Lettera aperta
Al Segretario Nazionale del Partito Democratico Dario FranceschiniRoma
Al Segretario Regionale del Partito Democratico Michele EmilianoBari
Il Partito Democratico di Brindisi appare orientato a sostenere, nelle forme che pare siano oggetto di trattative in corso, la candidatura alla guida dell’Amministrazione provinciale del Presidente della locale Confindustria Massimo Ferrarese. Un personaggio che ha sempre assunto sui più scottanti problemi locali posizioni in aperto e stridente contrasto con le scelte di quel vasto e variegato movimento della società civile che in questi anni ha chiesto con forza un radicale rinnovamento della politica locale e la costruzione di un modello di economia capace di correggere gli errori, gli insuccessi e le devastazioni del recente passato.
Un movimento di opinione che con massicce manifestazioni di protesta e di proposta si è battuto per promuovere politiche rivolte a valorizzare le risorse locali, a moralizzare la vita pubblica dopo i noti scandali, a bloccare la realizzazione del rigassificatore nel porto di Brindisi ed a ottenere una drastica riduzione del carbone bruciato nelle centrali elettriche. Un impegno che ha trovato positivi riscontri nei progetti avviati dalle Amministrazioni locali e dalla Regione Puglia. In tale situazione il sostegno del Partito Democratico alla candidatura Ferrarese suonerebbe come uno schiaffo a questo movimento e risulterebbe in collisione con la linea localmente seguita dallo stesso PD dopo la fallimentare conclusione delle esperienze amministrative precedenti a quelle in corso. Una scelta incomprensibile e perdente probabilmente dettata da logiche lontane dalla realtà locale con la quale prima o poi occorrerà fare i conti.
Il Partito Democratico è indubbiamente, ben al di là di concezioni miopi e partigiane, una importante esperienza politica non solo per quanti si riconoscono in esso ma anche per tutta l’area progressista e, più ampiamente, per quanti si adoperano perché la politica possa finalmente ritrovare se stessa. Si eviti perciò che questo partito faccia a Brindisi un grave e forse irreparabile errore.
Brindisi, 28 marzo 2009
Michele Di Schiena, Enrico Favuzzi, Teodoro Marinazzo, Fabio Protopapa, Giorgio Sciarra
domenica 29 marzo 2009
LA GIUNTA INCALZA E "LA MOSSA DEL CAVALLO"
La Giunta Incalza e “ la mossa del cavallo”
La crisi interna alla maggioranza di centrodestra nel Comune di Mesagne evoca la più classica delle mosse degli scacchi. La “regina” ( si fa per dire ) della Giunta Incalza, cioè l’assessore Magrì, messo alla berlina dalla sua stessa maggioranza e più volte minacciato di essere defenestrato dalla Giunta stessa, trova fra i consiglieri comunali un alleato: il suo “cavallo” ( mi perdonerà il dr. Grassi per l’irriverenza) e con esso mette sotto scacco il “re”. Questa mossa rende del tutto inutile la annunciata verifica di governo poiché è chiaro fin da adesso che nulla può essere toccato negli assetti istituzionali poiché se salta la regina salta anche il re: scacco matto e tutti a casa.
Quindi la baruffa di queste settimane, le intenzioni manifestate di andare verso un chiarimento politico, le aspettativa di un rimpasto di governo in grado di rilanciare una attività amministrativa che langue nella confusione, sono state azzerate dalla “mossa del cavallo”. Da questa vicenda emerge con chiarezza sconcertante che l’unico collante che tiene insieme le forze di centro destra è il potere e la stramaledetta paura di perderlo. Si sono praticamente disciolte come neve al sole, dopo neanche un anno di esistenza, le liste civiche “Mesagne Incalza” e Progetto Mesagne” per il fatto molto semplice che esse erano minate alla base dalle ambizioni personali e perché non avevano, come non hanno, alcuna matrice politica o ispirazione ideale di riferimento. Il mentore politico del centro-destra, cioè il consigliere Distante che ha lanciato la carica per avviare un processo di pseudo-moralizzazione nella pratica di governo, non centrerà l’obiettivo del rimpasto semplicemente perché questa battaglia non è nelle corde, né nella cultura del centrodestra.
Il Sindaco Incalza resterà, volente o nolente, intrappolato nella sua Giunta costretto in un ruolo di vacuo moderatismo che non riesce a trasmettere né alla sua maggioranza litigiosa né al suo governo spregiudicato. Intanto la città bivacca in attesa che si compia un cambiamento che al momento non è all’orizzonte salvo che non lo determini la gente con l’unico strumento di democrazia che ancora resiste e cioè il voto.
