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giovedì 8 gennaio 2009

COMUNICATO PSI MESAGNE


Il Nuovo PSI è vicino al consigliere comunale Augusto Guarini per difenderlo e sostenerlo nel diritto inviolabile di poter esprimere liberamente le sue opinioni politiche.
L’increscioso episodio che lo ha coinvolto segnala un preoccupante clima di intolleranza che resiste nel tempo nonostante gli sforzi delle forze politiche di affermare la legalità e superare, nella vita locale, l’asprezza dei rapporti politici e personali degli ultimi anni.
Commentare le dichiarazioni di uomini politici locali, rese nel clima infuocato dello scontro politico ed elettorale, è normale prassi della dialettica e della polemica politica e di conseguenza non è accettabile che si insorga con toni intimidatori.
Ci sembra eccessivo, quindi, mescolare una libera valutazione dei fatti politici con profili di natura personale, ed è spiacevole percepire la sensazione che gruppi di pressione possono organizzarsi presumendo di poter sollecitare comportamenti datoriali contrari alle norme che regolano i rapporti di lavoro.
Sarebbe grave se una pura sensazione si trasformasse in atto concreto di censura verso un rappresentante del popolo, che onora con impegno il suo mandato ed esercita le sue funzioni nella pienezza delle sue libertà.
Sarebbe altresì dannoso se le forze politiche ed istituzionali sottovalutassero, o peggio ancora, riconducessero l’episodio a fatti strettamente personali, mentre sono evidenti i risvolti di natura politica.
Solidarizziamo, quindi, forze politiche di maggioranza e di opposizione, con il consigliere comunale Augusto Guarini, a difesa del principio di legalità e a salvaguardia dei valori su cui si fonda la società civile.

p. Il direttivo
Gianfranco Guarini

mercoledì 7 gennaio 2009

LA PIANTA DISORGANICA


La pianta “disorganica”

La Giunta Incalza sta varando un riordino complessivo della pianta organica del Comune di Mesagne. Quando si predispongono cambiamenti così radicali nell’assetto organizzativo della macchina amministrativa bisogna ponderare bene ogni atto perché si va ad incidere sulla vita lavorativa, professionale ed economica di tante persone oltre che sulla qualità dei servizi resi alla città e sulla efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa nel suo complesso.

Per questo è necessario partire da una disamina attenta dei bisogni, delle risorse umane e degli obiettivi politici che si intendono raggiungere. E’ necessario inoltre che l’impianto complessivo della manovra, la sua “ratio politica” e le sue ripercussioni operative siano innanzitutto pensate insieme al Segretario Generale (posto vacante dal 1° gennaio), sentito il Nucleo di Valutazione, partecipato agli organismi di rappresentanza dei lavoratori, ai dirigenti e alle forze politiche presenti in Consiglio comunale. Tutto questo per cercare di guadagnare sostanziali margini di consenso alla manovra, ridurre al minimo il contenzioso giuridico individuale e dare una generale carica motivazionale per avviare e sostenere il cambiamento.

Mi pare invece che sia stata fin qui approssimativa l’analisi, del tutto incerti gli obiettivi amministrativi, assente la partecipazione mentre tutto sembra muovere dalla fregola revisionista di chi, in giunta ed in maggioranza, mira soltanto a distruggere tutto ciò che è stato fatto nel passato.

La precedente struttura “a pettine” aveva una sua logica, quello che non ha funzionato è stata l’applicazione del principio di collegialità su cui doveva fondarsi il collegamento orizzontale fra i vari settori; ma anche questo è un errore imputabile più alla politica che alla applicazione gestionale del modello organizzativo. Oggi per correggere quei limiti si smantella l’impianto complessivo e si passa alla riproposizione di un vecchio sistema piramidale peraltro riveduto e corretto con alcune macroscopiche aberrazioni. La piramide per ora non si compie in modo perfetto poiché manca il vertice, cioè il collettore delle quattro macroaree che dovrebbe essere individuato nella figura del segretario generale o del direttore generale, posti attualmente vacanti.

