Era notte fonda e fuori pioveva a dirotto. Un forte vento di tramontana soffiava tra le fronde degli alberi, sollevando dal suolo bagnato una miriade di foglie secche.
L’assassino era entrato dentro la villa attraverso una finestra lasciata aperta.
Egli si guardò intorno. Sorrise: le sue vittime erano andate tutte a dormire, in questo modo il suo compito sarebbe stato più facile…. e più veloce.
Dopo aver salito una buia rampa di scale, l’assassino entrò dentro la camera da letto. Madre e figlio dormivano abbracciati, incuranti di quello che gli stava per accadere.
L’assassino estrasse dalla cintura un lungo coltello da doccia e dopo, si avvicinò al letto con circospezione. Dopo essersi assicurato che la madre stesse veramente dormendo, egli prese il bambino per la collottola, lo alzò in aria e lo scaraventò contro il muro.
Il bambino si svegliò di soprassalto e, proprio mentre stava correndo verso la madre, l’assassino gli squarciò la gola con il coltello.
Il bambino spalancò la bocca e cominciò a vomitare sangue; poi, lentamente, la sua testa si stacco dal collo e cadde a terra con un tonfo; il corpo decapitato, intanto, continuò a correre a braccia levate verso la madre.
Questa si destò dal letto con un balzo improvviso e, quando vide il corpo decapitato del proprio figlio afflosciarsi per terra, si avventò come un indemoniato verso l’assassino.
Questo cercò di colpirla col pugnale, ma la donna gli sferrò un calcio potente al linguine e lo stese per terra, gemente. La donna si chinò sull’assassino e, proprio mentre stava per levargli il passamontagna e scoprire chi mai fosse quell’uomo….
La PUBBLICITA’..!
Chi di noi, in questo preciso momento, non ha mai bestemmiato con parole fantasiose e creative la pubblicità , specialmente quando esse sospendono il film nel momento più bello, più atteso.
Rabbia, ira, istinti omicidi: ecco cosa provoca la pubblicità. Ma è anche vero che senza la pubblicità noi staremmo ancora all’età della pietra.
Infatti è proprio grazie ad essa che la gente conosce tanti prodotti, si medicinali che tecnologici, che hanno migliorato il nostro sistema di vita sia sociale che economico.
La pubblicità, inoltre, è usata come compagnia di sensibilizzazione per i problemi che riguardano tutti gli abitanti del pianeta.
Ad esempio negli USA, hanno sponsorizzato diversi annunci pubblicitari televisivi della durata di trenta secondi che esortano gli spettatori ad evitare l’uso di droghe.
Ma è anche vero che la pubblicità serve a far rammollire la gente più di quanto non lo sia già.
Nel corso del 2006, difatti, per coloro che considerano la Play Station l’unica ragione di vita è stato pubblicizzato un videogioco il cui scopo basilare era quello di rapire una quattordicenne, stuprarla, massacrarla, squartarla ed infine sotterrarla.
In conclusione, affermo che la pubblicità, così come può essere utile alla gente, può essere anche dannosa.
martedì 1 gennaio 2008
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