu ti mazzati.

“Matale’, ti l’àggiu tittu,
poi, ccussì già štava scrittu,
mo’ no ffa’ la nvirdicuta
tantu ieri già scinduta.

Cinturrio’ cu quedda lanza
carca forti ntra la panza,
fammi fa’ nna bbella morti
cu mi scampa ti ‘sta sorti.”
(Catone Tersonio)

giovedì 9 aprile 2009

PROVINCIA: UN CENTRO SINISTRA SENZA SINISTRA

Provincia: Un centro-sinistra senza sinistra

La candidatura a Presidente della Provincia di Brindisi del capo della locale Confindustria è un’operazione priva di credibilità ed al tempo stesso umiliante per il Partito Democratico. Di seguito articolo integrale di Michele DI SCHIENA.



Provincia: Un centro-sinistra senza sinistra

Per la candidatura alla Presidenza della Provincia il Partito Democratico ha operato una scelta non convincente per metodo e merito. Dopo la conclusione della tormentata vicenda della Presidenza Errico il PD avrebbe dovuto procedere ad una seria consultazione della sua base ed avrebbe dovuto, partendo da una approfondita proposta programmatica, aprire la trattativa con le forze che si fossero dichiarate disponibili ad un’eventuale alleanza. Le cose sono invece andate in tutt’altro modo: la trattativa avviata con le altre formazioni del centro-sinistra è stata dal PD trattata come un adempimento formale privo di qualsiasi interesse mentre, come si è sentito e letto, fuori e lontano dalla nostra comunità pochi intimi in riservati ambienti decidevano la discesa in campo del presidente della locale Confindustria Ferrarese. E così veniva allestito, per mascherare la realtà, lo spettacolo di una candidatura presentata come “autonoma” ed in qualche modo “civica” destinata ad incontrare il sostegno prima dell’UDC e dopo del PD.

Un’operazione priva di credibilità ed al tempo stesso umiliante per il Partito Democratico dal momento che la candidatura Ferrarese aveva già trovato l’ostentato patrocinio dell’on.le Casini. E’ chiaro invece che tale candidatura è stata decisa verticisticamente fuori da Brindisi ma, a voler tutto concedere, delle due l’una: o il PD ha trattato e concordato riservatamente la candidatura in questione mortificando la sua base e la sua dirigenza locale chiamate solo a ratificare scelte “centralisticamente” operate o tale partito ha accettato ex post la candidatura ed il progetto da essa incarnato senza previe intese e senza neppure aver ricevuto alcuna formale richiesta in tal senso. Resta in ogni caso il fatto che del programma della nuova coalizione si è cominciato a parlare (e forse anche finito di parlare) solo nel primo incontro dello schieramento svoltosi il 6 aprile quando l’intesa era già stata anche formalmente conclusa. Quanto poi al merito della scelta non può sfuggire che il Partito Democratico è apparso più preoccupato di assicurarsi ad ogni costo la vittoria (peraltro non certo scontata) che di costruire una coerente e convincente proposta politica. Logica questa con la quale il PD ha deciso di sostenere chi aveva costantemente e duramente criticato gli orientamenti e le scelte concrete dell’Amministrazione uscente e della maggioranza che ancora oggi la sostiene; un personaggio che, per la sua storia pubblica e gli obiettivi perseguiti, non sembra in linea con la cultura progressista e forse neppure con la sensibilità ideale e politica del cattolicesimo democratico di orientamento centrista.

Con specifico riferimento poi ai contenuti dell’intesa, va rilevato che le condizioni tardivamente poste dal PD (continuità programmatica, rifiuto del rigassificatore, incisiva riduzione del carbone bruciato nelle centrali elettriche, tutela dell’ambiente, welfare locale ed altro) appaiono frammentarie, lacunose, in molti casi generiche e soprattutto non sorrette da alcuna idea-forza o linea-guida nonché prive di qualsiasi riferimento ad un organico progetto per un diverso modello di economia locale costruito dal basso col metodo della partecipazione democratica. Un modello rivolto a promuovere le risorse e le vocazioni locali (mare, porto, agricoltura, turismo, commercio, artigianato), a dare impulso alle piccole e medie imprese, a rendere ambientalmente compatibili i grandi insediamenti industriali esistenti, a rifiutare la realizzazione del rigassificatore ed a favorire l’occupazione anche mediante l’adozione di interventi straordinari e urgenti per fronteggiare la drammaticità della crisi in atto. Siamo insomma di fronte al tentativo di costruire una coalizione di centro-sinistra senza progetto e senza sinistra.

