COMUNICATO PDL - MESAGNE
In merito alla lettera inviata dall'assessore provinciale Gennaro al Comune di Mesagne al fine di ricercare soluzioni condivise rispetto alla circonvallazione - tratto Sandonaci-Torre S.S. - prendiamo atto con soddisfazione del mutato atteggiamento della Provincia rispetto ai rapporti da tenere con il Comune di Mesagne e di questo ringraziamo il Presidente Errico e lo stesso assessore Gennaro.L'incontro prossimo venturo, concordato tra il Sindaco Incalza ed il Presidente Errico, inaugura, si spera un ritrovato clima di collaborazione e di rispetto tra Enti, indispensabile per dirimere questioni complicate come quella rinveniente dalla sentenza del TAR Lecce del 18-6-2008, che, ricordiamo, ha totalmente annullato l'iter autorizzatorio del tracciato tra via Sandonaci e via Torre S.S., rimandando ai tecnici ed alla politica la soluzione di un pasticcio che il precedente governo di centro sinistra ha lasciato in eredità.Si poteva deliberare comunque ed a tutti i costi nonostante la forte e motivata opposizione dei residenti? Nonostante le innumerevoli contestazioni dell'opposizione? Ed in mancanza di atti propedeutici fondamentali da parte degli uffici?La forzatura operata da settori specifici dei DS ha portato a questa drammatica conclusione per la città di una delibera senza capo nè coda, caduta sotto i colpi della magistratura.La giunta Incalza ha fatto bene a non ricorrere al Consiglio di Stato e ad intraprendere, invece, un'azione politica di raccordo con la Provincia per trovare insieme soluzioni condivise, come dichiara l'assessore Gennaro, unica soluzione per non ritrovarci tra qualche mese tra ricorsi e giudici con il rischio serio di non giungere ad una soluzione positiva.Il PDL insieme all'intera amministrazione mesagnese, sostiene con forza il progetto di circonvallazione che, però, non deve andare a scapito di nessuno ma si deve risolvere in perfetta sintonia tra gli attori interessati. All'assessore Gennaro diciamo in anticipo che se si raggiunge un accordo generale, i tempi sono più che sufficienti per completare un'opera importante per l'intero
territorio provinciale.O.Ture - capogruppo PDL
sabato 6 settembre 2008
venerdì 5 settembre 2008
UN TRIPLICE APPELLO DOPO L'ENNESIMO BLACK OUT AL PETROLCHIMICO
UN TRIPLICE APPELLO
DOPO L’ENNESIMO BLACK OUT al petrolchimico
Una storia che sta diventando infinita: nel giro di pochi giorni un altro black out si è verificato al Petrolchimico e la torcia di nuovo è andata in fiamme. A questo punto la frequenza di simili episodi giustifica il fondato timore che non si tratti di qualche inconveniente del tutto accidentale ma di inadeguatezze o difetti strutturali che non si riesce ad eliminare e che vengono fronteggiati solo nei loro effetti facendo bruciare all’interno della torcia materiale in lavorazione per prevenire, come giustamente sottolinea la stampa, “conseguenze più gravi”. Conseguenze che finora non si sono verificate ma che in futuro potrebbero minacciare l’incolumità pubblica.
E’ mai possibile che questo fenomeno, al quale guarda con comprensibile preoccupazione la popolazione locale, non venga adeguatamente indagato dai poteri pubblici nelle cause che lo determinano per disporre gli adeguati rimedi? Non è forse necessario andare quindi oltre le pur opportune verifiche rivolte ad accertare se le fiammate di emergenza emettono sostanze apprezzabilmente inquinanti? La nostra Associazione ha profuso per anni un forte impegno rivolto ad ottenere il varo del Piano di Emergenza esterno contro gli incidenti industriali, questo piano oggi lo abbiamo ed è quindi ad esso che occorre fare preciso riferimento per verificare se gli strumenti operativi in esso previsti sono messi in condizione di intervenire tempestivamente per valutare la gravità di eventuali emergenze. Sono quindi le strutture previste nel Piano e quelle previste dalla legge per intervenire in caso di pericolo che devono accertare le cause di quanto si sta verificando al Petrolchimico col connesso dovere di tenere informati i cittadini.