La crisi interna alla maggioranza di centrodestra nel Comune di Mesagne evoca la più classica delle mosse degli scacchi. La “regina” ( si fa per dire ) della Giunta Incalza, cioè l’assessore Magrì, messo alla berlina dalla sua stessa maggioranza e più volte minacciato di essere defenestrato dalla Giunta stessa, trova fra i consiglieri comunali un alleato: il suo “cavallo” ( mi perdonerà il dr. Grassi per l’irriverenza) e con esso mette sotto scacco il “re”. Questa mossa rende del tutto inutile la annunciata verifica di governo poiché è chiaro fin da adesso che nulla può essere toccato negli assetti istituzionali poiché se salta la regina salta anche il re: scacco matto e tutti a casa.
Quindi la baruffa di queste settimane, le intenzioni manifestate di andare verso un chiarimento politico, le aspettativa di un rimpasto di governo in grado di rilanciare una attività amministrativa che langue nella confusione, sono state azzerate dalla “mossa del cavallo”. Da questa vicenda emerge con chiarezza sconcertante che l’unico collante che tiene insieme le forze di centro destra è il potere e la stramaledetta paura di perderlo. Si sono praticamente disciolte come neve al sole, dopo neanche un anno di esistenza, le liste civiche “Mesagne Incalza” e Progetto Mesagne” per il fatto molto semplice che esse erano minate alla base dalle ambizioni personali e perché non avevano, come non hanno, alcuna matrice politica o ispirazione ideale di riferimento. Il mentore politico del centro-destra, cioè il consigliere Distante che ha lanciato la carica per avviare un processo di pseudo-moralizzazione nella pratica di governo, non centrerà l’obiettivo del rimpasto semplicemente perché questa battaglia non è nelle corde, né nella cultura del centrodestra.
Il Sindaco Incalza resterà, volente o nolente, intrappolato nella sua Giunta costretto in un ruolo di vacuo moderatismo che non riesce a trasmettere né alla sua maggioranza litigiosa né al suo governo spregiudicato. Intanto la città bivacca in attesa che si compia un cambiamento che al momento non è all’orizzonte salvo che non lo determini la gente con l’unico strumento di democrazia che ancora resiste e cioè il voto.
Mesagne, 29 marzo 2009
Pompeo MolfettaCapogruppo consiliare A Sinistra \ Movimento per la Sinistra
MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - BARLETTA ? 96 - 87
MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI - BARLETTA = 96 - 87
MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale., Canepa 23, Bocina n.e., Carriero N. n.e., Voglino 19, Scalera 15, Risolo 20, Monna 17, Capodieci 2, Dipietrangelo n.e. Allenatore: Massimo Distante.
BARLETTA: Degni 10, Sfregola S. 11, Falcone 10, Gambarota 25, Sfregola L. 5, Chiriatti n.e., Vitobello, 4 Crescente n.e., Marinacci n.e., Colapribce 22, Crescente. Allenatore: M Lattanzio.
Arbitri: Perrone e Matarazzo di Taranto.