Il Partito Democratico sta a cuore non solo a chi vi aderisce ma anche a quanti, pur puntando ad innovazioni sociali ed economiche più incisive di quelle riformiste, guardano ad esso come alla struttura portante di una possibile alternativa in campo nazionale all’attuale maggioranza delle destre. Ed è con questo spirito che va rivolto al PD l’invito a riflettere sui rischi che comporta l’avviata svolta e ad adoperarsi per impedire l’amaro “ritorno” di un pesante passato che spegnerebbe le speranze accese in questi anni da un vasto movimento di opinione espresso dalla società civile e dalle scelte di fondo delle Amministrazioni locali. L’auspicio è che le aree dissenzienti del centro-sinistra sappiano trovare le necessarie convergenze per costituirsi in un indispensabile polo di resistenza e di rilancio.

Brindisi, 8 aprile 2009

Michele DI SCHIENA

lunedì 6 aprile 2009

COMUNICATO STAMPA CONSIGLIERA S.DIDONFRANCESCO - MESAGNE

COMUNICATO STAMPA CONSIGLIERA S.DIDONFRANCESCO - MESAGNE


Sono in corso e sono ormai giunti a buon punto, i lavori di ristrutturazione dell’ex piazza del pesce, nell’area di Piazza Commestibili, da adibire a laboratorio musicale, sala prove e di registrazione, caffè letterario, punto di aggregazione giovanile, nell’ambito del progetto “Bollenti Spiriti”.
La realizzazione che vede San Pancrazio Sal. come patner, è stata oggetto di un sopraluogo da parte dei funzionari regionali dell’assessorato regionale alle Politiche Giovanili alla presenza degli amministratori e dei tecnici comunali. Tutti hanno espresso soddisfazione per l’andamento dei lavori e auspicato la conclusione degli stessi.
Il Laboratorio nasce proprio nel centro storico a ridosso della chiesa di San Cosimo e della nuova piazza Commestibili e forma un unicum importante dal punto di vista urbanistico e sociale, perché si recupera una testimonianza architettonica ormai abbandonata da anni e si individua un punto di aggregazione per i giovani, moderno e speriamo, efficiente e dinamico. Questo dipenderà molto dall’associazione che vincerà l’appalto per la gestione del centro. La gara è stata già espletata e a giorni sarà noto il nome di chi si è aggiudicata la gestione del servizio per i primi tre anni.
L’auspicio è quello che il centro con laboratori annessi, riesca ad amalgamare le doti artistiche dei nostri giovani per accrescere la loro voglia di creare e di migliorare il loro talento, aiutati dalla istituzione pubblica e dalle nuove tecnologie e da tutti gli spazi messi a loro disposizione.
Il progetto e la sua realizzazione, pur venendo da lontano, rappresentano un bel traguardo per la città ed un arricchimento delle dotazioni della stessa con un contributo notevole alla rivitalizzazione del centro storico. E’ intenzione dell’amministrazione Incalza seguire questo filone di attività a favore dei giovani calandosi nella loro realtà, sostenendoli e rendendoli autonomi dove possibile. Il laboratorio rappresenterà l’inizio di una stagione rivolta a questa fascia d’età cui seguiranno altre importanti iniziative.

Sabrina Didonfrancesco – consigliere delegato alle Politiche Giovanili del Comune di Mesagne

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - TRINITAPOLI = 60 - 52

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - TRINITAPOLI = 60 - 52

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale., Passante n.e., Voglino 18, Scalera 12, Risolo 15, Monna, Capodieci n.e., Carriero C. n.e., De Maria 10, Rubino 5. Allenatore: Massimo Distante.