Rivolgiamo perciò un triplice appello: al Prefetto perché intervenga con l’esercizio dei poteri di sua competenza per disporre che siano accertate le cause dei black out e che ne sia data pubblica notizia; al Sindaco di Brindisi perché il Manuale d’Istruzioni sui comportamenti da tenere in caso di emergenza, dopo l’incredibile sparizione delle 35 mila copie commissionate, sia nel più breve tempo possibile distribuito alle famiglie della nostra città; alla Magistratura perché valuti se sussistono le condizioni per avviare indagini intese a verificare se i ripetuti episodi di black out al Petrolchimico abbiano risvolti di rilievo penale.
Brindisi, 05 settembre 2008
Il Forum Ambiente, Salute e Sviluppo
DOPO L’ENNESIMO BLACK OUT al petrolchimico
Una storia che sta diventando infinita: nel giro di pochi giorni un altro black out si è verificato al Petrolchimico e la torcia di nuovo è andata in fiamme. A questo punto la frequenza di simili episodi giustifica il fondato timore che non si tratti di qualche inconveniente del tutto accidentale ma di inadeguatezze o difetti strutturali che non si riesce ad eliminare e che vengono fronteggiati solo nei loro effetti facendo bruciare all’interno della torcia materiale in lavorazione per prevenire, come giustamente sottolinea la stampa, “conseguenze più gravi”. Conseguenze che finora non si sono verificate ma che in futuro potrebbero minacciare l’incolumità pubblica.
E’ mai possibile che questo fenomeno, al quale guarda con comprensibile preoccupazione la popolazione locale, non venga adeguatamente indagato dai poteri pubblici nelle cause che lo determinano per disporre gli adeguati rimedi? Non è forse necessario andare quindi oltre le pur opportune verifiche rivolte ad accertare se le fiammate di emergenza emettono sostanze apprezzabilmente inquinanti? La nostra Associazione ha profuso per anni un forte impegno rivolto ad ottenere il varo del Piano di Emergenza esterno contro gli incidenti industriali, questo piano oggi lo abbiamo ed è quindi ad esso che occorre fare preciso riferimento per verificare se gli strumenti operativi in esso previsti sono messi in condizione di intervenire tempestivamente per valutare la gravità di eventuali emergenze. Sono quindi le strutture previste nel Piano e quelle previste dalla legge per intervenire in caso di pericolo che devono accertare le cause di quanto si sta verificando al Petrolchimico col connesso dovere di tenere informati i cittadini.
Rivolgiamo perciò un triplice appello: al Prefetto perché intervenga con l’esercizio dei poteri di sua competenza per disporre che siano accertate le cause dei black out e che ne sia data pubblica notizia; al Sindaco di Brindisi perché il Manuale d’Istruzioni sui comportamenti da tenere in caso di emergenza, dopo l’incredibile sparizione delle 35 mila copie commissionate, sia nel più breve tempo possibile distribuito alle famiglie della nostra città; alla Magistratura perché valuti se sussistono le condizioni per avviare indagini intese a verificare se i ripetuti episodi di black out al Petrolchimico abbiano risvolti di rilievo penale.
Brindisi, 05 settembre 2008
Il Forum Ambiente, Salute e Sviluppo
A MESAGNE - LIBRI SOTTO LE STELLE
A MESAGNE - LIBRI SOTTO LE STELLE.