Parziali: 25-25 19-24 24-19 28-19
Cuore, grinta e determinazione sono gli ingredienti che hanno permesso alla Mens Sana 2MD Utensili Mesagne di battere il Barletta, presentatosi sul legno di via Udine con la carica giusta per fare il colpo esterno. Stagione particolare e molto sfortunata per la formazione mesagnese per le continue defezioni che non permettono a coach Distante di schierare la migliore squadra disponibile. All’appuntamento con la 13^ giornata di ritorno i mensanini rinunciano all’influenzato De Maria e a Rubino, dopo aver perso per strada anche Mazza e Iaia. A referto per il Mesagne si registrano ben sei under e coach Distante schiera Voglino, Canepa, Risolo, Scalera e Monna. Nel Barletta, fuori Chiandetti per infortunio, scendono in campo Degni, Sfregola, Falcone, Gambarota e Colaprice. I baresi fanno subito capire che non sono venuti a Mesagne in gita premio, ma per consolidare la meritata quinta posizione in vista dei play-off, dal canto suo la Mens Sana deve approfittare del doppio turno casalingo per raggiungere la migliore posizione in vista dei play-out salvezza. Entrambe le squadre si schierano con la difesa individuale e il primo quarto scappa via in sostanziale equilibrio chiudendo sul 25-25. Al rientro in campo coach Lattanzio permette ai suoi giocatori di rifiatare e al 5’ il Barletta è in vantaggio 34-41. Nella Mens Sana, nonostante la buona applicazione in attacco, le maglie difensive sono larghe e per i barlettani diventa molto facile andare a canestro. Esce Monna per Capodieci e al riposo lungo la Mens Sana è in ritardo 44-49. Al rientro in campo i mensanini aumentano la pressione difensiva, Capodieci mette la museruola e Gambarota, vera spina nel fianco mensanino nei primi due quarti, Risolo e Scalera recuperano rimbalzi importanti mentre Voglino e Canepa presidiano il perimetro. Dopo 5’ i mensanini sono a – 2 grazie alle incursioni di Voglino e alla mano educata di Canepa (23) 5/5 nei liberi, 3/3 da due 4/6 da tre e 6 assist. Anche Scalera, ormai costante nel rendimento, giganteggia in difesa e conclude buone incursioni in attacco. Risolo, sempre importante nell’economia della squadra mesagnese, commette il quarto fallo e viene richiamato in panca e la Mens Sana si ritrova senza un pivot di ruolo in campo.Il Barletta passa a zona, ma non riesce a mantenere la forza dell'attacco mensanino. Alla fine del terzo quarto la situazione è in perfetta parità 68-68. Nel Barletta buona la prova di Sfregola (11) e Colaprice (22), Degni è stato ben controllato da Voglino mentre Gambarota si è spento contro la irrefrenabile difesa di Capodieci. Il quarto periodo è di marca mensanina, Scalera e Monna piazzano il primo break rintuzzato dal Barletta con Colaprice e una tripla di Degni. A 5’ dal termine il Mesagne vola a +10 85-75 con canestri importanti di Voglino ( 19) 3/4 nei liberi e 4/7 da due, e Monna (17). Tenta di recuperare il Barletta con pressing a tutto campo, rientra Risolo, piazza la tripla della vittoria e manda tutti a casa. Importante successo per la Mens Sana 2MD Utensili Mesagne ai fini della classifica in previsione del rush finale. A due giornate dal termine i mensanini affronteranno in casa, domenica 4 aprile alle ore 18:30, il Trinitapoli per poi chiudere la stagione regolare a Brindisi contro l’Assi. Obiettivo per Risolo e compagni sarà una posizione in classifica che permetta di sfruttare il fattore campo nel primo turno dei play-out.
MENS SANA MESAGNE 2MD UTENSILI: Carriero Ale., Canepa 23, Bocina n.e., Carriero N. n.e., Voglino 19, Scalera 15, Risolo 20, Monna 17, Capodieci 2, Dipietrangelo n.e. Allenatore: Massimo Distante.
BARLETTA: Degni 10, Sfregola S. 11, Falcone 10, Gambarota 25, Sfregola L. 5, Chiriatti n.e., Vitobello, 4 Crescente n.e., Marinacci n.e., Colapribce 22, Crescente. Allenatore: M Lattanzio.
Arbitri: Perrone e Matarazzo di Taranto.