TRINITAPOLI: Loprieno 15, Castro 3, Curci n.e., Di Lauro 4, Barbaro n.e., Piarulli 9, Totaro 7, Arbore 12, Pretto n.e., Ricco 2. Allenatore: V. Losito.
Arbitri: Spano di Alberobello e Ruta di Ruvo di Puglia.
Parziali: 11-13 11-10 20-12 18-17

La Mens Sana 2MD Utensili Mesagne vince una partita importante in chiave play out contro un Trinitapoli rimasto in partita fino alla fine. Gara brutta dal punto di vista tecnico per entrambe le squadre, dove la cosa più importante per i mesagnesi è stato il risultato finale. Coach Distante recupera De Maria anche se deve fare a meno questa volta di Canepa e schiera Rubino, Voglino, Risolo, Scalera e De Maria. Coach Losito invece si affida a Loprieno, Dilauro, Piarulli, Totaro e Arbore. Equilibrio nel primo periodo con allunghi della Mens Sana e recupero dei foggiani con parziali di 4-5 al 5' e 11-13 alla fine del primo tempo. Difese prevalenti sugli attacchi e un gran numero di errori in fase di realizzazione. Nel secondo periodo i mensanini provano ad allungare grazie a Scalera e Risolo, Rubino commette il terzo fallo e lascia la cabina di regia a Carriero Ale, mentre Loprieno e Arbore annullano il 20-15 di metà tempino e portano le squadre al riposo lungo sul 22-23. Nel terzo periodo è ancora il Mesagne a provare la fuga, ma il Trinitapoli con Piarulli pareggia al 5' 29-29. Finalmente si rivede De Maria (10) 2/3 da due e 3/5 da tre, che ancora a secco dalla distanza infila due triple e porta la Mens Sana sul 42-35 alla fine del terzo periodo. Coach Losito piazza una box con Arbore su De Maria e, bloccata l'ala brindisina, sale in cattedra Voglino (18) 7/9 da due, 1/6 da tre, che trova ampi spazi nella sguarnita difesa dauna. Le penetrazioni della guardia mesagnese consentono ai mensanini l'allungo definitivo verso la vittoria finale. Situazione ingarbugliata in classifica dove, Eagles a parte, tutte le posizioni per i play out si giocano nell'ultima giornata. Il Trinitapoli per evitare la lotteria della retrocessione dovrà battere il Barletta. La Mens Sana Mesagne affronterà l'Assi Brindisi e potrebbe assicurarsi l'undicesima posizione che gli permetterebbe di sfruttare il fattore campo, già dal primo turno, con probabile avversario la Fbk Trani.

RINNOVATO IL CONTRATTO DI LOCAZIONE DELL'ARCHIVIO

Rinnovato il contratto di locazione dell’Archivio

La Giunta Municipale nel luglio scorso, con delibera n° 126/08, rinnovò il contratto di locazione dell’immobile che ospita l’Archivio Comunale in via Falces per altri sei anni (fino al 30/3/2015) al canone mensile di 2.300 euro, 500 euro in più al mese rispetto al contratto precedente. Questa decisione provocò la ferma condanna da parte dell’opposizione che riteneva, come ritiene, quella spesa uno sperpero di denaro pubblico a fronte di una disponibilità evidente di immobili comunali non ancora, o non adeguatamente, utilizzati come la Scuola Media Marconi, Palazzo Piazzo..ecc. L’opposizione accusò altresì l’Amministrazione di aver prodotto un atto intempestivo e compiacente poiché anticipava di ben otto mesi la scadenza naturale del contratto e concedeva al proprietario un aumento non certo da equo-canone. Queste osservazioni, il dibattito che ne seguì, il clamore che la cosa destò sulla stampa locale provocarono evidente imbarazzo nella maggioranza e nel Sindaco che perciò, in Consiglio Comunale, assunse formalmente l’impegno di cercare da subito soluzioni alternative e più economiche.
L’impegno solenne evidentemente non ha prodotto i frutti sperati poichè alcuni giorni fa l’Amministrazione, con Determinazione n°142, ha formalizzato il rinnovo del contratto alle condizioni precedentemente pattuite. Ma quel che più duole e che nel frattempo l’Archivio non ha conosciuto nessuna iniziativa di promozione e rilancio, così che quel luogo, immaginato come una sorta di cenacolo culturale, come centro vitale di incontro e confronto di cittadini e studiosi con la nostra storia, continua a restare chiuso o deserto.
Mesagne, 4 aprile 2009

