
Troppe ombre nel rapporto tra Comune di Mesagne e Auchan
Nell’ultimo Consiglio comunale, rinviato per il malessere del Sindaco Incalza, si sarebbe dovuto affrontare la questione del completamento del parco commerciale Auchan con la prossima apertura di una nuova struttura di vendita. Il rinvio ha impedito di poter rivolgere importanti domande allo stesso Sindaco per meglio comprendere il ruolo svolto dal Comune di Mesagne in questa fase del rapporto con la grande multinazionale francese. Attenderemo quindi la prossima convocazione ma intanto intendiamo rendere noti gli aspetti su cui riteniamo necessario giungano chiarimenti ed approfondimenti.
Il 22 settembre scorso Auchan, per recuperare il tempo perduto e completare il parco commerciale entro i termini fissati per l’apertura di Leroy- Merlin (fine novembre 2008), chiede all’Amministrazione Comunale di sottoscrivere un Protocollo d’Intesa in cui siano definiti gli atti amministrativi riguardanti quegli aspetti urbanistici che sono propedeutici al rilascio della autorizzazione commerciale secondo quanto previsto dalla “vecchia” Convenzione che regola fin dall’inizio i rapporti tra il Comune di Mesagne ed il colosso transalpino. Infatti soltanto l’applicazione di alcune norme presenti in Convenzione (in particolare art.7) consente una procedura “abbreviata” in grado di derogare alle leggi ordinarie e di far guadagnare il tempo che serve per rendere agibili gli spazi di vendita prima che siano ultimate e collaudate le opere di urbanizzazione. Senza questo passaggio Leroy-Merlin probabilmente rischierebbe di non aprire neanche per Natale con ovvie incalcolabili ricadute sul piano economico.
Il vero elemento di novità è però rappresentato dal fatto che proprio il 22 settembre scorso questa “Convenzione” è scaduta senza che né l’Auchan né il Comune se ne siano avveduti o preoccupati poiché nessun atto è stato avviato per il rinnovo della Convenzione nella sua sede naturale che è il Consiglio comunale. In fretta e furia i rappresentanti della azienda francese cercano di correre ai ripari chiedendo alla Giunta Incalza di sottoscrivere un Protocollo d’intesa che contenga la proroga della Convenzione fino al 2011. Il governo cittadino con delibera di Giunta (n°196 del 26/9/2008) accetta in toto le richieste fatte da Auchan e in uno slancio di generosità prolunga la Convenzione fino al 2015 (4 anni in più di quelli richiesti).
Un atto che noi riteniamo illegittimo e del quale abbiamo chiesto l’immediata revoca con la presentazione di un Ordine del giorno che si sarebbe dovuto discutere e votare proprio nella seduta del Consiglio che è stata poi rinviata. La proroga della Convenzione infatti è un atto di esclusiva pertinenza del Consiglio Comunale che lo ha sottoscritto dieci anni fa e che è il solo organismo istituzionale che può variarla o prorogarla. Ma la Giunta comunale con questa delibera, non solo ha delegittimato il Consiglio Comunale, ma ha soprattutto mortificato una città, che nelle sue varie articolazioni economiche, politiche e sociali, ha chiesto da tempo una ricognizione, una verifica sullo stato dei luoghi per comprendere se tale colosso commerciale in questi 10 anni abbia prodotto quelle ricadute economiche, occupazionali e d’immagine che tutti auspicavamo o se non ha piuttosto drenato risorse dal territorio, se non ha favorito processi di precarizzazione sociale della nostra città.
Alcune di queste censure sono già state espresse al Sindaco dal rappresentante delle associazioni di categoria e si è potuto cogliere hanno creato un evidente malessere anche all’interno della maggioranza che è stata in buona parte esclusa dalle informazioni su questo argomento su cui evidentemente ci deve esser stato una sorta di consegna cautelare del silenzio. Su questi interrogativi è chiamato a rispondere direttamente il Sindaco Incalza, che temiamo abbia delegato troppo la gestione della delicata vicenda e che ora auspichiamo fornisca con atti chiari e trasparenti, al Consiglio comunale e alla città tutta, il resoconto preciso sui fatti e su quali atti voglia compiere, anche in regime di autotutela, perché la nostra città affronti con dignità e rigore il delicatissimo rapporto col colosso multinazionale.