Parziali: 25-25 19-24 24-19 28-19
Cuore, grinta e determinazione sono gli ingredienti che hanno permesso alla Mens Sana 2MD Utensili Mesagne di battere il Barletta, presentatosi sul legno di via Udine con la carica giusta per fare il colpo esterno. Stagione particolare e molto sfortunata per la formazione mesagnese per le continue defezioni che non permettono a coach Distante di schierare la migliore squadra disponibile. All’appuntamento con la 13^ giornata di ritorno i mensanini rinunciano all’influenzato De Maria e a Rubino, dopo aver perso per strada anche Mazza e Iaia. A referto per il Mesagne si registrano ben sei under e coach Distante schiera Voglino, Canepa, Risolo, Scalera e Monna. Nel Barletta, fuori Chiandetti per infortunio, scendono in campo Degni, Sfregola, Falcone, Gambarota e Colaprice. I baresi fanno subito capire che non sono venuti a Mesagne in gita premio, ma per consolidare la meritata quinta posizione in vista dei play-off, dal canto suo la Mens Sana deve approfittare del doppio turno casalingo per raggiungere la migliore posizione in vista dei play-out salvezza. Entrambe le squadre si schierano con la difesa individuale e il primo quarto scappa via in sostanziale equilibrio chiudendo sul 25-25. Al rientro in campo coach Lattanzio permette ai suoi giocatori di rifiatare e al 5’ il Barletta è in vantaggio 34-41. Nella Mens Sana, nonostante la buona applicazione in attacco, le maglie difensive sono larghe e per i barlettani diventa molto facile andare a canestro. Esce Monna per Capodieci e al riposo lungo la Mens Sana è in ritardo 44-49. Al rientro in campo i mensanini aumentano la pressione difensiva, Capodieci mette la museruola e Gambarota, vera spina nel fianco mensanino nei primi due quarti, Risolo e Scalera recuperano rimbalzi importanti mentre Voglino e Canepa presidiano il perimetro. Dopo 5’ i mensanini sono a – 2 grazie alle incursioni di Voglino e alla mano educata di Canepa (23) 5/5 nei liberi, 3/3 da due 4/6 da tre e 6 assist. Anche Scalera, ormai costante nel rendimento, giganteggia in difesa e conclude buone incursioni in attacco. Risolo, sempre importante nell’economia della squadra mesagnese, commette il quarto fallo e viene richiamato in panca e la Mens Sana si ritrova senza un pivot di ruolo in campo.Il Barletta passa a zona, ma non riesce a mantenere la forza dell'attacco mensanino. Alla fine del terzo quarto la situazione è in perfetta parità 68-68. Nel Barletta buona la prova di Sfregola (11) e Colaprice (22), Degni è stato ben controllato da Voglino mentre Gambarota si è spento contro la irrefrenabile difesa di Capodieci. Il quarto periodo è di marca mensanina, Scalera e Monna piazzano il primo break rintuzzato dal Barletta con Colaprice e una tripla di Degni. A 5’ dal termine il Mesagne vola a +10 85-75 con canestri importanti di Voglino ( 19) 3/4 nei liberi e 4/7 da due, e Monna (17). Tenta di recuperare il Barletta con pressing a tutto campo, rientra Risolo, piazza la tripla della vittoria e manda tutti a casa. Importante successo per la Mens Sana 2MD Utensili Mesagne ai fini della classifica in previsione del rush finale. A due giornate dal termine i mensanini affronteranno in casa, domenica 4 aprile alle ore 18:30, il Trinitapoli per poi chiudere la stagione regolare a Brindisi contro l’Assi. Obiettivo per Risolo e compagni sarà una posizione in classifica che permetta di sfruttare il fattore campo nel primo turno dei play-out.
L'AVVENTURISMO DEL PD ROMPE CON LA SINISTRA
L’avventurismo del PD rompe con la Sinistra
Nella serata del 27 marzo il Partito Democratico ha riunito, con esclusione dell’Italia dei Valori, i partiti di centro-sinistra che hanno finora sostenuto la giunta dell’Amministrazione provinciale di Brindisi. Il vertice del PD ha comunicato che intenzione dello stesso è allargare il tavolo di trattativa politica e programmatica all’UDC. Tale orientamento è stato motivato dalla necessità di creare una coalizione ampia e variegata capace di rimontare lo svantaggio elettorale sulla destra.
Le forze politiche del Prc, Comunisti Italiani, coordinamento de “la Sinistra” (Movimento per la Sinistra, A Sinistra, Sinistra Democratica) hanno decisamente rigettato questa ipotesi in quanto il centro così come si configura qui a Brindisi, per le forze messe in campo e per le candidature già decise e ostentatamente pubblicizzate, simboleggia la difesa più strenua del vecchio modello di economia locale, prefigura il ritorno di un sistema di governo del territorio che ha finora portato solo asservimento ai poteri forti, impoverimento ed un progressivo attacco a diritti fondamentali con danni incalcolabili alla salute ed all’ambiente.
La scelta del Partito Democratico, se confermata, di sostenere praticamente la candidatura Ferrarese, metterebbe in rilievo una insensata propensione ad allearsi con i poteri forti per cercare ad ogni costo e contro ogni buon senso un successo elettorale che in realtà si tradurrebbe in una cocente sconfitta politica. Una operazione avventurista e masochistica rivolta a portare alla guida dell’Amministrazione provinciale di Brindisi un personaggio che nel suo impegno pubblico ha interpretato una linea del tutto estranea non solo alle tradizioni ed ai valori della sinistra ma anche alle sensibilità dell’area riformista, sia nella sue espressioni laico-progressiste che in quelle cattolico-democratiche.
