LA LNG SCEGLI LA VIA FACILE MA NON RISPONDE
Gli incontri promossi dalla LNG sulla questione del rigassificatore hanno avuto inizio, guarda caso, con la locale Confindustria (ma la LNG non fa parte della Confindustria?) e con la notizia di una generica concordanza sul «punto di vista» di tale società che conferma, manco a dirlo, quanto già si sapeva. Una convergenza comunque carica di riserve se è vero come è vero che l’associazione degli industriali non ha ritenuto di andare, con le dichiarazioni del presidente Ferrarese, oltre l’uso dei verbi al condizionale per indicare i pretesi vantaggi dell’impianto. Ha detto infatti Ferrarese che il progetto «potrebbe» assicurare un contributo significativo per lo sviluppo economico locale, che il rigassificatore «contribuirebbe» alla crescita del sistema portuale e che «assicurerebbe» l’approvvigionamento energetico con aumento dei livelli occupazionali.
Noi invece usiamo espressioni di certezza nel rilevare che la Confindustria disinvoltamente tace sul tortuoso iter, segnato da pesanti indagini penali, che ha portato all’autorizzazione e sulla ferma opposizione al progetto delle amministrazioni locali e della stragrande maggioranza della popolazione. E diciamo anche che il rigassificatore, in caso di sua realizzazione, sarà una iattura per il territorio e l’economia brindisina e bloccherà l’avviato processo di rigenerazione sociale e politica della nostra comunità. Rileviamo inoltre che la LNG, iniziando gli incontri con la Confindustria, ha imboccato la via più facile fingendo di ignorare i rifiuti già registrati e i dissensi facilmente prevedibili.
Esprimiamo poi sorpresa per il silenzio dell’ing. Battistini in ordine alle due domande che gli abbiamo posto sulla stampa il 23 marzo scorso: la prima sulla sua disponibilità a mettere in discussione la costruzione dell’impianto e la seconda in merito alla significativa mancanza di qualsiasi commento sull’accusa di illecito amministrativo che la magistratura ha formulato nei confronti della British Gas per i comportamenti di alcuni suoi manager durante la procedura autorizzativa. Osserviamo intanto che l’ingegner Battistini, così pronto a contestarci con pretestuosi argomenti il rifiuto degli incontri proposti, tarda tanto a rispondere pubblicamente, in modo puntuale e pertinente, alle innegabilmente chiare domande rivolte a verificare le ragioni del nostro rifiuto. Ma noi continuiamo ad attendere le risposte dell’ing. Battistini convinti che un suo definitivo silenzio confermerebbe clamorosamente la fondatezza delle nostre ragioni.
Brindisi, 30 marzo 2008
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente
domenica 30 marzo 2008
LA LNG SCEGLI LA VIA FACILE MA NON RISPONDE
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