
Dichiarazione di Giancarlo Canuto sullo stato di agitazione dei lavoratori precari della Biblioteca di Mesagne
Notizie di stampa informano sul grave stato di disagio in cui si trovano 5 lavoratori della Biblioteca comunale di Mesagne, i quali manifesteranno proprio di fronte alla loro ex sede di lavoro, nella mattinata del primo aprile tutta loro preoccupazione.
E’ una storia triste, l’ennesima di questa tormentata via crucis cui sono costretti i lavoratori precari, vittime di leggi ingiuste e di funzionari troppo solerti a mettere a posto più le loro carte che a salvaguardare un diritto assoluto che è quello ad un lavoro in condizioni dignitose.
Stride ancora di più l’amara condizione di questi 5 lavoratori perché è in atto, pur tra difficoltà e ritardi, una lunga vertenza che tende a mettere in “sicurezza occupazionale” i lavoratori che hanno un contratto precario col Comune di Mesagne. E mentre questa operazione è in corso, si delibera di mettere a gara questo servizio pubblico( ci farebbe piacere sapere se fosse l’unica soluzione possibile) peraltro non prevedendo nessuna norma di salvaguardia per i lavoratori occupati. Pertanto nessuna garanzia per chi ha svolto queste stesse mansioni messe a gara senza aver mai ricevuto alcuna segnalazione esplicita di disservizio o di gravi comportamenti negativi per l’Amministrazione.
Ora vogliamo sperare che la Commissaria Prefettizia ed i dirigenti interessati facciano ogni sforzo per riconsiderare la faccenda, alla luce della normativa vigente, al fine di garantire il reintegro del posto di lavoro d’intesa col sindacato.
Non ci abbandona però l’amara considerazione che ancora una volta “qualcuno” ha fatto i conti con le leggi, dimenticando però drammaticamente il lato “umano” del problema, decidendo certamente con rigore, ma sempre sulla pelle degli altri: e questo quando si parla del destino delle persone non può essere mai né consentito né tollerato.
Mesagne, 31 marzo 2008
Giancarlo CANUTO – Sinistra Arcobaleno
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