La nostra comunità in questi anni è cresciuta e certo reagirà a quanto si sta muovendo per portare indietro l’orologio della storia locale e restaurare un passato che i cittadini hanno pesantemente pagato. C’è ancora una sinistra e ci sono ancora forze progressiste e riformiste in grado di portare avanti un processo di rinnovamento che si vuole spezzare.
Brindisi, 28 marzo 2009
Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, coordinamento de “la Sinistra” (Movimento per la Sinistra, A Sinistra, Sinistra Democratica)
Nella serata del 27 marzo il Partito Democratico ha riunito, con esclusione dell’Italia dei Valori, i partiti di centro-sinistra che hanno finora sostenuto la giunta dell’Amministrazione provinciale di Brindisi. Il vertice del PD ha comunicato che intenzione dello stesso è allargare il tavolo di trattativa politica e programmatica all’UDC. Tale orientamento è stato motivato dalla necessità di creare una coalizione ampia e variegata capace di rimontare lo svantaggio elettorale sulla destra.
Le forze politiche del Prc, Comunisti Italiani, coordinamento de “la Sinistra” (Movimento per la Sinistra, A Sinistra, Sinistra Democratica) hanno decisamente rigettato questa ipotesi in quanto il centro così come si configura qui a Brindisi, per le forze messe in campo e per le candidature già decise e ostentatamente pubblicizzate, simboleggia la difesa più strenua del vecchio modello di economia locale, prefigura il ritorno di un sistema di governo del territorio che ha finora portato solo asservimento ai poteri forti, impoverimento ed un progressivo attacco a diritti fondamentali con danni incalcolabili alla salute ed all’ambiente.
La scelta del Partito Democratico, se confermata, di sostenere praticamente la candidatura Ferrarese, metterebbe in rilievo una insensata propensione ad allearsi con i poteri forti per cercare ad ogni costo e contro ogni buon senso un successo elettorale che in realtà si tradurrebbe in una cocente sconfitta politica. Una operazione avventurista e masochistica rivolta a portare alla guida dell’Amministrazione provinciale di Brindisi un personaggio che nel suo impegno pubblico ha interpretato una linea del tutto estranea non solo alle tradizioni ed ai valori della sinistra ma anche alle sensibilità dell’area riformista, sia nella sue espressioni laico-progressiste che in quelle cattolico-democratiche.
La nostra comunità in questi anni è cresciuta e certo reagirà a quanto si sta muovendo per portare indietro l’orologio della storia locale e restaurare un passato che i cittadini hanno pesantemente pagato. C’è ancora una sinistra e ci sono ancora forze progressiste e riformiste in grado di portare avanti un processo di rinnovamento che si vuole spezzare.
Brindisi, 28 marzo 2009
Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, coordinamento de “la Sinistra” (Movimento per la Sinistra, A Sinistra, Sinistra Democratica)
sabato 28 marzo 2009
COMUNICATO STAMPA PDL
COMUNICATO STAMPA PDL – MESAGNE
Con l’approvazione all’unanimità del documento relativo al PAL da sottoporre all’attenzione del Direttore Generale della ASL, il Consiglio Comunale di Mesagne, ancora una volta ha dimostrato di superare le divisioni politiche per stringersi intorno ai problemi della città-
Nella conferenza provinciale dei Sindaci, il Sindaco Incalza ha sollecitato una maggiore attenzione rispetto al nostro territorio ed ha invitato tutte le componenti politiche a collaborare intorno a questo tema. Infine la conferenza dei capigruppo Presieduta da Franco Prettico ha lavorato intorno alle varie soluzioni fino ad arrivare al documento condiviso. Tutto come nella migliore tradizione cittadina intorno a queste tematiche.
Le richieste elaborate dal Consiglio vanno dall’autonomia funzionale del De Lellis rispetto al nosocomio di San Pietro V.co, all’inserimento di altri posti letto di day surgery (ortopedia e ginecologia), alla Casa della Salute, alla strumentazione aggiuntiva (RMN, TAC- gastroscopia, colonscopia, ecc.), con l’auspicio che vengano recepite nel PAL dal Direttore Generale e soprattutto finanziate dalla Regione Puglia.
In merito alle dichiarazioni polemiche del segretario del PD Francesco Mingolla, peraltro assente dalla massima assise comunale, ribadiamo che il PDL non vuole impartire lezioni a nessuno, men che meno al segretario del PD che svolge le funzioni di dirigente medico di uno dei reparti salvaguardati e preservati dal Piano regionale di Vendola.