Mesagne, 13 ottobre 2008
dr. Pompeo Molfetta
Capogruppo consiliare
A Sinistra – Rifondazione Comunista
Nell’ultimo Consiglio comunale, rinviato per il malessere del Sindaco Incalza, si sarebbe dovuto affrontare la questione del completamento del parco commerciale Auchan con la prossima apertura di una nuova struttura di vendita. Il rinvio ha impedito di poter rivolgere importanti domande allo stesso Sindaco per meglio comprendere il ruolo svolto dal Comune di Mesagne in questa fase del rapporto con la grande multinazionale francese. Attenderemo quindi la prossima convocazione ma intanto intendiamo rendere noti gli aspetti su cui riteniamo necessario giungano chiarimenti ed approfondimenti.
Il 22 settembre scorso Auchan, per recuperare il tempo perduto e completare il parco commerciale entro i termini fissati per l’apertura di Leroy- Merlin (fine novembre 2008), chiede all’Amministrazione Comunale di sottoscrivere un Protocollo d’Intesa in cui siano definiti gli atti amministrativi riguardanti quegli aspetti urbanistici che sono propedeutici al rilascio della autorizzazione commerciale secondo quanto previsto dalla “vecchia” Convenzione che regola fin dall’inizio i rapporti tra il Comune di Mesagne ed il colosso transalpino. Infatti soltanto l’applicazione di alcune norme presenti in Convenzione (in particolare art.7) consente una procedura “abbreviata” in grado di derogare alle leggi ordinarie e di far guadagnare il tempo che serve per rendere agibili gli spazi di vendita prima che siano ultimate e collaudate le opere di urbanizzazione. Senza questo passaggio Leroy-Merlin probabilmente rischierebbe di non aprire neanche per Natale con ovvie incalcolabili ricadute sul piano economico.
Il vero elemento di novità è però rappresentato dal fatto che proprio il 22 settembre scorso questa “Convenzione” è scaduta senza che né l’Auchan né il Comune se ne siano avveduti o preoccupati poiché nessun atto è stato avviato per il rinnovo della Convenzione nella sua sede naturale che è il Consiglio comunale. In fretta e furia i rappresentanti della azienda francese cercano di correre ai ripari chiedendo alla Giunta Incalza di sottoscrivere un Protocollo d’intesa che contenga la proroga della Convenzione fino al 2011. Il governo cittadino con delibera di Giunta (n°196 del 26/9/2008) accetta in toto le richieste fatte da Auchan e in uno slancio di generosità prolunga la Convenzione fino al 2015 (4 anni in più di quelli richiesti).
Un atto che noi riteniamo illegittimo e del quale abbiamo chiesto l’immediata revoca con la presentazione di un Ordine del giorno che si sarebbe dovuto discutere e votare proprio nella seduta del Consiglio che è stata poi rinviata. La proroga della Convenzione infatti è un atto di esclusiva pertinenza del Consiglio Comunale che lo ha sottoscritto dieci anni fa e che è il solo organismo istituzionale che può variarla o prorogarla. Ma la Giunta comunale con questa delibera, non solo ha delegittimato il Consiglio Comunale, ma ha soprattutto mortificato una città, che nelle sue varie articolazioni economiche, politiche e sociali, ha chiesto da tempo una ricognizione, una verifica sullo stato dei luoghi per comprendere se tale colosso commerciale in questi 10 anni abbia prodotto quelle ricadute economiche, occupazionali e d’immagine che tutti auspicavamo o se non ha piuttosto drenato risorse dal territorio, se non ha favorito processi di precarizzazione sociale della nostra città.
Alcune di queste censure sono già state espresse al Sindaco dal rappresentante delle associazioni di categoria e si è potuto cogliere hanno creato un evidente malessere anche all’interno della maggioranza che è stata in buona parte esclusa dalle informazioni su questo argomento su cui evidentemente ci deve esser stato una sorta di consegna cautelare del silenzio. Su questi interrogativi è chiamato a rispondere direttamente il Sindaco Incalza, che temiamo abbia delegato troppo la gestione della delicata vicenda e che ora auspichiamo fornisca con atti chiari e trasparenti, al Consiglio comunale e alla città tutta, il resoconto preciso sui fatti e su quali atti voglia compiere, anche in regime di autotutela, perché la nostra città affronti con dignità e rigore il delicatissimo rapporto col colosso multinazionale.
Mesagne, 13 ottobre 2008
dr. Pompeo Molfetta
Capogruppo consiliare
A Sinistra – Rifondazione Comunista
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