Pompeo Molfetta
Capogruppo A Sinistra \ Movimento per la Sinistra

mercoledì 1 aprile 2009

TAVOLA ROTONDA

TAVOLA ROTONDA

IL SERVIZIO SMALTIMENTO RIFIUTI URBANI
A MESAGNE

VENERDI’ 3 APRILE 2009 ORE 18,30
SALA CONSILIARE COMUNE

INTRODUZIONE
FRANCO PRETTICO
COORDINATORE CITTADINO DEL PDL

SALUTI
ENZO INCALZA - SINDACO

INTERVENGONO:

DAMIANO DE PUNZIO VICE SINDACO E ASSESSORE AMBIENTE

COSIMO GRASSI PRESIDENTE III COMMISSIONE CONSILIARE

FRANCO FACECCHIA PRESIDENTE CIRCOLO LEGA AMBIENTE -

RAPPRESENTANTI SINDACALI CGIL – CISL - UIL



SEGUIRA’ DIBATTITO



Si invita alla partecipazione.
Il Coordinatore Cittadino PDL
Franco Prettico

domenica 29 marzo 2009

LETTERA APERTA:

Lettera aperta
Al Segretario Nazionale del Partito Democratico Dario FranceschiniRoma
Al Segretario Regionale del Partito Democratico Michele EmilianoBari


Il Partito Democratico di Brindisi appare orientato a sostenere, nelle forme che pare siano oggetto di trattative in corso, la candidatura alla guida dell’Amministrazione provinciale del Presidente della locale Confindustria Massimo Ferrarese. Un personaggio che ha sempre assunto sui più scottanti problemi locali posizioni in aperto e stridente contrasto con le scelte di quel vasto e variegato movimento della società civile che in questi anni ha chiesto con forza un radicale rinnovamento della politica locale e la costruzione di un modello di economia capace di correggere gli errori, gli insuccessi e le devastazioni del recente passato.
Un movimento di opinione che con massicce manifestazioni di protesta e di proposta si è battuto per promuovere politiche rivolte a valorizzare le risorse locali, a moralizzare la vita pubblica dopo i noti scandali, a bloccare la realizzazione del rigassificatore nel porto di Brindisi ed a ottenere una drastica riduzione del carbone bruciato nelle centrali elettriche. Un impegno che ha trovato positivi riscontri nei progetti avviati dalle Amministrazioni locali e dalla Regione Puglia. In tale situazione il sostegno del Partito Democratico alla candidatura Ferrarese suonerebbe come uno schiaffo a questo movimento e risulterebbe in collisione con la linea localmente seguita dallo stesso PD dopo la fallimentare conclusione delle esperienze amministrative precedenti a quelle in corso. Una scelta incomprensibile e perdente probabilmente dettata da logiche lontane dalla realtà locale con la quale prima o poi occorrerà fare i conti.
Il Partito Democratico è indubbiamente, ben al di là di concezioni miopi e partigiane, una importante esperienza politica non solo per quanti si riconoscono in esso ma anche per tutta l’area progressista e, più ampiamente, per quanti si adoperano perché la politica possa finalmente ritrovare se stessa. Si eviti perciò che questo partito faccia a Brindisi un grave e forse irreparabile errore.

Brindisi, 28 marzo 2009
Michele Di Schiena, Enrico Favuzzi, Teodoro Marinazzo, Fabio Protopapa, Giorgio Sciarra

LA GIUNTA INCALZA E "LA MOSSA DEL CAVALLO"


La Giunta Incalza e “ la mossa del cavallo”