Quindi immagini il segretario del PD se può darne lui di lezioni agli altri.
Dimostri il dott. Mingolla in quale occasione il centro destra mesagnese ha votato contro le iniziative a salvaguardia del De Lellis e poi ne riparliamo.
La difesa delle strutture sanitarie locali è stato un patrimonio dell’intero Consiglio Comunale mesagnese e svilire il tutto nella polemica di parte, rivendicando meriti di parte che proprio non ci sono, è veramente deprimente, e rivela lo stato di confusione generale in cui versa il PD.
Piuttosto insieme a noi confermi anche lui che sarà vigile nel rivendicare la concreta ed effettiva attuazione delle nostre proposte. Ribadiamo che tutte le richieste del Consiglio Comunale
avranno la necessità di essere finanziate, poichè non è sufficiente scrivere e far accogliere le proposte avanzate, ma bisogna materialmente renderle operative attraverso la copertura economica della Regione Puglia, e noi saremo vigili e denunceremo eventuali manchevolezze, sperando di avere al nostro fianco il segretario del PD Mingolla.
Il PDL si augura che le rivendicazioni scaturite unanimemente dal Consiglio Comunale vengano recepite dal Direttore Generale Rollo e, insistiamo, che la Regione Puglia assegni i relativi finanziamenti, per non lasciare che rimanga tutto scritto solo sulla carta, guarda caso, alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali, e che, quindi, non venga mai tradotto in atti concreti.
PDL - MESAGNE
Con l’approvazione all’unanimità del documento relativo al PAL da sottoporre all’attenzione del Direttore Generale della ASL, il Consiglio Comunale di Mesagne, ancora una volta ha dimostrato di superare le divisioni politiche per stringersi intorno ai problemi della città-
Nella conferenza provinciale dei Sindaci, il Sindaco Incalza ha sollecitato una maggiore attenzione rispetto al nostro territorio ed ha invitato tutte le componenti politiche a collaborare intorno a questo tema. Infine la conferenza dei capigruppo Presieduta da Franco Prettico ha lavorato intorno alle varie soluzioni fino ad arrivare al documento condiviso. Tutto come nella migliore tradizione cittadina intorno a queste tematiche.
Le richieste elaborate dal Consiglio vanno dall’autonomia funzionale del De Lellis rispetto al nosocomio di San Pietro V.co, all’inserimento di altri posti letto di day surgery (ortopedia e ginecologia), alla Casa della Salute, alla strumentazione aggiuntiva (RMN, TAC- gastroscopia, colonscopia, ecc.), con l’auspicio che vengano recepite nel PAL dal Direttore Generale e soprattutto finanziate dalla Regione Puglia.
In merito alle dichiarazioni polemiche del segretario del PD Francesco Mingolla, peraltro assente dalla massima assise comunale, ribadiamo che il PDL non vuole impartire lezioni a nessuno, men che meno al segretario del PD che svolge le funzioni di dirigente medico di uno dei reparti salvaguardati e preservati dal Piano regionale di Vendola.
Quindi immagini il segretario del PD se può darne lui di lezioni agli altri.
Dimostri il dott. Mingolla in quale occasione il centro destra mesagnese ha votato contro le iniziative a salvaguardia del De Lellis e poi ne riparliamo.
La difesa delle strutture sanitarie locali è stato un patrimonio dell’intero Consiglio Comunale mesagnese e svilire il tutto nella polemica di parte, rivendicando meriti di parte che proprio non ci sono, è veramente deprimente, e rivela lo stato di confusione generale in cui versa il PD.
Piuttosto insieme a noi confermi anche lui che sarà vigile nel rivendicare la concreta ed effettiva attuazione delle nostre proposte. Ribadiamo che tutte le richieste del Consiglio Comunale
avranno la necessità di essere finanziate, poichè non è sufficiente scrivere e far accogliere le proposte avanzate, ma bisogna materialmente renderle operative attraverso la copertura economica della Regione Puglia, e noi saremo vigili e denunceremo eventuali manchevolezze, sperando di avere al nostro fianco il segretario del PD Mingolla.
Il PDL si augura che le rivendicazioni scaturite unanimemente dal Consiglio Comunale vengano recepite dal Direttore Generale Rollo e, insistiamo, che la Regione Puglia assegni i relativi finanziamenti, per non lasciare che rimanga tutto scritto solo sulla carta, guarda caso, alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali, e che, quindi, non venga mai tradotto in atti concreti.
PDL - MESAGNE
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