Si è costituita ex novo, come un’onda anomala, la più grossa macroarea “Patrimoniale-Ambientale e dei Servizi Demografici” grazie alla confluenza impropria e forzosamente innaturale di servizi e funzioni di natura tecnica (ecologia, ambiente, energia ecc..) di natura giuridica (appalti, contratti, patrimonio) e di natura sociale (servizi demografici, rapporti con i quartieri). Il tutto è affidato alla responsabilità di una dirigente (la dr.ssa Andriola) che ha indubitabili competenze giuridiche ma non certo il dono dell’onniscienza. L’Urp che è primario servizio di interfaccia con il cittadino viene stralciato dall’area di naturale appartenenza e affidato direttamente alla competenza del Segretario, che però non c’è.

Sembra, inoltre, che si voglia produrre una sorta di rivoluzione “gerontocratica” in cui il futuro dell’ente viene messo nelle mani, pur autorevoli, di funzionari che o sono già pensionati o sono in procinto di esserlo, mentre le nostre migliori risorse giovanili, su cui si è positivamente investito in questi anni, vengono in buona parte retrocessi a funzioni parasubordinate (non potrebbero firmare atti di rilevanza giuridica) o addirittura clamorosamente umiliate. Come succede con ogni evidenza nel caso della dr.ssa Galiano che passa dall’eccellente ruolo di coordinatrice di tutte le iniziative culturali ad una sorta di “guardiania” dell’archivio storico e della pinacoteca comunale luoghi ameni notoriamente non frequentati da nessuno. Né credo possa gioire la dr.ssa Baldassarre cui le viene “scippato” per innominabili ragioni lo Sportello Unico, che lei ha faticosamente costruito e che è stato il presupposto tecnico per l’allestimento della zona industriale e per l’insediamento della grande distribuzione. E che dire dell’ing. D’Adorante che insieme all’ex assessore Indolfi ha letteralmente inventato, strutturato il settore dell’ecologia e l’ambiente su cui ha accumulato competenza ed esperienza e che oggi va all’agricoltura e al canile? Qual è la ragione di tanto furore nei confronti di dirigenti che tutti ci invidiano? C’è un retro pensiero politico alla base di promozioni e bocciature?

Infine un altro elemento di perplessità è legato al fatto che, grazie alla modifica del Regolamento sul funzionamento degli Uffici e dei Servizi comunali, si consente l’assunzione discrezionale di nuove figure dirigenziali evitando così di ricorrere ad un concorso pubblico.

Mesagne, 7 gennaio 2009

dr. Pompeo MOLFETTA
Capogruppo A Sinistra \ PRC Consiglio Comunale

lunedì 5 gennaio 2009

LA MENS SANA MESAGNE SI RINFORZA

LA MENS SANA MESAGNE SI RINFORZA


Stefano Canepa, ex Brindisi, Pescara, Vigna di Valle, Nardò è il nuovo play della Mens Sana 2MD Mesagne. L'atleta brindisino 27 anni, alto 1,80 è stato prelevato dall'Eagles Brindisi e va ad integrare il roster di Massimo Distante che aveva evidenziato grossi problemi in quel ruolo. Il perdurare dell'infortunio di Sergio Rubino, ha spinto la società mesagnese a sfruttare il mercato suppletivo per rinforzare la squadra in piena bagarre, nella zona play out. "Abbiamo fatto un ulteriore sforzo economico per cercare di recuperare la deficitaria situazione in classifica - dice il Direttore generale mensanino - Purtroppo l'imprevisto lungo infortunio di Sergio Rubino e la partenza di Paolelli, ci ha condizionato non poco il girone di andata. Adesso con la squadra finalmente al completo e con il recupero degli altri infortunati, il girone di ritorno inizierà con la voglia di recuperare il terreno perduto". "Sono contento di giocare con la Mens Sana - dice Stefano Canepa - e spero di contribuire alla risalita della classifica. Mi alleno con loro già da due settimane e mi sono reso conto che la squadra è formata da buoni giocatori con un buon bagaglio di esperienza. Sicuramente verremo fuori da questa situazioine imbarazzante." Il play Canepa sarà schierato il prossimo incontro contro l'Adria Bari ancora in casa, sabato presso il palazzetto dello sport, alle ore 18:30.

domenica 4 gennaio 2009

MENS SANA MESAGNE E' EMERGENZA

MENS SANA MESAGNE: E' EMERGENZA

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - ASSI BRINDISI = 53 - 60

MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale. 2, Carriero C., Passante n.e., Voglino 16, Scalera 4, Iaia 8, Monna 2, Carriero N: n.e., Bocina n.e., De Maria 19. Allenatore: Massimo Distante.

