RIGASSIFICATORE A BRINDISI:
IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA RICONOSCE LE RAGIONI DEL “NO”
Intervistato sulla scelta di candidarsi a Presidente dell’Amministrazione provinciale di Brindisi il presidente della locale Confindustria Massimo Ferrarese, ad una domanda sulla sua posizione in merito al problema del rigassificatore della Lng, ha testualmente dichiarato: «Essendo alla guida dell’Associazione era mio dovere ascoltare e quindi tutelare anche la Lng rispetto alla quale per la verità sono due anni che non dico più nulla … quel che farò rispetto all’impianto partirà necessariamente da quanto hanno deciso i Consigli comunale e provinciale». Precisando meglio la sua posizione sull’impianto, ha poi aggiunto: «E’ un “no” a Capobianco … ma sin da ora posso dire che lo spostamento, la cosiddetta delocalizzazione, può essere una soluzione». Un “no” preciso quindi all’impianto del quale si discute accompagnato solo da un certo possibilismo sulla sua eventuale localizzazione in altro sito.
Il presidente di Confindustria ha in sostanza detto con chiarezza che quando presiedeva l’Associazione degli Industriali curava interessi di parte mentre oggi, nel momento in cui aspira a svolgere un ruolo politico, si sente obbligato a tutelare gli interessi generali della nostra comunità e quindi a rifiutare il rigassificatore come progettato nel porto in località Capobianco. Come dire, e praticamente riconoscere, che gli interessi di parte sostenuti in precedenza venivano in conflitto prima, come lo vengono ancora oggi, con gli interessi collettivi della cittadinanza brindisina.
Le nostre Associazioni hanno in questi anni sempre affermato che gli interessi generali del nostro territorio impongono il rifiuto del progettato rigassificatore ed oggi il presidente della locale Confindustria ci dà pienamente ragione. Ribadiamo che il nostro impegno è stato sempre in linea con le scelte delle Amministrazioni locali, della Regione Puglia e della stragrande maggioranza dei cittadini che è scesa ripetutamente in piazza per chiedere un diverso modello di economia locale incompatibile con un impianto che costituisce, soprattutto, un grave attentato all’incolumità personale dei cittadini ed alla tutela dell’ambiente.
Brindisi, 18 marzo 2009
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Lipu, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.
giovedì 19 marzo 2009
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