Terzo ed ultimo appuntamento con la rassegna -Libri sotto le stelle.- lunedì 8 settembre alle ore 20, sul Sagrato della Chiesa Madre sarà il turno di una vecchia conoscenza mesagnese, il medico di Torre S.Susanna, Antonio Trinchera, l'autore de "Lo Spettro" il successo editoriale che racconta la storia della signura Leta. Questa volta si è cimentato in un autobiografico che racconta la vita al mare di Porto Cesareo, "La luna e l'isola dei conigli", un affresco della cittadina dello Ionio, tanto cara e tanto frequentata dai nostri concittadini. Il compito di guidare la serata è stato affidato al Prof. Sandrino Distante.La rassegna letteraria è nata per iniziativa del Centro Culturale Prima Pagina, in collaborazione con la casa editrice Edizioni del Grifo, e , l'Amministrazione Comunale di Mesagne l'ha organizzata, nell'ambito dell'Estate Mesagnese:Franco Prettico - Presidente del Centro Culturale Prima Pagina, "L' iniziativa che speriamo strutturare negli anni anche con una sezione invernale, vuole mettere in mostra i tanti autori locali che non trovano spazio nei network nazionali e che hanno bisogno di un passa parola tra gli amanti della lettura per farsi conoscere ed apprezzare. Nelle prime due serate si sono alternati Paolo Giannuzzi, Erika Scarano e Maria Teresa Giannini, lunedì sarà protagonista Antonio Trinchera, un autore molto stimato nella nostra città".La serata sarà arricchita dalla personale pittorica di Maristella Devicienti, del "Cenacolo Carmelitano" e dalle violiniste dell'orchestra da camera "L.Leo" di Latiano, Laura Calcagno e Chiara Delle Rose.
Comunicato del Centro culturale Prima Pagina - Mesagne CON PREGHIERA DI DIVULGAZIONE - GRAZIE.
Terzo ed ultimo appuntamento con la rassegna -Libri sotto le stelle.- lunedì 8 settembre alle ore 20, sul Sagrato della Chiesa Madre sarà il turno di una vecchia conoscenza mesagnese, il medico di Torre S.Susanna, Antonio Trinchera, l'autore de "Lo Spettro" il successo editoriale che racconta la storia della signura Leta. Questa volta si è cimentato in un autobiografico che racconta la vita al mare di Porto Cesareo, "La luna e l'isola dei conigli", un affresco della cittadina dello Ionio, tanto cara e tanto frequentata dai nostri concittadini. Il compito di guidare la serata è stato affidato al Prof. Sandrino Distante.La rassegna letteraria è nata per iniziativa del Centro Culturale Prima Pagina, in collaborazione con la casa editrice Edizioni del Grifo, e , l'Amministrazione Comunale di Mesagne l'ha organizzata, nell'ambito dell'Estate Mesagnese:Franco Prettico - Presidente del Centro Culturale Prima Pagina, "L' iniziativa che speriamo strutturare negli anni anche con una sezione invernale, vuole mettere in mostra i tanti autori locali che non trovano spazio nei network nazionali e che hanno bisogno di un passa parola tra gli amanti della lettura per farsi conoscere ed apprezzare. Nelle prime due serate si sono alternati Paolo Giannuzzi, Erika Scarano e Maria Teresa Giannini, lunedì sarà protagonista Antonio Trinchera, un autore molto stimato nella nostra città".La serata sarà arricchita dalla personale pittorica di Maristella Devicienti, del "Cenacolo Carmelitano" e dalle violiniste dell'orchestra da camera "L.Leo" di Latiano, Laura Calcagno e Chiara Delle Rose.
Comunicato del Centro culturale Prima Pagina - Mesagne CON PREGHIERA DI DIVULGAZIONE - GRAZIE.
giovedì 4 settembre 2008
MESAGNE: TROPPE DISTRAZIONI PER LA GIUNTA INCALZA
MESAGNE: TROPPE DISTRAZIONI PER LA GIUNTA INCALZA
Apprendiamo dalla stampa che Mesagne sarebbe l’unico dei 13 comuni richiedenti escluso dalla graduatoria per la concessione di finanziamenti regionali (di € 73.700 per singolo Comune) nell’ambito del piano di ri-definizione della rete dei servizi di informazione turistica promossa dall’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Brindisi (SPT). L’esclusione sarebbe banalmente legata alla mancata trasmissione di una delibera di giunta.