ASSI BRINDISI: Zecca 5, Ranieri, Pezzuto n.e., Avallone n.e., Tasso 8, Morrone 2, Cagnazzo 9, Mione 10, Giuri 10, Di Serio 16. Allenatore: V. Guadalupi.

Arbitri: Pellegrini di Ruvo e Lorusso di Conversano.

Parziali:13-17 12-13 11-14 17-16

Ormai è piena emergenza in casa Mens Sana Mesagne. Pure il nuovo anno inizia con una sconfitta che lascia relegata la formazione mesagnese in fondo alla classifica, anche se in coabitazione con altre squadre. Neanche i più scettici tra gli addetti ai lavori, avrebbero pronosticato un girone di andata così negativo per i mensanini che hanno chiuso la prima tornata con sole tre vittorie e il peggiore attacco del torneo. Un vecchio detto della palla a spicchi diceva "Ma dove vai se un play tu non ce l'hai?" e per la Mens Sana Mesagne è stato proprio così. Dopo l'esaltante stagione dello scorso anno i dirigenti mesagnesi avevano confermato a pieno titolo nel ruolo di play, Sergio Rubino rifiutando anche allettanti proposte per il suo trasferimento. Purtroppo un banale infortunio valutato in un mese, complice forse anche la malasanità, ha allontanato il biondo regista mesagnese dai campi di gioco da circa cinque mesi, oltre ogni più fosca previsione. La partenza successiva di Paolelli per motivi di lavoro, ha lasciato la guida tecnica in campo della squadra al giovanissimo Alessandro Carriero, ancora troppo acerbo per certi palcoscenici. Per l'ultima gara del girone di andata allenatore Massimo Distante deve fare di necessità virtù, perché oltre al problema play-maker, deve rinunciare a Risolo, Mazza e Capodieci per un forte attacco influenzale e schierare una formazione con sette under 19. Per poter schierare un pivot di ruolo contro l'Assi Brindisi, la Mens Sana ricorre al debutto in serie C di Livio Iaia il quale riprende ufficialmente l'attività agonistica. Il Mesagne parte con Scalera, Iaia, Voglino, De Maria e Carriero Alessandro, mentre il Brindisi risponde con Tasso, Cagnazzo, Mione, Giuri e Di Serio. Partita dallo scarso contenuto tecnico, giocata lentamente, con le due squadre che si affrontano a zona per quasi tutta la gara e realizzando canestri con il contagocce. Partono bene De Maria e compagni con un 8-2 che lascia ben sperare, ma già al 5' il tabellone segna 8-8. Voglino (16) 1/2 nei liberi, 2/4 da due e 4/8 da tre, mette due triple e lo segue De Maria con 5 punti, mentre nell'Assi è il sempre verde Di Serio con otto punti a tenere in partita i suoi. Al primo riposo l'Assi conduce 13-17. La Mens Sana, in versione light, senza peso e centimetri sotto canestro, soffre la fisicità dei brindisini che si assicurano comodi secondi tiri. Nel secondo quarto la partita continua tra gli sbadigli con l'Assi che cerca di allungare e i mensanini che rientrano, senza però mai dare la sensazione di poter gestire l'incontro. Coach Distante toglie uno spento Alessandro Carriero, gravato anche di falli, e sposta Monna nell'insolito ruolo di play. Al riposo lungo le due squadre vanno sul 25-30. Nel terzo periodo il Mesagne si rifà sotto (29-32 al 5'), ma Voglino, buona la sua prova, commette il terzo fallo e lascia il campo per Cosimo Carriero. Brindisi accresce il vantaggio grazie alle buone soluzioni di Tasso e Giuri. Un De Maria (19) 6/9 nei liberi, 3/11 da due e 2/8 da tre, in ombra per buona parte dell'incontro, realizza tre punti solo dalla linea della carità e per Monna e compagni trovare la via del canestro diventa sempre più difficile. L'Assi allunga e chiude il terzo tempo sul 36-44. Cambia difesa il Mesagne passando ad una zone-press a tutto campo e recupera lo svantaggio portandosi a -3 a 5' dal termine (46-49). Anche Iaia (8) 4/7 da due e 5 rimbalzi, deve lasciare il campo per falli e la coperta per coach Distante diventa sempre più corta. Un fallo tecnico a Scalera per proteste chiude, di fatto, la partita con l'Assi che capitalizza sia i tiri liberi sia il successivo possesso di palla. La Mens Sana 2MD di oggi forse non avrebbe potuto fare di più. Una squadra già in difficoltà al completo, non può concedere agli avversari giocatori fondamentali come Risolo e Mazza. Chiuso il girone di andata, però si guarda al futuro. La società mensanina interverrà sicuramente nel mercato suppletivo che si apre la prossima settimana, per cercare di reclutare un giocatore esperto che possa risolvere i problemi tecnici emersi in questa fase del campionato. Ovviamente l'attuale organico sarà interamente confermato e completato anche con l'ultimo innesto di Livio Iaia. Intanto sabato prossimo si replica in casa contro l'Adria Bari per la prima giornata di ritorno.