La crisi interna alla maggioranza di centrodestra nel Comune di Mesagne evoca la più classica delle mosse degli scacchi. La “regina” ( si fa per dire ) della Giunta Incalza, cioè l’assessore Magrì, messo alla berlina dalla sua stessa maggioranza e più volte minacciato di essere defenestrato dalla Giunta stessa, trova fra i consiglieri comunali un alleato: il suo “cavallo” ( mi perdonerà il dr. Grassi per l’irriverenza) e con esso mette sotto scacco il “re”. Questa mossa rende del tutto inutile la annunciata verifica di governo poiché è chiaro fin da adesso che nulla può essere toccato negli assetti istituzionali poiché se salta la regina salta anche il re: scacco matto e tutti a casa.
Quindi la baruffa di queste settimane, le intenzioni manifestate di andare verso un chiarimento politico, le aspettativa di un rimpasto di governo in grado di rilanciare una attività amministrativa che langue nella confusione, sono state azzerate dalla “mossa del cavallo”. Da questa vicenda emerge con chiarezza sconcertante che l’unico collante che tiene insieme le forze di centro destra è il potere e la stramaledetta paura di perderlo. Si sono praticamente disciolte come neve al sole, dopo neanche un anno di esistenza, le liste civiche “Mesagne Incalza” e Progetto Mesagne” per il fatto molto semplice che esse erano minate alla base dalle ambizioni personali e perché non avevano, come non hanno, alcuna matrice politica o ispirazione ideale di riferimento. Il mentore politico del centro-destra, cioè il consigliere Distante che ha lanciato la carica per avviare un processo di pseudo-moralizzazione nella pratica di governo, non centrerà l’obiettivo del rimpasto semplicemente perché questa battaglia non è nelle corde, né nella cultura del centrodestra.
Il Sindaco Incalza resterà, volente o nolente, intrappolato nella sua Giunta costretto in un ruolo di vacuo moderatismo che non riesce a trasmettere né alla sua maggioranza litigiosa né al suo governo spregiudicato. Intanto la città bivacca in attesa che si compia un cambiamento che al momento non è all’orizzonte salvo che non lo determini la gente con l’unico strumento di democrazia che ancora resiste e cioè il voto.


Mesagne, 29 marzo 2009
Pompeo MolfettaCapogruppo consiliare A Sinistra \ Movimento per la Sinistra

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - BARLETTA ? 96 - 87

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - BARLETTA = 96 - 87

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale., Canepa 23, Bocina n.e., Carriero N. n.e., Voglino 19, Scalera 15, Risolo 20, Monna 17, Capodieci 2, Dipietrangelo n.e. Allenatore: Massimo Distante.

BARLETTA: Degni 10, Sfregola S. 11, Falcone 10, Gambarota 25, Sfregola L. 5, Chiriatti n.e., Vitobello, 4 Crescente n.e., Marinacci n.e., Colapribce 22, Crescente. Allenatore: M Lattanzio.