Il Sindaco Incalza ha prontamente smentito sostenendo di aver prodotto e regolarmente trasmesso gli atti dovuti (delibera 123 del 27/6/08) agli organismi regionali preposti. Sarà bene che qualcuno sciolga l’arcano per farci capire se la notizia resa dalla stampa locale è una bufala o se effettivamente rischiamo di perdere o abbiamo già perso la possibilità di finanziamento per una distrazione amministrativa.
Distrazione che farebbe il paio con quella occorsa qualche settimana fa e che è costata l’esclusione del comune di Mesagne dalla possibilità di attingere ai finanziamenti regionali previsti nell’ambito del progetto “Zona Franca Urbana”. Questa esclusione, tecnicamente motivata dalla mancanza di contiguità territoriale nei quartieri indicati in progetto in difformità a quanto specificatamente richiesto dal bando di concorso, fu invece ascritta dal capogruppo del PDL alla persecuzione politica di cui sarebbe vittima la nostra città da parte del governo regionale. Come a dire: per la Giunta Incalza quando le cose non quadrano o è colpa della stampa faziosa o della persecuzione politica della sinistra e dei suoi fantasmi.
Per deduzione bisognerà pensare che per “distrazione” la Giunta di centrodestra è arrivata ad elaborare l’importantissimo e cruciale progetto di Area Vasta per la città di Mesagne soltanto qualche “ora” prima della scadenza dei termini fissati dal crono- programma imposto dalla Regione. Il Progetto ormai largamente definito, per la rapidità con cui è stato partorito, è venuto fuori come i gattini della gatta frettoloso, un po’ cieco, un po’ sordo e soprattutto senz’anima. Nessuna riflessione politica preliminare sul modello di sviluppo a cui si intende aderire, nessuna forma di coinvolgimento della città, scarso respiro intercomunale, solo una elenco di schede-progetto che sembrano estrapolate di qua e di là: dal piano triennale delle opere pubbliche dell’ultimo governo di Centro-sinistra, dal programma elettorale del Centro-destra, dalla bozza già elaborata dal commissario prefettizio ecc. Dentro questo zibaldone ci sono certamente interventi strutturali con ricadute positive per il nostro territorio ma la loro fortuna, la possibilità di essere finanziate, sembra essere affidata alla buona sorte, ai santi in paradiso, piuttosto che alla forza intrinseca del progetto.
Noi abbiamo chiesto al Sindaco Incalza di ridefinire insieme il percorso ed i contenuti, abbiamo chiesto di coinvolgere preventivamente la città ed il Consiglio Comunale, ma purtroppo non sembra che ce ne sono più le condizioni perché la proroga temporale per la presentazione delle schede scade il 5 settembre prossimo e noi non possiamo che riservarci di dare il nostro contributo nelle fasi successive. Orbene, io capisco che c’è tanto da fare: gli spettacoli estivi da seguire, le rastrelliere e le panchine da posizionare, i marciapiedi da riassettare, i piccioni da sterminare pur tuttavia non guasterebbe un po’ più di attenzione, ed è ironico eufemismo, nell’affrontare le questioni menzionate che paiono oggettivamente essere cruciali per lo sviluppo e per il futuro di questa città.
Mesagne, 4 settembre 2008
Pompeo Molfetta
Capogruppo della Sinistra Arcobaleno
Apprendiamo dalla stampa che Mesagne sarebbe l’unico dei 13 comuni richiedenti escluso dalla graduatoria per la concessione di finanziamenti regionali (di € 73.700 per singolo Comune) nell’ambito del piano di ri-definizione della rete dei servizi di informazione turistica promossa dall’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Brindisi (SPT). L’esclusione sarebbe banalmente legata alla mancata trasmissione di una delibera di giunta.