venerdì 2 gennaio 2009

BILANCIO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

BILANCIO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE FRANCO PRETTICO
"MOMENTI DI MAGGIORE COLLABORAZIONE GIOVEREBBERO ALLA CITTA'"

Il bilancio di un anno con Franco Prettico , coordinatore cittadino del Pdl e Presidente Consiglio comunale. Il 2008 è stato l'anno della svolta per il centrodestra mesagnese che ha stravinto le elezioni politiche nazionali e, per la prima volta, a Mesagne il voto moderato ha superato quello di sinistra. "Mesagne - risponde Prettico - ha vinto le elezioni comunali eleggendo un Sindaco amato e rispettato da tutti. Ha insediato una nuova classe dirigente di giovani e di donne, oltre a qualche anziano, che rappresentano il futuro e possono segnare fortemente la politica locale nei prossimi anni.
-Una grossa soddisfazione.
"Si, una soddisfazione dal punto di vista politico non di poco conto, a dispetto di qualche solone della Sinistra che, credendosi invincibile, ha distrutto il centro moderato che gli aveva consentito di governare Mesagne per tanti anni".
-Cosa è successo in questi ultimi anni.
"E' successo che Popolari, Socialisti, cattolici e poi tante personalità come Sconosciuto, Piro ed altri, sono stati ingoiati dall'egoismo della Sinistra, per cui sono transitati o scomparsi dalla scena, segnandone il tracollo elettorale".
-Pensi che ora si preparano per la rivincita?
"Certamente si, ma la loro strategia è ancora fumosa ed un tantino contorta, e svaria tra la voglia di spaccare il mondo e quella di collaborare. Diciamo che non è ancora subentrata la rassegnazione al risultato che ha dotato la città di un governo che durerà nel tempo".
-Però dal punto di vista istituzionale siamo in presenza di un Consiglio comunale complicato.
"Si, è vero. Ma, nonostante le asprezze dialettiche, non ho perso la speranza di creare momenti di condivisione che in seno alla conferenza dei capigruppo emergono maggiormente rispetto al Consiglio che risponde a logiche più passionali e mass-mediatiche".
-I prossimi appuntamenti saranno cruciali e possono determinare veramente la svolta tanto auspicata dal gran voto dei mesagnesi.
"La nuova organizzazione del personale, i progetti dell'Area Vasta, quelli della Rigenerazione urbana, il nuovo metodo per la raccolta dei rifiuti, il bilancio di previsione,ecc. cominceranno ad essere targati "centrodestra" e caratterizzeranno l'inizio del 2009. Accanto a questo sono ormai in cantiere la ristrutturazione della Villa Comunale, degli spogliatoi del palazzetto, degli scavi archeologici e delle principali vie cittadine. Sono tornate prepotentemente le iniziative culturali con l'Estate Mesagnese e il Natale nel Cuore ed alcune altre rivolte ai giovani come la pista di ghiaccio e il "Pala31", l'ultimo giorno dell'anno".
-In tutta questa attività, specialmente sui grandi temi che riguardano il sistema di raccolta e smistamento dei rifiuti, l'Area Vasta, il Bilancio, sarebbe opportuna la massima convergenza.
"Continueremo a chiedere l'apporto dell'opposizione che può aiutare a migliorare le proposizioni ed i progetti. Intanto il primo appuntamento sarà un Consiglio monotematico sulla legalità per tenere alta l'attenzione su questo tema che coinvolge l'intera comunità mesagnese. Ne approfitto per augurare a tutti i mesagnesi buon 2009".




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