Arbitri: Perrone e Matarazzo di Taranto.
Parziali: 25-25 19-24 24-19 28-19

Cuore, grinta e determinazione sono gli ingredienti che hanno permesso alla Mens Sana 2MD Utensili Mesagne di battere il Barletta, presentatosi sul legno di via Udine con la carica giusta per fare il colpo esterno. Stagione particolare e molto sfortunata per la formazione mesagnese per le continue defezioni che non permettono a coach Distante di schierare la migliore squadra disponibile. All’appuntamento con la 13^ giornata di ritorno i mensanini rinunciano all’influenzato De Maria e a Rubino, dopo aver perso per strada anche Mazza e Iaia. A referto per il Mesagne si registrano ben sei under e coach Distante schiera Voglino, Canepa, Risolo, Scalera e Monna. Nel Barletta, fuori Chiandetti per infortunio, scendono in campo Degni, Sfregola, Falcone, Gambarota e Colaprice. I baresi fanno subito capire che non sono venuti a Mesagne in gita premio, ma per consolidare la meritata quinta posizione in vista dei play-off, dal canto suo la Mens Sana deve approfittare del doppio turno casalingo per raggiungere la migliore posizione in vista dei play-out salvezza. Entrambe le squadre si schierano con la difesa individuale e il primo quarto scappa via in sostanziale equilibrio chiudendo sul 25-25. Al rientro in campo coach Lattanzio permette ai suoi giocatori di rifiatare e al 5’ il Barletta è in vantaggio 34-41. Nella Mens Sana, nonostante la buona applicazione in attacco, le maglie difensive sono larghe e per i barlettani diventa molto facile andare a canestro. Esce Monna per Capodieci e al riposo lungo la Mens Sana è in ritardo 44-49. Al rientro in campo i mensanini aumentano la pressione difensiva, Capodieci mette la museruola e Gambarota, vera spina nel fianco mensanino nei primi due quarti, Risolo e Scalera recuperano rimbalzi importanti mentre Voglino e Canepa presidiano il perimetro. Dopo 5’ i mensanini sono a – 2 grazie alle incursioni di Voglino e alla mano educata di Canepa (23) 5/5 nei liberi, 3/3 da due 4/6 da tre e 6 assist. Anche Scalera, ormai costante nel rendimento, giganteggia in difesa e conclude buone incursioni in attacco. Risolo, sempre importante nell’economia della squadra mesagnese, commette il quarto fallo e viene richiamato in panca e la Mens Sana si ritrova senza un pivot di ruolo in campo.Il Barletta passa a zona, ma non riesce a mantenere la forza dell'attacco mensanino. Alla fine del terzo quarto la situazione è in perfetta parità 68-68. Nel Barletta buona la prova di Sfregola (11) e Colaprice (22), Degni è stato ben controllato da Voglino mentre Gambarota si è spento contro la irrefrenabile difesa di Capodieci. Il quarto periodo è di marca mensanina, Scalera e Monna piazzano il primo break rintuzzato dal Barletta con Colaprice e una tripla di Degni. A 5’ dal termine il Mesagne vola a +10 85-75 con canestri importanti di Voglino ( 19) 3/4 nei liberi e 4/7 da due, e Monna (17). Tenta di recuperare il Barletta con pressing a tutto campo, rientra Risolo, piazza la tripla della vittoria e manda tutti a casa. Importante successo per la Mens Sana 2MD Utensili Mesagne ai fini della classifica in previsione del rush finale. A due giornate dal termine i mensanini affronteranno in casa, domenica 4 aprile alle ore 18:30, il Trinitapoli per poi chiudere la stagione regolare a Brindisi contro l’Assi. Obiettivo per Risolo e compagni sarà una posizione in classifica che permetta di sfruttare il fattore campo nel primo turno dei play-out.

L'AVVENTURISMO DEL PD ROMPE CON LA SINISTRA

L’avventurismo del PD rompe con la Sinistra

Nella serata del 27 marzo il Partito Democratico ha riunito, con esclusione dell’Italia dei Valori, i partiti di centro-sinistra che hanno finora sostenuto la giunta dell’Amministrazione provinciale di Brindisi. Il vertice del PD ha comunicato che intenzione dello stesso è allargare il tavolo di trattativa politica e programmatica all’UDC. Tale orientamento è stato motivato dalla necessità di creare una coalizione ampia e variegata capace di rimontare lo svantaggio elettorale sulla destra.
Le forze politiche del Prc, Comunisti Italiani, coordinamento de “la Sinistra” (Movimento per la Sinistra, A Sinistra, Sinistra Democratica) hanno decisamente rigettato questa ipotesi in quanto il centro così come si configura qui a Brindisi, per le forze messe in campo e per le candidature già decise e ostentatamente pubblicizzate, simboleggia la difesa più strenua del vecchio modello di economia locale, prefigura il ritorno di un sistema di governo del territorio che ha finora portato solo asservimento ai poteri forti, impoverimento ed un progressivo attacco a diritti fondamentali con danni incalcolabili alla salute ed all’ambiente.
La scelta del Partito Democratico, se confermata, di sostenere praticamente la candidatura Ferrarese, metterebbe in rilievo una insensata propensione ad allearsi con i poteri forti per cercare ad ogni costo e contro ogni buon senso un successo elettorale che in realtà si tradurrebbe in una cocente sconfitta politica. Una operazione avventurista e masochistica rivolta a portare alla guida dell’Amministrazione provinciale di Brindisi un personaggio che nel suo impegno pubblico ha interpretato una linea del tutto estranea non solo alle tradizioni ed ai valori della sinistra ma anche alle sensibilità dell’area riformista, sia nella sue espressioni laico-progressiste che in quelle cattolico-democratiche.
La nostra comunità in questi anni è cresciuta e certo reagirà a quanto si sta muovendo per portare indietro l’orologio della storia locale e restaurare un passato che i cittadini hanno pesantemente pagato. C’è ancora una sinistra e ci sono ancora forze progressiste e riformiste in grado di portare avanti un processo di rinnovamento che si vuole spezzare.

Brindisi, 28 marzo 2009

Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, coordinamento de “la Sinistra” (Movimento per la Sinistra, A Sinistra, Sinistra Democratica)

sabato 28 marzo 2009

COMUNICATO STAMPA PDL

COMUNICATO STAMPA PDL – MESAGNE

Con l’approvazione all’unanimità del documento relativo al PAL da sottoporre all’attenzione del Direttore Generale della ASL, il Consiglio Comunale di Mesagne, ancora una volta ha dimostrato di superare le divisioni politiche per stringersi intorno ai problemi della città-
Nella conferenza provinciale dei Sindaci, il Sindaco Incalza ha sollecitato una maggiore attenzione rispetto al nostro territorio ed ha invitato tutte le componenti politiche a collaborare intorno a questo tema. Infine la conferenza dei capigruppo Presieduta da Franco Prettico ha lavorato intorno alle varie soluzioni fino ad arrivare al documento condiviso. Tutto come nella migliore tradizione cittadina intorno a queste tematiche.
Le richieste elaborate dal Consiglio vanno dall’autonomia funzionale del De Lellis rispetto al nosocomio di San Pietro V.co, all’inserimento di altri posti letto di day surgery (ortopedia e ginecologia), alla Casa della Salute, alla strumentazione aggiuntiva (RMN, TAC- gastroscopia, colonscopia, ecc.), con l’auspicio che vengano recepite nel PAL dal Direttore Generale e soprattutto finanziate dalla Regione Puglia.
In merito alle dichiarazioni polemiche del segretario del PD Francesco Mingolla, peraltro assente dalla massima assise comunale, ribadiamo che il PDL non vuole impartire lezioni a nessuno, men che meno al segretario del PD che svolge le funzioni di dirigente medico di uno dei reparti salvaguardati e preservati dal Piano regionale di Vendola.
Quindi immagini il segretario del PD se può darne lui di lezioni agli altri.
Dimostri il dott. Mingolla in quale occasione il centro destra mesagnese ha votato contro le iniziative a salvaguardia del De Lellis e poi ne riparliamo.
La difesa delle strutture sanitarie locali è stato un patrimonio dell’intero Consiglio Comunale mesagnese e svilire il tutto nella polemica di parte, rivendicando meriti di parte che proprio non ci sono, è veramente deprimente, e rivela lo stato di confusione generale in cui versa il PD.
Piuttosto insieme a noi confermi anche lui che sarà vigile nel rivendicare la concreta ed effettiva attuazione delle nostre proposte. Ribadiamo che tutte le richieste del Consiglio Comunale
avranno la necessità di essere finanziate, poichè non è sufficiente scrivere e far accogliere le proposte avanzate, ma bisogna materialmente renderle operative attraverso la copertura economica della Regione Puglia, e noi saremo vigili e denunceremo eventuali manchevolezze, sperando di avere al nostro fianco il segretario del PD Mingolla.
Il PDL si augura che le rivendicazioni scaturite unanimemente dal Consiglio Comunale vengano recepite dal Direttore Generale Rollo e, insistiamo, che la Regione Puglia assegni i relativi finanziamenti, per non lasciare che rimanga tutto scritto solo sulla carta, guarda caso, alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali, e che, quindi, non venga mai tradotto in atti concreti.
PDL - MESAGNE