Il Sindaco Incalza ha prontamente smentito sostenendo di aver prodotto e regolarmente trasmesso gli atti dovuti (delibera 123 del 27/6/08) agli organismi regionali preposti. Sarà bene che qualcuno sciolga l’arcano per farci capire se la notizia resa dalla stampa locale è una bufala o se effettivamente rischiamo di perdere o abbiamo già perso la possibilità di finanziamento per una distrazione amministrativa.
Distrazione che farebbe il paio con quella occorsa qualche settimana fa e che è costata l’esclusione del comune di Mesagne dalla possibilità di attingere ai finanziamenti regionali previsti nell’ambito del progetto “Zona Franca Urbana”. Questa esclusione, tecnicamente motivata dalla mancanza di contiguità territoriale nei quartieri indicati in progetto in difformità a quanto specificatamente richiesto dal bando di concorso, fu invece ascritta dal capogruppo del PDL alla persecuzione politica di cui sarebbe vittima la nostra città da parte del governo regionale. Come a dire: per la Giunta Incalza quando le cose non quadrano o è colpa della stampa faziosa o della persecuzione politica della sinistra e dei suoi fantasmi.
Per deduzione bisognerà pensare che per “distrazione” la Giunta di centrodestra è arrivata ad elaborare l’importantissimo e cruciale progetto di Area Vasta per la città di Mesagne soltanto qualche “ora” prima della scadenza dei termini fissati dal crono- programma imposto dalla Regione. Il Progetto ormai largamente definito, per la rapidità con cui è stato partorito, è venuto fuori come i gattini della gatta frettoloso, un po’ cieco, un po’ sordo e soprattutto senz’anima. Nessuna riflessione politica preliminare sul modello di sviluppo a cui si intende aderire, nessuna forma di coinvolgimento della città, scarso respiro intercomunale, solo una elenco di schede-progetto che sembrano estrapolate di qua e di là: dal piano triennale delle opere pubbliche dell’ultimo governo di Centro-sinistra, dal programma elettorale del Centro-destra, dalla bozza già elaborata dal commissario prefettizio ecc. Dentro questo zibaldone ci sono certamente interventi strutturali con ricadute positive per il nostro territorio ma la loro fortuna, la possibilità di essere finanziate, sembra essere affidata alla buona sorte, ai santi in paradiso, piuttosto che alla forza intrinseca del progetto.
Noi abbiamo chiesto al Sindaco Incalza di ridefinire insieme il percorso ed i contenuti, abbiamo chiesto di coinvolgere preventivamente la città ed il Consiglio Comunale, ma purtroppo non sembra che ce ne sono più le condizioni perché la proroga temporale per la presentazione delle schede scade il 5 settembre prossimo e noi non possiamo che riservarci di dare il nostro contributo nelle fasi successive. Orbene, io capisco che c’è tanto da fare: gli spettacoli estivi da seguire, le rastrelliere e le panchine da posizionare, i marciapiedi da riassettare, i piccioni da sterminare pur tuttavia non guasterebbe un po’ più di attenzione, ed è ironico eufemismo, nell’affrontare le questioni menzionate che paiono oggettivamente essere cruciali per lo sviluppo e per il futuro di questa città.
Mesagne, 4 settembre 2008
Pompeo Molfetta
Capogruppo della Sinistra Arcobaleno
martedì 2 settembre 2008
AREA VASTA: l'orientamento del Centro Sinistra di Mesagne
AREA VASTA: l’orientamento del Centro Sinistra DI MESAGNE
Mesagne Democratica, il Partito Democratico e la Sinistra-Arcobaleno hanno avviato una riflessione sul tema dei piani territoriali di sviluppo dell’Area Vasta Brindisi con l’obiettivo di offrire all’Amministrazione Comunale un contributo di proposta politica e di progetti operativi al fine di realizzare un percorso unitario, condiviso e partecipato.
