UN TRIPLICE APPELLO
DOPO L’ENNESIMO BLACK OUT al petrolchimico
Una storia che sta diventando infinita: nel giro di pochi giorni un altro black out si è verificato al Petrolchimico e la torcia di nuovo è andata in fiamme. A questo punto la frequenza di simili episodi giustifica il fondato timore che non si tratti di qualche inconveniente del tutto accidentale ma di inadeguatezze o difetti strutturali che non si riesce ad eliminare e che vengono fronteggiati solo nei loro effetti facendo bruciare all’interno della torcia materiale in lavorazione per prevenire, come giustamente sottolinea la stampa, “conseguenze più gravi”. Conseguenze che finora non si sono verificate ma che in futuro potrebbero minacciare l’incolumità pubblica.
E’ mai possibile che questo fenomeno, al quale guarda con comprensibile preoccupazione la popolazione locale, non venga adeguatamente indagato dai poteri pubblici nelle cause che lo determinano per disporre gli adeguati rimedi? Non è forse necessario andare quindi oltre le pur opportune verifiche rivolte ad accertare se le fiammate di emergenza emettono sostanze apprezzabilmente inquinanti? La nostra Associazione ha profuso per anni un forte impegno rivolto ad ottenere il varo del Piano di Emergenza esterno contro gli incidenti industriali, questo piano oggi lo abbiamo ed è quindi ad esso che occorre fare preciso riferimento per verificare se gli strumenti operativi in esso previsti sono messi in condizione di intervenire tempestivamente per valutare la gravità di eventuali emergenze. Sono quindi le strutture previste nel Piano e quelle previste dalla legge per intervenire in caso di pericolo che devono accertare le cause di quanto si sta verificando al Petrolchimico col connesso dovere di tenere informati i cittadini.
Rivolgiamo perciò un triplice appello: al Prefetto perché intervenga con l’esercizio dei poteri di sua competenza per disporre che siano accertate le cause dei black out e che ne sia data pubblica notizia; al Sindaco di Brindisi perché il Manuale d’Istruzioni sui comportamenti da tenere in caso di emergenza, dopo l’incredibile sparizione delle 35 mila copie commissionate, sia nel più breve tempo possibile distribuito alle famiglie della nostra città; alla Magistratura perché valuti se sussistono le condizioni per avviare indagini intese a verificare se i ripetuti episodi di black out al Petrolchimico abbiano risvolti di rilievo penale.
Brindisi, 05 settembre 2008
Il Forum Ambiente, Salute e Sviluppo
venerdì 5 settembre 2008
UN TRIPLICE APPELLO DOPO L'ENNESIMO BLACK OUT AL PETROLCHIMICO
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento