Per giovedì 17 il Rettore Renato Guarini e altri organismi universitari avevano pensato di inaugurare il 705° anno dell’Università della Sapienza di Roma invitando Benedetto XVI, vero testimone di fede e pensatore. Questa notizia ha provocato l'appello di alcuni collettivi studenteschi e un gruppo di professori affinché "quell'invito sconcertante” venisse revocato dichiarando di «non volere il Papa perché troppo reazionario». Così hanno, di fatto, portato il Pontefice a rinunciare ad un momento di vero dialogo con gli studenti.
Noi giovani della Parrocchia SS. Annunziata di Mesagne mentre ci prepariamo con gioia ad accogliere il Pontefice che a giugno verrà a visitare la Chiesa che è in Brindisi-Ostuni apprendiamo con sommo rammarico e incomprensione l’atteggiamento di alcuni nostri coetanei e di alcuni dei loro professori. Un atteggiamento che consideriamo incomprensibile, un vero affronto a quella che è la nostra Carta Costituzionale che riconosce libertà di parola e pensiero ad ognuno e quindi anche ai cattolici. Tale posizione ci sembra uno schiaffo alle più elementari regole di convivenza all’interno di una società che suole definirsi civile.
La laicità dello Stato, tema a cui come giovani di Azione Cattolica, siamo fortemente legati significa per noi che ogni opinione, pensiero ed idea abbia la stessa dignità. Diceva un famoso scrittore laico: "Non condivido le tue idee, ma lotterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle”. Questa per noi è la vera laicità, quella sana, quella che contribuisce alla crescita morale e civile di una società”. Le idee si possono criticare ma a tutti va data la possibilità di esprimerle, che possano piacere o meno! E’ assurdo che il Papa sia stato censurato ancora prima che pronunciasse il suo intervento. I nostri padri hanno pagato con il sangue la libertà di espressione combattendo uniti contro il nazifascismo e ci preoccupano gli atteggiamenti discriminatori e assolutisti che vediamo diffondersi.
Il Parroco don Pietro Depunzio e i giovani della SS. Annunziata di Mesagne (BR)
Noi giovani della Parrocchia SS. Annunziata di Mesagne mentre ci prepariamo con gioia ad accogliere il Pontefice che a giugno verrà a visitare la Chiesa che è in Brindisi-Ostuni apprendiamo con sommo rammarico e incomprensione l’atteggiamento di alcuni nostri coetanei e di alcuni dei loro professori. Un atteggiamento che consideriamo incomprensibile, un vero affronto a quella che è la nostra Carta Costituzionale che riconosce libertà di parola e pensiero ad ognuno e quindi anche ai cattolici. Tale posizione ci sembra uno schiaffo alle più elementari regole di convivenza all’interno di una società che suole definirsi civile.
La laicità dello Stato, tema a cui come giovani di Azione Cattolica, siamo fortemente legati significa per noi che ogni opinione, pensiero ed idea abbia la stessa dignità. Diceva un famoso scrittore laico: "Non condivido le tue idee, ma lotterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle”. Questa per noi è la vera laicità, quella sana, quella che contribuisce alla crescita morale e civile di una società”. Le idee si possono criticare ma a tutti va data la possibilità di esprimerle, che possano piacere o meno! E’ assurdo che il Papa sia stato censurato ancora prima che pronunciasse il suo intervento. I nostri padri hanno pagato con il sangue la libertà di espressione combattendo uniti contro il nazifascismo e ci preoccupano gli atteggiamenti discriminatori e assolutisti che vediamo diffondersi.
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