giovedì 26 marzo 2009

MENS SANA MESAGNE ATTIVITA' GIOVANILE AL TOP


MENS SANA MESAGNE ATTIVITA’ GIOVANILE AL TOP

A pochi mesi dalla chiusura della stagione sportiva, puntuale è il resoconto sulla situazione del settore giovanile della Mens Sana Mesagne. Mentre la formazione senior, sponsorizzata 2MD Utensili è impegnata nel campionato regionale di serie C in lotta per raggiungere la salvezza, i giovani mensanini continuano a mietere successi sui campi della regione. Sono circa 120 i tesserati alla Federazione italiana pallacanestro della società mesagnese che effettuano i campionati federali, ai quali si aggiungono gli oltre 160 bambini che frequentano la Scuola di basket. Alcuni dei giovani mesagnesi tesserati, sono stati ceduti in prestito in alcune squadre della provincia dove accumulano esperienza nel campionato di serie D, mentre altri sono utilizzati dalla Mens Sana nel campionato di serie C. Gli Under 19 (nati 1990/91/92), campioni regionali in carica, allenati da Angelo Greco e Gianfranco Mellone, si sono qualificati alla fase regionale piazzandosi al secondo posto nel girone di qualificazione dopo l'Invicta Brindisi. I biancoverdi su 16 incontri disputati sono stati sconfitti solo due volte realizzando 1304 punti e subendone 743 con la migliore difesa del girone. Inseriti nella fase regionale in un quartetto composto dal favorito Francavilla, Corato e Bari, puntano alle finali regionali forti dei successi conseguiti nel girone di andata contro tutte le squadre. Questi gli atleti: Passante Simone, Mitrotti Ivan, Iaia Livio, Carriero Cosimo, Carriero Antonio, Bocina Gabriele, Barletta Alex, Carriero Nico, Rubino Sergio, Carriero Alessandro, Dipietrangelo Marco, De Virgiliis Angelo. Qualche lacuna invece nel campionato Under 17 (nati 1992/93/94) dove i mensanini pagano la carenza di nati nel 1992 e dove sono stati schierati i più piccoli che giocano negli Under 15. Terzo posto nel girone di qualificazione con l'esclusione dalla fase regionale. Percorso netto invece per gli Under 15, nati 1994/1995, allenati da Angelo Greco. I mensanini, già campioni provinciali in carica, nel girone di qualificazione hanno vinto tutti i 14 incontri previsti realizzando 1153 punti e subendone solo 514, mettendo in riga Fasano, Carovigno, due formazioni di San Vito, due formazioni di Ceglie Messapica e la New Virtus Mesagne. Adesso gli Under 15 saranno impegnati nella fase regionale con Massafra, Aurora Brindisi, San Ferdinando di Puglia verso le finali regionali. La formazione è composta da: Cavallo Matteo, Caliandro Gabriele, Renis Dario, Falcone Cosimo, Rosato Marco, Moretto Carmelo, D'Errico Ivan, Di Giacomo Marco, Gualano Andrea, Sicilia Vincenzo, Passante Alessio, Rosato Antonio, Calò Emanuele. E’ iniziato da qualche giorno anche il campionato Under 14 (nati 1995/1996) che vede la Mens Sana, allenata da Gianpaolo Amatori, impegnata con due formazioni per venire incontro ai tanti tesserati in questa categoria. Aurora Brindisi, Fasano, N.V. Mesagne, Cisternino e Ceglie sono le formazioni che contenderanno ai biancoverdi il passaggio alle finali. La selezione mensanina è composta da Gualano Andrea, Sicilia Vincenzo, Passante Alessio, Rosato Antonio, Calò Emanuele, Librato Simone, Solimeo Francesco, Zezza Alessandro, Cosimo, Lillo Cosimo, Soliberto Danilo, Murra Raffaele, De Marco Matteo. Anche gli Under 13 (nati 1996) hanno iniziato proprio in questi giorni il loro percorso agonistico ed è pronto il gruppo Esordienti (nati 1997/98) per la prima esperienza nei campionati federali. Il settore femminile ormai ha assunto un ruolo importante nell'Associazione sportiva mesagnese. Le ragazze, griffate Gruppootto, hanno partecipato al campionato regionale di serie B, raggiungendo con largo anticipo una tranquilla salvezza e ipotecando la partecipazione anche per il prossimo anno. Le giovanissime, pur soffrendo i problemi della totale inesperienza, hanno partecipato ai campionati provinciali Under 14 e Under 13 (nate 1995/1996/1997). Intanto sono state definite le formazioni straniere che parteciperanno alla 7^ edizione del Torneo internazionale "Terra dei Messapi - Memorial Gigi Melone" categoria Under 12 (nati 1997/1998), saranno le squadre provenienti dalla Lituania, Giordania, Belgio e Ungheria.




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