La Città di Mesagne, a causa del lungo periodo di stallo politico-amministrativo dovuto alla gestione commissariale ed alle ricorrenze elettorali, ha accumulato un notevole ritardo rispetto agli altri Comuni della Provincia che aderiscono all’Area Vasta. Ma va anche ricordato che pur insediato da oltre tre mesi, troppo assorbito dalla ordinaria amministrazione, il Sindaco Incalza non ha potuto destinare all’argomento in oggetto energie sufficienti ed adeguate ed ha finito per elaborare il proprio progetto preliminare, unitamente alla propria Giunta, soltanto a ridosso del termine di scadenza per la presentazione dei progetti (fissato per il 28 agosto u.s.).
Proprio per queste ragioni la bozza di proposta che ne è derivata, e che è stata offerta alla nostra valutazione, non ci sembra essere sostanziata da una linea chiara di indirizzo politico che orienti le scelte verso un modello univoco di sviluppo per il nostro territorio. Inoltre la gran parte delle schede-progetto elaborate non hanno il respiro intercomunale o provinciale che viene auspicato e richiesto, così come scarno ci appare il contributo offerto dalla tessuto produttivo-imprenditoriale e sociale della nostra Città fin qui non adeguatamente o sufficientemente coinvolta.
Debole appare altresì l’incidenza politica del Comune di Mesagne, il cui Sindaco è rimasto fuori dalla “ cabina di regia” cioè da quel direttorio politico di supervisione su cui graverà l’onere di indicare la direzione di marcia dei finanziamenti eventualmente ottenuti ed in cui siedono i Sindaci di Fasano, Ostuni, Francavilla F.na, Oria e S.Pancrazio. Questa “retrocessione” è un fatto straordinario per la nostra città che fino ad ora aveva sempre svolto il ruolo di “comune capofila” nell’organizzazione dei progetti di respiro intercomunale (Leader II - Piani di Zona, ecc).
Ciò nonostante il centro-sinistra intende produrre ogni sforzo utile a rilanciare il progetto di Area Vasta considerando l’importanza cruciale per lo sviluppo della nostra Città. Ed è pronto a farlo in sinergia col governo Incalza, sempre che questi accetterà di ri-modulare il percorso avviato accogliendo le proposte da noi formulate e cioè:
- che si attivino in breve tempo gli organismi istituzionali (Commissioni consiliari, Conferenza dei Capi-gruppo) per un approfondimento di merito e per un confronto fra le forze politiche presenti in Consiglio comunale;
- che si programmino incontri tematici sull’argomento con le forze produttive, imprenditoriali e con il partenariato sociale della nostra Città;
- che sia convocato a breve un Consiglio Comunale monotematico per sancire l’indirizzo politico generale da dare al nostro progetto secondo un modello di sviluppo che esalti il valore della territorialità e ponga al centro dell’interesse comune il rispetto dei valori ambientali, della nostra vocazione rurale, agricola e agro-industriale e che sia in grado di volgere uno sguardo sapiente alle nuove tecnologie, alla ricerca, al terziario avanzato, al turismo.
Siamo tutti consapevoli che nella congiuntura economica generale di grave recessione del Paese, nelle condizione di grave ristrettezza economica in cui versano i comuni per effetto dei tagli ai trasferimenti imposti dal governo centrale, questa dell’Area Vasta è forse l’ultima occasione buona per agganciare il treno dello sviluppo, pertanto tutti siamo chiamati a produrre uno sforzo supplementare affinché la città di Mesagne torni ad avere un ruolo di primo piano nella determinazione del destino economico e sociale dell’area vasta cui appartiene.
Mesagne, 2 settembre 2008
Mesagne Democratica - Partito Democratico – Sinistra Arcobaleno
Mesagne Democratica, il Partito Democratico e la Sinistra-Arcobaleno hanno avviato una riflessione sul tema dei piani territoriali di sviluppo dell’Area Vasta Brindisi con l’obiettivo di offrire all’Amministrazione Comunale un contributo di proposta politica e di progetti operativi al fine di realizzare un percorso unitario, condiviso e partecipato.
La Città di Mesagne, a causa del lungo periodo di stallo politico-amministrativo dovuto alla gestione commissariale ed alle ricorrenze elettorali, ha accumulato un notevole ritardo rispetto agli altri Comuni della Provincia che aderiscono all’Area Vasta. Ma va anche ricordato che pur insediato da oltre tre mesi, troppo assorbito dalla ordinaria amministrazione, il Sindaco Incalza non ha potuto destinare all’argomento in oggetto energie sufficienti ed adeguate ed ha finito per elaborare il proprio progetto preliminare, unitamente alla propria Giunta, soltanto a ridosso del termine di scadenza per la presentazione dei progetti (fissato per il 28 agosto u.s.).
Proprio per queste ragioni la bozza di proposta che ne è derivata, e che è stata offerta alla nostra valutazione, non ci sembra essere sostanziata da una linea chiara di indirizzo politico che orienti le scelte verso un modello univoco di sviluppo per il nostro territorio. Inoltre la gran parte delle schede-progetto elaborate non hanno il respiro intercomunale o provinciale che viene auspicato e richiesto, così come scarno ci appare il contributo offerto dalla tessuto produttivo-imprenditoriale e sociale della nostra Città fin qui non adeguatamente o sufficientemente coinvolta.
Debole appare altresì l’incidenza politica del Comune di Mesagne, il cui Sindaco è rimasto fuori dalla “ cabina di regia” cioè da quel direttorio politico di supervisione su cui graverà l’onere di indicare la direzione di marcia dei finanziamenti eventualmente ottenuti ed in cui siedono i Sindaci di Fasano, Ostuni, Francavilla F.na, Oria e S.Pancrazio. Questa “retrocessione” è un fatto straordinario per la nostra città che fino ad ora aveva sempre svolto il ruolo di “comune capofila” nell’organizzazione dei progetti di respiro intercomunale (Leader II - Piani di Zona, ecc).
Ciò nonostante il centro-sinistra intende produrre ogni sforzo utile a rilanciare il progetto di Area Vasta considerando l’importanza cruciale per lo sviluppo della nostra Città. Ed è pronto a farlo in sinergia col governo Incalza, sempre che questi accetterà di ri-modulare il percorso avviato accogliendo le proposte da noi formulate e cioè:
- che si attivino in breve tempo gli organismi istituzionali (Commissioni consiliari, Conferenza dei Capi-gruppo) per un approfondimento di merito e per un confronto fra le forze politiche presenti in Consiglio comunale;
- che si programmino incontri tematici sull’argomento con le forze produttive, imprenditoriali e con il partenariato sociale della nostra Città;
- che sia convocato a breve un Consiglio Comunale monotematico per sancire l’indirizzo politico generale da dare al nostro progetto secondo un modello di sviluppo che esalti il valore della territorialità e ponga al centro dell’interesse comune il rispetto dei valori ambientali, della nostra vocazione rurale, agricola e agro-industriale e che sia in grado di volgere uno sguardo sapiente alle nuove tecnologie, alla ricerca, al terziario avanzato, al turismo.
Siamo tutti consapevoli che nella congiuntura economica generale di grave recessione del Paese, nelle condizione di grave ristrettezza economica in cui versano i comuni per effetto dei tagli ai trasferimenti imposti dal governo centrale, questa dell’Area Vasta è forse l’ultima occasione buona per agganciare il treno dello sviluppo, pertanto tutti siamo chiamati a produrre uno sforzo supplementare affinché la città di Mesagne torni ad avere un ruolo di primo piano nella determinazione del destino economico e sociale dell’area vasta cui appartiene.
Mesagne, 2 settembre 2008
Mesagne Democratica - Partito Democratico – Sinistra Arcobaleno
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